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Alpine A310

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Pro

  • Prestazioni della seconda serie post-restyling, dopo l’introduzione del V6
  • Oggi è molto ricercata tra i collezionisti, specie gli esemplari post-restyling

Contro

  • Non ha avuto il successo sperato
  • Motori sottodimensionati nei primi anni di commercializzazione

Renault Alpine A310 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Renault Alpine A310 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Alpine A310: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Alpine è il Marchio di vetture sportive fondato a Dieppe nel 1955 da Jean Rédélé e diventata parte della Casa francese Renault a partire dal 1973. Dopo la chiusura degli stabilimenti nel 1996, Alpine è tornata d’attualità nel 2018, quando è stata lanciata la nuova A110 ed è partita la nuova vita del brand transalpino, sono tanti i modelli del passato della Marca francese, uno su tutti la Alpine A310. Leggi di più

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Oggi questo modello è molto ricercato dai collezionisti, ma la sua storia inizia nel 1971, con la presentazione al Salone di Ginevra. Derivata dalla prima A110, nel frattempo invecchiata di gran gusto, la A310 è nata nello stesso periodo in cui da altre parti del mondo nascevano vetture come la Lancia Stratos con il V6 Ferrari. La A310 era, in realtà, ben diversa da ciò che aveva rappresentato la A110 prima serie: più lunga, più pesante, meno prestante e meno fascinosa. Le sue forme spigolose figlie degli anni ‘70, basti pensare alla Lamborghini Countach il cui prototipo venne mostrato per la prima volta alla rassegna ginevrina 1971, erano in netto contrasto con la A110 della quale voleva essere l’erede.

Un progetto “complicato”, che non trovò i favori del pubblico come invece capitato con la diretta antenata, capace di segnare un’epoca con le sue prestazioni e le sue vittorie nelle competizioni rallistiche.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Alpine A310.

Dimensioni Alpine A310

Le dimensioni della Alpine A310 sono:

  • lunghezza 4,18 metri
  • larghezza 1,62 metri
  • altezza 1,15 metri
  • passo 2,27 metri

Le dimensioni della Alpine A310 sono piuttosto compatte e in linea con le sportive a motore posteriore trasversale prodotte tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80. A testimonianza di ciò, la sua diretta antenata Alpine A110 non si spingeva oltre i 3,85 metri di lunghezza, con un abitacolo pensato per due persone, mentre l’Alpine GTA si è spinta fino a 4,33 metri. Le dimensioni della Alpine A310 si pongono esattamente a metà, mentre le forme sono figlie delle “sirene” di fine anni ‘60, inizio anni ‘70 che volevano vetture sportive piuttosto squadrate e lontane dalle forme morbide viste negli anni appena precedenti: una su tutte, la regina Miura che ha dettato lo stile di tutte le sportive arrivate dopo di lei.

Erede della A110 l’Alpine A310 ma, anche, della GT4, prodotta fino al 1969 con la sua carrozzeria 2+2. Il telaio, infatti, era lo stesso tra A310 e GT4, mentre l’ispirazione stilistica è arrivata dalla pressochè sconosciuta Monteverdi Hai 450 SS, macchina che deve aver ispirato particolarmente il designer Michel Beligond al Salone di Ginevra 1970, esattamente un anno prima del lancio dell’Alpine A310.

Le dimensioni della Alpine A310 sono quindi compatte, mentre le sue forme pressoché spigolose e antesignane delle mode che si sarebbero viste fiorire da più parti durante gli anni ‘70. Niente più doppi fari tondi della A110, bensì un unico fascione a filo con la carrozzeria, sotto un’unica superficie vetrata, con tre coppie di doppi fari e gli abbaglianti al centro. Il posteriore, con la copertura del motore molto simile a quella della Lamborghini Miura, venne poi cambiata con un classico lunotto in vetro per risolvere il problema relativo alla visibilità posteriore.

