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Bentley cabrio

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Bentley cabrio: storia, modelli, versioni e motori

Eleganti, regali, opulente, ma comunque sportive e dinamiche: così potremmo definire le automobili prodotte dalla mitica Casa inglese Bentley. Attraverso i successi nelle corse degli anni ’30 e il periodo “buio” insieme a Rolls-Royce, le berline e cabrio Bentley sono sempre riuscite a trasmettere il loro charme, la loro influenza e l’incredibile appeal di un brand storico dell’automobilismo britannico. Dal 1998, anno di entrata di Bentley nel Gruppo Volkswagen, i modelli “raffazzonati” dell’era-Rolls Royce sono solo un lontano ricordo. Oggi, berline, coupé, SUV e cabrio Bentley condividono prestazioni eccellenti, grande piacere di guida e un’opulenza da vera auto di lusso. Nonostante una storia ultra-centenaria, la Casa di Crewe non ha mai avuto nelle cabriolet una delle sue armi principali. Escludendo le roadster da corsa degli anni ’20 e ’30 come le mitiche 3-litre e la 4½-Litre “Blower”, infatti, per vedere una cabrio Bentley dobbiamo arrivare agli anni ’70, quando Bentley produsse la Corniche, una versione leggermente più potente e rimarchiata della Rolls-Royce Corniche. Nel 1984, poi, Rolls-Royce decise di cambiare nome alla sua cabrio, denominandola Continental, mentre dal 1994 Bentley lanciò la sua prima scoperta “originale”, la Azure. Questa arriverà fino al 2009, quando già da cinque anni era sul mercato la prima, vera Bentley cabrio mai prodotta, la Continental GTC. Scopriamo allora i modelli di Bentley cabrio, i motori e le versioni.

Modelli Bentley cabrio

Come abbiamo visto in apertura, escludendo le vetture da corsa degli anni ’20 e ’30, prive di tetto ma non proprio considerabili delle cabriolet, i modelli di Bentley Cabrio sono stati relativamente pochi negli anni, per la precisione quattro, dei quali però esistono diverse versioni. Questi sono tutti i modelli di Bentley Cabrio proposti negli ultimi 60 anni:

  • Bentley Corniche
  • Bentley Continental
  • Bentley Azure
  • Bentley Continental GTC

Iniziando a parlare dei modelli di Bentley Cabrio dalla Corniche, iniziamo a parlare in realtà di una Rolls-Royce. Per chi non lo sapesse, infatti, Rolls-Royce è stata proprietaria del marchio Bentley dal 1931 al 1970, anno in cui dopo il collasso di Rolls-Royce il Gruppo del lusso è stato rilevato dall’inglese Vickers, che ha posseduto Bentley fino al 1998. In questo periodo lungo quasi 70 anni, i modelli Bentley erano essenzialmente delle Rolls-Royce con miglioramenti estetici e meccanici, più potenza e una diversa taratura di sospensioni e sterzo.

Nonostante questo, per tutto questo periodo Bentley è stata sostanzialmente la “sorella sportiva” di Rolls-Royce, che però non poteva molto su dei modelli che, nonostante la fama, erano sempre meno al passo coi tempi. Nel corso degli anni, poi, le modifiche Bentley sui modelli Rolls-Royce sono diventate sempre meno sostanziali. L’esempio principe di questo trend è proprio il primo dei modelli Bentley cabrio, la Corniche, lanciata nel 1971 e proposta, con lo stesso nome e con la stessa carrozzeria, con solo i loghi Bentley al posto di quelli Rolls-Royce.

