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Smart cabrio

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Smart EQ forTwo Cabrio Front

Smart Cabrio: storia, modelli, versioni e motori

Swatch Mercedes Art. Questo è il significato del nome Smart, che include al suo interno tutto ciò che rende questa vettura così incredibile. L’intuizione di creare una vettura cittadina dalle dimensioni ridottissime è nata dalla genialità dell’azienda svizzera Swatch, specializzata nella creazione di orologi moderni e versatili, capaci di offrire l’essenziale al giusto prezzo. Forte della sua popolarità, Swatch voleva entrare nel mondo dell’automobile con una vettura che ricalcasse le caratteristiche Swatch: essenzialità, qualità e versatilità. Per questo, Swatch chiese a diversi marchi di collaborare nel progetto “microvettura da città”, fino a che nel 1994 arrivò Mercedes-Benz. Da lì nacque la joint-venture Smart, per creare l’auto Swatch insieme a Mercedes.

Nata nel 1998 Smart diventò un marchio vero e proprio, con la City Cabrio come unica vettura. Piccolissima, compattissima e facilissima da guidare, la piccola Smart diventò presto un fenomeno di costume, un oggetto da avere a tutti i costi più che un’auto. Il successo di Smart cabrio venne prodotta, come la cugina chiusa, nella prima generazione, la W450, prodotta tra il 1998 e il 2007, la seconda generazione, la W451 prodotta tra il 2007 e il 2014, oggi Smart fortwo (questo il suo nome dalla terza generazione) è arrivata alla terza serie, la W453.

A differenza di molte sue sorelle si trova in vantaggio: infatti ogni modello ha riscosso un enorme successo e questo non accenna a diminuire nonostante i propulsori 100% elettrici di Smart cabrio.

Scopriamo allora modelli, versioni e motori di Smart cabrio.

Modelli Smart cabrio

Il vero plus di Smart cabrio sono proprio le dimensioni lillipuziane, che la rendono la cabrio più corta mai prodotta negli ultimi 50 anni. Certo, la nuova Smart cabrio è più lunga di 20 cm rispetto alla prima incredibile Smart, ma rimane di oltre mezzo metro la vettura più corta in listino oggi.

La Smart cabrio elettrica vedono i fari tondi molto simpatici agli angoli della vettura, mentre è scomparsa la mascherina precedente di tipo tradizionale, sostituita da un nuovo cofano più generoso e da un paraurti anteriore dominato da una grande mascherina a nido d’ape, disponibile sia in tinta carrozzeria che a contrasto, che da un aspetto molto più aggressivo all’auto. Lateralmente, invece, Smart cabrio rimane la solita Smart, dotata di un passo molto generoso a dispetto delle dimensioni, tetto rigorosamente in tela e grazia da vendere.

Queste differenze a livello estetico cambiano completamente l’aspetto dell’auto, che oggi è molto più auto di quanto sia mai stata, specialmente per vestire i panni di regina di dimensioni minuscole e per tributarsi a ciò che è stata la prima serie. In passato infatti la Smart cabrio risultava essere una voce fuori dal coro in grado di conquistare tutto e tutti, e cosi fu, fece veramente scalpore una vettura così. Nel 2014 è poi arrivato un restyling completo che hanno resto la Smart cabrio la terza generazione, più corposa, seria e per la prima volta anche con un cambio manuale, cosa chiedere di più?

Analizzando i numeri la terza serie è riuscita a fare breccia nel cuore di molti, ma sono state soprattutto la prima e la seconda versione, rispettivamente prodotte dal 1998 al 2007 e dal 2007 al 2015 a far registrare i numeri sempre maggiori di vendita dell’iconico modello di station wagon. Specialmente la prima versione fece un vero e proprio exploit, merito della nascita in un momento proficuo dove non vi era nulla del genere vi era la necessità di produrre un citycar in grado di infilarsi in ogni anfratto della città ed al tempo stesso essere . Anche oggi, con l’ultima serie rappresenta questo trend di piccolezza e non ha accennato a smorzarsi, ma l’ultima Smart cabrio più che una piccola vettura vuole a tutti i costi rendersi una bomboniera unica compresa la cella in Tridion.

