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Suzuki Santana

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Pro

  • Fuoristrada
  • Guida

Contro

  • Spazio interni
  • Tenuta di strada

Suzuki Santana in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Suzuki Santana inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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*Prezzo più basso su AutoScout24 nel mese scorso

Suzuki Santana: dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti

Si può diventare un’icona dell’automobilismo mondiale avendo solamente 45 CV ed essendo più corto di una FIAT Panda? Se ti chiami Suzuki Santana, hai l’accento fortemente spagnolo, e sei uno dei fuoristrada più competenti in circolazione, le dimensioni non contano affatto. Leggi di più

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Lungo solo 3,43 metri e con un passo davvero contenuto, di soli 2,03 metri, Suzuki Santana è l’erede della tradizione di piccoli fuoristrada di Suzuki iniziata negli anni ’70 con la serie LJ, e proseguita per tutti gli anni ’80 con gli SJ410 ed SJ413.

Questi due modelli vennero denominati Samurai dal 1989, per poi proseguire la sua carriera fino al 1998, quando arrivò sul mercato la prima generazione europea di Suzuki Jimny, tutte le versioni Spagnole del Samurai vennero denominate Santana. Proprio questo modello continuò ad essere prodotto su licenza in Spagna dalla Santana, che aggiunse anche due motori Turbodiesel e dettagli derivati dal nuovo Jimny.

Ancora oggi, grazie al suo basso prezzo e alle sue incredibili capacità fuoristrada, il Suzuki Santana è uno dei fuoristrada preferiti nelle zone montuose più impervie, anche in Italia, dove sulle nostre Alpi si spartisce il ruolo di fuoristrada preferito con il più giovane Jimny e con la mitica FIAT Panda 4x4.

Scopriamo allora dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Suzuki Santana.

Dimensioni Suzuki Santana

Le dimensioni della Suzuki Santana sono:

  • lunghezza 3,43 metri
  • larghezza 1,54 metri
  • altezza 1,67 metri
  • passo 2,03 metri

Da fuori, Suzuki Santana sembra davvero minuscolo, quasi una caricatura di un vero fuoristrada. Queste dimensioni così compatte non sono state scelte solamente per garantire un peso e un prezzo basso, ma anche perché, in Giappone, il piccolo Santana e i precedenti SJ410 ed SJ413 sono omologati come Kei Car.

Per questo, la lunghezza è di soli 3,43 metri, ben sotto il limite di 3,6 metri posto dalle limitazioni, e la larghezza è di soli 1,54 metri. Esteticamente, Suzuki Santana è semplice e simpatico, ma tosto. Il frontale è dominato da un nuovo frontale che rispetto alle precedenti SJ rinuncia alle cinque feritoie in stile Jeep per una griglia a nido d’ape con il nome Santana posto appena sopra il cofano.

Questa griglia squadrata fa il paio con due fari tondi che la rendono carina e sbarazzina, mentre il cofano relativamente lungo nasconde il motore longitudinale, come una vera fuoristrada. Lateralmente, il passo di poco più di 2 metri la rende simpatica e quasi giocosa, ma i passaruota allargati rispetto alle Kei Car giapponesi la pongono al riparo dal rischio di ribaltamenti. Più alta che larga, Suzuki Santana dietro sfoggia il classico look da fuoristrada, con la ruota esterna, i fari orizzontali molto bassi posti sul paraurti posteriore e degli sbalzi minuscoli, perfetti quando si fa offroad.

Santana era disponibile sia con tetto rigido che con tetto in tela, e sempre e solo con due sole porte. Concludendo con le dimensioni di Suzuki Santana, contando la lunghezza di 3,43 metri e la presenza di quattro posti risicati, il bagagliaio è fondamentalmente inesistente: non ci sono dati ufficiali, ma non dovremmo superare neanche i 100 litri di capacità.

Interni Suzuki Santana

Gli interni di Suzuki Santana sono estremamente spartani e semplici, come si confà ad un fuoristrada duro e puro, seppur piccolo.

La plancia è ovviamente rivestita di sola plastica dura, perfetta per un veicolo che di botte, polvere e acqua ne prende a palate durante la sua vita lontano dall’asfalto. Le linee dell’abitacolo sono tipicamente anni ’80, con grandi corpi squadrati che includono tutto ciò che serve, e nient’altro. Davanti al passeggero troviamo una comodissima maniglia, perfetta per aggrapparsi nelle fasi cruciali della guida off-road, mentre al centro troviamo un insieme di corpi squadrati con alla sommità troviamo un orologio digitale, più in basso le bocchette dell’aria e più in basso la radio, spesso rappresentata dalla semplice predisposizione e montata aftermarket.

Dietro al volante, che negli ultimi anni di produzione ha guadagnato l’Airbag, troviamo la leva del clacson che caratterizza il Santana ed un quadro strumenti estremamente semplice e leggibile, con quadranti a sfondo arancione inglobati in, ovviamente, altri quadrati. Il contagiri è di serie ed il tachimetro invece ha il fondoscala posto a 140 km/h, ad indicare subito l’indole tranquillissima di Santana su strada.

Concludendo con gli interni di Suzuki Santana, lo spazio all’interno è davvero pochissimo: i più alti riusciranno a guidarla, ma nei viaggi più lunghi la posizione rannicchiata si farà sentire.

Dietro, invece, c’è spazio giusto per due bambini o per un cane: meglio, se si viaggia solo in due, abbattere gli schienali per avere un bagagliaio degno di questo nome.

