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MINI 1300

Pro

  • Guida
  • Motori

Contro

  • Dotazione
  • Spazio

MINI 1300 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto MINI 1300 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

MINI 1300: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

L’Italia ha la 500, la Francia la 2CV, la Germania il Maggiolino, e l’Inghilterra la MINI. Queste quattro vetture non sono solo pezzi di storia per i rispettivi Paesi d’origine, capaci di motorizzare un’intera nazione, ma anche dei veri e propri simboli nazionali. La prima generazione della piccola inglese è stata prodotta per 41 anni, dal 1959 al 2000, praticamente senza modifiche da diverse Case: Austin e Morris e l’italiana Innocenti prima fino alla fine degli anni ’70, Rover poi dagli anni ’80. E fu proprio l’acquisizione di Rover nel 1994 da parte del colosso tedesco BMW che ha cambiato per sempre la storia di MINI. Se uno pensa ad una mini non può non pensare ad una sola cosa: piccola agile e scattante, queste sono state le doti della Mini 1300 che ha rappresentato l’ultima fase dell’amatissima MINI dal 1994 al 2001, anno in cui ha dovuto lasciare il passo alla sorella. Leggi di più

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La Casa inglese infatti era sotto il controllo della Rover ed aveva mantenuto il look originale della vettura tutto pepe e sostanza nonostante il mondo chiedesse qualcosa di più. Per tutti la MINI è quella vista in Mr. Bean, o ancora in “The Italian Job” del 1969, ma prima di tutto è un brand e per celebrarlo quale scelta migliore di riportare la MINI 1300 nel remake di “The Italian Job” del 2003 di colore rosso nella mani di Charlize Theron che interpreta Stella Bridger, la figlia di John Bridger, entrambi ladri di professione? La MINI 1300 si dimostra agile e scattante per le vie della Grande Mela muovendosi con disinvoltura. La MINI 1300 si può definire non tanto dallo stile retrò, quanto un retrò mai del tutto aggiornato poiché rappresenta il canto del cigno per eccellenza di un modello che ha fatto a storia britannica e non solo.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di MINI 1300.

Dimensioni MINI 1300

Le dimensioni della MINI 1300 sono:

  • lunghezza 3,05 metri
  • larghezza 1,40 metri
  • altezza 1,35 metri
  • passo 2,04 metri

La prima MINI del 1959, disegnata dal genio di Alec Issigonis, era lunga solo 3,05 metri: in questo spazio, era in grado di ospitare quattro persone e relativi bagagli grazie all’innovativa soluzione del motore anteriore posizionato trasversalmente, mai utilizzata da nessun’altra Casa fino ad allora. La MINI 1300 non. Cambiata di una virgola, o meglio, si ingrandita di qualche millimetro per far stare i cerchi 7x13 della versione sportive, ma nella versione Classic le dimensioni sono quelle. L’estetica è ancora inconfondibilmente MINI. Il frontale è dominato dai fari tondi, dai passaruota bombati e da una bocca anteriore piuttosto generosa, tutti tratti distintivi MINI da 60 anni. Sulle versioni Cooper Sports Pack, poi, spicca la presenza dei faretti aggiuntivi fendinebbia ottimi per illuminare la strada anche di notte, continua poi un parabrezza molto inclinato, i passaruota in plastica grezza o verniciata ad alleggerire la fiancata, i montanti anteriori e posteriori dello stesso colore della vettura per esaltare il tetto piatto “flottante”. Lateralmente, si nota come questa MINI 1300 sia decisamente più massiccia delle altre, merito del canale maggiorato dei cerchi da 13” e dalle linee uniche e discrete, con un passo di poco superiore ai 2.0 metri piuttosto generoso trova spazio una porta sola con maglia cromata ed un vetro posteriore ampio e continuo.

In coda, la MINI 1300 sfoggia un look riconoscibile con i montanti obliqui che fanno risaltare la larghezza della carrozzeria, il lunotto piuttosto piccolo e il paraurti cromato e piccolo, che lascia spazio alla parte posteriore della MINI 1300 che vede fanali piccoli verticali, la mancanza della retromarcia che spesso veniva inserita a parte ed il bauletto posteriore d’accesso al vano bagagli. Poco più in alto il tappo della benzina in bella vista.

