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Rottamare auto: novità 2022, costo, gratis, incentivi

Scopriamo le novità 2022 per rottamare l’auto, come farlo gratis e quali sono i costi e gli incentivi.

Quando si acquista un’auto nuova, un’operazione conseguente, piuttosto comune, è rottamare auto. Indipendentemente dall’esistenza o meno di incentivi messi in atto dalle case automobilistiche o dal Governo, l’automobilista dovrà comunque ricorrere a una concessionaria, portando con sé il veicolo e presentando tutta la documentazione necessaria agli operatori. Quest’ultimi si occuperanno di espletare tutti gli adempimenti burocratici al fine di ultimare l’operazione, rilasciare il certificato di rottamazione e registrare la cessata circolazione della vettura presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Se la rottamazione non si verifica a seguito dell’acquisto di un’auto nuova, allora il proprietario dovrà rivolgersi a un demolitore autorizzato, che effettuerà l’intervento rispettando la normativa in materia. Al termine della demolizione, anche in questo caso, si procede al rilascio del certificato di rottamazione.

Sommario

Rottamare auto: novità 2022

Non ci sono particolari novità 2022 per quanto riguarda rottamare auto, oltre al fatto che sono stati approvati degli incentivi a riguardo, che approfondiremo nei prossimi paragrafi. Effettuare questa operazione, attualmente, è davvero facile e non comporta neanche un grande esborso di denaro, l’importante è sapere cosa bisogna fare. Se abbiamo lasciato in concessionaria l’auto da rottamare, questa verrà consegnata al demolitore entro 30 giorni e, nello stesso periodo di tempo, si procederà alla presentazione della richiesta di cessazione della circolazione per demolizione, così che la vettura in questione venga rimossa dal Pubblico Registro Automobilistico. Quando si inoltra la richiesta di rottamazione, bisognerà consegnare all’autodemolitore o al concessionario: il certificato di proprietà (in formato digitale o cartaceo), la carta di circolazione e la targa anteriore e posteriore. Se si verifica lo smarrimento o il furto di uno di questi documenti, basterà presentare la denuncia di smarrimento o furto o la dichiarazione sostitutiva di resa denuncia.

Che abbiate consegnato l’auto all’autodemolitore o al concessionario, vi verrà rilasciato il certificato di rottamazione sempre e comunque. Parliamo di un documento fondamentale, che solleva l’ormai ex-proprietario del veicolo da qualsiasi tipologia di responsabilità, quindi penale, civile o amministrativa. Una volta che viene consegnata la richiesta, il pagamento del bollo non sarà più richiesto. Prima di effettuare la demolizione, però, è bene tenere a mente due importanti raccomandazioni. Innanzitutto è bene informare la propria agenzia assicurativa che il veicolo verrà rottamato, così da evitare di pagare l’assicurazione sulla vettura demolita a vuoto. La compagnia assicurativa stessa procederà al rimborso della somma rimasta per quella vettura, magari attribuendola all’auto appena acquistata. Oltre a questo, prima di procedere alla demolizione, sarebbe utile verificare l’esistenza di fermi amministrativi richiedendo all’ACI di effettuare una visura sull’auto in questione. Qualora ve ne sia uno, bisognerà pagare un tributo al fine di estinguerlo.

Costo rottamare auto

Rottamare un’auto ha un costo piuttosto variabile, generalmente, tra i 70 e i 150 euro. Questa cifra sarà determinata dagli emolumenti e dalle imposte da versare nelle casse dell’ACI. Più nello specifico, sono 13,50 euro di emolumenti ACI, 36,38 euro per la radiazione dal PRA, 32 euro di imposta di bollo e, come optional, 7,10 euro di visura. Il costo della rottamazione aumenta se la vettura dispone di foglio complementare, in quanto la cancellazione dal PRA costerà 51,30 euro, mentre l’imposta di bollo sarà di 48 euro.

