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Saab cabrio

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Saab cabrio: storia, modelli, versioni e motori

Saab è uno dei brand più affascinanti e purtroppo assenti dal mercato mondiale da oltre 10 anni. La Casa svedese ha proposto per decenni automobili molto personali e diverse dalle altre, puntando su sicurezza, stile scandinavo e prestazioni molto interessanti. Nella storia Saab, le cabrio sono state una tappa fondamentale e centrale per il successo della Casa di Trollhattan in tutto il mondo, Europa e Stati Uniti in primis. Nati dall’intuizione del presidente di Saab-Scania America, Robert Sinclair, che negli anni ’80 suggerì alla Casa svedese la produzione di una scoperta per aumentare le vendite in Nord America del brand, nel 1983 al Salone di Francoforte Saab presentò la sua prima cabrio di grande serie, la Saab 900 Cabrio. Proposta con motori a benzina aspirati e anche Turbo, una novità negli anni ’80, Saab 900 Turbo è stata la prima cabrio a quattro porte pensata per unire comfort e prestazioni, con una meccanica moderna e tanta sicurezza.

La ricetta delle Saab cabrio andrà avanti anche per la seconda generazione della 900 Cabrio, lanciata nel 1994 e nota agli appassionati come “NG” (New Generation), dotata di una meccanica di pesante derivazione General Motors (diventata proprietaria del brand nel 1990). Meno originale e “scandinava” della precedente ma ancora molto personale, nel 1998 la Saab 900 NG cambia nome per diventare la Saab 9-3, così anche la rispettiva cabrio Saab diventa la 9-3 Cabrio. Dopo il cambio di nome, nel 2003 Saab sostituisce la vecchia 9-3 Cabrio con il nuovo modello, realizzato sulla base della rinnovata Saab 9-3. Dotata di una piattaforma condivisa anche con la “nostra” FIAT Croma, nonostante le difficoltà della Casa di Trollhattan è stata proposta fino al 2012, anno del definitivo collasso della Casa svedese, defunta poi nel 2016. Oggi, nonostante la Casa svedese non proponga più automobili da oltre 10 anni, le Saab cabrio sono ancora ricercate e valutate dai collezionisti o semplicemente da chi cerca un’auto scoperta comoda, sicura ed elegante. Scopriamo allora i modelli di Saab cabrio, i motori e le versioni.

Modelli Saab cabrio

I modelli di cabrio Saab prodotti negli anni sono principalmente due: 900 Cabrio e 9-3 Cabrio. Nessun altro modello della Casa, le berline 9-5 e 9000 né tantomeno i SUV come il gigante 9-7X sono stati proposti in versione scoperta. Prima della 900 Cabrio, in realtà, ci sarebbero alcune scoperte sportive come la rarissima Sonnett, che però vista la scarsissima importazione in Europa continentale, specialmente in Italia, non andremo ad analizzare oggi. La storia dei modelli cabrio di Saab parte quindi dal 1983, quando al Salone di Francoforte la Casa svedese lanciò la sua prima versione della inedita 900 Cabrio. Realizzata sul pianale della 900 a due porte, condivide con questa la parte anteriore dalle proporzioni a dir poco originali, l’abitacolo molto arretrato e le forme squadrate e riconoscibili del posteriore, che però grazie all’assenza del particolare lunotto delle versioni chiuse permette a Saab 900 Cabrio di essere, cosa più unica che rara, più aggraziata della versione chiusa.

Prodotta per conto di Saab dalla finlandese Valmet Automotive, la 900 Cabrio diventò fin dal lancio un vero successo. Sia in Europa che negli Stati Uniti, l’unione della particolarità della 900, la qualità costruttiva che la rendeva una delle poche cabrio acquistabili senza avere il timore di avere meno sicurezza, comfort e più problemi rispetto alle automobili chiuse. In più, le prestazioni dei suoi motori aspirati e turbo e il livello di sicurezza del tutto paragonabili alla 900, molto in anticipo per i suoi anni, la resero una delle convertibili più amate nei mercati in cui era proposta.