Prodotta fino al 1984, la “gemella” della Rolls-Royce Corniche è stata sostituita dalla nuova Bentley Continental, che almeno a livello di nome non condivideva più con la gemella Rolls-Royce. Il secondo dei modelli Bentley cabrio, però, non riuscì a modificare granché la meccanica né l’estetica della Corniche prima serie, se non per dei sedili più profilati, paraurti in tinta carrozzeria e non cromati e una meccanica ancora identica alla Rolls-Royce Silver Shadow. La base della vetusta Silver Shadow, berlina Rolls-Royce lanciata nel 1965 e proposta come Bentley T1-T2 fino al 1980, andò avanti addirittura fino al 1995, quando arrivò la nuova Bentley Azure. Per la prima volta, uno dei modelli di cabrio Bentley non è basato sulla vecchia Silver Shadow, ma realizzata sulla base della coupé sportiva Continental R, due porte che, per la prima volta dal 1965, è la prima automobile che non condivide carrozzeria e caratteristiche con un modello Rolls-Royce. Realizzata a mano a Crewe ma dotata di un tetto apribile in tela elettrico realizzato da Pininfarina nella sua fabbrica di Cambiano, vicino Torino, la nuova Azure è diventata, al lancio, l’automobile nuova più costosa al mondo. Prodotta fino al 2003, quando Bentley ha dovuto interrompere la produzione per via dell’interruzione della sessantennale partnership tra Bentley e Rolls-Royce, Azure tornò nel 2006 con una nuova cabrio opulenta, lunghissima (oltre 5,4 metri), lussuosa e realizzata sulla base di Arnage e Brooklands. Dotata di una linea senza tempo e di un’opulenza da berlina di lusso, Arnage è stata la regina dei modelli Bentley Cabrio fino al 2009, contrapposta alla sportiva di casa, l’inedita Bentley Continental GTC.

Primo modello privo di qualsiasi collegamento meccanico e costruttivo all’era Rolls-Royce, Bentley Continental GTC è anche il primo dei modelli Bentley cabrio dall’estetica e dal target ben più moderno e giovane. La bellissima coupé inglese lanciata nel 2003 è stata proposta dal 2006 anche in versione cabrio, la Continental GTC. Dotata di un tetto retrattile in tela prodotto dalla specialista tedesca Karmann, grazie ad uno stile molto riuscito in grado di rendere ancora più elegante la Continental GT di partenza, la GTC è dotata della stessa meccanica della versione Coupé, con l’iconico motore W12 e la trazione integrale. Aggiornata nel 2009 con l’arrivo della versione più potente e sportiva GTC Speed e, nel 2010, della Continental Supersports, nel 2011 è arrivato l’atteso restyling dell’ultimo dei modelli di Bentley cabrio, la Continental GTC di seconda generazione.

Realizzata sulla stessa base meccanica della precedente ma totalmente rinnovata, la più moderna ed elegante Continental GTC evolve lo stile della precedente, con nuova tecnologia e uno stile più raffinato. Oltre alle versioni W12 e Speed, nel 2012 debutta anche l’inedita Continental GTC V8, con motore 4.0 biturbo di origine Audi/Porsche. L’ultimo dei modelli Bentley cabrio è la Continental GTC di terza generazione, lanciata nel 2018 e ancora in produzione oggi. La terza Bentley Continental GTC ha un look totalmente nuovo e rinnovato, molto più raffinato e con punte di opulenza che non stonano sulla più elegante e “regale” delle GT sportive. Disponibile sia con motori V8 che W12, non manca anche per questa versione la sportiva GTC Speed, che raggiunge in questa generazione i 660 CV. Questo è, per il momento, l’ultimo dei modelli Bentley cabrio in produzione, e molto probabilmente l’ultima cabrio Bentley spinta da un motore termico: il futuro di Bentley, infatti, è elettrico, e l’erede della Continental GT dovrebbe essere 100% elettrica.

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Motori Bentley cabrio

Arriviamo allora a parlare di meccanica e motori delle cabrio Bentley, estremamente interessanti in quanto hanno tanto da raccontare. Partiamo dalle Bentley Corniche e Continental, automobili che, dal 1971 fino al 1995, hanno portato avanti la meccanica e il motore della Rolls-Royce Silver Shadow lanciata nel lontano 1965. Come la Rolls-Royce di partenza, Bentley Corniche sfruttava un sistema di sospensioni indipendenti sulle quattro ruote dotate di un sistema di sospensioni oleopneumatiche prodotto su licenza Citroen (è molto simile, seppur sorprendentemente semplificato, rispetto a quello della mitica DS), prima sulle quattro ruote e poi, dal 1979, presente solo sulle ruote posteriori. Sotto il cofano, per l’intera carriera di Corniche e Continental ha trovato posto il mitico V8 ad aste e bilancieri sei litri e tre quarti Rolls-Royce, introdotto nel 1959 e capace, su Corniche, di erogare approssimativamente 240 CV (come sulle Rolls dell’epoca, anche le Bentley non dichiaravano la potenza massima, definita “sufficiente”). Nonostante l’introduzione dell’iniezione elettronica, la meccanica e i motori delle Bentley Cabrio originali non cambiarono quasi per niente nel corso dei quasi 25 anni di carriera. Solo l’ultima Bentley Continental, lanciata nel 1992, salutò il vecchio cambio automatico General Motors a 3 rapporti, introducendo il nuovo cambio a quattro marce sempre di origine GM.

