A partire dal 1991, infatti, l’Unione Europea ha emanato una serie di direttive per ridurre l’inquinamento ambientale. A questo scopo, è stato richiesto alle case automobilistiche di rispettare alcune indicazioni nella produzione dei propri veicoli a benzina e diesel. Partendo da questi presupposti sono state individuate sette classi di emissioni, dalla Euro 0, che include i veicoli più inquinanti, fino alla Euro 6, che comprende le auto di ultima generazione. Per conoscere la categoria del proprio veicolo, è sufficiente fare riferimento alla Carta di Circolazione, in cui viene riportata la direttiva europea di riferimento. Nel caso non ci fossero indicazioni in merito, come accade per alcuni veicoli prodotti agli inizi degli anni Novanta, è possibile prendere in considerazione il periodo di produzione.
Classi di inquinamento: quali sono?
La classe Euro 0 comprende tutti i veicoli a benzina privi di catalizzatori, che risultano essere altamente inquinanti. Queste vetture, immatricolate prima del 1993, non possono circolare in diverse città, proprio perché producono emissioni troppo elevate. A partire da 1993, con l’entrata in vigore della nuova normativa europea, iniziano a essere prodotti veicoli di classe Euro 1, dotati di marmitta catalitica. Da questo momento in poi, inoltre, viene introdotta l’alimentazione a iniezione per i motori a benzina. Ulteriori riduzioni delle emissioni inquinanti si hanno con la direttiva europea del 1997, sulla cui base vengono prodotti i veicoli di classe Euro 2. La classe Euro 3 nasce invece nel 2001, quando viene introdotto il sistema antinquinamento Eobd, utilizzato proprio per tenere sotto controllo le emissioni. In questo periodo iniziano a diffondersi i primi filtri antiparticolato che saranno sempre più utilizzati nelle vetture di classe Euro 4. Quest’ultima nasce con la rigida normativa del 2006, alla quale farà seguito un’altra solo due anni dopo. La direttiva Euro 5 rispetto alla classe precedente, riduce ulteriormente le emissioni delle auto a benzina e obbliga le case automobilistiche a utilizzare il filtro antiparticolato su tutti i veicoli diesel. Nel 2014, infine, entra in vigore la normativa Euro 6 che prevede norme ancora più restrittive per tutti i veicoli immatricolati da settembre 2015 in poi: queste sono quindi le normative a cui devono fare riferimento attualmente le case produttrici di auto.