Prodotta dal 1986 al 1994, il primo dei modelli di Saab cabrio è stato sostituito dalla nuova generazione di 900, conosciuta appunto dagli appassionati come NG (New Generation, nuova generazione). Questa si differenzia moltissimo dalla precedente 900 per lo stile, molto più arrotondato e “tradizionale”, seppur ancora riconoscibile come Saab, e per la meccanica. Abbandonata la piattaforma con motore longitudinale e trazione anteriore derivata dalla precedente 99, rispetto alla 900 “Classic” la NG è realizzata sul pianale General Motors comune alla Opel Vectra, rispetto al quale però Saab apportò importantissime (e costose) modifiche per migliorare guidabilità, sicurezza e robustezza. Questo si trasmise anche alla nuova Saab 900 Cabrio, lanciata un anno dopo la 900 NG a tre e cinque porte. Dotata di linee, anche in questo caso, più tradizionali, nel 1998 Saab decise di cambiare la nomenclatura dei suoi modelli. Addio al nome 900, sostituito dall’iconica doppia cifra 9-3. Fin dal debutto della “nuova” 9-3 (che nella sua prima generazione altro non era che un importante restyling della precedente 900 NG) ci fu sul mercato la nuova Saab 9-3 Cabrio, nuova portatrice della bandiera dei modelli Saab cabrio in giro per il mondo. Più moderna e curata sia fuori che dentro, con un esterno più al passo coi tempi e privo della fascia catarifrangente centrale (sostituita dal porta targa) e un abitacolo più tecnologico e moderno.

Dotata di una dotazione di sicurezza ancora più corposa, questa 9-3 prima generazione è stata prodotta fino al 2003 in versione Cabrio, quando ha lasciato il posto alla seconda (e purtroppo, ultima) generazione di 9-3, prodotta fino al 2012 ma importata in Europa solo fino al 2011. Come successo per la precedente 9-3, anche per l’ultimo dei modelli cabrio Saab il debutto è arrivato in contemporanea con la normale berlina a tre volumi. Realizzata su una base meccanica tutta nuova, la 9-3 di seconda generazione è molto più elegante, moderna e sportiva delle precedenti, unendo la pulizia stilistica scandinava con il dinamismo da sempre sinonimo delle vetture Saab. Cresciuta nelle dimensioni (ora è lunga 4,63 metri) ma ancora piuttosto compatta rispetto alle rivali dirette, è dotata di interni molto più moderni e spaziosi, finalmente in grado di competere con le concorrenti premium tedesche e la connazionale Volvo C70.

Iconici, poi, alcuni dettagli comuni a tutti i modelli di Saab cabrio, come il blocchetto per la chiave posizionato al centro del tunnel dietro la leva del cambio, la possibilità di rimuovere la chiave solo con l’auto in retromarcia e il mitico Night Panel, un tasto che spegne tutti i quadranti del quadro strumenti tranne il tachimetro. Prodotta fino al 2012 in versione scoperta, la 9-3 Cabrio di seconda generazione è l’ultimo dei modelli cabrio Saab prodotti dalla Casa di Trollhattan, che solo 4 anni dopo avrebbe chiuso definitivamente i battenti.

Saab 9 3 Cabrio_side

Motori Saab cabrio

Arriviamo così alla meccanica e ai motori delle cabrio Saab, da sempre molto originali e particolari anche sotto questo punto di vista. Per tutta la storia recente del brand, infatti, Saab ha puntato su due elementi distintivi: la sicurezza e i motori Turbo. La prima è stata una delle bandiere di Saab, capace di rendere tutte le sue vetture, anche le cabrio, sicure e robuste in caso di incidente. La sicurezza, però, porta con sé una carrozzeria più robusta, dotazioni anti-urto più voluminose e quindi più peso. Per questo, già la precedente 99 sfruttò le conoscenze sui turbocompressori della Casa gemella, la storica Scania produttrice di camion e motrici, per introdurre sul mercato la prima automobile turbo di grande produzione. Per questo, negli anni ’80 la gamma motori della Saab 900 Cabrio prevedeva diversi motori turbocompressi. Dotata di una meccanica molto originale, con motore anteriore longitudinale, montato inclinato di 45° e cambio installato sotto il motore, sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili e posteriore con assale rigido e barra Panhard, aveva anche il curioso freno a mano installato sulle ruote anteriori.