Dopo quasi 30 anni di produzione ininterrotta, nel 1995 Bentley decise di abbandonare la vetusta Continental, lanciando l’inedita Azure. Realizzata sulla piattaforma Rolls-Royce SZ lanciata nel 1980 e condivisa con la coupé Continental R, le berline Mulsanne e Turbo R e con le Rolls-Royce Silver Spirit e Silver Dawn, la prima generazione della Bentley Azure è realizzata sul primo modello originale Bentley dagli anni ’60, la Continental R. Lunga oltre 5,3 metri e pesante oltre 2.600 kg, è realizzata a mano nella storica fabbrica Bentley di Crewe, con il tetto in tela realizzato da Pininfarina a Cambiano, vicino Torino, e spedito in Inghilterra per l’assemblaggio, anche Azure riprende il sistema di sospensioni oleopneumatiche prodotte su licenza Citroen, ora tornate su tutte le quattro ruote. Oltre a questo sistema, è la gamma motori della cabrio Bentley che guadagna una grande iniezione di potenza. Il motore è sempre lo storico 6.75 litri V8 ad aste e bilancieri, ma sovralimentato da un singolo turbocompressore Garrett che porta la potenza a 365 CV, portati a 390 CV all’inizio della produzione.

Diventata presto una delle automobili più costose al mondo, la produzione della Bentley Azure è stata interrotta nel 2003 per poi ricominciare nel 2006, realizzata sulla base delle nuove Bentley Azure e Brooklands Coupé. Realizzata su una base meccanica tutta nuova, realizzata alla fine degli anni ’90 e usata anche dalla Rolls-Royce Silver Seraph, l’enorme (5,40 metri), pesantissima (2.700 kg a secco) e costosissima (oltre 350.000 euro) Azure è spinta ancora dal V8 Bentley ad aste e bilancieri “6 litre and ¾”, ora sovralimentato da un doppio turbo e portato a ben 456 CV, diventati 507 con la Arnage T del 2009, con ben 1.000 Nm di coppia. Questa è stata l’ultima Bentley cabrio con motori di origine Rolls-Royce, in quanto le successive tre generazioni della Bentley Continental GTC sono realizzate con nuovi motori V8 e W12 di origine Volkswagen.

Partiamo dalla prima generazione di Bentley Continental GTC: lanciata nel 2006 e realizzata sulla piattaforma Volkswagen D1 utilizzata anche da Volkswagen Phaeton e Audi S8, la prima Continental GTC ha una gamma motori formata esclusivamente dal mitico 6.0 W12 biturbo che, nella produzione Bentley sotto l’egida Volkswagen, è diventato il simbolo del brand della B alata. Proposto inizialmente nella sua versione di debutto, con 560 CV, 650 Nm di coppia, trazione integrale permanente con differenziale Torsen e cambio automatico ZF a 6 marce, diventando subito il propulsore più potente tra i motori delle cabrio Bentley. Nel 2009 è arrivata la più potente Continental GTC Speed, che porta il 12 cilindri a 608 CV e 750 Nm di coppia. Nel 2010, poi, è arrivata la Bentley Continental Supersports Convertible, una versione convertibile della versione più spinta della prima Continental GT. Dotata del 6.0 W12 alimentabile anche a bioetanolo E85 e capace di 630 CV, è dotata di un cambio velocizzato del 50%, nuovo differenziale Torsen centrale e capace di scattare da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi.

