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Focus: Diritto auto
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Divieto di sosta e divieto di fermata: differenza, sanzioni col nuovo CdS

Troppo spesso si sente parlare di “multina” per banale divieto di sosta, ma in realtà le conseguenze di questa infrazione possono essere numerose.

Non solo: c’è anche una differenza sostanziale fra divieto di sosta (prolungata nel tempo) e divieto di fermata temporanea (per qualche istante), da cui derivano varie prescrizioni per gli automobilisti.

L’intento del legislatore e dei Comuni o di altri gestori delle pubbliche vie è rendere il traffico fluido, tutelando la sicurezza e la mobilità degli utenti vulnerabili come portatori di handicap, anziani, donne incinte e bambini. Attenzione alle multe perché ci sono importanti novità nel nuovo Codice della Strada, in vigore dal 14 dicembre 2024.

Sommario

Divieto di sosta e divieto di fermata: cosa sono

Il divieto di sosta è il divieto di sospendere la marcia in modo prolungato, con la possibilità per il guidatore di allontanarsi dalla vettura. La sosta si riferisce al parcheggio del veicolo, ossia alla sua permanenza in un luogo per un periodo di tempo indefinito (articolo 158 del Codice della Strada).

Invece, il divieto di fermata è il divieto di sospendere temporaneamente la marcia dell’auto, col guidatore che resta al volante: pochi secondi di stop per far salire pedoni a bordo. O per farli scendere dalla macchina. O magari per scaricare i sacchetti della spesa o le valigie dopo un viaggio. Quindi, vieta sia la fermata temporanea sia la sosta prolungata.

Divieto di sosta: quale cartello

A indicare il divieto di sosta è un segnale stradale di prescrizione, di forma circolare, con un fondo blu e una banda diagonale rossa: questa va da destra in basso verso l’alto a sinistra. Indica che in quel luogo è vietata la sosta, cioè la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo.

Il cartello vieta la sosta per un tempo più o meno lungo, con possibilità di allontanarsi dal veicolo. Col segnale, il divieto di sosta è valido 24 ore su 24 fuori dai centri abitati. Nei centri abitati, il divieto è in vigore dalle 8 alle 20, salvo diversa indicazione che è data dall’eventuale pannello rettangolare bianco. Il cartello di divieto di sosta è utilizzato in luoghi come passaggi a livello, gallerie, sottovia, curve, aree di intersezione, in corrispondenza di segnali stradali e semaforici, e lungo le corsie di canalizzazione: lì dove lasciare l’auto è pericoloso. Più in dettaglio, è posizionato:

  1. nelle vicinanze di incroci o curve strette, dove la sosta potrebbe limitare la visibilità e aumentare il rischio di incidenti;

  2. in prossimità di ospedali, scuole, stazioni di polizia, e altri edifici pubblici, dove va garantito un accesso libero e rapido;

  3. presso le fermate degli autobus o dei tram, per consentire ai mezzi pubblici di fermarsi in sicurezza e permettere ai passeggeri di salire o scendere;

  4. in aree designate per il carico e scarico merci, dove la sosta prolungata potrebbe bloccare l’accesso ai veicoli commerciali.

Divieto di sosta: pannelli per i casi speciali

Il cartello di divieto di sosta può essere soggetto a limitazioni, comunicate con pannelli integrativi rettangolari bianchi posti sotto il segnale. Cosa indicano questi pannelli?

  1. Il divieto di sosta può essere valido solo in certi orari del giorno o della settimana. Esempio: divieto solo dalle 8 alle 18 da lunedì a venerdì.

  2. Alcune auto, come quelle dei residenti con permessi specifici o dei disabili, possono essere esentate dal divieto di sosta.

Multe per mancato rispetto del divieto di sosta

In un oceano sterminato di leggi dello Stato, normative locali, eccezioni, tipi di infrazione, la multa per divieto di sosta varia parecchio. Di base, la sanzione minima è di 42 euro.

In alcune situazioni, specialmente se il mezzo causa un pericolo o un intralcio grave al traffico, le autorità possono decidere di rimuoverlo con un carro attrezzi. In questi casi, oltre alla multa, il proprietario del veicolo paga anche le spese di rimozione e deposito. Quanto? Dipende. Da quanti chilometri percorre il carro attrezzi fra andata e ritorno. E da quanti giorni sta ferma la macchina in custodia. Come niente, in un attimo si sale a 200 euro. In situazioni pesanti, è prevista anche la decurtazione di punti dalla patente.