A livello di motori la Saab cabrio originale puntava su un quattro cilindri in linea di origine Triumph, lo stesso visto sulle Dolomite e TR7, ma modificato e migliorato da Saab. Proposto in versione aspirata a carburatore, con iniezione meccanica o elettronica, poteva sviuppare tra i 108 e i 141 CV. Erano, però, le versioni Turbo ad avere la massima attenzione. Al debutto, la Saab 900 i turbo Cabrio aveva 155 CV, 10 in più delle precedenti 900 turbo 8 valvole per via dell’adozione dell’intercooler. Nel 1988, con l’adozione della nuova testata a 16 valvole, la potenza è salita prima a 175 e poi a 185 CV, grazie anche all’APC, un sistema di gestione della pressione di sovralimentazione. Molto particolare fu la 900 i turbo 16 EcoPower, dotata di un turbocompressore più piccolo che quindi garantiva meno potenza (145 CV) ma più elasticità di marcia grazie a marce accorciate, nonché un consumo di benzina più contenuti.

Con l’arrivo della nuova generazione di 900 su base General Motors, la meccanica e i motori della Saab Cabrio “di passaggio” è molto diversa dalla precedente. Salutato il precedente motore longitudinale, la nuova 900 è dotata di un motore trasversale con cambio montato lateralmente, di più tradizionali sospensioni McPherson davanti e a ponte torcente dietro e i motori sono inclinati di 8° in avanti. Sia il 2.0 che il 2.3 montati sulla nuova Saab 900 Cabrio, però, sono propulsori derivati direttamente dai motori della Saab cabrio precedente, dotati della testata a 16 valvole e proposti sia in versione aspirata che turbo. I motori aspirati sono il 2.0 i da 130 o 133 CV, il 2.3 i da 150 CV e l’inedito 2.5i, un V6 aspirato di origine GM da 170 CV. Il motore turbo, invece, è il 2.0 derivato dalla precedente 900, dotato di un sistema di iniezione, sovralimentazione e gestione elettronica sviluppato in casa da Saab, il Trionic 5, e capace di 185 CV e 263 Nm di coppia. Oltre al cambio manuale a 5 marce e ad un classico automatico a 4 rapporti, poi, con i più potenti motori la cabrio Saab è stata proposta anche con un particolare cambio denominato Sensonic, dotato di leva del cambio tradizionale ma frizione automatica.

Arriviamo così alla gamma motori della Saab cabrio del nuovo millennio, la 9-3. Lanciata nel 1998, 9-3 è basata sulla precedente 900 rispetto alla quale ha però subito oltre 1.100 migliorie per essere pronta agli anni ’00. A livello di motori, questa è la prima Saab compatta proposta con motori Turbo, entrambi di origine GM, ma non sono stati proposti per la versione Cabrio. Salutato il poco apprezzato 2.3, la gamma motori di Saab 9-3 Cabrio di prima generazione è composta da motori 2.0 o 2.3 quattro cilindri in linea, due aspirati e ben quattro turbo. I motori aspirati erano il 2.0 i e il 2.3 i, capaci rispettivamente di 130 e 150 CV. Interessante il 2.0 t, dove la lettera minuscola indica una pressione del turbo, e quindi una potenza minore: i CV sono 154 (150 dal 2001), molti meno della 2.0 T, dotata invece di 185 CV. Al top della gamma troviamo il 2.0 TS, che portava la potenza a 200 CV (205 dal 2000), per prestazioni da sportiva (0-100 km/h in meno di 7,5 secondi). Velocissima, infine, la 2.3 TS, dotata dello stesso motore della più grande 9-5: dotato di 230 CV e 350 Nm di coppia, poteva spingere la berlina svedese a 250 km/h.

Arriviamo, infine, alla meccanica e ai motori della Saab cabrio che ne ha concluso la dinastia, la 9-3 Cabrio seconda serie. Realizzata sulla piattaforma GM Epsilon per automobili a trazione anteriore, questa 9-3 ha una meccanica decisamente più nobile. Dotata di sospensioni indipendenti sia davanti (McPherson) che dietro (Multilink a quattro bracci con innovativo sistema Saab ReAxs di ruote posteriori autosterzanti), la nuova 9-3 è disponibile sia con trazione anteriore che integrale XWD. A livello di motori, Saab 9-3 Cabrio è la prima ad essere proposta anche con motori Diesel, nello specifico l’apprezzato 1.9 TiD di origine FIAT (è, sostanzialmente, il “nostro” 1.9 MultiJet).

