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Eccesso di velocità: come evitare multe e perdita di punti patente

L’eccesso di velocità è una delle infrazioni più pericolose, anche se le statistiche non sono precise in merito: difficile capire se il guidatore, al momento dell’incidente, fosse distratto o sotto l’effetto di sostanze alternati.

Comunque, il legislatore fa di tutto per combattere chi ha il piede pesante, con multe prescritte dall’articolo 142 del Codice della Strada, che stabilisce le diverse fasce di infrazione e le relative sanzioni. È importante sottolineare che i limiti di velocità tengono conto delle caratteristiche della strada, del traffico e della sicurezza generale.

La normativa italiana prevede una tolleranza strumentale per gli apparecchi di rilevazione (autovelox per la velocità istantanea, Tutor per quella media) pari al 5% della velocità rilevata, con un minimo di 5 km/h.

Sommario

Multe per eccesso di velocità

  1. Superamento del limite di velocità non oltre i 10 km/h: 42 euro.

  2. Superamento del limite di oltre 10 km/h e non oltre i 40 km/h: 173 euro, meno tre punti della patente. Questa è la fascia più comune di infrazione.

Col nuovo Codice dal 14 dicembre 2024, se la violazione è commessa all’interno del centro abitato e per almeno due volte in un anno (recidiva), multa di 220 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni.

  1. Superamento del limite di oltre 40 km/h e non oltre i 60 km/h: 543 euro, meno sei punti, sospensione della patente da uno a tre mesi mesi. Due multe in due anni (recidiva): sospensione della patente da otto a 18 mesi.

  2. Superamento del limite di oltre 60 km/h: 845 euro, meno 10 punti, sospensione della patente da sei a 12 mesi. Recidiva: revoca della patente. Significa che il documento viene annullato e il conducente dovrà attendere un certo periodo (generalmente due anni dalla data del provvedimento) prima di poter conseguire una nuova patente, ripetendo tutti gli esami.

Entro quando arrivano le multe

  1. Contestazione immediata: se Polizia o Carabinieri fermano il veicolo e contestano immediatamente l'infrazione, la multa viene redatta sul posto e consegnata al conducente. Molto raro

  2. Contestazione differita. Nella maggior parte dei casi di eccesso di velocità rilevato da autovelox o Tutor, il verbale va notificato a casa del proprietario del veicolo entro 90 giorni dalla data dell'accertamento.

Multe seriali in un’ora: novità

Nei casi di accertamento con autovelox di più violazioni per eccesso di velocità, commesse dalla stessa auto in tratti stradali ricadenti nella competenza del medesimo ente e in un periodo di tempo non superiore a un’ora, c’è una novità col Codice dal 14 dicembre 2024: si applicano, se più favorevoli, le sanzioni previste per l’infrazione più grave aumentate di un terzo. A tutela del conducente che commette violazioni seriali molto ravvicinate nel tempo. Il periodo di tempo decorre dal momento in cui è stata commessa la violazione accertata per prima.

Alla larga dalla fake secondo cui tutte le multe seriali sono annullate col nuovo Codice della Strada: l’unico caso è quello sopra, con le infrazioni in un’ora.

Quando, a carico del conducente, l’infrazione accertata prevede la sospensione della patente, questa è ritirata da Polizia o Carabinieri che accertano la violazione. Qualora il documento di guida non sia in possesso dell’automobilista, allo stesso si contesta la mancanza della licenza, con immediato ritiro della stessa al momento dell’esibizione.

Quali sono i limiti

  1. In città 50 km/h. Con la possibilità di elevare tale limite fino a 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali.

  2. Su strade extraurbane secondarie e strade extraurbane locali: 90 km/h.

  3. Su strade extraurbane principali: 110 km/h.

  4. In autostrada: 130 km/h.

In caso di precipitazioni atmosferiche, la velocità massima non può superare i 110 km/h per le autostrade ed i 90 km/h per le strade extraurbane principali.

I neopatentati, per i primi tre anni dal conseguimento della patente, non possono superare una velocità di 100 km/h sulle autostrade e 90 km/h sulle extraurbane principali.

Entro i limiti massimi, i gestori della strada possono fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione, limiti di velocità minimi e limiti di velocità massimi diversi da quelli fissati in determinati tratti di strada (sempre seguendo le direttive del ministro delle Infrastrutture).

In quanto al limite di 150 km/h, non esiste da nessuna parte. Sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, dotate di apparecchiature debitamente omologate per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati, gli enti proprietari o concessionari possono elevare il limite massimo di velocità fino a 150 km/h sulla base delle caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato, previa installazione degli appositi segnali. Sempreché lo consentano l’intensità del traffico, le condizioni atmosferiche prevalenti e i dati di incidentalità dell’ultimo quinquennio. Ma nessun gestore prevede quel limite.

Autovelox caos nel 2025

Il Codice della Strada (articolo 142) sostiene che, per la determinazione dell’osservanza dei limiti di velocità, sono considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature “debitamente omologate”. Una decina di decisioni della Cassazione da metà 2025 (quando la polemica è esplosa più forte di prima) ribadiscono il punto chiave: illegittimo l’accertamento eseguito con apparecchio approvato ma non debitamente omologato. La preventiva approvazione non può ritenersi equipollente, sul piano giuridico, all’omologazione ministeriale, trattandosi di procedimenti con caratteristiche, natura e finalità diverse. Siccome non c’è il decreto di omologazione dal 1993 (33 anni di attesa), i velox sono non omologati: il rischio è che le multe vengano cancellate.

Parola alla Cassazione: non è persuasiva la tesi per la quale, in ricorso, non sarebbe stata impugnata l'autonoma ratio decídendi secondo cui essenziale sarebbe la taratura e non l'omologazione. È evidente, per le ragioni illustrate dalla giurisprudenza di questa Corte, che l'esistenza o meno della taratura annuale dell'apparecchiatura di rilevamento della velocità che, secondo la rappresentazione dell'ente territoriale, giocherebbe un ruolo decisivo ai fini della legittima verifica del superamento dei limiti di velocità - è cosa diversa e, in rapporto alle difese del soggetto sanzionato, recessiva rispetto alla contemporanea necessità che l'apparecchiatura autovelox sia stata (altresì, approvata e) omologata.

Non possono avere un'influenza sul piano interpretativo - a fronte di una chiara esegesi basata sulle fonti normative primarie - le circolari ministeriali, che avallano una possibile equipollenza tra omologazione e approvazione, la quale non trova supporto in fonti primarie.

Eccesso di velocità e patente

Se un verbale per eccesso di velocità con taglio di punti arriva a casa del proprietario, questi ha l’obbligo di comunicare il nome del guidatore a Polizia o Carabinieri: il conducente perderà il punteggio. In caso di silenzio del titolare, questi riceverà una multa supplementare di 293 euro.

Principio sacro

Il guidatore deve regolare la velocità in modo che sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose e ogni altra causa di disordine per la circolazione: in base a alle caratteristiche, allo stato e al carico della vettura. E in funzione delle condizioni della strada e del traffico e di ogni altra circostanza di qualsiasi natura. Quindi per esempio, se il limite è di 90 km/h, ma le condizioni impongono i 60 km/h, si deve marciare ben sotto il tetto consentito.

FAQ

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