In caso di sinistro, il corpo di chi non la indossa viene proiettato in avanti con la stessa velocità dell’auto, urtando violentemente contro volante, cruscotto, parabrezza o altri occupanti. Le conseguenze possono essere devastanti: gravi lesioni interne, traumi cranici, fratture e, purtroppo, esiti fatali. Invece la cintura, progettata per trattenere il corpo al sedile in caso di decelerazione improvvisa, distribuisce le forze dell'impatto su aree più ampie e resistenti del corpo, come il bacino e il torace. Questo riduce drasticamente il rischio di lesioni gravi e impedisce l’espulsione dall'abitacolo, una delle cause principali di morte negli impatti. Protegge anche in situazioni particolari, come quando il mezzo viene speronato lateralmente.
Lo dimostrano accurati crash test con manichini. L’uso corretto della cintura di sicurezza riduce il rischio di morte negli incidenti stradali di quasi il 50% per gli occupanti dei sedili anteriori e del 75% per quelli dei sedili posteriori. Vediamo allora le normative nel 2025.