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Audi 80

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Pro

  • Qualità costruttiva impeccabile
  • Aderenza ottima, granitica per le quattro

Contro

  • Sedili posteriori stretti
  • Stile ancora poco ispirato

Audi 80 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Audi 80 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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Audi 80: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Prima della A4, c’era lei: l’Audi 80 è una vettura parecchio dimenticata dagli appassionati, ma che ha giocato un ruolo fondamentale nel cambiare la percezione della Casa dei Quattro Anelli durante tutta la sua carriera. Audi 80 è stata infatti l’automobile che ha rilanciato il marchio Audi sotto l’egida Volkswagen, che aveva rilevato nel 1965 il marchio dalla Daimler-Benz, che aveva a sua volta acquistato il vetusto e in declino gruppo Auto Union-DKW nel 1958. Volkswagen aveva in mente di rendere Audi il suo marchio di lusso, ma per farlo Audi doveva fare un enorme salto di qualità, in quanto il marchio non era utilizzato dal 1939. Dopo la prima F103, derivata dai progetti DKW, la prima Audi “by Volkswagen” fu proprio la 80 B1 lanciata nel 1972. Leggi di più

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Realizzata sulla piattaforma della coeva VW Passat, era una berlina più rifinita, più curata ma con un prezzo molto inferiore alle rivali BMW e Mercedes. Con il passare degli anni, l’Audi 80 cominciò ad essere sempre più apprezzata: l’outsider tedesca si aggiudicò prima il premio Auto dell’Anno 1973, per poi cominciare la sua ascesa con la seconda serie, la B2, sulla quale debuttò l’inedita trazione integrale quattro, che diventerà iconica per i Quattro Anelli. Audi 80 si avviò alla sua maturità negli anni ’80 e ’90 con la generazione B3 e con l’ultima B4, la protagonista di oggi, prodotta fino al 1995. Un anno prima, nel 1994, la nuova generazione B5 abbandonò il nome 80 per abbracciare una nuova denominazione più moderna ed elegante. Nacque così la A4 B5, la prima ad eguagliare e capace persino di superare le fino ad allora irraggiungibili rivali Mercedes Classe C e Sua Maestà BMW Serie 3. L’ultima Audi 80, però, è una berlina elegante e pragmatica, che merita uno sguardo per chi cerca una youngtimer economica ma raffinata e pratica.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Audi 80 B4.

Dimensioni Audi 80

Le dimensioni della Audi 80 sono:

  • lunghezza 4,48 metri
  • larghezza 1,70 metri
  • altezza 1,39 metri
  • passo 2,60 metri

Lunga 4,48 metri come la successiva Audi A4 B5, Audi 80 è stata offerta sia con carrozzeria berlina che nella pratica versione Avant, nonché nella versione coupé e cabrio chiamate, appunto, Audi Coupé e Audi Cabriolet: ma questa, è un’altra storia. Audi 80 B4 è stata lanciata a ben cinque mesi dalla cancellazione della precedente B3, della quale è un profondo restyling che ha modificato i contenuti e lo stile, ma meno la meccanica. L’obiettivo di Audi con questa nuova 80 era quello di entrare finalmente nel segmento delle berline Premium, e per farlo c’era bisogno di uno stile elegante, semplice ma raffinato. Il designer Audi del tempo, Hartmut Warkuß, si occupò di rendere più moderna la nuova 80: ottenne il risultato eliminando tutti gli angoli della precedente 80, arrotondando e smussando tutte le linee della carrozzeria. Il frontale di Audi 80 si rifà esteticamente all’inedita ammiraglia, l’Audi V8 (antenata della A8), con il cofano collegato alla calandra che superava di qualche centimetro la linea dei fari anteriori, squadrati e con indicatori di direzione bianchi.

Lateralmente, Audi 80 è poi dotata di un passo di circa 6 cm più lungo di quello della precedente generazione, mentre lo stile è decisamente simile, con una fiancata molto pulita, passaruota leggermente bombati e il particolare terzo finestrino triangolare incastonato nel montante C. Anche la coda è molto simile, con un lunotto molto ampio, una fascia a tutta larghezza che, oltre ai fari, integra anche la targa e un terzo volume pronunciato che nasconde un bagagliaio decisamente più grande. Grazie allo spostamento in basso del serbatoio e della ruota di scorta, infatti, alle dimensioni di Audi 80 si aggiunse un bagagliaio da ben 430 litri, un passo avanti enorme rispetto ai 272 litri della precedente 80 B3.