Nuove multe più pesanti per divieto di sosta col nuovo Codice della Strada 2024

Dal 14 dicembre 2024, col nuovo Codice della Strada, multa di 330 euro (il doppio di prima) per chi sosta - senza permesso - negli spazi riservati alla fermata o alla sosta dei veicoli per persone invalide. Nonché in corrispondenza degli scivoli o dei raccordi tra i marciapiedi, rampe o corridoi di transito e la carreggiata utilizzati dagli stessi mezzi.

Divieto di fermata: quale cartello

Il cartello di divieto di fermata vieta sia la sosta prolungata sia la fermata temporanea per pochi istanti in determinati punti della carreggiata: un cerchio blu con un bordo rosso e una “X” rossa che lo attraversa. Zero eccezioni (a meno di emergenze in stato di necessità).

In particolare, fermarsi vicino a un incrocio può ridurre la visibilità per gli altri automobilisti; stopparsi su un passaggio pedonale o in prossimità di una curva può mettere in pericolo i pedoni, che potrebbero essere costretti a camminare sulla carreggiata per aggirare il mezzo fermo.

Tre regole chiave

  1. È vietato fermarsi per chiedere informazioni agli agenti del traffico, se questo causa intralcio o rallentamento alla circolazione.

  2. Chi (nei casi ammessi) lascia il veicolo in sosta deve azionare il freno di stazionamento e, di regola, aver cura di inserire il rapporto più basso del cambio di velocità. Nelle strade a forte pendenza si deve, inoltre, lasciare in sosta il veicolo con le ruote sterzate.

  3. L’auto in sosta deve avere il motore spento.

Caratteristica Divieto di Sosta Divieto di Fermata
Definizione Divieto di sospendere la marcia in modo prolungato, con possibilità per il guidatore di allontanarsi dal veicolo (parcheggio). Divieto di sospendere temporaneamente la marcia, anche solo per pochi istanti, con il guidatore al volante. Vieta sia la fermata che la sosta prolungata.
Segnale Stradale Circolare, fondo blu con una banda diagonale rossa (da destra in basso verso l'alto a sinistra). Circolare, bordo rosso con una "X" rossa su fondo blu.
Validità (generale) 24 ore su 24 fuori dai centri abitati. Nei centri abitati, dalle 8 alle 20, salvo diversa indicazione. Sempre valido, salvo emergenze.
Pannelli Integrativi Possono indicare orari, giorni o veicoli esenti (es. residenti, disabili). Generalmente non previsti pannelli che consentano la fermata.
Sanzioni (base) Minimo 42 euro. Generalmente superiore alla sanzione base per sosta, ma non specificata esattamente.
Sanzioni (aggravate - CDS 2024) 330 euro per sosta non autorizzata negli spazi riservati ai disabili o in corrispondenza di scivoli. Rimozione e decurtazione punti se intralcio grave. Non specificate nel dettaglio, ma possibile aggravio per situazioni pericolose (es. ostruzione incroci o passaggi pedonali).
Rimozione Veicolo Possibile se crea pericolo o grave intralcio. Altamente probabile se causa pericolo o intralcio.
Decurtazione Punti Prevista in casi gravi. Possibile in caso di pericolo.

FAQ

Il divieto di sosta è il divieto di sospendere la marcia in modo prolungato, con la possibilità per il guidatore di allontanarsi dalla vettura. Invece, il divieto di fermata è il divieto di sospendere temporaneamente la marcia dell’auto, col guidatore che resta al volante: pochi secondi di stop per far salire pedoni a bordo. O per farli scendere dalla macchina.

A indicare il divieto di sosta è un segnale stradale di prescrizione, di forma circolare, con un fondo blu e una banda diagonale rossa: questa va da destra in basso verso l’alto a sinistra. Indica che in quel luogo è vietata la sosta, cioè la sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo.

Il cartello di divieto di fermata vieta sia la sosta prolungata sia la fermata temporanea per pochi istanti in determinati punti della carreggiata: un cerchio blu con un bordo rosso e una “X” rossa che lo attraversa. Zero eccezioni (a meno di emergenze in stato di necessità).

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