L’operazione di rottamazione non è soltanto una questione economica, ma anche burocratica. Oltre a questo, bisogna considerare come la rottamazione, oltre alla demolizione fisica del veicolo, prevede la cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico. Pertanto, se la radiazione non viene effettuata tempestivamente e in maniera corretta, si rischia di continuare a pagare le tasse relative al veicolo. Il nostro suggerimento è di verificare che la cancellazione abbia esito positivo, o richiedendo una visura PRA (che prevede un costo), oppure rivolgendosi direttamente all’ACI.

Rottamare auto gratis

Vi starete sicuramente chiedendo se è possibile rottamare auto gratis. Esistono diversi servizi di demolizione completamente gratuiti, offerti da imprese affidabili e professionali, che si occuperanno di gestire le fasi logistiche e burocratiche dell’intero processo, così da sollevare l’utente anche dalle relative perdite di tempo. Le aziende che si occupano della rottamazione gratis, offrono questa possibilità principalmente per due ragioni. La prima è di riutilizzare i componenti ancora funzionanti, così da rivenderli nel mercato dell’usato. La seconda riguarda la tutela dell’ambiente, infatti portando a rottamare un veicolo, è possibile separare i rifiuti pericolosi e speciali, per poi spedirli presso le discariche autorizzate al loro smaltimento. Tutto ciò che può essere riutilizzato, quindi materiali come acciaio, vetri e plastica, verrà riciclato, così da dare vita al “car fluff”.

Incentivi rottamare auto

Il Governo italiano, al fine di modernizzare il parco auto degli automobilisti del nostro Paese, ha varato una serie di disposizioni volte a garantire una ripresa al settore automotive, fortemente colpito dalla pandemia. A tal proposito, per il 2022, sono stati emanati degli incentivi, che è possibile ottenere dopo aver seguito una serie di passaggi. Prima di tutto, però, bisogna rispettare dei vincoli nell’acquisto dell’auto nuova, ovvero che il prezzo di listino non deve essere maggiore di 35 mila euro per la fascia 0-20 g/km di CO2, di 45 mila euro per la fascia 21-60 g/km e 35 mila euro per la fascia 61-135 g/km, mentre, più in generale, le emissioni non devono essere superiori di 135 g/km. Anche per l’acquisto di vetture a diesel o benzina è possibile usufruire degli incentivi, purché vengano rispettate le suddette condizioni. Infine, la rottamazione è obbligatoria se si intende acquistare, con gli incentivi, auto con motore termico o ibride con emissioni tra 61 e 135 g/km.

Per accedere al contributo con più facilità, può risultare maggiormente conveniente affidarsi al rivenditore dell’auto. Innanzitutto è necessario prenotare i contributi, un passaggio che dovrà effettuare il venditore della nuova vettura. La prenotazione verrà confermata entro 180 giorni e dovranno essere allegata la documentazione prevista e comunicato il numero di targa della nuova vettura. Successivamente si procede all’erogazione del contributo, che si tradurrà in una compensazione sul prezzo di acquisto.

Domande e risposte

Che documenti servono per rottamare una macchina?

Quando si procede alla consegna di una macchina per rottamarla, è necessario presentare il certificato di proprietà e la carta di circolazione. Qualora non siate i proprietari della vettura, bisognerà disporre di un documento alternativo, quindi una dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal proprietario o l’accettazione dell’eredità. Una volta ottenuta la documentazione, l’operatore del centro di raccolta sbrigherà le pratiche burocratiche negli uffici del PRA, affidando la ricevuta di avvenuta comunicazione all’interessato. In questo modo, potrete accedere al Certificato di Demolizione Digitale.

Cos’è il Certificato di rottamazione?

Quando il veicolo viene rottamato, viene sempre rilasciato il relativo Certificato di rottamazione. Questo documento non fa altro che sollevare il proprietario della vettura da qualsiasi genere di responsabilità derivante dalla proprietà della stessa. Oltre a questo, a partire dalla data di consegna dell’auto da demolire, riportata nel certificato, si è esonerati dal pagamento del bollo auto ed è possibile interrompere la polizza assicurativa o trasferirla ad un altro veicolo. Vi raccomandiamo di conservare il Certificato di rottamazione, in quanto se venissero notificate delle multe a seguito del rilascio di quest’ultimo, potrete dimostrare di non essere più intestatari del veicolo in questione.

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