Interni Audi 80

Abituati alle Audi di oggi, vedere gli interni di Audi 80 può fare parecchia impressione in quanto ci si trova di fronte ad un abitacolo spartano, funzionale e poco scenografico, ma realizzato con la tipica qualità Audi che anche oggi è sinonimo della Casa. In quegli anni, infatti, Audi decise di farsi conoscere e apprezzare non tanto per la tecnologia e per le funzionalità incredibili che offriva ai suoi clienti, quanto per la qualità e l’affidabilità. Questo si ripercuoteva enormemente all’interno dove troviamo una plancia molto rigorosa ed elegante, dominata da una importante consolle centrale dove troviamo tutti i comandi principali.

La generosa consolle centrale sfoggia infatti tre bocchette dell’aria di grandi dimensioni, che fanno il paio con le due bocchette separate per lato che fanno arrivare il totale a ben sette bocchette per i passeggeri anteriori, sicuramente a prova di sbalzi di temperatura. Poco più in basso, sotto i tasti rapidi per fendinebbia, luci di emergenza e gli eventuali sedili riscaldati, troviamo una classica radio con mangiacassette, i comandi del clima (quando presente) e un vano portaoggetti davanti alla leva del cambio. Dietro al volante, il classico quattro razze iconico delle Audi di quel periodo, troviamo poi un quadro strumenti completamente analogico, con degli strumenti immediati e belli da leggere in ogni situazione di luce. I materiali utilizzati sono di ottima qualità e molto durevoli nel tempo, mentre lo spazio negli interni di Audi 80 è buono davanti e non eccellente dietro, un difetto che si è portata dietro anche nelle successive generazioni di A4.

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Motori Audi 80

Da buona automobile tedesca degli anni ’90, la gamma motori di Audi 80 è semplicemente sterminata. La Casa dei Quattro Anelli, infatti, si stava rivoluzionando in quel periodo. Se fino ad allora Audi era stata sinonimo di motori a cinque cilindri, dal sound rude e dalle prestazioni grintose, la Casa voleva abbracciare uno stile più elegante e lussuoso, lasciando un po’ da parte i vigorosi cinque cilindri. C’è infatti uno solo motore “normale” a cinque cilindri, il 2.3 E disponibile sia con trazione anteriore che integrale quattro, senza contare le sportive S2 e la leggendaria RS2, dotate di motore 2.2 cinque cilindri turbo e con la RS2 disponibile solo come Avant e realizzata e sviluppata da Porsche in persona.

Per il resto, sulla meccanica della 80 B3 con motore longitudinale anteriore a sbalzo davanti all’asse anteriore la gamma motori di Audi 80 B4 ha ospitato diversi motori, dai più tranquilli 2.0 e 1.6 E a quattro cilindri, ai più vivaci 2.0 16v fino ad arrivare ai V6, 2.6 e 2.8, che saranno poi molto utilizzati in futuro dalla Casa degli Anelli. Tutta la gamma a benzina era poi disponibile anche con la trazione integrale quattro, vero marchio di fabbrica di Audi. La vera novità, però, arrivava dal fronte Diesel: dopo il classico 1.9 TD da soli 75 CV, Audi 80 è stata una delle vetture che ha portato al debutto il motore 1.9 TDI, dotato di sistema ad iniezione diretta con pompa rotativa da 90 CV che diventerà poi uno dei punti di forza dell’intero Gruppo Volkswagen a cavallo tra gli anni ’90 e ’00.

Motori Audi 80

Benzina

  • 1.6 E, 1.6 quattro cilindri aspirato, 101 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 2.0, 2.0 quattro cilindri aspirato, 90 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 2.0 E, 2.0 quattro cilindri aspirato, 115 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 2.0 E quattro, 2.0 quattro cilindri aspirato, 115 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione integrale
  • 2.0 16v, 2.0 quattro cilindri aspirato, 140 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 2.0 16v quattro, 2.0 quattro cilindri aspirato, 140 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione integrale
  • 2.3 E, 2.3 cinque cilindri aspirato, 133 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 2.3 E quattro, 2.3 cinque cilindri aspirato, 133 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione integrale
  • 2.6 E V6, 2.6 V6 aspirato, 150 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 2.6 E V6 quattro, 2.6 V6 aspirato, 150 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione integrale
  • 2.8 E V6, 2.8 V6 aspirato, 174 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 2.8 E V6 quattro, 2.8 V6 aspirato, 174 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione integrale
  • S2 quattro, 2.2 cinque cilindri turbo, 230 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione integrale
  • RS2 quattro, 2.2 cinque cilindri turbo, 315 CV, cambio manuale a 6 marce, trazione integrale

Diesel

  • 1.9 TD, 1.9 quattro cilindri turbodiesel, 75 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore
  • 1.9 TDI, 1.9 quattro cilindri turbodiesel, 90 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione anteriore

Prezzi Audi 80

Il listino prezzi di Audi 80 era a cavallo tra le berline generaliste come Ford Mondeo, FIAT Croma e la stessa cugina Volkswagen Passat e le berline Premium come Volvo 850, Mercedes Classe C e soprattutto BMW Serie 3. Per portare a casa una Audi 80 con un motore “normale” come il 2.0 E servivano circa 30.000.000 di lire, una cifra inferiore persino alla rivale italiana più sportiva, la Alfa Romeo 155. Il motivo era presto detto: all’epoca, le Audi non erano considerate automobili di lusso, e il brand era apprezzato per la qualità costruttiva, l’affidabilità e la stabilità delle versioni quattro, non come status symbol come oggi.

