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Nuevos Ferrari SF90 XX Stradale y Spider: dos rombos

Ferrari

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Nuevos Ferrari SF90 XX Stradale y Spider: dos rombos
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Ferrari: storia, modelli, prezzi, nuovo e usato

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Ferrari: storia, modelli, prezzi, nuovo e usato

Se c’è un Marchio che rappresenta perfettamente l’idea di auto sportive e di mondo del lusso questo è Ferrari. Il fondatore, Enzo Ferrari, amava ripetere: “date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un’automobile, sicuramente la farà rossa”. Certo, le Ferrari non nascono per essere esclusivamente di questo colore ma è chiaro il sinonimo tra il colore della passione e il brand che più di ogni altro, in Italia e nel mondo, rappresenta l’idea del sogno su quattro ruote. Ferrari è stata fondata come Scuderia nel 1929 per competere nelle corse con vetture Alfa Romeo e fin dagli esordi il logo del cavallino rampante, usato dall’aviatore Francesco Baracca durante la Prima Guerra Mondiale che lo cedette alla mamma di Enzo Ferrari, anche lui corridore in gioventù, come simbolo di speranza. L’aggiunta del giallo di sfondo è un omaggio al colore della città di Modena, dove tutto è nato. Nel 1947 nasce la Ferrari, e con essa esce da quei cancelli simbolo di un mito in via dell’Abetone Inferiore a Maranello la prima Ferrari stradale, la 125 S. Da quel momento, complice il boom economico e i successi sportivi, inizia un’epopea che arriva fino ai giorni nostri. leggi di più

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Ferrari oggi è tra i marchi di auto più redditizi al mondo e conta nella sua gamma molti modelli: dalla berlinetta 296 GTB, la prima V6 ibrida plug-in che ha ridefinito il concetto di elettrificazione nel mondo durato delle supercar, passando per la V12 aspirata 812 Superfast senza contare l’arrivo della nuova Purosangue sempre con motore 12 cilindri, già rinominato il primo di SUV di Maranello pur con la consapevolezza che, come è stata presentata dalla Casa emiliana, trattasi della prima quattro porte per “sporcare” l’esclusività di un prodotto che fino a pochi anni fa sarebbe stato impensabile. Ha contribuito alla fama di Ferrari l’esperienza vincente in F1, specie con i mondiali degli anni ‘70 firmati da Niki Lauda cui sono seguiti, quasi vent’anni dopo, i 5 mondiali di Michael Schumacher che sono coincisi con una fase molto fortunata della Ferrari come azienda produttrice di automobili.

Caratteristiche del brand Ferrari

  • Marchio più famoso del mondo
  • Prodotti ad altissime prestazioni
  • Grande tenuta del valore dell’usato

Storia di Ferrari

Prima costruttore di auto da corsa, con l’appoggio di “mamma” Alfa Romeo, poi la decisione di creare una fabbrica di automobili che negli anni è diventata fabbrica dei sogni. Inizia così la leggenda Ferrari, con il Drake che non usò mezzi termini quando la sua Ferrari battè per la prima volta un’Alfa Romeo in pista nel secondo dopoguerra: “Piansi di gioia, ma mescolai alle lacrime di entusiasmo anche lacrime di dolore, perché quel giorno pensai. Io ho ucciso mia madre”. La 125 S è stata la prima Ferrari stradale a essere prodotta nel 1947, e venne subito impiegata in corsa. Il clamore suscitato da quelle vetture di colore rosso scuro, poi ripreso dalla Scuderia Ferrari in F1 sulla SF1000 che corse il millesimo GP della squadra nell’estate 2020, incuriosì FIAT che usciva da un periodo tribolato spinta dal boom economico che risollevò le sorti dell’Italia dopo il secondo conflitto. C’era il chiaro interesse della Casa del Lingotto di contrastare il potere della Mercedes in F1 e nella Mille Miglia, una corsa molto sentita specie da Enzo Ferrari che la definì “la corsa più bella del mondo”. L’incidente a Le Mans nel 1955 dove perirono diversi spettatori iniziò a gettare pesanti ombre sul mondo delle competizioni tanto che all’inizio degli anni ‘60 Ferrari si trovò in crisi e ricevette le offerte di Ford ma tutto naufragò dietro la ferrea volontà di Enzo Ferrari di non piegarsi alle decisioni del colosso americano.

