Cambio sequenziale auto: come inserire le marce
Il cambio sequenziale è contraddistinto dalla leva del cambio solitamente posizionata sul tunnel centrale, con movimenti longitudinali per salire o scendere di marcia (+/-). Più il paddle al volante: due levette (una per salire e una per scendere di marcia) posizionate dietro il volante per un azionamento più rapido e senza distogliere le mani dalla guida.
Per inserire le marce, è sufficiente azionare una leva centrale o due levette, che sono solidali col piantone dello sterzo: basterà spingere o tirare la leva di pochi centimetri. Oppure sono montate sul volante. Unica accortezza, in base al modello di vettura, la spinta della leva si traduce in una scalata (ossia si va verso la marcia inferiore) o si passa alla marcia più lunga.
Con le palette al volante, la configurazione prevede il posizionamento a sinistra del comando per scalare (segno “-”) e a destra quello per il rapporto superiore (segno “+”). Di solito, “push” per salire e “pull” per scendere.
La centralina elettronica gestisce i tempi di innesto, l’eventuale sincronizzazione dei giri del motore (in scalata) e le logiche di funzionamento in varie modalità di guida.
Comunque, ogni sistema è dotato di dispositivi elettronici di protezione: il conducente non può portare il motore a un numero di giri troppo alto o troppo basso con cambiate sbagliate. Insomma, vietato sbiellare. Il dispositivo dà autonomia al guidatore, ma entro certi limiti.
Si ha sempre a disposizione la marcia desiderata, col motore al corretto regime per affrontare una particolare situazione di guida. Nel 90% dei modelli di auto, si guida con maggiore comfort e fluidità. Nel 10% dei casi, se la macchina è molto sportiva, la selezione sequenziale delle marce garantisce una maggiore rapidità d’azione riducendo al minimo la possibilità di errori alle andature più sostenute.