Disponibile sulla cabrio in versione monoturbo e 150 CV, 9-3 è, insieme alla Lancia Delta, l’unica automobile ad aver montato il 1.9 con doppio turbo, denominato qui TTiD, da 160 o 180 CV di potenza. Quattro, invece, i motori a benzina a quattro e sei cilindri, tutti ormai di derivazione GM. Alla base della gamma motori di Saab 9-3 Cabrio troviamo il 1.8 t da 150 CV, affiancato dal 2.0 t da 175 CV. Entrambi i motori sono stati proposti anche in versione BioPower, alimentati sia a benzina che a bioetanolo E85 (utilizzando quest’ultima miscela, la potenza sale rispettivamente a 175 e 200 CV). Per chi cercava più potenza, invece, c’era il 2.0 T quattro cilindri turbo da ben 210 CV, sopra il quale troviamo solo il potente 2.8T. Affiancato dalla trazione anteriore (non c’erano 9-3 Cabrio integrali), il 2.8 V6 turbocompresso è stato proposto con tre livelli di potenza: 250, 256 e 280 CV.

Versioni Saab cabrio

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Concludiamo, infine, con le versioni delle cabrio Saab partendo di nuovo dalla prima 900 Cabrio. La 900 “Classic” è arrivata già con il restyling del 1987, che aveva cambiato il frontale (ora diventato più aerodinamico), la calandra anteriore, i fanali e i paraurti più avvolgenti e un interno più curato e ricercato. Per quanto riguarda la seconda generazione di 900 Cabriolet, le versioni della cabrio Saab per prima dotata di meccanica di origine General Motors sono state poche, visto che nel 1998 è arrivata la nuova 9-3 che, sostanzialmente, era il pesante restyling atteso per la 900 NG.

Non stupisce quindi scoprire che in questa nuova proposta tra le versioni di Saab cabrio ci siano grandi derivazioni dalla 900. Rispetto alla precedente 900, oltre all’addio alla fascia catarifrangente posteriore è cambiata la calandra anteriore, ora ispirata alla nuova 9-5, i paraurti, i fari anteriori e compare un allestimento estetico sportivo, il Full Sport Package. All’interno, debutta un nuovo volante a quattro razze multifunzione, un inedito display per la gestione dell’auto, clima e radio aggiornati, nuovi cerchi in lega e nuovi optional. A livello meccanico, cambiarono molle e ammortizzatori, l’intero avantreno, nuovi assetti, diventò di serie il controllo di trazione TCS e arrivarono cambi con rapporti differenti. Anche in questo caso, però, non ci furono restyling per la 9-3 prima serie, che venne sostituita dalla 9-3 di seconda generazione, tutta nuova e decisamente più moderna.

Dotata di un’estetica tutta nuova, più moderna ed elegante, interni molto più tecnologici e al passo coi tempi e di un tetto in tela ormai molto più isolante che in passato. Per questo, non deve sorprendere la presenza di motori Diesel sulle versioni di Saab cabrio più moderne, in quanto è in grado di offrire comfort e versatilità tutto l’anno. Tornando alle versioni di Saab 9-3 Cabrio, questa è anche l’unica convertibile della Casa svedese ad aver ricevuto un restyling di metà carriera. Oltre a modificare leggermente i motori con iniezioni di potenza e nuove varianti, il restyling ha interessato gli esterni e gli interni di 9-3 Cabrio. Se all’interno sono migliorati i materiali e la tecnologia, fuori il frontale è diventato più moderno e sportivo, così come i fari posteriori trasparenti hanno revitalizzato il posteriore dell’elegante cabrio svedese. Infine, concludiamo con una piccola panoramica sulle versioni della cabrio Saab, che non sono così facili da capire. Gli allestimenti delle Saab degli anni ’00 sono infatti piuttosto particolari: alla base della gamma c’è la Linear, versione d’accesso già piuttosto accessoriata. Segue poi la Vector, allestimento intermedio che unisce eleganza e sportività, mentre al top troviamo la Aero, storica versione sportiva di tutte le Saab dagli anni ’80. Nel 2007, infine, arrivò tra le versioni della cabrio Saab la Anniversary, allestimento pensato per celebrare i 60 anni di storia Saab.