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Ricarica condizionatore auto: come si fa, costo

Quando arrivano i mesi più caldi, il solo pensiero di dover trascorrere molte ore in auto diventa davvero stressante: è necessario essere preparati al meglio.

Non sono pochi i guidatori che scelgono di utilizzare l’aria condizionata anche per brevi spostamenti, mentre sono sempre di più coloro che utilizzano il loro veicolo anche per lunghi tragitti e desiderano che il mezzo scelto sia sempre perfettamente funzionale.

La ricarica del gas refrigerante non va effettuata in base ai chilometri percorsi o agli anni della vettura, ma è pur vero che questi influiscono sul buon funzionamento dell’impianto. Il procedimento di ricarica dell’aria condizionata è piuttosto semplice, tuttavia non sempre conviene effettuarlo in modo del tutto autonomo. Un tecnico esperto può evidenziare possibili perdite di gas che necessiterebbero di un intervento ben diverso rispetto alla semplice ricarica.

Inoltre, in officina è possibile eseguire anche l’igienizzazione completa dell’impianto che permette di eliminare muffe e batteri che possono provocare danni alla salute degli occupanti. Considerando anche il fatto che il costo della ricarica dell’aria condizionata non è particolarmente eccessivo e fa parte delle piccole spese che bisogna sostenere per la manutenzione della propria automobile, la ricarica in autonomia seppur possibile potrebbe non essere necessariamente la soluzione migliore.

Come evidente diventa quindi necessario provvedere al controllo del condizionatore e, in particolare, alla ricarica del sistema di climatizzazione.

Scopriamo insieme come, quando e perché è necessario controllare frequentemente questo sistema e come effettuare la ricarica condizionatore auto.

Sommario

Come si fa la ricarica del condizionatore auto

Quando si ricarica l’aria condizionata si riporta ai normali livelli il gas refrigerante all’interno del condizionatore, nonostante ciò non esistono tempistiche stabilite rispetto a quando compiere questo intervento. Se il condizionatore funziona correttamente non serve ricaricare il circuito. Dovendo fornire delle linee generali il rabbocco del gas si effettua ogni circa 50-60.000 chilometri. Per effettuare l’operazione è consigliabile recarsi da un professionista o presso un’officina.

Nel caso in cui si decida di ricaricare in autonomia il gas del climatizzatore sarà necessario acquistare un kit, che generalmente è composto da una lattina contenente il gas refrigerante ed una valvola.

Arriviamo, quindi, ad un nodo cruciale: come avere la certezza di poter ricaricare il condizionatore auto in modo efficace e senza rischi? Contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, non è necessario ricorrere all’aiuto di un esperto ma diventa essenziale scegliere dei prodotti di qualità e brevettati, meglio se rilasciati direttamente dalla casa madre dell’auto utilizzata. Se è vero che esistono molti kit ricarica aria condizionata auto compatibili, è anche vero che non tutti sono realizzati con materiali di qualità: un prodotto scadente potrebbe rivelarsi dannoso e compromettere non solo il funzionamento del condizionatore ma anche il funzionamento del veicolo stesso.

Un possibile guasto al condotto di areazione dovuto, ad esempio, al surriscaldamento di un componente, potrebbe essere causa di cattivi odori e della presenza di fumi tossici nell’abitacolo. Si tratta di un rischio presente e di un pericolo abbastanza frequente che è il caso di scongiurare: scegliere dei prodotti di qualità e imparare ad installarli nella maniera corretta è l’unico modo per evitare qualsiasi tipo di inconveniente.

Un consiglio utile per chi vuole provvedere autonomamente a caricare aria condizionata auto potrebbe essere quello di rivolgersi ad un centro assistenza specializzato e osservare, almeno per la prima volta, il modo di procedere dei tecnici delegati. Studiare attentamente i passaggi e provare a ripeterli assistiti da un operaio specializzato può essere un buon modo per imparare a ricaricare il climatizzatore auto in completa autonomia e disporre di accessori sempre sicuri e pronti per l’utilizzo.

Un dettaglio non trascurabile: la manutenzione

Prima di pensare di ricaricare aria condizionata auto, è bene fare una riflessione. Come per tutte le parti meccaniche, anche l’impianto di climatizzazione necessita di una buona manutenzione. Molti utenti sostengono di non aver mai ricaricato il condizionatore della loro auto e non si tratta di una condizione esclusiva: basta seguire alcuni comportamenti per evitare di dover ricaricare frequentemente il climatizzatore del proprio veicolo, abbattendo i costi di gestione.

