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B20 Hill holder activation control
Focus: Tecnica auto
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Hill Holder: che cos’è e a cosa serve

L’Hill Holder, chiamato anche assistenza alla partenza in salita, è un sistema di sicurezza attivo.

Presente su molte auto moderne, impedisce per qualche momento che la vettura arretri involontariamente durante le partenze in salita, così che il guidatore possa stare al volante in maniera più confortevole e sicura. Infatti, in inglese sta per “supporto in collina”. Un aspetto chiave di questo dispositivo è che soprattutto i conducenti meno esperti, nelle salite urbane oppure di collina o di montagna su strada trafficate, possono affrontare i percorsi molto più agevolmente: avvertiranno meno lo stress, la “pressione” di chi è dietro il cui “muso” potrebbe essere toccato dal posteriore della macchina durante una ripartenza errata. Allo stesso modo, sulle rampe dei parcheggi, il dispositivo di rivela davvero prezioso.

Si tenga presente che la tecnica manuale, ossia l’utilizzo del freno a mano in combinazione con freno, frizione e acceleratore, richiede abilità e coordinazione: per guidatori meno esperti - o psicologicamente in soggezione quando si è in colonna in salita - non è sempre facile questa manovra: di qui l’utilità estrema dell’Hill Holder. Che è diventato un esempio di come la tecnologia automobilistica possa migliorare la vita degli automobilisti.

Sommario

Hill holder: come funziona

  1. L’Hill holder rileva che l’auto è ferma su una pendenza (anche leggera), e si attiva automaticamente.

  2. Dopo che il conducente rilascia il pedale del freno, il sistema mantiene la pressione sui freni per un breve periodo (in genere o due o tre secondi).

  3. Questo intervallo di tempo permette al guidatore di spostare il piede dal freno all’acceleratore senza che il mezzo inizi a scivolare all’indietro. Appena si accelera generando la coppia motrice necessaria, il dispositivo rilascia gradualmente la pressione sui freni, consentendo una partenza fluida.

L'implementazione del dispositivo può variare tra le Case automobilistiche. Alcuni sistemi hanno una soglia di pendenza più o meno sensibile per l’attivazione, o un tempo di mantenimento della pressione frenante diverso.

A cosa serve l’Hill Holder

L’Hill Holder previene il rischio che il retro dell’auto urti l’anteriore del veicolo dietro, specie in situazioni di traffico in salita, rendendo le partenze in salita più semplici, soprattutto per i guidatori meno esperti o in condizioni di traffico intenso.

Il risultato è anche una minore usura della frizione (per le auto con cambio manuale): evita la necessità di “giocare” con frizione e acceleratore per mantenere la macchina ferma e per i primi centimetri di movimento. Addio a quell’antipatico su e giù per la salita, deleterio per conducenti e veicoli.

Il ruolo dei sensori

  1. Sensori di velocità delle ruote (ABS): l’unità di controllo dell’Hill Holder utilizza questi dati per determinare se l’auto è ferma e su una pendenza. Se i sensori rilevano che, nonostante il pedale del freno rilasciato, le ruote vanno in senso contrario alla marcia (indicando un arretramento), il sistema interviene.

  2. Sensore di angolo di sterzata (ESP): monitora l’angolo del volante. Anche se non coinvolto nel funzionamento base dell’Hill Holder, fornisce informazioni aggiuntive. In particolare, in una partenza in salita con le ruote sterzate, il sistema potrebbe modulare la pressione frenante in modo diverso.

  3. Sensore di accelerazione longitudinale (ESP): misura accelerazione e decelerazione, confermando che la macchina sia ferma in pendenza.

  4. Sensore di angolo di imbardata (ESP): misura la rotazione dell’auto attorno al suo asse verticale, contribuendo a una comprensione dinamica del mezzo.

  5. Sensore di pendenza: fornisce una misurazione dell’inclinazione del veicolo, rendendo il sistema più preciso.

Soglia di attivazione

Alcuni sistemi si attivano anche su pendenze molto lievi, mentre altri richiedono una pendenza più marcata. Il tempo durante il quale il dispositivo mantiene la pressione sui freni dopo il rilascio del pedale può variare: tra uno e tre secondi. Alcuni sistemi più sofisticati potrebbero modificare questa durata in base a fattori come l'inclinazione della pendenza o la forza con cui il guidatore preme l’acceleratore.

Il rilascio della pressione frenante all'avvio della marcia può avvenire in modo più o meno graduale. Un rilascio troppo brusco potrebbe causare uno scatto, mentre un rilascio troppo lento potrebbe dare la sensazione di una frenata residua.

