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Posizione di guida corretta in moto: la guida

Se la posizione del corpo sulla sella risulta sbagliata, è molto facile avvertire, con il passare del tempo, dolori alle braccia e alla schiena.

L'arrivo della stagione estiva porta moltissimi appassionati delle due ruote a vivere nuove avventure a bordo del proprio mezzo. La moto viene scelta per vari scopi, magari per lavoro, per fare delle uscite nel fine settimana, ma anche per viaggiare. Quando si affrontano viaggi piuttosto lunghi sulla sella, ci si accorge molto facilmente che, indipendentemente da quest’ultima, la posizione prolungata sulla moto può arrecare dolori non indifferenti, in particolar modo alla schiena. Per questo motivo è di fondamentale importanza trovare la posizione di guida corretta in moto, magari seguendo dei piccoli consigli, che vi permetteranno di godere appieno delle vostre esperienze motociclistiche senza effetti collaterali. Coloro che tendono a percorrere brevi distanze, molto probabilmente, non si saranno mai posti questo problema, mentre i motociclisti più sfegatati sapranno bene di cosa stiamo parlando.

Se la posizione del corpo sulla sella risulta sbagliata, è molto facile avvertire, con il passare del tempo, dolori alle braccia e alla schiena. Talvolta, anche la presenza di un cuscino sulla sella può risultare determinante per rendere più comoda la guida, ma altre volte non risulta sufficiente. In linea teorica, esistono più tipi di posizione per guidare la moto, in questo articolo vedremo una per una e come si applicano. Prima di addentrarci nel cuore della questione, è bene fare una premessa, ovvero indossare sempre l’abbigliamento tecnico apposito per le uscite e i viaggi in moto.

Sommario

- Posizione di guida corretta in moto: la guida

- Domande e risposte

Posizione di guida corretta in moto: la guida

Non è assolutamente difficile rovinare un giro in moto in una bella giornata soleggiata, ad esempio con un mal di schiena o di braccia a metà del percorso. Se si soffre di problemi di questo tipo, non abbattetevi, non significa che non siete più in grado di guidare la moto. Infatti può capitare anche ai migliori e non solo a chi non è così esperto o viaggia prevalentemente su strade dissestante. D’altronde, l’esperienza che si ha alla guida della moto conta relativamente, perché una postura errata è il principale fattore scatenante di dolori alla schiena o ad altre parti del corpo. Prima di entrare nel vivo dell’argomento, è bene fare una premessa. La tipologia di moto è un fattore determinante per la posizione assunta in sella, anche se pure gli ammortizzatori e la corporatura del guidatore fanno la loro parte.

Lo stile di moto, dunque, è un elemento che influenza fortemente la postura di un motociclista. Pertanto, per conoscere la posizione migliore da avere in sella, sia da soli che in coppia, bisogna innanzitutto relazionarla alla categoria di moto guidata. Comunque sia, non possiamo non evidenziare come la comodità sia un aspetto molto soggettivo, che dipende anche dall’altezza del pilota. Per esempio, se prendiamo in considerazione una moto sportiva, una persona bassa riuscirà a rannicchiarsi facilmente dietro al cupolino, ma avrà difficoltà nel tenere i fianchi e la schiena allineati, mentre un pilota abbastanza alto potrebbe riscontrare qualche problema nello stendersi sul serbatoio. A livello generale, la posizione di guida corretta in moto prevede innanzitutto l’allineamento della schiena con le spalle e le orecchie. È molto importante, però, non sforzarsi eccessivamente per assumere la postura di guida più corretta a livello teorico, in quanto si rischia di ottenere l’effetto contrario a quello desiderato, arrecando dolori ai muscoli che non saranno abituati alla nuova posizione. È fondamentale che il corpo sia completamente rilassato e che la postura venga assimilata nel tempo.

Riassumendo, per avere una posizione di guida corretta in moto, bisogna avere gomiti piegati, schiena e polsi dritti, fianchi, schiena e testa allineati e, infine, sedere avanzato.