Interni Alpine A310

Gli interni della Alpine A310 sono prevalentemente minimalisti e concentrati sul pilota, come vorrebbe ogni buona auto sportiva. La qualità percepita è sicuramente buona, specie dopo l’adozione dei vari restyling nella seconda metà degli anni ‘70 che, oltre a migliori prestazioni, hanno permesso all’Alpine A310 di diventare più matura dal punto di vista della qualità. Seduti al posto guida dell’Alpine A310 si hanno a portata di vista tutti i quadranti analogici tra cui tachimetro e contagiri, più voluminosi, così come i vari indicatori della pressione dell’olio e delle temperature d’esercizio. Pochi fronzoli, l’attenzione cade a poca distanza dalla corona del volante a tre razze con i caratteristici due fori al pomello del cambio manuale.

Gli interni dell’Alpine A110, inoltre, propongono confort quali gli alzacristalli elettrici, il riscaldamento centralizzato e vari vani portaoggetti da aggiungere al vano riposto sotto il cofano anteriore in parte occupato dalla ruota di scorta, essendo il motore montato posteriormente nelle sue varie serie. Peccato per l’unica bocchetta dell’aria, posta appena davanti alla leva del cambio e un po’ sottodimensionata per climatizzare un abitacolo ben più generoso rispetto alla piccola “cabina” di una vettura come l’A110. Buona parte dell’abitacolo dell’A310 venne rivestita in moquette, nel tipico stile dell’epoca, con giochi di colore non sempre riusciti. Dietro, due sedili nella configurazione “+2” nettamente sdoppiati dalla generosa parte centrale, quindi sufficienti per due bambini ma non certo per due persone di statura elevata.

Motori Alpine A310

La gamma motori della Alpine A310 ha subito grosse evoluzioni. Si è partiti con la A310 1600 VE: sotto il cofano il 1.6 da 125 CV a 6.000 giri/min, per 215 km/h di velocità massima, cambio manuale a 5 rapporti e impianto frenante a disco su tutte e quattro le ruote. Buone sulla carta le prestazioni, meno una volta lanciata e giudicata dai primi clienti. La carriera dell’Alpine A310, soprattutto per colpa dei suoi motori, parte azzoppata. La 1600 VF ritocca la potenza di “soli” 2 CV nel 1973, grazie al nuovo impianto di iniezione elettronica Bosch. Migliora l’erogazione, ma la potenza è ancora troppo poca in rapporto al peso della vettura. Il picco negativo si tocca nel 1975, con la 1600 VG. Nel pieno della crisi petrolifera Alpine e Renault pensano di dotare l’A310 di un motore ancora meno potente, da appena 95 CV: inutile dire che ha avuto scarso successo, e stava per troncare la carriera della sportiva francese con la trazione posteriore.

La gamma motori della Alpine A310 trova vigore a partire dal 1976, quando il progetto A310 entra nella fase B cambiando completamente estetica (i fari anteriori diventano sdoppiati). Sotto la carrozzeria, sempre in posizione posteriore trasversale, arriva il V6 PRV da 2,6 litri di cilindrata e dotato di una potenza di 150 CV e 225 km/h di velocità massima. Questo motore è stato la versione elaborata del 6 cilindri montato sulla Renault R30. I freni diventano autoventilanti e storicamente questa versione viene riconosciuta come l’A310 2700 VA.

A questo punto inizia la “risalita” di un modello nato male: arriva il debutto nelle competizioni e arrivano i primi successi, come quello nel Campionato europeo rallycross edizione 1977. Il motore non viene intaccato nelle sue caratteristiche con la versione 2700 Pack GT del 1981, a differenza della A310 V6 Boulogne dove il V6 da 2,8 litri viene aggiornato con l’installazione di due carburatori triplo corpo Weber, da 193 CV e capace di spingere la vettura fino a 235 km/h.

