Passa al contenuto principale
Causa lavori di manutenzione attualmente la disponibilità di AutoScout24 è limitata. Questo riguarda in particolare funzioni quali i canali di contatto con i venditori, l’accesso o le modifiche ai veicoli in vendita.
lamborghini-countach-front

Lamborghini Countach

1 / 3
lamborghini-countach-front
lamborghini-countach-side
lamborghini-countach-back

Pro

-Stile teatrale e unico -Motori V12 potenti e vigorosi

Contro

-Ergonomia dei comandi scarsa -Visibilità disastrosa

Lamborghini Countach in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Lamborghini Countach inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

Nuovo a partire da:
Usato a partire da:
*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Lamborghini Countach: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Dopo la nascita nel 1964, Lamborghini ha impiegato poco tempo per capire in che cosa fosse davvero capace. Dopo le prime GT, eleganti e raffinate, la Casa di Sant’Agata Bolognese ha avuto un’intuizione che avrebbe cambiato per sempre il mondo delle sportive. Nel 1965, infatti, due giovani ingegneri che lavoravano per la Casa dell’istrionico Ferruccio Lamborghini, Paolo Stanzani e Gian Paolo Dallara, decisero di montare il nuovo V12, progettato da Giotto Bizzarrini, in posizione centrale, come alcune delle più vincenti vetture da corsa, ma per una vettura esclusivamente stradale, capace di prestazioni incredibili e di avere una linea unica. Nacque così nel 1966 la Lamborghini Miura, la prima Supercar della storia, capace di lanciare Lamborghini da piccolo costruttore di nicchia a protagonista del panorama delle vetture sportive mondiali. La linea della Miura è opera del torinese Marcello Gandini, capo disegnatore della Bertone, che realizzò un’auto eccezionale, capace di far invecchiare di colpo tutte le Supercar dell’epoca.Leggi di più

Ti interessa la Lamborghini Countach

Lamborghini Countach usata
Lamborghini Countach nuova auto
Lamborghini Countach offerte concessionario

Tutti gli articoli

Modelli alternativi

Per questo, quando fu ora di sostituirla con un nuovo modello, la sfida fu tosta. Lamborghini scelse di esagerare ulteriormente con la nuova vettura, dotarla di un’estetica ancora più estrema, capace di colpire quanto e più della rivoluzionaria Miura. Sempre a motore centrale, sempre con il classico V12 dietro i passeggeri, nacque così nel 1974 la Lamborghini Countach, la prima a portare un nome non derivante dalla tauromachia, la prima vettura con carrozzeria a cuneo, la prima con le porte a forbice. Insomma, la prima Supercar da poster, capace di far sognare gli appassionati di tutto il mondo. Dotata di una carriera lunghissima di quasi 20 anni, Countach è una delle vetture più importanti della storia della Casa, che oggi si è trasformata da un laboratorio quasi artigianale in una vera e propria superpotenza dell’industria automobilistica mondiale.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Lamborghini Countach.

Dimensioni Lamborghini Countach

Le dimensioni della Lamborghini Countach sono:

  • lunghezza 4,14 metri
  • larghezza 1,89 metri
  • altezza 1,07 metri
  • passo 2,45 metri

Larghissima, bassissima ed estrema: queste sono le parole che vengono immediatamente in mente guardando la Lamborghini Countach. Il suo designer, Marcello Gandini, ha realizzato un’automobile estrema, ispirata ad un concept dello stesso Gandini del 1968, la Carabo, che per prima sfoggiava queste linee a cuneo così estreme. La vettura era così rivoluzionaria che anche il suo nome deriva dallo stupore che è in grado di generare in chi la guarda. Come anche riportato da Marcello Gandini, il nome Countach deriva dall’espressione piemontese Contacc!, corrispondente in italiano a Perbacco! o Accidenti!, che un profilista della Bertone che lavorava insieme al team dietro alla Countach pronunciava ogni volta che vedeva la vettura.

Ed infatti, le sue linee estreme fanno dire subito contacc: il frontale bassissimo e dotato di fari sia a scomparsa (gli anabbaglianti) e carenati (frecce, luci di posizione ed abbaglianti), unito ai passaruota gonfi, all’abitacolo con parabrezza inclinatissimo, e ad un posteriore folle rendono l’auto inconfondibile. Sono tantissime le prese d’aria (sulla fiancata, sui passaruota, sul cofano motore e anche dietro le ruote posteriori) necessarie per raffreddare il potentissimo V12, mentre in coda i particolari fari trapezoidali e il profilo sottilissimo della coda rendono le prime Countach molto pulite ma aggressivissime. A stupire ci pensano anche le portiere, per la prima volta dotate di apertura a forbice, verso l’alto. Con il passare degli anni e delle versioni, poi, Countach è diventata sempre più estrema: la LP400S introdusse un paraurti anteriore più basso, passaruota allargati e cerchi più grandi, mentre dalla LP5000S è comparso lo storico alettone posteriore enorme.

