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Manutenzione gomme auto: i controlli da fare, consigli e trucchi

Vediamo una serie di consigli e trucchi per conservare al meglio le proprie gomme auto.

Quando ci si mette alla guida della propria auto, è importante essere sicuri di che dal punto di vista meccanico funzioni tutto alla perfezione, così come per quanto riguarda gli pneumatici, controllando che siano in piena efficienza e in regola. La stabilità in curva, per esempio, risulterebbe compromessa in caso di battistrada usurati o pneumatici sgonfi, rendendo più rischiose le frenate e la marcia sul bagnato. Basti pensare che lo spazio di frenata in condizioni di asfalto bagnato può aumentare del 30% circa, mentre può addirittura raddoppiare in caso di battistrada usurato.

Se, invece, gli pneumatici risultano eccessivamente sgonfi, andranno a consumare più carburante, oltre ad essere meno sicuri in generale. In questo articolo andremo a vedere quali sono i controlli da fare e una serie di consigli e trucchi per conservare al meglio le proprie gomme auto, mantenendole in perfetta efficienza.

Sommario

Manutenzione gomme auto: i controlli da fare

Gli pneumatici costituiscono una parte fondamentale di qualunque veicolo, risultando determinanti in termini di sicurezza stradale, in quanto rappresentano il solo punto di contatto tra suolo e vettura. Per questa ragione, risulta imprescindibile preservarne le condizioni.

Il primo controllo da fare è la rotazione pneumatici. A seconda della posizione in cui viene montato, qualsiasi gomma si usura in modo diverso: dietro, davanti, a sinistra o a destra. Pertanto, è molto importante scambiare gli pneumatici tra gli assi periodicamente, così che il loro consumo sia più uniforme, assicurandone una migliore efficienza nel tempo e, di conseguenza, più sicurezza.

La rotazione andrebbe effettuata a intervalli regolari, per godere dei massimi benefici. I gommisti consigliano di effettuare la rotazione ogni 10.000 o 15.000 chilometri, anche se questo valore può essere minore se il veicolo è soggetto al trasporto di carichi pesanti. Gli pneumatici anteriori tendono ad usurarsi più velocemente rispetto a quelli posteriori, quindi, se si procede alla loro sostituzione, mantenendo quest’ultimi, vi suggeriamo di applicare il nuovo set al retrotreno, spostando all’avantreno le posteriori. In questo modo si favorisce la stabilità della vettura.

Un altro controllo da effettuare è l’equilibratura degli pneumatici, che permette di bilanciare i pesi della gomma in maniera uniforme, così da evitare che ci siano zone più pesanti di altre. Se non si considera questo aspetto, l’usura sarà più rapida rispetto al normale. L’equilibratura renderà gli pneumatici più omogenei, così da fornire una protezione più adeguata al sistema di sterzo, ai cuscinetti e alle sospensioni, oltre che eliminare le possibili vibrazioni. Un intervento del genere andrebbe effettuato soprattutto nel momento in cui si procede alla sostituzione di una gomma, in cui è necessario il supporto di contrappesi di bilancio.

Nell’ipotesi in cui uno pneumatico risulti sbilancio, con un’area dello stesso più pesante rispetto alle altre, l’usura avverrà in modo precoce e irregolare, andando a sollecitare soprattutto l’avantreno. Anche l’equilibratura delle gomme andrebbe eseguita a intervalli regolari, magari ogni 10.000 chilometri percorsi, ma se parliamo di un modello sportivo, allora anche dopo aver percorso 5.000 chilometri.

Il controllo della pressione è un’operazione che non può essere sottovalutata in nessun modo, d’altronde non è neanche complicato farlo dato che vi basterà utilizzare un sensore di pressione. Il rischio di perdita di controllo risulterà di gran lunga ridotto se le gomme di un veicolo risultano gonfiate correttamente. Se si viaggia con pneumatici a bassa pressione, si rischia di consumare il carburante più velocemente.

