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Porsche 356 cabrio

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Porsche 356 in sintesi

Qui trovi una panoramica generale dell’auto Porsche 356 inclusi i dati relativi alle caratteristiche principali, alla motorizzazione, all’equipaggiamento e altre informazioni utili relative al modello dell’auto. Leggi di più

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Porsche 356 Cabrio: storia, modelli, versioni e motori

Per Porsche, la 356 avrà sempre un posto speciale nella sua storia. Nata nel 1948 e prodotta fino al 1966, Porsche 356 è stata la prima vettura prodotta dalla Casa di Zuffenhausen, dalla quale è nato il mito che oggi fa innamorare milioni di appassionati. Tra le Porsche 356, le Cabrio hanno avuto una grande importanza, capaci di far innamorare un gran numero di persone con una linea inconfondibile, una guida da vera sportiva e un prezzo, all’epoca, relativamente contenuto. Che si tratti della “normale” Porsche 356 Cabrio, nota anche come Roadster, o la mitica 356 Speedster, dotata di finestrini rimovibili, tetto in tela molto leggero e parabrezza “abbassato”, le Porsche 356 Cabrio sono tra le auto più ricercate e amate dagli appassionati di auto storiche, e di Porsche in particolare.

Modelli alternativi

Prodotta in tre generazioni (A, B e C), ogni versione della sportiva tedesca è proposta anche come Porsche 356 Cabrio. Anzi: la prima Porsche mai prodotta dalla Casa di Zuffenhausen, costruita a Gmund, in Austria, per via del trasferimento di Porsche in Carinzia a causa dei bombardamenti, è proprio una Porsche 356 Cabrio, conosciuta oggi come “Roadster No. 1”. La Porsche 356 venne prodotta in varie serie dal 1948 al 1966, anno in cui lasciò il posto alla Porsche 911. La Porsche 911 nella sua prima versione non era poi così dissimile dall'ultima 356, dando vita di fatto ad un design unico, nato nel 1948 ed ancora in produzione oggi. La Porsche 356 cabrio è la versione scoperta della famosa coupé, ed è una vettura meravigliosa ed affascinante. La Porsche 356 cabrio ha dimensioni contenute, è leggera e creata con un'anima sportiva, che permette di guidare a cielo aperto in modo brillante e divertente. Scopriamo allora modelli, motori e versioni di Porsche 356 Cabrio.

Modelli Porsche 356 Cabrio

La linea della Porsche 356 Cabrio è la stessa che ha fatto la storia della casa automobilistica tedesca. Le forme arrotondate uniscono in modo armonioso il frontale, che visto in sezione è più elevato, e il posteriore, più piccolo e rastremato verso il basso. Il basso parabrezza, contornato dalla cornice cromata, permetteva realmente di godere a pieno della piacevole sensazione di avere i capelli accarezzati dal vento. Il muso della Porsche 356 era caratterizzato dai classici fanali ovali Porsche separati nel mezzo dalla lunga cromatura, posta verticalmente al centro del cofano. Nella carriera quasi ventennale della 356, che dal 1963 al 1966 ha affiancato la più grande e potente 911 come versione “d’accesso” per entrare nel mondo Porsche, ci sono stati diversi modelli di Porsche 356 Cabrio, che differiscono per diverse versioni a seconda dell’anno di produzione.