Le moto sportive costituiscono sicuramente la categoria meno comoda. Questo, perché i costruttori le concepiscono per massimizzare le prestazioni, costringendo il pilota e l’eventuale passeggero ad assumere posizioni tutt’altro che confortevoli, infatti è molto facile riscontrare un manubrio più basso e pedane più arretrate. Questa particolari caratteristiche costruttive favoriscono l’aerodinamica, a discapito, chiaramente, del comfort di guida. Ma come devono comportarsi gli appassionati di moto sportive quando si cimentano in lunghi viaggi o in gite fuori porta con gli amici? In questo caso, la soluzione migliore è tenere il sedere il più avanti possibile, mentre i piedi devono essere ben saldi alle pedane. Per quanto riguarda le gambe, devono abbracciare la moto in modo rilassato, con le spalle più avanzate rispetto al bacino. Quest’ultime non devono comunque essere in tensione rispetto al collo. Solamente assumendo una posizione del genere è possibile rilassare polsi, spalle e schiena, evitando l’insorgere di dolori e fastidi.

Pertanto, anche se il corpo risulta più avanzato, i fianchi, la schiena e la testa saranno lo stesso allineati. Il peso del corpo, però, non sarà supportato dai polsi e dalle braccia, dato che verrà scaricato sui muscoli della schiena, che sono decisamente più resistenti e forti rispetto a quelli delle braccia e dei polsi.

Domande e risposte

Come non stancarsi in moto?

Quando guidate la vostra moto, è fondamentale che assumiate il pieno controllo della stessa. Ciò significa che dovrete mantenere la schiena sempre eretta, ma morbida, con il busto in avanti e i gomiti sostenuti, così da tenere sempre saldo il comando. Sono da evitare assolutamente i gomiti bassi, le spalle infossate e il mento in giù. È bene ricordare che per far avanzare la moto, dovrete fare leva sul motore, quindi lavorando la frizione e l’acceleratore correttamente, dosandoli in maniera adeguata, dato che si rischiano gli scossoni, anche questi dannosi per la schiena. Infine, usate sempre il freno anteriore con delicatezza per arrestare la moto, così che avrete il pieno controllo sull’equilibrio del moto, manovrandolo in completa sicurezza, in assenza di tensioni muscolari e fastidi. In vari modelli di moto, è possibile regolare in altezza la sella. Se quest’ultima è bassa, è più facile poggiare i piedi a terra, ma si rischia di creare troppa vicinanza tra le pedane e il piano di seduta, portando le ginocchia ad essere eccessivamente piegate. Pertanto, è molto importante cercare un compromesso facendo riferimento a quella che è la vostra corporatura. Generalmente, la sella è sufficientemente ampia per sedersi leggermente più in avanti o indietro. La posizione più corretta è quella che permette di tenere braccia e busto rilassati quando si usa il manubrio. Per quanto riguarda il busto, non bisogna mai dimenticarsi di tenere la schiena rilassata, quindi mai troppo dritta o rigida, in quanto si rischia di comprimere le vertebre.

Qual è la posizione corretta per far riposare le braccia?

È molto facile riscontrare un affaticamento delle braccia, specie quando si percorrono distanze più lunghe. Per evitare ciò, è necessario rilassarle il più possibile e trovare la giusta posizione. Nel caso delle moto sportive, l’unica postura che ci consente di far riposare le braccia consiste nel piegare leggermente la schiena e assumere una posizione aerodinamica, per poi appoggiare il petto sul serbatoio e piegare le braccia. Questa postura, però, non è la migliore in assoluto, infatti, è sconsigliabile tenerla per periodi lunghi, perché si rischia di sovraccaricare gli altri muscoli, ovvero quello del collo e quello lombare. Il polso tenderà a piegarsi verso il basso, andandosi ad affaticare. Ciò significa che l’unico modo per evitare disagi vari consiste nel cambiare spesso posizione di guida, invece di rimanere fermi durante l’intero viaggio.

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