Una curiosità su questo alettone è che non aveva alcuna funzione aerodinamica, era semplicemente lì per l’estetica. L’ultima versione è la 25° Anniversario, prodotta tra il 1988 e il 1990, con modifiche estetiche realizzate da Horacio Pagani e un’aerodinamica migliore che permetteva all’auto di superare finalmente i 300 km/h. Concludendo con le dimensioni di Lamborghini Countach, il bagagliaio è sorprendentemente dietro il grande V12, ed è davvero minuscolo.

Interni Lamborghini Countach

Gli interni di Lamborghini Countach sono rimasti pressoché invariati nei quasi 20 anni di produzione, cambiando pochissimo dalle prime vetture del 1974 alle ultime del 1990. La parte più difficile è sicuramente entrare: le portiere a forbice, seppur bellissime, sono infatti ben poco pratiche, ed unite all’enorme brancardo rendono complicatissimo salire e scendere dalla bellissima vettura italiana. Una volta a bordo, poi, si è salutati da un interno molto spartano ed essenziale, come da tradizione delle Supercar degli anni ’70. Il quadro strumenti è poi dotato di tantissimi elementi circolari racchiusi in un grande cruscotto quadrato: amperometro, temperatura dell’olio, tachimetro, pressione dell’olio, contagiri, temperatura dell’acqua e livello del serbatoio, più le spie, il tasto per le quattro frecce e, più in basso, il comando per i fari a scomparsa.

Dal lato del passeggero, troviamo solamente un cassetto portaoggetti, mentre a dividere conducente e passeggero troviamo la leva del cambio manuale a 5 marce con griglia a vista, i comandi per la radio e per il climatizzatore, di serie sulle ultime Countach. La praticità non è di casa negli interni di Lamborghini Countach, così come l’ergonomia. A parte la scomodità di alcuni comandi, infatti, a colpire è l’incredibile assenza di simmetria tra volante e pedali, che costringono chi guida a stare piuttosto storto con i piedi che puntano in un’altra direzione rispetto al volante. In più, come tutte le Supercar italiane di quegli anni, lo spazio è davvero ridotto per le gambe e per la testa, costringendo chi guida ad assumere una posizione molto costretta. Ma diciamolo: alla guida di una Lamborghini Countach, queste cose contano poco o niente.

lamborghini-countach-interieur

Motori Lamborghini Countach

A rubare la scena sono infatti i motori di Lamborghini Countach: tutti V12, tutti potentissimi e tutti posizionati finalmente in posizione longitudinale, molto più comoda e convenzionale della soluzione trasversale adottata sulla Miura. La prima versione di Lamborghini Countach è stata la LP400, con LP che sta infatti per Longitudinale Posteriore. Il motore dietro l’abitacolo è un 3.9 V12 aspirato derivato da quello montato sulle ultime Miura. Il 12 cilindri progettato da Giotto Bizzarrini eroga tra i 375 e i 385 CV ad un regime di rotazione altissimo, 8.000 giri/minuto. Questa è anche la versione più veloce di Countach, con una velocità massima dichiarata di 315 km/h. Dal 1978 è arrivata la LP400S, che aggiungeva uno spoiler anteriore, pneumatici più grandi per una maggiore aderenza e un motore invariato da 375 CV, che però dopo il 1980 è stato depotenziato a 355 CV per le stringenti limitazioni sulle emissioni statunitensi.

La gamma motori di Lamborghini Countach ha poi visto il debutto di un nuovo motore molto più grosso, passato da 3,9 a ben 4,8 litri. Sempre dotato di 12 cilindri e di due valvole per cilindro, il nuovo V12 arriva a 375 CV e molta più coppia in basso, che unita ai rapporti del cambio manuale a 5 marce più lunghi aiutava l’auto ad essere più trattabile e guidabile alle basse velocità. Dal 1985, Lamborghini ha adottato una nuova testata a quattro valvole per cilindro, chiamata appunto 5000 Quattrovalvole. In motore è riuscito così a superare i 400 CV, erogando 420 CV nella versione a iniezione e ben 455 CV nella versione alimentata con sei carburatori Weber da 44 cm. Questo motore è stato poi usato anche dalla 25° Anniversario, e poi modificato per essere montato anche sulla nuova Diablo. Infine, oltre ai motori Lamborghini Countach sfoggiava un raffinato telaio realizzato in tubi tondi in acciaio, con i pannelli della carrozzeria in alluminio e fibra di vetro rivettati al telaio.