Sarà ancora una volta FIAT a incidere pesantemente sulla storia di Ferrari, tanto che venne creato un Marchio, Dino, per la produzione di auto sportive accessibili. Ci fu lo zampino di un certo Gianni Agnelli, che riuscì nell’intento di convincere Ferrari a creare quello che a tutti gli effetti divenne un sub-brand della Casa di Maranello, ma anche uno dei motivi per i quali iniziò la risalita economica dopo i dissidi con Ford. Nacque la Dino Berlinetta Speciale, da cui derivò anni dopo l’iconica Lancia Stratos. Enzo Ferrari si avvicina alla vecchiaia e scompare nel 1988, non prima di aver esultato per i mondiali in F1 negli anni ‘70 e aver pianto per la perdita di quello che considerava alla stregua di un figlio, Gilles Villeneuve, morto al GP del Belgio del 1982 su una vettura Ferrari. A livello di produzione stradale sono degli anni ‘80 supercar iconiche come la Testarossa, la 308 GTB, la F40 creata per i 40 anni della fondazione. Seguono negli anni ‘90 altri mostri sacri come la F50 e la 360 Modena, antesignana di quella che oggi è diventata la 296 GTB dopo il passaggio alla F430 e alla seguente 458 (entrambe con motore V8 aspirato), poi alla 488 GTB e dalla F8 Tributo che ha segnato il ritorno del turbo su un otto cilindri di Maranello prima dell’avvento dell’ibrido. La storia di Ferrari è fatta da grandi successi sportivi, da non dimenticare i mondiali Marche negli anni ‘70 considerati all’epoca importanti come i successi in F1, così come il recente ritorno al successo della 24 Ore di Le Mans con la 499P.

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Sul fronte del prodotto, si iniziano a sentire le avvisaglie del passaggio all’elettrico, che per il momento non è dato per totale: il presidente John Elkann, che ha preso le redini dell’azienda dopo la dipartita di Sergio Marchionne nel 2018, ha già annunciato che la prima Ferrari elettrica si vedrà nel corso del 2025.

Modelli di Ferrari

Se nel passato sono state decine i modelli di Ferrari in grado di rimanere impressi nella memoria collettiva, oggi la Ferrari ha a listino 5 modelli che vanno dalla berlinetta 296 GTB alla Purosangue, un modello di rottura ma in grado di aumentare notevolmente il già alto valore commerciale della Casa di Maranello. Partiamo con la Ferrari 296 GTB, presentata nel corso del 2021 e importante nell’eredità delle berlinette perchè prima a portare su strada il motore V6 ibrido plug-in capace di raggiungere una potenza combinata di 830 CV.

Seguita dalla GTS, la versione convertibile, è lunga 4,57 metri e offre due posti secchi con un bagagliaio discreto che consente una gita fuoriporta. Le sue linee sono molto morbide, nello stile classico di Ferrari, e nelle versioni Assetto Fiorano ricevono diversi aggiornamenti per l’uso prettamente pistaiolo. Grazie ai 663 CV del 3.0 V6 turbo cui si aggiungono i 167 CV del motore elettrico, motore che permette alla 296 GTB di muoversi senza far rumore per alcuni chilometri, le prestazioni della 296 GTB mettono in imbarazzo le precedenti generazioni di supercar: 2,9 sono i secondi necessari per passare da 0 a 100 km/h, 330 km/h è invece la velocità massima.