Discorso a parte per la costosa S2, che all’equivalente di 75.000.000 di lire era parecchio costosa ma offriva una stabilità e un’aderenza sconosciuta a qualsiasi vettura dell’epoca, ma soprattutto della RS2, che a oltre 120.000.000 di lire costava quanto una Porsche 911 (con la quale condivideva cerchi, frecce anteriori e specchietti). Ma oggi, quali sono i prezzi per una Audi 80 B4? Colpita enormemente dalle numerose campagne rottamazione, oggi trovare un’Audi 80 non è facile. Le più economiche 1.6, 1.8 o 2.0 si trovano a meno di 2.000 euro, mentre per un esemplare quattro con trazione integrale servono almeno 7.000 euro. Discorso completamente a parte per le sportivissime RS2: per un esemplare con 200.000 km servono almeno 65.000 euro, mentre per una RS2 impeccabile possono non bastare 80.000 euro.

Audi 80: concorrenti e conclusioni

Dimenticata in fretta da chi oggi ritiene Audi uno dei brand se non il brand più lussuoso tra quelli alla portata di tanti, Audi 80 è stata a dir poco fondamentale per la crescita e il successo di Audi. La 80, insieme alla sorella più lussuosa 90, alle più grandi 100 e 200 e all’ammiraglia V8, sono riuscite a cambiare la percezione del brand, trasformando Audi da Casa che produce automobili ben fatte, eleganti ma non premium o lussuose a quello che conosciamo oggi, ovvero una Casa al top per tecnologia, estetica e percezione del pubblico. Gran parte del merito è però dell’Audi 80 B4, che seppur sia stata venduta in un numero minore di esemplari rispetto alla squadrata B3, insieme alla vettura che ha sostituito è stata prodotta in 2,6 milioni di esemplari (1,55 milioni per la B3 e 1,05 milioni per la B4), spianando la strada con il suo successo alla successiva A4. Nonostante un divano posteriore stretto, una dotazione ancora inferiore alle vere concorrenti di Audi 80 premium e uno stile elegante e moderno ma non lussuosissimo, Audi 80 è riuscita a fare sue le grandi qualità della precedente B3 come aderenza impeccabile, qualità costruttiva ottima e una versatilità di ottimo livello migliorandone le criticità a livello di capacità del bagagliaio e motorizzazioni poco variegate.

Oggi, mettersi in garage un’Audi 80 equivale ad avere un pezzo di storia Audi, e poter guidare l’auto che per prima ha dimostrato al mondo che quella Casa con gli Anelli bavarese avesse le carte in regola per entrare di diritto nel club delle tedesche premium insieme alle intoccabili BMW e Mercedes. Per gli appassionati di berline e wagon trentenni, le concorrenti di Audi 80 sono le stesse che le davano battaglia negli anni ’90. Per il suo prezzo a metà tra premium e generalista, Audi 80 se la vedeva con le migliori generaliste come Ford Mondeo, Volkswagen Passat, Opel Vectra, Alfa Romeo 155 e FIAT Croma ma anche con le premium Volvo 850, Mercedes 190 e con la successiva Classe C W202 e con Sua Maestà BMW Serie 3 E36.

FAQ

Quanto costa l’Audi 80?
Audi 80 oggi si trova a prezzi che partono da meno di 2.500 euro per le più vissute, e che possono arrivare a 8.000 euro per le più appetibili 2.0, 2.3 o V6 con trazione integrale quattro.
Quanto costava l’Audi 80 nuova?
Da nuova, Audi 80 aveva un prezzo a metà tra le berline generaliste e le Premium, con un prezzo di partenza di circa 30.000.000 di vecchie lire.
In che anno è uscita l’Audi 80?
La prima generazione di Audi 80 è datata 1972, con l’uscita dell’Audi 80 B1. Dopo di lei, sul mercato è arrivata la seconda serie, la B2, nel 1978 disegnata da Giugiaro, sostituita nel 1986 dalla B3 e nel 1991 dalla quarta serie, la B4. Nel 1994, la Audi 80 ha poi lasciato posto alla sostituta, la prima Audi A4 B5.

Valutazioni sul veicolo per Audi 80

57 Valutazioni

4,2

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