Motori Suzuki Santana

Al lancio, la gamma motori di Suzuki Santana era la stessa delle precedenti SJ410 ed SJ413. Infatti, ad aprire la gamma Santana in Europa ci pensava il 1.0 della SJ410: si tratta di un 4 cilindri a benzina aspirato con ben 45 CV e 61 Nm di coppia, ancora alimentato a carburatori, ed accoppiato ad un cambio a 4 marce e alla trazione integrale permanente. Questo motore così piccolo faticava a spingere Samurai oltre i 100 km/h: per chi viaggiasse di più a velocità sostenute c’era il 1.3, sempre a carburatori, ma con 64 CV, cinque marce e uno spunto più vivace.

Questi due motori, nel 1993, vennero sostituiti da un nuovo 1.3 con sistema ad iniezione elettronica, capace di rispettare le nuove normative Euro 1 e leggermente più potente, capace di ben 69 CV e 103 Nm, dotato sempre di cambio manuale a 5 marce. In Europa, poi, la gamma motori di Suzuki Santana, anche su due motori Turbodiesel, di gran moda nel Vecchio Continente. Il primo a fare la sua comparsa è stato un 1.9 Turbodiesel di origine Peugeot, capace di 62 CV.

Successivamente, il 1.9 turbo Peugeot è stato sostituito da un altro 1.9 sempre di origine francese, ma progettato da Renault e privo di turbo. Il 1.9 Diesel aspirato Renault era però più potente del precedente Peugeot, con 64 CV e persino più coppia, 120 Nm contro i 114 del “Turbo” Peugeot.

Tutte le Suzuki Santana erano dotate di trazione integrale inseribile tramite una leva vicino a quella del cambio, e di sospensioni con molle a balestra e ponte rigido sia davanti sia dietro, soluzioni perfette per il fuoristrada.

Motori Suzuki Santana

Benzina

  • 1.0, 45 CV, cambio manuale 4 marce, trazione integrale
  • 1.3, 64 CV, cambio manuale 5 marce, trazione integrale
  • 1.3, 69 CV, cambio manuale 5 marce, trazione integrale

Diesel

  • 1.9 TD, 62 CV, cambio manuale 5 marce, trazione integrale
  • 1.9, 64 CV, cambio manuale 5 marce, trazione integrale

Prezzi Suzuki Santana

Il listino prezzi di Suzuki Santana da nuova partiva dall’equivalente di 8.500 euro per il 1.0 e da 9.100 per il 1.3, per poi salire a 11.000 euro per il nuovo 1.3 ad iniezione arrivato nel 1993, mentre alla fine della produzione per portarsi a casa un Santana 1.3i Berlina con tetto rigido servivano 12.500 euro, e 12.300 per la Cabriolet.

L’unica dotazione a richiesta davvero utile era la particolare versione a Passo Lungo, introdotta per aumentare non tanto lo spazio per i passeggeri quanto il bagagliaio. Lunga 4,01 metri, con un Santana più pratico offriva 300 litri di bagagliaio, più del triplo della semplice Santana.

Effettuando alcune ricerche di mercato Il piccolissimo fuoristrada giapponese ha sempre mantenuto molto bene il suo valore. Oggi, infatti, vista l’assenza di vere e proprie alternative sul mercato con lo stop alle importazioni della versione passeggeri del nuovo Jimny, il piccolo Santana è sempre più appetibile.

Un Santana in condizioni da restauro o da utilizzo senza particolari riguardi parte da circa 5.000 euro, per salire facilmente intorno a 7-8.000 euro per un Santana in ottime condizioni, fino a sfiorare i 10/11.000 euro per le ultime versioni.

Suzuki Santana: concorrenti e conclusioni

Il piccolo Suzuki Santana può sembrare ad un occhio inesperto un fuoristrada giocattolo, poco più di un’utilitaria con uno stile che ricorda le auto da off-road più toste.

Oggi questo Suzuki Santana si rivela ancora oggi uno dei migliori fuoristrada in assoluto. Il merito è della trazione integrale molto robusta ed efficace, che permette al piccolo Santana di mettere sempre a terra la potenza dei suoi motori.

Il Santana è in realtà l’unione di un nome che rappresenta anche una joint venture, infatti la Suzuki e la Santana sono due aziende produttrici, la giapponese Suzuki e la spagnola Santana. All’inizio sarebbe dovuta chiamarsi Land Rover – Santana, ma venne poi cambiato in Suzuki Santana in quanto identico al Samurai. Nonostante sia così unico, però, non è l’unico piccolo fuoristrada in circolazione.

Le concorrenti di Suzuki Santana sono infatti il Mitsubishi Pajero Pinin, un po’ più giovane ma anch’esso nato per essere un fuoristrada come la successiva Suzuki Jimny, il mini-fuoristrada di casa Daihatsu, il Rocky e la particolare versione rialzata della Citroen AX, la 4x4.

Nella prima serie il Santana dovette vedersela anche con l’Autobianchi Y10 4WD, più lussuosa e cittadina, ma soprattutto la mitica FIAT Panda 4x4, ancora oggi rivale numero uno sul mercato dell’usato del fuoristrada nipponico. 

FAQ

Cosa vuol dire Santana?
Santana è la casa produttrice del Suzuki Samurai in Spagna che diede il nome alla vettura.
Quanto consuma il Suzuki Santana?
Suzuki Santana nonostante sia leggerissima e piccolissima, il 1.3 a iniezione non riesce a superare gli 11 km/l.
Quanti anni venne prodotta la Suzuki Santana
La Suzuki Santana venne prodotta dal 1989 al 2003.

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