Con il debutto della seconda generazione delle Continental GT, pesante evoluzione della prima serie con la quale condivide gran parte della scocca, pianale e lo stile generale, la gamma motori delle cabrio Bentley ha proposto, per la prima volta, la possibilità di scegliere tra due propulsori differenti. Lanciata con l’ormai iconico 6.0 W12 biturbo, portato a 575 CV prima e 590 CV dal 2016, per la prima volta Bentley Continental GTC è stata proposta anche in versione V8, spinta da un nuovo 4.0 biturbo sviluppato in collaborazione con Audi e Porsche e ancora oggi motore di punta della galassia VAG. Lanciato con 500 CV e 660 Nm di coppia, è accoppiato al nuovo cambio automatico a 8 marce, è dotato del sistema di disattivazione dei cilindri e, grazie alla leggerezza del frontale, migliora handling e agilità. Nel 2013 è arrivata nuovamente la Continental GT Speed Convertible, con potenza portata a 625 CV e uno 0-100 km/h coperto in meno di 4 secondi. Nel 2014 è arrivata una nuova versione del motore V8, la S, con 528 CV e cambio ZF a 8 marce più veloce, mentre nel 2017 è tornata la sportiva Supersports. Qui la potenza è arrivata a livelli incredibili, con il W12 portato a ben 710 CV e 1.017 Nm, freni carboceramici e prestazioni da supersportiva.

Con l’ultima generazione di Continental GTC, la meccanica e i motori della cabrio Bentley sono cambiati nuovamente. Realizzata sulla nuova piattaforma modulare MSB, pensata proprio per automobili sportive a trazione integrale come lei o la Porsche Panamera, è più leggera, ha un passo più lungo e ha anche un nuovo motore 6.0 W12, interamente riprogettato. Il nuovo W12 è realizzato, sviluppato e costruito a mano a Crewe, a fianco delle vetture della Casa inglese, ed è dotato di doppio sistema di iniezione a bassa e alta pressione e di ben 635 CV e 900 Nm di coppia. Non manca, però, il motore 4.0 V8, che rimane importante per la proposta della B alata, capace oggi di 550 CV e 770 Nm di coppia. Dal 2021, infine, tutte le Continental GTC W12 sono state sostituite dalla nuova GTC Speed, che porta il 6.0 W12 a 659 CV e 900 Nm di coppia, con prestazioni a dir poco eccezionali.

Versioni Bentley cabrio

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Concludiamo, allora, con le versioni delle Bentley Cabrio, che negli anni hanno visto molte edizioni limitate, soprattutto nel periodo sotto l’egida Volkswagen della Casa inglese. Sia Corniche che Continental, infatti, sono state prodotte con la consueta scarsa attenzione da parte della direzione Rolls-Royce prima e Vickers poi, che decisero tacitamente di puntare tutto su Rolls-Royce a discapito del brand Bentley.

Con la Azure, le versioni della cabrio Bentley sono diventate più numerose, con l’arrivo nel 1990 dell’edizione Mulliner, con interni realizzati a mano, combinazioni di materiali, pelli e legnami unici e un’auto completamente personalizzabile dall’acquirente. Tra il 2002 e il 2003, infine, arrivarono anche le Final series performance, delle versioni speciali per festeggiare la fine della produzione del modello. Anche per la Azure ci fu la possibilità di avere l’allestimento Mulliner, ma nel 2009 Bentley lanciò la Azure T ad alte prestazioni, con esterni e interni più sportiveggianti e lussuosi, tra mascherine scure, cerchi da 20” e un sistema infotainment con schermo più grande. Con l’arrivo della nuova Continental, le versioni delle Bentley cabrio sono diventate decisamente più numerose. Nel 2009, anche per la Convertible arrivarono le Mulliner Driving Specification, una versione che unisce dotazioni più lussuose come tre legnami specifici tra cui scegliere, cerchi in lega da 20 pollici componibili, interni cuciti a mano e una qualità costruttiva ancora migliore.

Nel 2009, poi, arrivò la Serie 51, una serie limitata con un livello di opulenza ancora superiore, come pellami con cuciture a diamante, verniciatura bicolore e consolle in alluminio. Dopo la già citata Supersports, le versioni della cabrio Bentley sono aumentate. Nel 2013, ad esempio, Bentley lanciò la Le Mans Edition, un’edizione per il mercato americano pensata per commemorare le sei vittorie alla 24 Ore di Le Mans della storia della Casa. Nel 2016, poi, arrivò la GTC Speed Black Edition, con cromature, griglie e prese d’aria interamente verniciate in nero lucido, motore portato a 642 CV e interni in fibra di carbonio. Infine, oggi tra le versioni della cabrio Bentley Continental GTC di terza generazione troviamo la GTC Mulliner, una versione lussuosa della GTC V8 che offre interni realizzati e assemblati a mano e una caratterizzazione estetica più elegante e meno sportiva.

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