Prezzi Alpine A310

I prezzi della Alpine A310 nel 1976, quando venne montato il motore V6 e l’auto fu soggetta al restyling estetico, il suo valore era di circa 50.000 dollari. Un valore tutto sommato proporzionato per l’epoca: basti pensare che quando Alpine è tornata sul mercato nel 2018 costava intorno ai 60.000 euro, ora diventati poco più di 70.850 euro per la versione GT la cui potenza è stata portata a 300 CV rispetto ai 252 CV dell’A110 di nuova generazione. Insomma, i prezzi dell’Alpine A310 erano tutto sommato abbordabili all’inizio degli anni ‘70 ma qualcosa cambiò nella seconda metà, quando aumentò la potenza e l’A310 si trovò a competere, quasi ad armi pari, con vetture ben più blasonate come la Porsche 924.

Per questo motivo è interessante scoprire in rete i prezzi della Alpine A310 usata. In Italia, nel momento in cui vengono scritte queste righe, un esemplare del 1979 con appena 51.500 km nel caratteristico blu Alpine costa 38.900 euro, anche se non viene indicato il numero di proprietari in questi 43 anni di carriera. A 45.000 euro si trova, inoltre, l’unico altro esemplare di Alpine A310 post restyling. I fari sono sdoppiati, il contachilometri segna 49.000 km e il prezzo è di 45.000 euro.

Alpine A310: concorrenti e conclusioni

La storia dell’Alpine A310 si scontra con quella della sua diretta antenata, l’A110, in grado di metterla in ombra nei primi anni di commercio. Complici le vittorie nei rally, basti pensare alla vittoria del campionato Mondiale Rally 1973 da parte dell’Alpine con l’A110, i primi anni di presenza sul mercato dell’A310 furono a dir poco complicati. Troppo immatura, specie dal punto di vista motoristico, per competere con le sue dirette rivali, troppo originale dal punto di vista del design rispetto a una A110 che si era fatta conoscere per la sua compattezza, la sua leggerezza e le sue prestazioni. Qualcosa, dismessa l’A110, cambia nella seconda metà degli anni ‘70 e nei primi anni ‘80, prima di cedere il testimone all’Alpine GTA. Nel 1976 cambia il design della vettura, che perde il fascione di luci all’anteriore in luogo dei più classici doppi proiettori, e soprattutto viene montato il nuovo motore V6 da 150 CV. Così allestita, Porsche inizia a capire che ha una rivale delle sue 911 e 924 tra le auto con motore e trazioni posteriori che tornavano a essere molto desiderate con la fine della crisi economica e il ritorno alla prosperità degli anni ‘80.

Da quel momento, specie con l’arrivo del V6 dietro l’abitacolo e vari aggiustamenti all’assetto l’Alpine A310 conosce una fase felice e oggi è molto ricercata tra i collezionisti. Niente a che vedere con il successo dell’Alpine A110, che ne ha in un certo oscurato tutta la carriera. Le concorrenti dell’Alpine A310 sono state l’Alfa Romeo Alfetta GT, la Lotus Eclat (versione Fastback dell’allora Elite) e la Porsche 924, più che la 911. La Porsche 924 è stata infatti il modello entry level della Casa tedesca tra la seconda metà degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80 ed è più comparabile alla A310 soprattutto per le sue caratteristiche tecniche. L’italiana Alfa Romeo Alfetta GT, invece, è arrivata tre anni dopo l’A310 e tra le concorrenti dell’Alpine A310 è l’italiana di riferimento. Anche lei monterà il V6 a partire dal 1980, più i super esclusivi 20 esemplari con il V8 della Montreal per il mercato tedesco nel 1977.

FAQ

Che motore monta la Alpine A310?
C’è stata una sostanziale evoluzione dagli iniziali quattro cilindri 1.6 da 125 CV, fino al punto più “basso” toccato con la 1.650 da 95 CV per far fronte alla crisi petrolifera. Già dal 1976 viene montato un V6 che raggiungerà i 193 CV nella sua massima evoluzione, con la A310 2700 VAA Pack GT.
Quante Alpine A310 sono state vendute?
In totale, tra 1971 e 1984, sono state prodotte 11.616 Alpine A310.

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