Interni MINI 1300

Gli interni di MINI Cooper sono riconoscibili tanto quanto gli esterni, per l’unione di uno stile retrò con una tecnologia e una qualità costruttiva da vettura di categoria superiore risultando sempre semplici e spartani per l’epoca. La pancia regolare dalla linea curva con la plastica dura regalavano un aspetto di semplicità alla vettura. I comandi principali si trovavano davanti ad un volante a 3 razze con il logo MINI ed il clacson laterale con il piantone dello sterzo orientato maggiormente in verticale rispetto ad una normale vettura in quanto le dimensioni erano davvero piccole. Dietro vi era un piccolo cruscotto con all’interno 3 cerchi identici dove sono contenute tutte le informazioni necessarie per la vettura.

Nella versione Sport Pack guadagnava qualche centimetro in più per aumentarne la visibilità e favorirne la lettura, oltre ad altri ulteriori 3 indicatori posti sopra la radio. La parte centrale del cruscotto non vedeva le bocchette dell’aria che rimanevano solo laterali, quanto la radio aftermarket, un ovale che aveva ulteriori comandi a tasti ed infine, nella parte bassa il comando di gestione della ventola e degli ulteriori comandi dell’aria. A laterale, davanti al passeggero, era presente un cassetto portaoggetti rettangolare e piccolo. Nella parte inferiore, all’altezza della leva del cambio, si trovava un tunnel piccolo con un cassetto portaoggetti. I sedili della MINI 1300 si dimostrano semplici come il resto dell’abitacolo, solo nella versione Sport o British prevedevano il rivestimento in pelle, per chi sedeva davanti non vi erano grossi problemi di abitabilità, per chi invece sia accomodava dietro il problema non era l’altezza della testa, quanto quella delle gambe che risultava essere piccolo. Chiude l’abitacolo un bagagliaio di 150 litri.

Motori MINI 1300

Parlando di un’icona come la MINI 1300 non si può non parlare di cosa si nasconde sotto al suo piccolo cofano, ovvero ciò che rappresenta il fiore all’occhiello della macchina ed al tempo stesso le da il nome: stiamo parlando di un motore a quattro cilindri in linea dalla cilindrata di 1.3 litri da 50 cavalli che divennero ben 63 cavalli nella versione Cooper. Il propulsore non è lo stesso delle precedenti MINI Cooper anni 70 in quanto risulta essere il più grande mai inserito nelle MINI, prime vi erano solo motori 1.0 o di cilindrata inferiore. Nonostante questo è in grado di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in appena 11 secondi netti e di toccare la velocità massima di 160 km/h. Il cambio al quale viene accoppiato è un manuale a 5 rapporti.

Nel 1997, in seguito all'acquisto del Gruppo Rover da parte della BMW, la gamma venne ulteriormente aggiornata: motore ad iniezione elettronica multipoint, airbag lato guida, barre antintrusione nelle portiere, cinture di sicurezza con pretensionatore, radiatore frontale, nuovi interni. La gamma comprendeva le versioni Classic, Cooper (MK7), Cooper Sport-Pack. Quest'ultima aveva 4 faretti supplementari, cerchi specifici 7x13", carreggiate allargate, codolini maggiorati, interni in pelle con finiture in radica. Non venne riproposta la Cabriolet.

Prezzi MINI 1300

I prezzi della MINI 1300 risultano essere i più disparati, dato che si trovano numerose vetture in circolazione di anni differenti, il chilometraggio e le possibilità di utilizzo di questa vettura. Risulta infatti difficile collocarle un prezzo reale, soprattutto quando ormai i proprietari diventano più di due.