A grandi linee, comunque, i modelli di Porsche 356 Cabrio si distinguono tra Roadster e Speedster, con differenze leggere ma sostanziali. La versione Roadster è stata prodotta per alcuni anni da Porsche, e all’inizio la versione America Roadster era realizzata interamente in alluminio. Questo la rendeva leggerissima, ma anche parecchio costosa da realizzare. Così, nel 1954, l’importatore Porsche per la costa Est del mercato americano, Max Hoffman, chiese una versione scoperta più semplice ed economica da posizionare sul mercato americano, il più ghiotto di automobili scoperte. Nacque così la Porsche 356 Speedster: rispetto alla 356 Coupé e Roadster, il più celebre dei modelli Porsche 356 Cabrio accantonò i sedili posteriori, limitando le modanature interne ed esterne, e optò per un parabrezza più basso e avvolgente, una capote molto bassa e striminzita, finestrini in plastica e plancia semplificata. Proposta con i motori 1500 o 1500 S, la Porsche 356 Speedster aveva un prezzo basso ma, soprattutto, prestazioni davvero eccellenti, che la rendevano apprezzata anche da chi voleva correre con la propria automobile. Prodotta tra il 1954 e il 1958, Porsche decise di accantonarla per lasciare spazio alle più lussuose e dotate Cabriolet.

Questi nuovi modelli di Porsche 356 Cabrio riprendevano le caratteristiche delle nuove 356 A, B e C, compreso l’abitacolo 2+2, gli interni più rifiniti e dotati, finiture più curate e, quindi, un peso maggiore. Prodotta fino al 1966 con questa configurazione, i modelli di Porsche 356 Cabrio hanno lasciato ufficialmente il posto alla più piccola 914, dotata di carrozzeria Targa, e alle Porsche 911 Targa. Per vedere una “vera” Cabrio a marchio Porsche, bisogna aspettare gli anni ’80, con l’arrivo delle inedite Porsche 911 SC Cabriolet del 1982 che interrompono il “digiuno” di cabrio durato oltre 15 anni.

Motori Porsche 356 Cabrio

A livello di meccanica e motori, Porsche 356 Cabrio dimostra la sua parentela con il mitico Maggiolino, in quanto sono stati progettati entrambi dallo stesso, geniale ingegnere, Ferdinand Porsche. A livello meccanico, Porsche 356 portò al debutto lo schema meccanico che oggi fa da sinonimo per ogni Porsche: motore posteriore a sbalzo e trazione posteriore. Rispetto alle attuali 911, però, i motori delle Porsche 356 Cabrio sono dei quattro cilindri boxer raffreddati ad aria parenti del motore de Maggiolino, ma più potenti e decisamente più sportivi. Dotato di cilindrate fino a 1.600 cc, raggiungeva prestazioni di rilievo per l'epoca grazie alla sua leggerezza, alla maneggevolezza e alla tenuta di strada. Tutte queste doti permisero alla Porsche 356 di partecipare con successo a molte delle principali competizioni sportive.

Il primo dei motori delle Porsche 356 Cabrio è un motore di totale derivazione Maggiolino, un 1100 quattro cilindri boxer portato a 40 CV. Nel 1951 arrivò un nuovo 1300 più grande, mentre per avere prestazioni più interessanti si deve passare al nuovo 1500 arrivato nel 1952, capace di arrivare a 60 CV di potenza. Nello stesso anno, arrivano poi la 1500 Super, da 70 CV, e la più semplice 1500 Dame, con 55 CV. Al posto del 1500 “normale”, poi, Porsche propose un nuovo 1300 Super, che arriva a 60 CV di potenza, e il normale 1300 passa a 44 CV. La svolta tra i motori delle Porsche 356 cabrio arriva con la nuova 1600, che abbandona la parentela con il quattro cilindri boxer Volkswagen per avere una costruzione interamente Porsche, con nuovo carter in alluminio e una cilindrata maggiorata. Affiancato agli altri motori “normali”, questo 1600 porta la potenza a 60 CV in versione “normale” e a 70 CV in quella “Super”, diventando poi la base per tutti gli altri modelli di Porsche 911 Cabrio.

