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Focus: Auto elettriche e ibride
Focus: Auto elettriche e ibride

Autonomia auto elettriche: la classifica, le batterie delle auto elettriche

Approfondiamo il tema dell'autonomia delle auto elettriche, quali sono i modelli migliori e le batterie di cui dispongono.

L’autonomia delle auto elettriche è uno dei temi più caldi in assoluto quando si parla di mobilità ad emissioni zero. La motivazione risiede in alcune caratteristiche che impongono un cambiamento non da poco delle abitudini dell’automobilista medio.

Ricaricare una vettura elettrica non avviene con gli stessi tempi di un’auto a combustione e quindi poter contare su un’autonomia buona permette di affrontare i viaggi quotidiani con più serenità. In secondo luogo, l’infrastruttura italiana è ancora piuttosto carente e la situazione è particolarmente tragica in autostrada dove le colonnine si contano sulle dita delle mani. Perciò chi intende usare la propria auto elettrica anche per viaggiare l’autonomia diventa cruciale per ridurre al minimo i momenti in cui sarà necessario abbandonare l’autostrada per recarsi in una colonnina di ricarica.

Sommario

Colonnina elettrica

Qual è l’autonomia di una auto elettrica?

Tutte le criticità sembrano vertere sul grande tema dell’autonomia, ma qual è l’autonomia delle auto elettriche? La domanda non è banale, in pochi anni le batterie sono diventate sempre più grandi e meno costose. Sulle grandi vetture premium già oggi le autonomie sono garantiscono percorrenze pari a quelle delle controparti a combustione interna, in alcuni casi perfino pareggiando i propulsori Diesel.

La situazione cambia nelle citycar dove due grandi variabili ne limitano pesantemente l’autonomia. In primo luogo, la questione dello spazio, le batterie sono ancora piuttosto ingombranti e le piccole vetture semplicemente non sono abbastanza grandi per ospitare pacchi batteria sufficientemente grandi per garantire percorrenze molto generose. In secondo luogo, la questione dei costi, tutte le auto elettriche costano molto di più rispetto alle versioni con motore endotermico, aumento di prezzo che si fa sentire in modo piuttosto rivelante nelle citycar che vedono il proprio prezzo aumentare tra il 50 e l’80%%. Come noto la componente più costosa di un’auto elettrica è proprio la batteria, pertanto, il rischio di produrre una vettura cittadina con un’ottima autonomia è che diventi semplicemente troppo costosa per essere acquistata.

Allo stato attuale la forbice dell’autonomia, a causa dei fattori appena descritti, è davvero enorme. Si parte da appena 150 km di range per arrivare al picco dei 770 km, alcuni marchi hanno già annunciato perfino di voler superare la barriera psicologica dei 1000 km in modo tale da poter virtualmente attraversare uno stato senza mai dover ricaricare, o quasi. La situazione è destinata a cambiare e presto arriveranno nuove tecnologie che abbatteranno i prezzi e aumenteranno significativamente la densità delle batterie, tuttavia, chi vuole comprare un’auto ad emissioni zero oggi deve fare i conti con delle limitazioni che pur essendo superabili non possono essere negate del tutto.

Autonomia

Autonomia auto elettriche: la classifica

Considerando le premesse è lecito chiedersi nello specifico quale sia la classifica dell’autonomia delle auto elettriche sul mercato. Per rispondere a questa domanda nel modo più esaustivo possibile le vetture saranno suddivise in tre macro categorie: berline, SUV e citycar.

L’auto con l’autonomia dichiarate maggiore del mercato fa parte della categoria delle berline, si tratta della Mercedes EQS, un vero mostro sacro su quattro ruote, che assicura 770 km. Del resto per ammissione della Casa quando si appresta a progettare una “S” si pone l’obiettivo di costruire l’auto migliore del mondo. Anche il secondo posto è occupato da una vettura con una stella sul cofano, parliamo della Mercedes EQE con i suoi 660 km, un gradino sotto per dimensioni e contenuti rispetto alla EQE. I restanti tre posti della Top 5 sono occupati tutte da vetture a marchio Tesla che in ordine sono: Tesla Model S, Tesla Model S Plaid e Tesla Model 3 Long Range. L’autonomia delle tre auto di Elon Musk è rispettivamente di 652, 628 e 614 chilometri. La prima vettura non appartenente al segmento premium della lista è la Kia EV6 con i suoi 528 km di autonomia; a onor del vero il design della coreana non permette una categorizzazione chiara e precisa, non si tratta sicuramente di una berlina classica, ma è più slanciata del tipico SUV.