Alcune vetture dotate di freno di stazionamento elettronico (EPB) integrano l’Hill Holder. Invece di mantenere la pressione sui freni di servizio, il sistema potrebbe utilizzare temporaneamente l’EPB per bloccare le ruote in salita, per poi rilasciarlo all’avvio della marcia: ottimo su pendenze accentuate.

Spia Hill Holder: cosa vuol dire

Nel quadro strumenti, è presente una spia: se si accende durante la partenza in salita, indica che il sistema sta funzionando correttamente. Viceversa, se la spia resta accesa fissa o lampeggiante durante la marcia, segnala un possibile problema al sistema: in questo caso, è consigliabile far controllare l’auto da un meccanico.

Costo di riparazione dell’Hill Holder

Il costo di riparazione dell’Hill Holder può mutare a seconda della causa del problema. Potrebbe trattarsi di un sensore difettoso, di un problema al sistema frenante con cui il dispositivo è spesso integrato: ABS (antibloccaggio) ed ESP (controllo elettronico della stabilità). O di un guasto alla centralina elettronica. Pertanto, in base al tipo di guaio e alla vettura, l’esborso cambia da 100 euro a 1.000 euro. Se c’è un guasto a un sensore, la sua sostituzione è l’intervento meno caro: 100-300 euro. Quando il problema è legato a un malfunzionamento dell’ABS o dell’ESP, la riparazione sale a 300-800 euro. Un guaio alla centralina è la situazione peggiore: 500 - 1.000 euro.

Come spegnere l'Hill Holder e altri accorgimenti

Nella maggior parte delle auto, l’Hill Holder non può essere disattivato manualmente. Tuttavia, in alcuni modelli specifici, potrebbe esserci un’opzione nel menu del sistema di infotainment o un pulsante dedicato. È sempre consigliabile consultare il manuale d’uso della propria auto per verificare se è possibile disattivarlo e come fare.

Possibili accorgimenti

  1. Su pendenze elevate, il breve lasso di tempo in cui l’Hill Holder mantiene la pressione frenante potrebbe non essere sufficiente per alcune manovre più complesse: suggeribile utilizzare il freno a mano come ulteriore ausilio.

  2. Su superfici scivolose come ghiaccio o neve, l’efficacia dell'Hill Holder potrebbe essere ridotta: estrema cautela in accelerazione.

  3. La soglia di pendenza per l’attivazione e il tempo di mantenimento della pressione possono variare tra i diversi produttori. Utile familiarizzare con il funzionamento specifico del sistema presente sulla propria auto. Idem quando si prende a noleggio una vettura per qualche giorno o per anni.

  4. Affrontare una partenza da fermo con un’auto moderna dotata di Hill Holder è facile; se ci si abitua, e un giorno succede per una ragione qualsiasi di mettersi al volante di un mezzo vecchio senza nessun ausilio alla guida, l’operazione potrebbe risultare difficoltosa.

E le auto elettriche?

Le full electric possono beneficiare di sistemi simili all’Hill Holder. La natura dei motori elettrici, capaci di erogare la coppia in modo istantaneo, si sposa col mantenimento della posizione in salita. Questa combinazione rende le partenze in salita con una vettura a corrente fluide e sicure, con una sensazione di maggiore controllo rispetto alle auto con motore termico.

FAQ

L’Hill Holder, chiamato anche assistenza alla partenza in salita, è un sistema di sicurezza attivo. Presente su molte auto moderne, impedisce temporaneamente che la vettura arretri involontariamente durante le partenze in salita, così che il guidatore possa stare al volante in maniera più confortevole e sicura. Infatti in inglese sta per “supporto in collina”.

L’Hill holder rileva che l’auto è ferma su una pendenza (anche leggera), e si attiva automaticamente. Dopo che il conducente rilascia il pedale del freno, il sistema mantiene la pressione sui freni per un breve periodo (in genere o due o tre secondi). Questo intervallo di tempo permette al guidatore di spostare il piede dal freno all’acceleratore senza che il mezzo inizi a scivolare all’indietro. Non appena si accelera generando la coppia motrice necessaria, il dispositivo rilascia gradualmente la pressione sui freni, consentendo una partenza fluida e sicura.

Nel quadro strumenti, è presente una spia: se si accende durante la partenza in salita, indica che il sistema sta funzionando correttamente. Viceversa, se la spia resta accesa fissa o lampeggiante durante la marcia, segnala un possibile problema al sistema: in questo caso, è consigliabile far controllare l’auto da un meccanico.

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