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La Ferrari 296 GTB non è tra i modelli di Ferrari più economici, visto che la vera entry level del cavallino rampante è in realtà la Ferrari Portofino M che monta un 3.9 V8 Turbo di precedente generazione da 620 CV. La Portofino M è una coupé-cabriolet pensata più come una vettura gran turismo, imitata dalla Ferrari Roma che nel 2019 ha lanciato il nuovo linguaggio stilistico della Casa di Maranello a opera di Flavio Manzoni. Monta lo stesso motore della Portofino M ma è in tutto per tutto una coupé dal design monolitico: cofano lungo, abitacolo raccolto al posteriore e grande calandra che è già stata di ispirazione per l’attesissima novità di cui si dibatteva da anni: la Purosangue. Quest’ultima offre quattro posti veri, un bagagliaio mai visto su una Ferrari in quanto a capacità e monta il motore V12 aspirato senza contare la nuova struttura dell’abitacolo con il doppio display simmetrico per meglio coinvolgere il passeggero. Con i suoi 1.000 CV e il motore V8 ibrido plug-in, prima Ferrari a montare questa architettura, la SF90 Stradale è nata nell’anno dei 90 anni dalla fondazione della Scuderia segnando il vero inizio della strategia di elettrificazione del brand. In questi anni Ferrari ha poi puntato molto su serie limitate della famiglia “Icona”.

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Nel 2018 le Monza SP1 e Monza SP2, barchette con motore V12 dal taglio molto classico e dai valori a sei cifre, nel 2021 la Daytona SP3 che ha richiamato l’heritage sportivo ispirandosi agli sport prototipi di fine anni ‘60 come le 330 P3/4.

Prezzi Ferrari

Prezzi Ferrari nuove

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Sui prezzi delle Ferrari nuove bisogna tenersi forte: sono tra le vetture più care al mondo senza considerare le serie limitate i cui valori spesso rimangono sconosciuti al grande pubblico, essendo tutte prenotate con largo anticipo. La Ferrari più economica in commercio è la Portofino M che parte da circa 205.100 euro, a poche centinaia di euro in più Ferrari mette al suo fianco la Roma che parte da 205.700 euro. Entrambe condividono il 3.9 V8 sovralimentato ma l’impostazione differisce nettamente soprattutto per quanto riguarda il design, con la prima che pare vincolata a concetti stilistici di qualche anno fa, e con la seconda che per prima ha proposto l’idea di cockpit digitale rinunciando allo storico contagiri analogico su sfondo giallo per sposare l’idea di un quadro strumenti interamente digitale dopo tanti anni di lievi aggiornamenti al sistema, fin dai tempi della prima 488 lanciata tra 2013 e 2014.

Rimanendo tra le vetture “compatte” di Maranello la Ferrari 296 GTB segna un grosso delta prezzo Ferrari nuove con le due entry level. Parte da circa 275.100 euro, mentre costa 320.000 euro la variante GTS. La V6 ibrida plug-in offre prestazioni nettamente migliori rispetto alle V8 pur avendo 2 cilindri in meno e peccando nella cilindrata totale. Il motivo è da ricercare nella raffinata tecnologia ibrida che è già punto di riferimento tra le sportive e che giustifica il prezzo maggiore. Non conoscendo i valori delle serie limitate classificate come “Icona” (Monza SP1, Monza SP2 e Daytona SP3), i prezzi delle Ferrari nuove conoscono un aumento importante rivolgendo lo sguardo ai listini di Ferrari SF90 e Purosangue.

Purosangue, la cui produzione è già andata sold out a poche settimane dal lancio ufficiale di inizio 2023, parte da 390.000 euro senza contare l’ampia possibilità di personalizzazione data dalla stessa Casa di Maranello che punta tanto sull’esclusività del prodotto.

Prezzi Ferrari usate

Non è facile comprare una Ferrari usata e per questo non sono poi tante le Ferrari d’occasione che si trovano in vendita come passaggio tra la prima e la seconda mano. Discorrendo con le offerte si viene colpiti dal valore di 15.999 euro per scoprire che si tratta di un modellino per bambini di una 308 GTB…Tornando seri la Ferrari usata più economica è una Mondial Coupé del 1987 che, con un chilometraggio ampiamente contenuto sotto i 100.000 chilometri (76.300 chilometri). Non è la sola Ferrari Mondial d’occasione in quel range di prezzo, sotto i 50.000 euro, così come si può includere l’interessante Dino GT4 del 1976 venduta da un concessionario a 44.500 euro. Difficile, se non impossibile, trovare prezzi competitivi di Ferrari usate uscite da poco dalla produzione.

Ribaltando la ricerca in ordine di prezzo decrescente, si scopre che al vertice ci sono due mostri sacri della produzione di questi 75 anni come la Ferrari Enzo (venduta a 5.000.000 euro con appena 9.900 chilometri all’attivo) e la Ferrari F40 (3.500.000 euro, 10.000 chilometri).

