Focus: Diritto auto
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Guida in stato di ebbrezza: regole sul tasso alcolemico

Guidare dopo aver bevuto nel 2025 comporta sanzioni ancora più severe: multe salate, ritiro della patente, lavori socialmente utili e controlli medici obbligatori. E in caso di incidente, le pene si aggravano. Ecco cosa prevede la legge.

In assenza di numeri precisi sui sinistri da alcol in Italia, visto che le Forze dell’ordine di rado forniscono un report all’Istat, ci si affida ai dati della Commissione Europea, secondo cui l’applicazione efficace di misure contro la guida in stato di ebbrezza potrebbe ridurre sostanzialmente le morti per incidenti (fino al 25% nel caso di uomini, e fino al 10% nel caso di donne) e le lesioni. Così, è arrivata la stretta del legislatore in Italia, che riguardano il ritiro della patente o altre misure sulla licenza. Ma iniziamo dalle regole base.

Sommario

Multe da alcol

Per il neopatentato, ossia con meno di tre anni di patente, tolleranza zero: se guida, non può bere alcolici. Per l’esperto (almeno tre anni di patente), il limite massimo di alcol nel sangue è di mezzo grammo. Superandolo, ecco le multe (articolo 186 del Codice della Strada).

a) Multa di 543 euro col tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro, più sospensione della patente da tre a sei mesi.

b) 800 euro e arresto fino a sei mesi, per un tasso superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro. Più la sospensione della patente da sei mesi a un anno.

c) 1.500 euro, arresto da sei mesi a un anno, oltre 1,5 grammi per litro. Più la sospensione della patente da uno a due anni.

Nei confronti del conducente condannato per i reati di cui alla lettera b), quindi oltre 0,8 grammi e meno di 1,5 grammi, e alla lettera c), ossia oltre 1,5 grammi, sulla patente rilasciata in Italia apposti i codici unionali “Limitazione dell’uso - Codice 68. Niente alcol” e “Limitazione dell’uso – Codice 69. Limitata alla guida di veicoli dotati di un dispositivo di tipo alcolock conformemente alla norma EN 50436”. Per un periodo di almeno due anni nel primo caso e di tre anni nell’altro.

Alcolock: cos’è

È il dispositivo che rende impossibile avviare il motore se individua anche una minima traccia di alcol nell’organismo del conducente, il quale deve soffiare preventivamente nello strumento. Dal 14 dicembre 2024, si attende un decreto del ministero delle Infrastrutture che definisca come l’alcolock debba essere. Comunque, dovrà installarlo a proprie spese solo chi viene beccato con oltre 0,8 grammi.

Ritiro della patente

Anche per chi viene sorpreso per la prima volta, le sanzioni sono immediate. La patente viene ritirata sul posto dalle forze dell'ordine e inviata alla Prefettura competente, che ne disporrà la sospensione per il periodo previsto dalla legge in base al tasso alcolemico. In caso di recidiva nel triennio, le sanzioni diventano estremamente severe, potendo arrivare alla revoca della patente. La revoca significa che la patente viene annullata e per ottenerne una nuova sarà necessario ripetere l'esame di guida, dopo un certo periodo di inibizione alla possibilità di conseguirla.

Nel reato di guida in stato di ebbrezza alcolica, la sospensione provvisoria della patente di guida costituisce l’anticipazione della sanzione accessoria irrogabile all’esito dell’accertamento giudiziale del reato. La misura cautelare è di esclusiva spettanza prefettizia: ha lo scopo di tutelare con immediatezza l’incolumità dei cittadini e l’ordine pubblico, concedendo all’amministrazione la facoltà di adottare provvedimenti cautelari anche prima della comunicazione dell’avvio del procedimento all'interessato (Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 3245 del 05/02/2024).

Lavori socialmente utili

In alcuni casi, e se non c’è stato incidente, il giudice può disporre lo svolgimento di lavori di pubblica utilità come alternativa alla pena detentiva e all’ammenda. L'esito positivo dei lavori socialmente utili può portare all'estinzione del reato, alla riduzione alla metà del periodo di sospensione della patente e, se la pena detentiva non supera i sei mesi, anche alla non menzione del reato sul casellario giudiziale (fedina penale).

Analisi cliniche e idoneità alla guida

Dopo il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza, è richiesta una visita medica presso la Commissione Medica Locale (CML). Con l’effettuazione di analisi cliniche specifiche (CDT, Gamma GT, transaminasi) per accertare l’assenza di alcolismo cronico o abuso di alcol. Il superamento di queste analisi è un requisito fondamentale per riottenere la patente. In caso di esito negativo, la sospensione può essere prolungata o la patente addirittura revocata.

L’alcoltest su strada

L’agente di controllo quando ferma il conducente prima fa un pre-test. Se ci sono sospetti fondati, procede alla prova dell’etilometro. Sono entrambi strumenti che misurano la concentrazione alcolica dell’aria espirata (bisogna soffiarci dentro). In pochi minuti il risultato del test è noto e ha valore legale. Qualsiasi dispositivo personale comprato tramite web o altrove ha valore legale pari a zero.

La dicitura “volume insufficiente” impressa sullo scontrino dell'alcoltest, unitamente all'indicazione del tasso alcolemico in misura superiore alle previste soglie di punibilità, è un “messaggio di servizio”: evidenzia che l'espirazione effettuata dal soggetto conteneva un ridotto volume di aria.

Con incidente

Nella guida in stato di ebbrezza alcolica sotto l'influenza dell'alcool, sei si provoca un sinistro stradale, consegue la sanzione accessoria del fermo amministrativo del veicolo, salvo che il mezzo appartenga a persona estranea all'illecito; a tale riguardo, la sanzione accessoria trova applicazione anche quando l’auto è in comproprietà con una terza persona estranea all'illecito, poiché la presunzione assoluta di pericolosità insita nella disponibilità e nell'uso del veicolo resta integra in caso di comproprietà. Così la Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 36786 del 21/12/2020.

Se c’è un incidente stradale, l’accertamento per stabilire lo stato di ebbrezza in conseguenza dell'uso di bevande alcoliche o lo stato di alterazione psicofisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope può essere disposto esclusivamente nei confronti dei conducenti di qualsiasi veicolo (non solo quelli dotati di motore). La procedura non è prevista nei confronti dei pedoni, anche se questi ultimi risultassero essere già stati trasportati in ospedale.

Per incidente, si intende qualsiasi avvenimento inatteso che, interrompendo il normale svolgimento della circolazione, possa provocare pericolo alla collettività, senza che assuma rilevanza l’avvenuto coinvolgimento di terzi o di altri veicoli: Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 33760 del 11/07/2017.

Il conducente di un veicolo coinvolto in un sinistro e trasportato presso la struttura ospedaliera per essere sottoposto a cure mediche, se le condizioni fisiche lo consentono, deve essere avvisato della facoltà di farsi assistere dal difensore di fiducia in primis direttamente dalla Polizia Giudiziaria. Se no, è possibile trasmettere al personale medico una comunicazione da sottoporre all'infortunato contenente una formula che citi tale facoltà, controfirmata dal conducente.

Qualora, a seguito di sinistro stradale, sorgano dubbi sulla persistenza nei medesimi dei requisiti fisici e psichici prescritti o dell'idoneità tecnica del titolare di patente di guida, gli uffici competenti del Dipartimento per i trasporti terrestri e il Prefetto possono disporre che il soggetto patentato sia sottoposto a visita medica presso la commissione medica locale.

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