Passando alla categoria SUV la pletora di modelli pone al top della classifica ancora una tedesca, questa volta la BMW iX con i suoi 630 km di massimo range. Al secondo posto trova spazio una vettura decisamente meno costosa e che garantisce ben 600 km senza fermarsi a rifornire, stiamo parlando della Mustang Mach-E, prima incarnazione sia in forma di SUV sia in variante elettrica della celebre pony car americana. Al terzo e al quarto posto torna Tesla con le Model X e la Model X Plaid con 560 e 536 chilometri di autonomia. Chiude la top 5 il terzo marchio della triade tedesca ovvero Audi che con la Q4 e-tron fa segnare 520 km di percorrenza con una singola ricarica. L’ultimo posto dei 5 SUV elettrici con più autonomia è condiviso a pari merito con BMW iX3, Skoda Enyaq iV e Volkswagen ID.4.

L’ultima categoria analizzata è quella delle citycar, qui l’autonomia della auto elettriche media scendono, ma sono più che sufficienti per la destinazione d’uso. In particolare, la top 5 comprende la Volkswagen ID.3 con i suoi 541 km di autonomia, seguita a vicino dalla sorella Cupra Born e i suoi 540 km. Al terzo posto la Renault Zoe che garantisce 395 km senza mai dover ricaricare. Il quarto posto, anch’esso si differenzia di poco, ed è riservato alla Nissan Leaf da 389 km di range. La classifica si chiude con la Citroen e-C4 da 350 km di percorrenza massima. Menzione speciale per la Dacia Spring che permette una discreta autonomia di 295 km nonostante un prezzo di vendita sotto i 20.000 euro, questa caratteristica rende la Spring l’auto con il rapporto prezzo/autonomia migliore del mercato.

Classifica autonomia auto elettriche: la top 15

  1. Mercedes EQS: 770 km
  2. Mercedes EQE: 660 km
  3. Tesla Model S: 652 km
  4. Tesla Model S Plaid: 637 km
  5. BMW iX: 630 km
  6. Tesla Model 3 Long Range: 614 km
  7. Ford Mustang Mach-e: 610 km
  8. Tesla Model X: 560 km
  9. Tesla Model 3 Performance: 547 km
  10. Volkswagen ID.3: 541 km
  11. Cupra Born: 540 km
  12. Tesla Model X Plaid: 536 km
  13. Kia EV6: 528 km
  14. Audi Q4 e-tron: 520 km
  15. koda Enyaq iV: 520 km

Le batterie delle auto elettriche

Abbiamo parlato dell’autonomia delle migliori auto elettriche, questo valore è pesantemente influenzato chiaramente dalla batteria di cui dispongono, ma non c’è un rapporto lineare. Altri fattori come il coefficiente di penetrazione dell’auto, l’efficienza dei motori, l’efficienza dell’impianto di riscaldamento, ma anche l'adozione di specifici pneumatici e cerchi sono tutti elementi che modificano l'autonomia dell'auto.

Tornando al discorso principale, per garantire queste autonomie, che batterie impiegano le auto elettriche? Allo stato attuale gli accumulatori più grandi raggiungono circa i 100 kWh e sono montati su vetture generalmente d’altissima gamma. Il range 80-50 kWh comprende la fetta più grande di tutte le vetture escluse le citycar. Nel segmento più economico l’autonomia si gioca in particolare sulla leggerezza dell’auto, così batteria più piccole possono dare performance comunque molto bene. Ad esempio, una Fiat 500 elettrica dispone di una batteria da 42 kWh, che permette un’autonomia decisamente buona considerando le dimensioni della vettura. La piccola italiana può infatti percorrere 320 km senza doversi fermare.

L’industria delle batterie è in grande fermento, l’obiettivo fondamentale è quello di aumentare a dismisura la densità energetiche delle celle che allo stato attuale è molto lontano da quello offerto dai combustibili fossili. Il prossimo step evolutivo sarà quello delle batterie allo stato solido, che offrono una densità energetica teorica fino a 10 volte superiore rispetto alle attuali versioni.

Oltre a ciò, saranno capaci di ricaricarsi più velocemente degradandosi in molto più tempo. In un futuro più distante un’altra tecnologia promettente è quella delle cosiddette batterie al grafene, che permetteranno di estendere la vita di una vettura elettrica fino a 1 milione di chilometri e potrebbero supportare ricariche fino a 500 kW incrementando ogni 2 minuti di 100 km l’autonomia. In questo modo, infrastrutture permettendo, i limiti delle auto elettriche sarebbero praticamente risolti. Il futuro non è ancora del tutto stato scritto, tuttavia il presente ci riserva delle soluzioni che possono davvero risolvere i problemi di mobilità della maggior parte delle persone aiutando al contempo l’ambiente ridicendo le emissioni di anidride carbonica.

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