Con l’arrivo della nuova 356 B, infatti, scomparve il 1300, e il 1600 ad aste e bilancieri diventò il motore “cuore” della gamma, proposto in versione Dame (60 CV), Super 75 (con 75 CV) e la potente Super 90, con ben 90 CV di potenza. L’ultima evoluzione dei motori di Porsche 356 Cabrio arriva con la 356C, lanciata nel 1963 in concomitanza con la nuova e inedita 911. Nata come vettura d’accesso alla gamma Porsche e pensata per accontentare i porschisti “di ferro”, che non vedevano di buon occhio la nuova 911, la 356 C ha finiture semplificate, ma anche una meccanica molto più raffinata. Arrivano, ad esempio, i freni a disco Dunlop sulle quattro ruote, una barra di rollio più spessa, una nuova taratura delle sospensioni e un motore 1600 rivisto e proposto in versione 356 C, con 75 CV, e 356 SC, con ben 95 CV, rapporto di compressione aumentato da 8.5 a 9.5:1 e doppio carburatore Solex doppio corpo, uno per bancata. Fu con questi motori che Porsche 356, Cabrio e Coupé, concluse la sua storia, lasciando il posto alla nuova 912, una 911 con il motore quattro cilindri di derivazione 356.

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Versioni Porsche 356 Cabrio

Concludiamo allora con le versioni di Porsche 356 Cabrio, che nella sua quasi ventennale carriera ha visto diversi modelli avvicendarsi. Dopo le inaugurali Pre-A, prodotte fino al 1955 delle quali fanno parte anche le America Roadster e le Speedster, Porsche lasciò il posto alla 356 A, dotata di sospensioni riprogettate e del già citato motore 1.6 progettato da Porsche. Il cruscotto saldato alla scocca e il parabrezza curvo e non più piatto le permettono di farsi riconoscere, mentre la successiva Porsche 356 B lanciata nel 1959 aveva dimensioni maggiori, paraurti rialzati e più grandi, fari più grandi, interni migliorati, freni più potenti e sedili posteriori abbattibili.

L’ultima delle versioni di Porsche 356 Cabrio e non è la già citata 356 C, che poteva contare su una carrozzeria ristilizzata decisamente riconoscibile. Oltre ai grandi paraurti con rostri pensati per il mercato americano, le 356 C hanno finiture cromate più visibili, interni semplificati con maniglie interne in plastica, nuovi pannelli porta, sedili posteriori più alti e una dotazione più ricca. Fondamente fu l’adozione dei già citati freni a disco sulle quattro ruote, che grazie alle dimensioni più contenute, al miglior bilanciamento dei pesi e alla maggior fluidità del quattro cilindri rispetto al più brusco e aggressivo sei cilindri boxer di 911 rendevano ancora la “vecchia” 356 capace di tenere testa alla più moderna e potente 911 nel misto stretto, confermando il suo invariato piacere di guida.

Oggi, la Porsche 356 Cabrio è una ricercata vettura da collezione, che sul mercato dell'usato auto raggiunge cifre rilevanti. Vengono acquistate da collezionisti di tutto il mondo, che le conservano e le mantengono in condizioni eccellenti, o che quando necessario, le restaurano, in modo da ridare loro nuova vita e nuovo splendore. Le Porsche 356 cabrio sono mediamente più apprezzate e valutate delle coupé dai collezionisti, proprio perché oltre alle prestazioni sono in grado di regalare le sensazioni e le emozioni che solo le cabriolet sanno offrire. Meritano un discorso a parte le versioni delle Porsche 356 Cabrio “replica”, ovvero automobili che riprendono nello stile e nell’impostazione le 356 Speedster, ma che sono basate o su telai creati da zero oppure sulla meccanica del “cugino” Maggiolino. Questi modelli sono acquistabili a prezzi molto più contenuti rispetto ad una Speedster “vera”, permettendo di mettersi in garage un’auto molto simile all’originale ad una frazione del prezzo. Se volete l’originalità, ovviamente, è meglio puntare su una delle “vere” Speedster, ormai valutate oltre 500.000 euro. Non mancano poi specialisti di queste repliche 356, come la belga PGO, l’inglese Chesil, le americane JPS, Vintage Speedsters e Beck.

Valutazioni sul veicolo per Porsche 356

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