Revisione auto scaduta: cosa fare
Se avete dimenticato della revisione auto scaduta, purtroppo incorrerete sempre nel pagamento della sanzione, anche se siete in assoluta buona fede. Potrete sperare che le Forze dell’Ordine decidano di multarvi con l’importo minimo, ma ciò non è sicuramente scontato. È possibile fare ricorso solamente in due casi, ovvero quando non avete potuto rinnovare per cause di forza maggiore, magari a causa di un problema di salute, o per caso fortuito. Non rientrano tra questi motivi gli impegni lavorativi.
A questo punto, non dovrete fare altro che procedere al rinnovo della revisione. Nel corso di quest’ultima, un meccanico verificherà che il veicolo sia perfettamente funzionante, controllando le diverse parti che lo compongono, ovvero impianto frenante, inclusivo di pasticche, freno a mano e di servizio, sterzo, rumori, telaio, impianto elettrico, vetri, dispositivi di sicurezza ed elementi identificativi del veicolo, come telaio e targa.
Che differenza c’è tra tagliando e revisione?
È importante non confondere la revisione con il tagliando, in quanto il primo consiste in un obbligo previsto dalla legge, che deve essere effettuato dopo determinati intervalli di tempo, il secondo, invece, riguarda una serie di controlli decisi dall’azienda madre, da eseguire in seguito al raggiungimento di un certo ammontare di chilometri, al fine di assicurare l’efficienza massima del mezzo.
Quanto costa revisione auto 2022?
Il costo della revisione negli ultimi anni è aumentato, a partire da novembre dello scorso anno, dove le tariffe sono aumentate di un importo di circa 10 euro. Infatti, la revisione auto, attualmente, costa 54,95 euro, se effettuata presso al Motorizzazione Civile, mentre avrà un prezzo di 79,02 euro nelle officine autorizzate.
Se si acquista un’auto nuova, allora è bene ricordare che la prima revisione va fatta a seguito dei primi 4 anni dall’immatricolazione, entro l’ultimo giorno del mese del quarto anno. Per effettuare la revisione, è possibile rivolgersi alle officine e ai centri di revisione autorizzati dal Ministero dei Trasporti, ma anche presso la Motorizzazione Civile o un’agenzia ACI. Chiaramente, rivolgendosi a un privato, si andrà a sostenere un costo maggiore, rispetto a un ente pubblico come la Motorizzazione Civile.
Superati con successo i controlli, vi verrà rilasciato un bollino blu, che attesta l’avvenuto controllo periodico dei gas di scarico della vettura. Questa certificazione viene rilasciata insieme alla revisione stessa, indipendentemente se il mezzo sia a diesel, benzina, GPL o metano. Nel caso dovessero emergere delle anomalie nel controllo dei gas, il bollino blu non verrà rilasciato, obbligandovi a sottoporre l’auto alla necessaria manutenzione. Una volta terminata la revisione, se questa ha esito positivo, verrà consegnata il certificato di revisione al proprietario dell’auto, all’interno del quale vengono indicate una serie di informazioni, come categoria del veicolo, luogo e data di revisione, targa del veicolo e simbolo dello stato di immatricolazione, numero di identificazione del veicolo, risultato del controllo tecnico, carenze individuate e livello di gravità, lettura del contachilometri al momento del controllo, dati identificativi dell’ispettore responsabile del controllo, data del controllo tecnico successivo.