McLaren P1

Dopo il primo, timido approccio alla produzione di vetture stradali con la leggendaria F1, McLaren è tornata in grande stile nel 2011 con la sua rivale di Ferrari 458 Italia, Lamborghini Gallardo e Porsche 911 Turbo, l’inedita MP4-12C. Dotata di un 3.8 V8 biturbo da 600 CV e di una scocca completamente in fibra di carbonio, la MP4-12C è stata una delle sportive più sorprendenti degli anni ’10, dotata di prestazioni da riferimento, di un interno minimale ma completo e di un sistema di sospensioni elettroniche molto sofisticato, ha dato il là alla produzione in serie di Mclaren.

Per diventare davvero un player a livello mondiale, però, serviva una vettura iconica, capace di catalizzare l’attenzione come fece nel 1995 la McLaren F1. Perciò, nel 2013 McLaren lanciò la sua prima Hypercar dai tempi della F1, l’inedita McLaren P1. Dotata di un’evoluzione del 3.8 biturbo della 12C, la P1 è la prima McLaren stradale ibrida, con un sistema derivato dalla Formula 1 con un motore elettrico da 180 CV, il sistema Kers e il DRS, con in più una batteria ricaricabile da 4,7 kWh che le consente di percorrere una decina di km a zero emissioni. La McLaren P1 ha dimostrato al mondo che McLaren fa sul serio, ed è stata lanciata insieme alle altre Hypercar del 2013, uno degli anni più prolifici della storia dell’auto: Ferrari LaFerrari e Porsche 918 Hybrid.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di McLaren P1.

Dimensioni McLaren P1

Le dimensioni della McLaren P1 sono:

• lunghezza 4,59 metri
• larghezza 1,95 metri
• altezza 1,19 metri
• passo 2,68 metri

Da fuori, McLaren P1 evolve gli stilemi della MP4-12C offrendo un nuovo stile più affilato e moderno, che sarà poi ripreso da tutte le McLaren successive a lei. Se infatti il telaio è condiviso con la MP4-12C, con l’ormai famosa vasca in fibra di carbonio MonoCage brevettata da McLaren, lo stile è profondamente differente. Il frontale, ad esempio, ospita dei fari completamente ridisegnati, integrati con una grande presa d’aria laterale e che riprendono nella forma il logo della McLaren Automotive. Dotati inoltre di tecnologia Full LED, i fari anteriori uniti ad un frontale appuntito e dominato da due enormi prese d’aria nel cofano anteriore rendono la vettura estremamente aggressiva e minacciosa. Lateralmente, si fanno poi notare le enormi prese d’aria che “scavano” le portiere ad apertura verticale, necessarie per raffreddare il 3.8 V8 dietro il conducente.

L’abitacolo è invece molto compatto ma dotato di una vetratura molto generosa, in modo da offrire il massimo della visibilità anche su una vettura così estrema. Il posteriore è poi la parte più emozionante di McLaren P1: la coda è infatti lunghissima, ispirata alla mitica McLaren F1 Speedtail vincitrice a Le Mans, e stupisce l’enorme presa d’aria a tutta larghezza dove trova posto l’enorme scarico centrale. In basso troviamo poi un diffusore di chiara ispirazione dalle competizioni, mentre i fari full LED sono sottilissimi, e corrono ai lati della presa d’aria. Da ferma, poi, P1 nasconde la sua enorme ala, ripiegata sulla carrozzeria: in marcia, invece, l’alettone si alza di diversi centimetri, e può funzionare sia come un normale alettone per la deportanza, sia come aerofreno nelle frenate più decise ma anche come DRS, consentendo una velocità massima eccezionale. Concludendo con le dimensioni di McLaren P1, da buona McLaren offre anche la giusta dose di versatilità, con un bagagliaio anteriore da ben 120 litri di capacità.

Interni McLaren P1

Accedendo agli interni di McLaren P1 attraverso le portiere ad apertura verticale, si viene salutati da un abitacolo a dir poco minimale, ma dotato di tutte le moderne tecnologie riprese dalla MP4-12C, non sempre viste su vetture così estreme. Se infatti si vede un po’ dappertutto la presenza di carbonio a vista, Alcantara e rivestimenti di pregio, la console centrale flottante ospita il sistema di infotainment McLaren touch da 8 pollici basato su Android visto sulla 12C, dotato di navigatore, comandi del clima e di un rotore fisico in basso. Poco più sotto, invece, troviamo i due “manettini” per regolare la risposta delle sospensioni attive, del telaio e del motore, nonché del sistema ibrido. Ancora più in basso, invece, troviamo il tasto di accensione e i tasti per il cambio automatico.

La posizione di guida è estremamente bassa e distesa, con il volante regolabile e realizzato in fibra di carbonio con rivestimento in Alcantara. Dietro al volante troviamo poi una completa strumentazione digitale, in grado di cambiare visualizzazione a seconda della modalità di guida scelta. A colpire negli interni di McLaren P1 sono però i dettagli, come i devioluci realizzati in alluminio ricavato dal pieno e inconfondibili, le palette del cambio doppia frizione in carbonio e la presenza di due enormi tasti sul volante ispirati al mondo della Formula 1.

Sulla razza sinistra, infatti, troviamo il tasto blu per il DRS, il sistema di riduzione della deportanza, utile per ottenere la massima velocità. A destra, invece, c’è un tasto rosso marchiato IPAS: comanda l’Instant Power Assist System, in grado di erogare per qualche secondo tutti i 916 CV e 980 Nm di coppia, indipendentemente dalla modalità scelta. Concludendo con gli interni di McLaren P1, la visibilità è davvero ottima in ogni situazione, e gli assemblaggi sono di ottima qualità. Solamente quando l’ala mobile è in posizione verticale fungendo da aerofreno la visibilità posteriore è quasi completamente oscurata.