  • Per prima cosa, è consigliabile evitare le strade sconnesse, ovvero, quelle su cui spicca una notevole presenza di dossi, siano essi naturali o artificiali. Questo tipo di strade, infatti, rappresenta una seria minaccia per le parti meccaniche del veicolo che potrebbero allentarsi e dar vita a perdite, anche notevoli.

  • Secondariamente, bisogna lubrificare frequentemente le diverse guarnizioni: non occorre acquistare prodotti speciali o smontare dei componenti ma sarà sufficiente far funzionare l’impianto per 15 o 20 minuti, una volta ogni 20 giorni.

  • In ultimo luogo, non si dimentichi l’importanza del tagliando. Per ogni rilascio del tagliando regolare, infatti, è necessario cambiare il filtro dell’abitacolo: ne consegue che l’aria che circola all’interno dell’abitacolo è meno inquinata e, in quanto tale, più veloce da rinfrescare o riscaldare. Si tratta, nel complesso, di piccoli accorgimenti, utili per chi vuole evitare spese ingenti o gravi problemi di malfunzionamento degli impianti.

Costo ricarica condizionatore auto

A dispetto di molti interventi di manutenzione, la ricarica dell’aria condizionata in auto non avviene secondo scadenze regolari. Molti guidatori sostengono di dover procedere con l’intervento di ricarica ogni 2 o 3 anni, mentre altri sostengono questa spesa solo una volta ogni 6 o 7 anni. Si tratta di tempistiche normali, derivanti dallo stato di benessere del veicolo stesso. Tubature e raccordi, infatti, possono allentarsi e perdere delle piccole quantità di gas refrigerante.

Ovviamente, ogni veicolo è stato costruito per segnalare la necessità di una ricarica più o meno immediata: i modelli più nuovi hanno infatti delle apposite spie che si illuminano quanto il livello di gas refrigerante è troppo basso o del tutto insufficiente. Nei veicoli più vecchi, invece, il bisogno di procedere con una ricarica si fa sentire quanto la temperatura nell’abitacolo non è quella desiderata e non si riesce a raggiungerla anche dopo molte ore di utilizzo del sistema di climatizzazione.

In realtà, la semplice ricarica del climatizzatore non ha un costo eccessivo: un intervento su un veicolo in buone condizioni è alla portata di tutti e, considerando che deve essere fatto soltanto una tantum, si tratta di una spesa decisamente sostenibile.

I tempi dal canto loro, sono pressoché irrisori: un professionista può impiegare da un minimo di mezz’ora ad un massimo di 2 ore per ricaricare del tutto il climatizzatore del veicolo scelto.

A far lievitare i costi possono essere gli eventuali guasti. Uno dei problemi più frequenti riguarda il filtro antipolline. Questo particolare dispositivo può intasarsi e rendere il funzionamento del climatizzatore più difficoltoso. Può accadere poi che il compressore si guasti, a causa di un urto o di un problema meccanico. In questo caso, l’intervento potrebbe rivelarsi più costoso perché a mancare è il sistema che si occupa non solo della regolazione della pressione dell’aria, ma anche del circolo dell’aria fredda all’interno del veicolo. Anche in questo caso, è possibile rassicurare il guidatore, dicendo che si tratta di interventi isolati e che possono rappresentare un vero investimento per migliorare le condizioni del veicolo. 

Domande e risposte

Quanto costa ricaricare l’aria condizionata?

Ricaricare il climatizzatore non costa più di 100 euro compresa la manodopera. Un’operazione, dunque, piuttosto economica che può essere abbattuta ulteriormente effettuandola in modo autonomo.

Quando ricaricare il climatizzatore?

Nel caso in cui il condizionatore funzioni nel modo corretto non è necessario ricaricare il circuito, non esiste un tempo prestabilito che impone al proprietario dell’auto di sostituire il gas refrigerante.

Come si ricarica l’aria condizionata?

Per effettuare la ricarica è preferibile rivolgersi a un’officina specializzata che ha a disposizione tutti gli strumenti essenziali per effettuare una diagnostica completa. Diversamente esistono kit fai da te che permettono di effettuare il procedimento in autonomia.

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