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Focus: Tecnica auto
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Cinghia di distribuzione auto: quando cambiarla e costo

“La cinghia è stata fatta?”: ecco una delle domande più frequenti che un potenziale compratore di un’auto usata a benzina o diesel pone al venditore. Infatti, la cinghia di distribuzione è un componente cruciale del motore a combustione interna.

Sincronizzando la rotazione dell’albero motore e dell’albero a camme, garantisce che le valvole del propulsore si aprano e si chiudano in perfetta armonia con il movimento dei pistoni. Una cinghia di distribuzione efficiente è fondamentale per il corretto funzionamento del motore e per prevenire danni che possono derivare dalla sua rottura.

Parliamo di guai catastrofici: se si rompe la cinghia, sono dolori. Ne deriva una collisione tra pistoni e valvole, il che richiede la sostituzione completa della testata o dell’intero motore.

Sommario

Cinghia di distribuzione: il problema dei sintomi di usura

A differenza di altri componenti che possono fornire segnali premonitori di guasto, la rottura della cinghia di distribuzione avviene spesso senza preavviso. In alcuni casi, è possibile notare alcuni indicatori che suggeriscono un potenziale problema. E comunque occhio: la mancanza di questi campanelli d’allarme non esclude la necessità di sostituzione secondo le scadenze raccomandate dal produttore. Ecco alcuni potenziali sintomi di usura della cinghia di distribuzione.

  1. Un cigolio o un ticchettio proveniente dalla zona della cinghia di distribuzione potrebbero indicare un’usura eccessiva o una tensione errata. Raro aver l’orecchio pronto: un meccanico può forse dire qualcosa di più.

  2. Una cinghia di distribuzione allentata o con denti danneggiati potrebbe influire sulla fasatura del motore, rendendo l’avvio più difficoltoso: il propulsore potrebbe girare a vuoto senza riuscire ad accendersi.

  3. Una cinghia di distribuzione usurata o allentata può causare una fasatura imprecisa, portando a una combustione inefficiente e a una riduzione delle prestazioni del motore. Come accorgersi di tutto questo? Minore accelerazione, risposta pigra, difficoltà nel mantenere la velocità in salita, vibrazioni anomale.

  4. Un motore che non funziona in modo ottimale a causa di una fasatura errata potrebbe consumare più carburante del normale: così, compensa la perdita di efficienza.

  5. In alcune auto moderne, la centralina elettronica (ECU, Engine Control Unit) potrebbe rilevare anomalie nella fasatura del motore causate da una cinghia di distribuzione difettosa e accendere spie di avvertimento sul cruscotto, come la spia “Motore” o altri alert specifi. È cruciale non ignorarli e far controllare immediatamente il mezzo.

Comunque, un meccanico esperto può dare un’occhiata alla cinghia di distribuzione per rilevare segni di usura come crepe, tagli, sfilacciamenti, denti mancanti o eccessiva rigidità.

Cinghia di distribuzione: a quanti km o dopo quanti anni si cambia

La cinghia di distribuzione andrebbe sostituita ogni 60.000 o 120.000 km oppure ogni cinque o 10 anni, a seconda di quale dei due eventi si verifichi prima. Meglio consultare il manuale d’uso e manutenzione del mezzo. Inoltre, pesano fattori come lo stile di guida, la manutenzione negli anni, la possibilità di lasciare il mezzo in box o in garage quando le temperature meteo sono molto alte o basse.

È consigliabile far controllare periodicamente la cinghia da un meccanico in gamba, specie se l'auto ha parecchi anni (oltre cinque) o chilometri (oltre 60.000), oppure se si notano rumori strani. Ribadiamo che una rottura della cinghia di distribuzione può causare danni molto gravi e costosi al motore: può portare a una collisione tra pistoni e valvole. Col risultato che occorre sostituire testata o propulsore.

Il “silenzio” della cinghia, componente subdolo

Dopo manutenzione costante, controllo del meccanico esperto, comunque la cinghia può fare uno scherzetto e rompersi d’improvviso. A differenza di una pastiglia freno che inizia a fischiare o di un pneumatico sgonfio, una cinghia usurata può cedere di botto. Si parla di “silenzio” della cinghia, componente subdolo: talvolta, non si fa né sentire né vedere facilmente quando sta per rompersi.