Motori McLaren P1

La gamma motori di McLaren P1 è formata da un solo motore, o meglio, da una sola power unit. McLaren P1 è infatti una ibrida plug-in, con il motore elettrico che aiuta il motore termico a dare il massimo delle prestazioni, e non a consumare meno come sulla quasi totalità delle vetture plug-in. Imbullonato alla leggerissima monoscocca in carbonio Monocage, che pesa solamente 90 kg, c’è il motore 3.8 V8 biturbo derivato dalla MP4-12C, che come sulla “sorellina” ha una funzione strutturale in quanto al motore sono collegate sospensioni e cambio. Sulla McLaren P1, il 3.8 V8 passa da 600 a 737 CV e 720 Nm di coppia, ed è collegato ad un velocissimo cambio automatico a doppia frizione e 7 marce.

In più, però, troviamo un motore elettrico da 180 CV e 260 Nm di coppia: per gestire al meglio le interazioni tra motore termico ed elettrico, McLaren ha montato una terza frizione, in modo che i motori di McLaren P1 comunichino al meglio. Nella modalità di guida più estrema, McLaren P1 eroga ben 916 CV e 980 Nm di coppia, scaricati tutti alle sole ruote posteriori. Nonostante questa immensa potenza da gestire, P1 è velocissima anche nello scatto da ferma: lo 0-100 km/h è coperto in soli 2,8 secondi, con uno 0-200 km/h impressionante coperto in soli 6,8 secondi e uno 0-300 km/h di soli 16,5 secondi. La velocità massima è autolimitata a 350 km/h: senza limitatore, McLaren P1 può superare di poco i 400 km/h. Nonostante queste prestazioni folli, però, P1 è anche sorprendentemente ecofriendly: L’intero sistema ibrido, comprendente anche batteria, il sistema KERS, DRS e IPAS pesa solamente 96 kg. In più, grazie alla batteria da 4,7 kWh, infatti, può percorrere una quindicina di km a zero emissioni, con i 180 CV del motore elettrico a spingere i 1.547 kg della vettura.

Motori McLaren P1

Ibrida Plug-In

• 3.8 V8, 3.8 V8 biturbo+mot.el., 916 CV, cambio automatico doppia friz. a 7 marce, trazione posteriore

Prezzi McLaren P1

Al lancio, nel 2013, McLaren P1 era offerta a ben 886.000 sterline, ovvero poco più di un milione di euro. Come ogni Hypercar che si rispetti, P1 offre tutta la sua tecnologia di serie: sistema di infotainment con touchscreen, quadro strumenti digitale, fari Full LED anteriori e posteriori, sospensioni attive in grado di abbassarsi di 50 mm in modalità Race e di irrigidirsi, sempre in modalità Race, del 300% rispetto alla modalità di guida più tranquilla.

Come ogni Hypercar che si rispetti, però, i prezzi di McLaren P1 sono schizzati alle stelle dopo l’uscita di produzione di tutti i 381 esemplari. Oggi, infatti, per portarsi a casa una McLaren P1 (salvo che se ne trovi una disponibile in vendita) servono almeno 1,5 milioni di euro, con punte di diversi milioni di euro per le più esclusive ed eccentriche prodotte. Anche grazie ai 17 giorni di produzione necessari per confezionare nella fabbrica di Woking una P1, i prezzi sul mercato dell’usato, o meglio, delle aste più prestigiose del mondo partono da poco meno di un milione di euro per gli esemplari più vissuti agli oltre 5 milioni di euro visti all’asta della prima McLaren P1 GTR, la versione da pista estremamente veloce e affilata, visti nel 2021.

McLaren P1: concorrenti e conclusioni

McLaren P1 è stata la pioniera delle Hypercar con sistema ibrido plug-in. Nonostante abbia rinunciato a qualche chilo sulla bilancia, P1 è agilissima, velocissima e molto, molto impegnativa da guidare. Anche i piloti più esperti fanno fatica ad esprimere tutto il suo potenziale, visto che una volta avvicinatosi all’incredibilmente alto limite della vettura P1 si esibisce in poderosi sovrasterzi ed in un nervosismo importante, domabile solo da mani e piedi esperti.

Nonostante ciò, però, anche la P1 condivide con le altre McLaren un’impressionante facilità di guida nella vita di tutti i giorni, con una ottima visibilità (quando non si attiva l’aerofreno), sospensioni attive incredibilmente morbide nel settaggio più civile e, con la batteria carica, la possibilità di viaggiare per una quindicina di km a zero emissioni. Figlia del mitico 2013, l’anno d’oro per le Hypercar, P1 è la più estrema, più veloce e più indomabile hypercar di quell’era, capace però di incarnare quello spirito alla Dr. Jekyll e Mr. Hyde proprio della Casa di Woking fin dalla F1.

Il prezzo è ovviamente altissimo, irraggiungibile, ma così è anche quello delle principali concorrenti di McLaren P1, le mitiche Ferrari LaFerrari e Porsche 918 Hybrid. Entrambe dotate di motori aspirati, l’italiana V12 e la tedesca V8, con la Ferrari più vicina ai 1.000 CV con i suoi 963 e la 918 dotata di trazione integrale e tanta tecnologia, rispetto alle sue concorrenti McLaren P1 offre un’esperienza di guida tremendamente simile a quella di una vera vettura da corsa, con l’usabilità tipica di ogni McLaren che si unisce all’impegnativa guidabilità una volta al limite.