Da ricerche di mercato è emerso che tra 8.000 ed i 15.000 euro si può portare a casa una MINI 1300 Cooper o British normali, mentre sono necessari tra i 14.000 ed i 25.000 per le ultime versioni Cooper con lo Sport Pack. La MINI 1300 usciva in numerosi allestimenti che andavano dalla base alla Normale, alla British, che era prevista anche in versione Open con il tetto in tela, oppure a Cooper Sport Pack. Ma il vero capitolo a parte per quanto riguarda le MINI 1300 sono le versioni speciali come la Balmoral Edition, oppure la Knightbridge o la 40esimo anniversario, dove i prezzi salgono fin verso i 40.000 euro per i modelli più rari ed accessoriati, rigorosamente con particolari unici o colori nettamente MINI, cerchi a canale maggiore e tanta voglia di correre. Questa, per la sua unicità, rappresenta un modello che potrà continuare a rivalutarsi in futuro, nonostante già adesso sia una mosca bianca, le altre MINI 1300 rappresentano a piene mani il patrimonio delle citycar di vetture storiche e Youngtimer britannico e dove i molti amanti del genere attingono da sempre.

MINI 1300: concorrenti e conclusioni

Nata per motorizzare l’Inghilterra diventata un fenomeno di culto e di moda, la MINI è riuscita farsi largo e mantenere alto ed iconica la sua aura per lasciarla intatta alla mitica progenitrice. La MINI del 1959 era un’auto capace di consumare poco e di offrire il massimo dello spazio con ingombri minimi, la MINI 1300 rappresenta l’ultimo baluardo di questa mitica vettura mantenendo l’estetica retrò, qualità costruttiva BMW e una guida sportiva e dinamica. Questa MINI 1300 fu un riferimento per la sua dinamica di guida, che le permise di vincere tre volte il Rally di Montecarlo nel 1964, 1966 e 1967. La MINI 1300 ha incapsulato e portato nel mondo moderno il tipico go-kart feeling dell’inglesina, un’agilità e una guidabilità da riferimento. Con l’avanzare degli anni e delle generazioni, MINI ha conservato l’agilità e il piacere di guida che l’ha sempre contraddistinta, cercando però di offrire anche comfort e raffinatezza.

Sono molte le concorrenti della MINI 1300, specialmente nei suoi anni di produzione, lei però è sempre riuscita a dare molto filo da torcere. Partiamo con le rivali di oggi sono la best seller Fiat Panda, seguita, specialmente nei suoi anni finali, dalla Fiat 500. Le altre acerrime rivali sono: simili abbiamo la francesina Citroen C1, la giapponesina Toyota Aygo e la francesina Peugeot 108, poi troviamo un’altra francesina la Renault Twingo con la sorella tedesca Smart forfour, la coreana Kia Picanto, la giapponesina Suzuki Celerio e Splash e Mitsubishi Space Star, il duo Volkswagen Lupo e Seat Arosa, infine la Tata Indica, l’Opel Agila e la Ford Ka. Le rivali di allora erano l’Audi 50, l’Austin Mini, la Fiat 127, la Ford Fiesta, l’Innocenti Mini, la Peugeot 104, la Renault 5, la Talbot Samba, l’Innocenti Nuova Mini, l’Autobianchi Y10 e la Subaru 360.

FAQ

Quanto costa una MINI 1300 Sport?
La MINI 1300 Sport Pack ha prezzi che oscillano tra i 12.000 ed i 19.000 euro.
Cosa vuol dire Cooper?
Cooper è il cognome di John Cooper, ingegnere e costruttore inglese impegnato in diversi fronti, tra cui la Formula 1. La sua Scuderia, la Cooper Car Company, partecipò a 128 Gran Premi, conquistando 16 vittorie ma, soprattutto, due Campionati del Mondo Piloti e altrettanti Campionati Costruttori nel 1959 e 1960. Il legame tra Cooper e MINI arrivò però nel 1961, quando John Cooper vide il potenziale della piccola MINI, lanciata due anni prima, e ne realizzò una versione da rally, la MINI Cooper appunto.
Che motore monta la MINI 1300?
La MINI 1300 monta un motore, come suggerisce il suo appellativo, da 1.3 litri e 63 cavalli dio potenza, perfetti per muovere 617 kg di peso.

Valutazioni sul veicolo per MINI 1300

1 Valutazioni

5,0

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