Il nostro consiglio, al fine di garantirvi la massima sicurezza, è di effettuare il controllo della pressione periodicamente, magari una volta ogni 30 giorni, o almeno prima di effettuare viaggi particolarmente lunghi. Per assicurarsi di eseguire una corretta misurazione, procedete al controllo una volta che le gomme sono fredde.

Ciascun modello di auto necessita di una particolare pressione delle gomme, che è possibile individuare sul libretto d’uso e della manutenzione della vettura. È possibile trovare l’indicazione anche all’interno dello sportellino del carburante o sull’etichetta della portiera. Nel caso doveste constatare una bassa pressione delle gomme, potreste procedere autonomamente al loro gonfiaggio, magari utilizzando un compressore volumetrico, oppure recandovi presso una stazione di servizi, dove è possibile farlo gratuitamente.

Infine, abbiamo la convergenza delle gomme, ovvero la regolazione meccanica delle stesse al fine di allinearle. Questo intervento viene effettuato per stabilizzare la direzionalità rettilinea, rendere la guida confortevole, migliorare la tenuta di strada e uniformare l’usura degli pneumatici.

Il mancato allineamento è un fenomeno che può verificarsi in molteplici occasioni, magari a causa del contatto delle gomme con una buca piuttosto profonda o con un marciapiede. Non è detto che lo spostamento della regolazione della convergenza di qualche millimetro produca necessariamente un comportamento anomalo del veicolo, vibrazioni o rumori. Comunque sia, il battistrada andrà sicuramente a rovinarsi in modo disomogeneo e veloce, con il rischio di compromettere la sicurezza e la tenuta di strada.

Verificare l’allineamento delle gomme è molto semplice, basta mettersi in marcia su un rettilineo pianeggiante abbastanza isolato e lasciare il volante per qualche secondo. Se la vettura invece di proseguire dritto si sposta verso i lati della strada, allora l’intervento del gommista è assolutamente necessario.

Manutenzione gomme auto: consigli e trucchi

Controllare lo spessore del battistrada o la pressione degli pneumatici non è difficile, infatti chiunque può farlo senza alcun problema. Per esempio, è possibile misurare il livello di usura con una moneta da 1 euro per le gomme invernali e una da 2 euro per quelle estive. In ogni caso, la corona esterna della moneta non deve uscire al di fuori del profilo del battistrada. Se ben tenute, le gomme possono essere sicure fino al limite di 1,6 mm. Se di tanto in tanto osservate le gomme, potrete scoprire delle anomalie, come bozzi e tagli causati dall’impatto contro marciapiedi nelle manovre o da buche a spigolo vivo. In questi casi, l’unica vera soluzione è rappresentata dalla sostituzione dello pneumatico nella sua interezza, per garantirvi la massima sicurezza.

Domande e risposte

Perché gonfiare gomme con azoto?

In molti non sanno che le gomme tendono a sgonfiarsi più velocemente d’inverno che d’estate, oppure che l’azoto renda a tenuta stagna lo pneumatico. A livello molecolare, l’azoto risulta più grande dell’ossigeno, quindi evita la micropermeabilità naturale della gomma. È bene sapere che l’aria, così come l’azoto, può scappare via in vari modi durante la guida. Infatti, può essere sufficiente anche una tenuta imperfetta del tallone dello pneumatico sul cerchio. Oltre a questo, per evitare problemi di vario tipo, bisogna sostituire il gambo in caucciù della valvola di gonfiaggio con regolarità, in quanto questo tenderà a creparsi a causa delle oscillazioni dovute al movimento. Utilizzare l’azoto, dunque, può essere un’ottima scelta per la ruota di scorta, che, in molti casi, risulta praticamente inutilizzabile quando serve.

Quanti km si possono fare con le gomme?

Diverse statistiche su scala europea evidenziano come le gomme siano in grado di fare tra i 25 e i 50.000 chilometri in media, ma con uno stile di guida normale. Se le andature sono quasi sempre tranquille, allora è possibile raggiungere anche i 75.000 chilometri. Se si intende sfruttare al massimo ciò che la vettura ha da offrire, allora l’autonomia può essere anche al di sotto dei 10.000 chilometri.

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