Fattori che influenzano la durata della cinghia

  1. Una guida aggressiva, con accelerazioni e decelerazioni brusche, sottopone la cinghia a maggiori sollecitazioni meccaniche e termiche.

  2. Una manutenzione irregolare del motore può comportare perdite di olio o di liquido di raffreddamento: cinghia contaminata e sono dolori.

  3. Sbalzi estremi di temperatura influiscono negativamente sull’elasticità della cinghia. Il rimessaggio del veicolo in un garage o box mitiga questi effetti.

  4. Quando si effettua la sostituzione, è fondamentale utilizzare ricambi di qualità. Anche i componenti associati, come i tenditori e le pulegge, devono essere in perfette condizioni.

Cosa osserva un meccanico esperto

Un meccanico esperto va a caccia di cricche o tagli sulla cinghia, segni evidenti di usura o danneggiamento, sfilacciamenti indicativi di una progressiva degradazione del materiale, contaminazioni (presenza di olio, grasso o altri liquidi), tensione (se scorretta, può causare un’usura prematura).

Poi dipende dal tipo di auto e di motore: ci sono alcuni modelli che vanno tenuti sotto costante osservazione. Anche moderni, pure usciti di fabbrica di recente, appartenenti a colossi industriali.

Cinghia di distribuzione: quanto costa cambiarla

A spanne, il costo per la sostituzione della cinghia di distribuzione, con manodopera, va da 300 a 800 euro per auto di fascia media. Per vetture di gamma superiore, si rompe il muro dei 1.000 euro. E comunque, è una spesa intelligente, a prevenire esborsi enormi per la sostituzione totale del motore. Tutto ha un prezzo: il costo della sostituzione della cinghia di distribuzione è giustificato dalla necessità di stare alla larga dal peggio.

Il costo per cambiare la cinghia di distribuzione varia in base a diversi fattori. Anzitutto il modello della vettura: le auto con motori più complessi spesso richiedono più lavoro e componenti più cari. E poi il costo della manodopera: le tariffe orarie dei meccanici cambiano in base alla zona geografica e al tipo di officina (concessionario ufficiale, indipendente, catena di riparazioni). Ecco i singoli elementi da sostituire.

  1. Kit cinghia di distribuzione che include cinghia, tenditori e rulli di rinvio.

  2. Pompa dell’acqua: se azionata dalla stessa cinghia di distribuzione, è buona norma sostituirla per evitare guasti futuri che richiederebbero un nuovo intervento.

  3. Cinghia dei servizi e tenditore: potrebbero essere usurati e conviene sostituirli contestualmente.

  4. Liquido di raffreddamento: dovrà essere rabboccato dopo l'intervento.

Compravendita dell’usato: alcuni consigli

Torniamo all’inizio. Un venditore onesto fornisce una prova (fattura dell'officina) dell’avvenuta sostituzione della cinghia, indicando data e chilometraggio. In mancanza, considerare il costo della sostituzione come un elemento di negoziazione del prezzo. Spesso, il meccanico che ha operato la sostituzione evidenzia l’operazione apponendo un tagliando adesivo all’interno della porta del guidatore, accanto a quello indicante il cambio d’olio o la revisione periodica obbligatoria.

FAQ

È un componente cruciale del motore a combustione interna. Sincronizzando la rotazione dell’albero motore e dell’albero a camme, garantisce che le valvole del propulsore si aprano e si chiudano in perfetta armonia con il movimento dei pistoni.

Rumori anomali dal motore, difficoltà di avviamento, perdita di potenza del propulsore, aumento del consumo di carburante, spie “Motore”. Comunque, un meccanico esperto può dare un’occhiata alla cinghia di distribuzione per rilevare segni di usura come crepe, tagli, sfilacciamenti, denti mancanti o eccessiva rigidità.

La cinghia di distribuzione andrebbe sostituita ogni 60.000 o 120.000 km oppure ogni cinque o 10 anni, a seconda di quale dei due eventi si verifichi per primo. Tuttavia, è sempre meglio consultare il manuale d'uso e manutenzione specifico della tua auto, in quanto le raccomandazioni variano a seconda del modello e della Casa produttrice. In ogni caso, la durata varia in base a numerosi fattori come stile di guida, manutenzione, temperature alle quali il componente è rimasto esposto.

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