Secondo i dati elaborati dal Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI, nel 2024 la Valle d’Aosta e il Trentino –Alto Adige sono ai primi posti per valore percentuale di auto ibride ed elettriche in circolazione, mentre la Campania è ultima. Il valore percentuale più alto di vetture con una bassa classe di emissione (Euro 0-1-2-3-4) si registra in Calabria.
Milano, 03 giugno 2025 – Mobilità a basse emissioni: a che punto siamo?
L’avvento dell’elettrico e l’introduzione di politiche di incentivazione per promuovere le vetture a basse emissioni che impatto stanno avendo sul parco auto circolante? Secondo l’analisi del Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI, realizzata in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, dal 2020 a oggi ci sono stati dei piccoli passi in avanti ma sono ancora insufficienti per un rinnovo radicale del parco auto esistente, storicamente datato e obsoleto. Nelle strade italiane circolano ancora quasi 18,4 milioni di vetture con una classe di emissioni Euro 4 o inferiore, il 44,5% del totale, di cui quasi ben 4,28 milioni addirittura Euro 0-1 (10,3%).
Per quanto riguarda le auto elettriche, nonostante l’incremento delle vetture in circolazione sia cresciuto dal 2023 al 2024 di ben il +103,2%, rispetto al totale rappresentano solo lo 0,8%.
Questa fotografia evidenzia l’urgenza di un intervento più deciso per svecchiare l’attuale parco auto, composto per più di quattro vetture su dieci (42,4%) da modelli con 15 anni o più (pari a oltre 17,53 milioni di veicoli).
Come intervenire? Puntando non solo sull’elettrico, ma anche sulle auto con alimentazioni tradizionali di nuova generazione. Un aiuto arriva proprio dal mondo digitale: grazie all’ampia disponibilità non solo di auto nuove ma anche usate ibride, elettriche, benzina e diesel di nuova generazione, i consumatori possono acquistare vetture di qualità a prezzi più “contenuti”, contribuendo significativamente al processo di “svecchiamento” del parco auto circolante.
Su AutoScout24, infatti, ben il 57% delle auto presenti è Euro 6, il 21% ibrido ed elettrico e quasi sei auto su dieci hanno 5 anni o meno, ben al di sotto della media della auto attualmente in circolazione.
Qual è la fotografia a livello regionale del parco auto circolante?
Nel 2024 le elettriche “pure” rappresentano la quota minoritaria (0,7%), e solo in Trentino-Alto Adige (2,8%), Valle d’Aosta (1,8%) e Toscana (1%) si raggiunge o si supera l’1% sul totale di auto in circolazione. Se si considerano invece le ibride ed elettriche insieme (media nazionale del 7,7% del totale), al primo posto troviamo la Valle d’Aosta con il 25,7% delle vetture circolanti nella regione, seguita dal Trentino-Alto Adige (22,1%). Al contrario, agli ultimi posti troviamo tutte regioni del Sud, tra cui la Campania (2,8%), il Molise e la Sicilia (entrambe 3,1%).
E se guardiamo alla classe di emissioni?
Nel 2024 la percentuale più alta di vetture con basse classi ambientali (da Euro 0 a Euro 4) sul totale in circolazione si registra in Calabria (61,7%), Sicilia (61,1%) e Campania (60,2%). Le più virtuose sono la Valle d’Aosta (16,4%) e il Trentino-Alto Adige (19,3%). Dal punto di vista quantitativo, ai primi posti per numero di vetture in circolazione Euro 4 o inferiori troviamo la Lombardia (2.273.002), la Campania (2.242.772) e la Sicilia (2.144.450).
Parco circolante autovetture 2024
Regione | Totale parco auto circolante (2024) | Autovetture parco auto circolante Euro 0-1 (2024) | % autovetture Euro 0-1 su totale autovetture parco auto circolante (2024) | Autovetture parco auto circolante Euro 0-4 (2024) | % autovetture Euro 0-4 su totale autovetture parco auto circolante (2024) | % autovetture elettriche su totale parco auto circolante (2024) | % autovetture elettriche e ibride su totale parco auto circolante (2024) | % Età Da 15 anni in su su totale |
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CALABRIA | 1.376.514 | 244.870 | 17,80% | 848.777 | 61,70% | 0,20% | 3,30% | 59,30% |
SICILIA | 3.508.207 | 550.906 | 15,70% | 2.144.450 | 61,10% | 0,30% | 3,10% | 58,20% |
CAMPANIA | 3.725.175 | 715.364 | 19,20% | 2.242.772 | 60,20% | 0,30% | 2,80% | 57,50% |
BASILICATA | 391.305 | 53.942 | 13,80% | 228.371 | 58,40% | 0,20% | 3,20% | 56,00% |
MOLISE | 220.815 | 27.741 | 12,60% | 125.063 | 56,60% | 0,30% | 3,10% | 54,10% |
PUGLIA | 2.515.558 | 302.296 | 12,00% | 1.407.785 | 56,00% | 0,30% | 3,30% | 53,30% |
SARDEGNA | 1.122.826 | 120.859 | 10,80% | 610.315 | 54,40% | 0,30% | 4,10% | 52,20% |
ABRUZZO | 923.548 | 100.730 | 10,90% | 459.635 | 49,80% | 0,40% | 5,00% | 47,30% |
UMBRIA | 659.203 | 70.010 | 10,60% | 302.697 | 45,90% | 0,40% | 5,20% | 44,20% |
LAZIO | 4.000.575 | 412.535 | 10,30% | 1.767.934 | 44,20% | 0,90% | 9,20% | 42,10% |
MARCHE | 1.063.668 | 100.381 | 9,40% | 469.364 | 44,10% | 0,50% | 5,30% | 42,10% |
FRIULI-VENEZIA GIULIA | 828.929 | 61.610 | 7,40% | 357.423 | 43,10% | 0,50% | 7,00% | 41,20% |
LIGURIA | 850.098 | 80.077 | 9,40% | 351.702 | 41,40% | 0,40% | 8,40% | 39,50% |
PIEMONTE | 3.075.162 | 260.795 | 8,50% | 1.207.233 | 39,30% | 0,70% | 9,90% | 37,40% |
VENETO | 3.302.750 | 223.332 | 6,80% | 1.251.512 | 37,90% | 0,70% | 8,00% | 35,90% |
EMILIA-ROMAGNA | 3.082.830 | 230.244 | 7,50% | 1.131.688 | 36,70% | 0,70% | 8,60% | 34,90% |
LOMBARDIA | 6.426.326 | 459.772 | 7,20% | 2.273.002 | 35,40% | 0,90% | 9,90% | 33,80% |
TOSCANA | 2.722.906 | 200.240 | 7,40% | 907.230 | 33,30% | 1,00% | 11,90% | 31,80% |
TRENTINO-ALTO ADIGE | 1.291.248 | 41.741 | 3,20% | 248.606 | 19,30% | 2,80% | 22,10% | 17,80% |
VALLE D'AOSTA | 237.162 | 7.578 | 3,20% | 38.943 | 16,40% | 1,80% | 25,70% | 15,70% |
TOTALE | 41.340.516 | 4.278.148 | 10,30% | 18.388.281 | 44,50% | 0,70% | 7,70% | 42,40% |