Motori Lamborghini Countach

Benzina

  • LP400, 3.9 V12 aspirato, 375 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • LP400S, 3.9 V12 aspirato, 355 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • LP5000S, 4.8 V12 aspirato, 375 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore
  • 5000 Quattrovalvole, 5.2 V12 aspirato, 420/455 CV, cambio manuale a 5 marce, trazione posteriore

Prezzi Lamborghini Countach

Al lancio, i prezzi di Lamborghini Countach non erano lontani da quelli di una attuale Aventador. Se infatti la Hypercar con motore V12 da 700 CV costava circa 315.000 euro al lancio, nel 1974 la Lamborghini Countach LP400 era offerta all’equivalente di 210.000 euro. Nel corso degli anni, con l’aumentare della potenza e delle prestazioni è aumentato anche il prezzo, con le ultime 25° Anniversario che superavano l’equivalente di 300.000 euro senza grandi problemi. Oltre a radio, interni in pelle e climatizzatore, poi, la dotazione di serie della supercar bolognese non era particolarmente completa. Grazie al suo stile e alle sue prestazioni, però, riusciva perfettamente a compensare, ed oggi che è diventata una vera icona il prezzo è salito alle stelle.

I prezzi di Lamborghini Countach sono infatti stellari, equiparabili a quelli delle più belle automobili della storia. Se infatti le prime LP400 e 400S sono ormai introvabili ed acquistabili solo all’asta per prezzi superiori ai 700.000 euro, le più vendute LP5000S, Quattrovalvole e 25° Anniversario si trovano con un po’ più di facilità ma a prezzi davvero esorbitanti. Al momento in cui scriviamo, infatti, ci sono tre Lamborghini Countach in Italia e nove in tutta Europa, e la più economica è una LP5000 Quattrovalvole, in vendita a Madrid per 417.900 euro. La più costosa? Una rarissima LP400S con alettone annesso, offerta in Germania a ben 650.000 euro.

Lamborghini Countach: concorrenti e conclusioni

Il prezzo è quindi stellare, ma Lamborghini Countach vale davvero quello che costa? È ormai celebre una puntata di Top Gear in cui James May, da sempre innamorato della vettura fin da quando era un ragazzino, distrugge la Countach descrivendola in una sola frase: “Non incontrate mai i vostri eroi.” Per molti, però, il giornalista inglese era stato troppo duro, concentrandosi solo sui difetti innegabili del progetto. All’interno è davvero scomoda, la posizione di guida è compromessa e la visibilità posteriore è disastrosa. Anche i collaudatori Lamborghini, però, sapevano di questi difetti, e consigliavano ai clienti di fare retromarcia… sedendosi sul brancardo, e guardando dietro con la portiera aperta, una soluzione che oggi sarebbe folle. Al netto poi degli oltre 50 anni di età del progetto Countach, il V12 è la star della vettura. Potente, teatrale, vigoroso e capace di regalare prestazioni ancora oggi da urlo, Countach non è una sportiva da passo di montagna, dove l’estrema larghezza la penalizza. Nel misto veloce, però, è ancora eccezionale, capace di emozionare con delle prestazioni incredibili.

Grazie all’estetica fuori di testa che l’ha sempre contraddistinta, per le sue concorrenti Lamborghini Countach è sempre stata una rivale molto tosta e temibile. Avendo avuto una carriera molto lunga, però, ha combattuto con numerosissime rivali da tutto il mondo nei due decenni di produzione. Nella prima parte della carriera, le concorrenti di Lamborghini Countach sono state la De Tomaso Pantera, la Maserati Bora, la Porsche 911 Turbo, la BMW M1 e l’arci-rivale di Maranello, la Ferrari 512 BB. Negli ultimi anni di produzione, invece, a combattere le Countach Quattrovalvole ci hanno pensato la rinnovata Ferrari Testarossa, la potentissima ed estrema Ferrari F40, la Porsche 959 e la sempreverde 911 Turbo, la leggera Lotus Esprit Turbo e l’americana Corvette C4 ZR1.

FAQ

"
Lamborghini Countach è una delle vetture con il valore più alto dell’intera storia Lamborghini, seconda solo alla Miura. Le versioni più anziane sono le più ricercate e costose: una LP400 proveniente dai primi anni di produzione è stata recentemente venduta ad un’asta a 775.625 euro, risultando una delle più costose Countach. Più “abbordabili” le successive 5000S e Quattrovalvole, ma ben lontane dall’essere a buon mercato: attualmente, in Europa la Countach più economica è in vendita a 420.000 euro, mentre una LP400S è in vendita a ben 650.000 euro.
Cosa significa Countach?
Una delle poche auto della Casa a non portare un nome derivato dalla tauromachia, Lamborghini Countach ha invece un nome derivato dal… piemontese. Come anche riportato da Marcello Gandini, il nome Countach deriva dall’espressione piemontese Contacc!, corrispondente in italiano a Perbacco! o Accidenti!, che un profilista della Bertone che lavorava insieme al team dietro alla Countach pronunciava ogni volta che vedeva la vettura.
Chi ha disegnato la Countach?
A curare lo stile della Lamborghini Countach è stato il celebre designer torinese Marcello Gandini, all’epoca capo del design di Bertone. Gandini è anche il papà della Miura, della Diablo e di altre incredibili vetture come la Lancia Stratos, la Citeza V16T, l’Alfa-Romeo Montreal e, tra le piccole, la Citroen BX, la FIAT X1/9, la Renault Supercinque e la Innocenti nuova MINI.

Altri collegamenti

Più dettagli