Proprio con questo criterio di ricerca è molto più facile scoprire i prezzi delle Ferrari usate e scoprire al contempo che sono le serie limitate con qualche anno sulle spalle a occupare i posti di prestigio, mentre per tornare ai tempi moderni si trova un’offerta di una Ferrari F12 TdF a 1.460.000 euro. A 1.200.000 un venditore privato mette in vendita la sua 599 GTO del 2011 con appena 1.650 chilometri percorsi. Praticamente impossibile discorrendo i prezzi di Ferrari usate trovare le nuove Ferrari dell’era ibrida come la SF90 e la 296 GTB, men che meno si riesce a trovare Purosangue usata.

Brand concorrenti di Ferrari

I brand concorrenti di Ferrari si sono susseguiti nel corso dei decenni, fin dagli albori. Come si è detto, Ferrai nacque come reparto sportivo di Alfa Romeo nel lontano 1929 ma fu solo con l’avvio dell’attività in proprio come costruttore di auto stradali e di auto da competizione che fu proprio la Casa del biscione a diventare rivale diretta del neonato Marchio che con lei condivide il prestigio di essere uno dei brand italiani meglio riconoscibili all’estero. Oggi non si può dire lo stesso, sebbene sia curioso il fatto che le versioni Quadrifoglio di Giulia e Stelvio siano equipaggiate con una versione adattata del V8 Ferrari portato a 6 cilindri. Il paragone finisce qui, mentre fin dalla fondazione Ferrari ha trovato tra i suoi brand concorrenti nomi del calibro di Porsche, Mercedes, Aston Martin, Bentley e, in tempi più recenti, McLaren.

Proprio con McLaren, che tolta la “F1” di inizio anni ‘90 ha ripreso la produzione in serie dopo il 2010, la rivalità si è spostata dalle piste del mondiale di F1 alle strade di tutti i giorni. Sono nati prodotti altamente concorrenziali come la 720S e la Ferrari F8 Tributo, entrambe equipaggiate di un potente motore V8 montato in posizione centrale, così come puntando veramente verso l’alto la McLaren Senna si è spinta là dove in passato modelli come la Enzo avevano fatto pur con architetture ingegneristiche differenti. Proprio le serie speciali sono una delle attività maggiori che coinvolgono i due brand e accontentano i clienti più facoltosi di entrambe le realtà.

Porsche è, infine, tra i maggiori brand concorrenti di Ferrari grazie a una rivalità che si protrae fin dagli anni ‘50, anche in questo casa in pista e su strada. Pur percorrendo una filosofia differente con la sua sportiva più famosa, la 911, nell’immaginario collettivo Porsche e Ferrari si contendono il trono di brand più sportivo in circolazione. Non sono da meno i brand premium inglesi come Bentley e Aston Martin. In particolare la seconda, guardando al suo portfolio prodotto, si nota un certo parallelismo tra le due gamme degli storici brand produttori di auto ad alte prestazioni.

FAQ Ferrari

Chi è il padrone della Ferrari?
Pur essendo una società autonoma quotata in borsa e non più sotto il controllo di FIAT da ormai diversi anni, Ferrari vede nelle persone dell’ad. Benedetto Vigna, nel presidente John Elkann e nel vice-presidente Piero Ferrari le tre personalità di spicco che detengono il controllo della Casa di Maranello.
Quanto costano i Ferrari?
I Ferrari possono costare da un minimo di poco superiore ai 200.000 euro fino a cifre vicine ai 500.000 euro. L’esempio è dato dalla Ferrari Portofino M da una parte e dalla SF90 Spider che si avvicina, senza contare eventuali optional, al mezzo milione di euro. In questo totale non si conteggiano le serie speciali “Icona”, in quanto serie limitati e offerte a prezzi stratosferici.
Quanto costa la Ferrari più economica?
La Ferrari più economica è la Portofino M. La entry level parte da 205.100 euro che è il prezzo più basso grazie al quale si può comprare una Ferrari nuova di fabbrica. Diverso il discorso per le Ferrari d’occasione, con prezzi mai troppo banali specialmente per le Ferrari uscite di produzione in tempi più recenti.

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