Guardando dentro la Smart cabrio troviamo una vettura affascinante, con ovviamente due posti secchi razionali e ben distribuiti e gestibili nonostante un abitacolo piccolo fuori, ma grande dentro, il motivo: la razionalità degli spazi. Al suo interno, come si addice ad una citycar, si trovano elementi colorati e belli otticamente, oltre ovviamente alle linee tonde come gli orologi Swatch.

Motori Smart fortwo

La gamma motori di Smart cabrio ha subito importanti cambiamenti nel corso della carriera. Abbandonata la motorizzazione Diesel, lasciata con l’abbandono della seconda serie, in un primo momento la piccola fortwo era disponibile con due motori, entrambi a tre cilindri e divertenti da guidare in città, ma non solo. Il primo era un 1.0 aspirato di origine Mitsubishi già visto su tutta la gamma Smart cabrio di precedente generazione, dotato di 71 CV e disponibile sia con il classico cambio automatico, in questo caso un moderno doppia frizione EDC di origine Renault a 6 marce, oppure per la prima volta con un cambio manuale, a 5 marce. Lo stesso schema di trasmissione è stato poi portato sul motore più potente, il 900 turbo di origine Renault da 90 CV, disponibile sempre con cambio manuale a 5 marce o automatico a 6 rapporti. Tutto questo era presente anche per la prima versione di Smart cabrio che vedeva modelli con cubature più piccole, che stavano ben sotto il 1.0 di cilindrata, quasi come una moto.

Questa gamma motori per Smart fortwo è diventata però poco più che un ricordo: nel 2019, la Casa tedesca ha detto addio ai motori termici, scegliendo solo l’elettrica Smart cabrio EQ fortwo. Oggi, la Smart EQ fortwo cabrio è l’unica disponibile sul mercato: ha sempre motore e trazione posteriore come le altre Smart cabrio, ma il propulsore è ovviamente elettrico. Sotto il bagagliaio trova infatti posto un motore elettrico sincrono.

Versioni Smart cabrio

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Parlare di versioni di Smart cabrio era, fino a poco tempo fa, come fare un tuffo nel passato dato che i nomi erano rimasti pressoché gli stessi da tempo immemore. Parliamo dei famosi allestimenti base, Passion e Pure. Poco dopo l’introduzione della seconda serie della Smart cabrio, questi vennero rivisti ed è con la nuova terza serie di Smart cabrio che sparirono definitivamente nomi iconici per lasciare spazio al sempre presente Passion e Pure, per vedersi avvicinare a serie ancor più speciali come prime, mattrunner e l’intera serie gray come racingrey e bluegrey.

Cosa aggiungevano queste versioni alla mitica Smart cabrio? Indubbiamente un maggior appeal alla Smart cabrio dati da orpelli come paraurti più sportivi e colori unici o grigio opaco come base, mentre per la Prime cromature, interni in pelle e raffinatezze più da SUV di lusso. Ma la vera perla di una Smart cabrio, com’è facile supporre è la sua eccentricità ed unicità che solo una vettura tedesca come Smart che rappresenta un gioiello di Mercedes-Benz.

Smart cabrio è la citycar di maggior successo d’Europa. Fin dal lancio, nel 1998, si è fatta apprezzare per le sue qualità che, da sempre, fanno parte del DNA Smart: stile personale, motori moderni e vivaci, unicità, design e ricercatezza. Con questa terza generazione, Smart cabrio è riuscita a limare i suoi difetti storici, offrendo qualche centimetro in più, una linea più da vettura, anche se il bagagliaio ridotto rimane pressoché uguale.

Nonostante il passaggio alla tecnologia esclusivamente elettrica, Smart cabrio mantiene quell’esclusività e quella personalizzazione per cui è stata molto amata fin dal suo debutto, ma anche il suo prezzo decisamente più alto della media. Non è mai stata una vettura economica, Smart cabrio fin dal debutto, in tanti hanno criticato il suo prezzo, oggettivamente alto per una vettura lunga sotto i 3 metri, ma con i vento tra i capelli.