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Multe per eccesso di velocità: novità e limiti con la legge 2025

Per combattere la piaga degli incidenti dovuti a chi preme troppo sull’acceleratore, le multe per eccesso di velocità date dagli autovelox diventano sempre più pesanti.

Il nuovo Codice della Strada, in vigore dal 14 dicembre 2024, ha apportato varie modifiche alla materia. Premesso che non rispettare le norme alla guida di una vettura significa mettere a repentaglio la vita altrui e la propria, comunque l’automobilista ha sia obblighi da rispettare sia diritti da far valere. Andiamo a vedere tutto questo e le novità introdotte dal legislatore per ridurre la sinistrosità migliorando la sicurezza stradale

Sommario

Multe per eccesso di velocità con la nuova legge

  1. A chi supera i limiti massimi di velocità di non oltre 10 km/h, multa di 42 euro (articolo 142 del Codice della Strada).

  2. A chi supera di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h i limiti, multa di 173 euro e taglio di tre punti della patente.

Occhio al nuovo Codice dal 14 dicembre 2024: se la violazione è commessa all’interno del centro abitato e per almeno due volte in un anno (recidiva), multa di 220 euro e sospensione della patente da 15 a 30 giorni.

  1. A chi supera di oltre 40 km/h ma di non oltre 60 km/h i limiti, multa di 543 euro, meno sei punti, sospensione patente da uno a tre mesi. Quando il titolare sia incorso, in un periodo di due anni, in un’ulteriore violazione identica (recidiva), c’è la sospensione della patente da otto a 18 mesi.

  2. A chi supera di oltre 60 km/h i limiti, multa di 845 euro, meno 10 punti, sospensione patente da sei a 12 mesi. Per recidiva biennale, revoca della patente.

Novità per le multe seriali in un’ora

Nei casi di accertamento con autovelox di più violazioni per eccesso di velocità, commesse dallo stesso veicolo in tratti stradali ricadenti nella competenza del medesimo ente e in un periodo di tempo non superiore a un’ora, si applicano, se più favorevoli, le sanzioni previste per l’infrazione più grave aumentate di un terzo. Insomma, un minimo di protezione a favore del conducente che commette violazioni seriali molto ravvicinate nel tempo: non una multa a infrazione, non il cumulo di verbali ma la multa più pesante rincarata del 33% circa. Il periodo di tempo decorre dal momento in cui è stata commessa la violazione accertata per prima.

La norma riguarda due o più infrazioni in poco tempo: se in 60 minuti e se su un tratto gestito dallo stesso ente, c’è quello sconto che abbiamo visto. Ma in tutti gli altri casi, le multe seriali si pagano: un’ammenda per ogni volta che gli autovelox ti hanno immortalato.

Quando, a carico del conducente, l’infrazione accertata prevede la sospensione della patente per un periodo determinato, la patente è ritirata da Polizia o Carabinieri che accertano la violazione. Qualora il documento di guida non sia in possesso dell’automobilista, allo stesso si contesta la mancanza della patente, con immediato ritiro della stessa al momento dell’esibizione.

Quali sono i limiti

  1. In città 50 km/h. Con la possibilità di elevare tale limite fino ad un massimo di 70 km/h per le strade urbane le cui caratteristiche costruttive e funzionali lo consentano, previa installazione degli appositi segnali.

  2. Su strade extraurbane secondarie e strade extraurbane locali: 90 km/h.

  3. Su strade extraurbane principali: 110 km/h.

  4. In autostrada: 130 km/h.

In caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura, la velocità massima non può superare i 110 km/h per le autostrade ed i 90 km/h per le strade extraurbane principali.

I neopatentati, per i primi tre anni dal conseguimento della patente, non possono superare una velocità di 100 km/h sulle autostrade e 90 km/h sulle extraurbane principali.

Entro i limiti massimi, i gestori della strada possono fissare, provvedendo anche alla relativa segnalazione, limiti di velocità minimi e limiti di velocità massimi diversi da quelli fissati in determinati tratti di strada, seguendo le direttive che saranno impartite dal ministro delle Infrastrutture.

C’è il limite di 150 km/h? No. Nessun gestore autostradale l’ha introdotto. Esiste solo la possibilità data dalla legge. Sulle autostrade a tre corsie più corsia di emergenza per ogni senso di marcia, dotate di apparecchiature debitamente omologate per il calcolo della velocità media di percorrenza su tratti determinati, gli enti proprietari o concessionari possono elevare il limite massimo di velocità fino a 150 km/h sulla base delle caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato, previa installazione degli appositi segnali. Sempreché lo consentano l’intensità del traffico, le condizioni atmosferiche prevalenti e i dati di incidentalità dell’ultimo quinquennio.

Le multe date con autovelox sono valide?

Due le interpretazioni alle regole.

  1. Sì, sono valide, stando a numerosi Comuni. Purché gli autovelox siano approvati: infatti, una circolare ministeriale stabilisce che l’approvazione sia identica all’omologazione. Ed è così dal 1993, anno di introduzione del Codice della Strada. È sufficiente inoltre che le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità siano preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi. Occorre inoltre, nella contestazione differita della violazione relativa al superamento dei limiti di velocità (senza fermare il guidatore, ma con multa inviata a casa), l’indicazione degli estremi del decreto prefettizio autorizzativo costituisce requisito di legittimità del verbale. Infine, in merito alla segnalazione della postazione, serve che sia segnalata a congrua distanza non solo lungo la strada dov’è posizionata, ma anche nelle strade che vi si immettono.

  2. No, sono nulle. Il Codice della Strada, articolo 142 comma 5, è chiaro: per la determinazione dell’osservanza dei limiti di velocità, sono considerate fonti di prova le risultanze di apparecchiature “debitamente omologate”. Quindi, serve l’omologazione del ministero delle Imprese. Non basta l’approvazione. L’omologa è lunga, costosa e difficile. L’approvazione è veloce e low cost. A confermare che serve l’omologazione anche sei sentenze della Cassazione da metà 2025 (quando la polemica è esplosa più forte di prima), che interpretano le norme, sostenendo come il Codice della Strada sia superiore alle circolari nella gerarchia delle fonti. Sentiamo in particolare l’ordinanza 12924 del 14 maggio 2025: è illegittimo l'accertamento eseguito con apparecchio approvato ma non debitamente omologato. La preventiva approvazione non può ritenersi equipollente, sul piano giuridico, all’omologazione ministeriale, trattandosi di procedimenti con caratteristiche, natura e finalità diverse.

Eccesso di velocità e taglio di punti della patente: cosa succede

Se un verbale per eccesso di velocità con taglio di punti arriva a casa del proprietario, questi ha l’obbligo di comunicare il nome del guidatore a Polizia o Carabinieri: il conducente perderà il punteggio. In caso di silenzio del titolare, questi riceverà una multa supplementare di 293 euro.

Regola generale

Comunque, il conducente deve regolare la velocità in modo che sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose e ogni altra causa di disordine per la circolazione: lo farà in base a alle caratteristiche, allo stato e al carico della vettura. E in funzione delle condizioni della strada e del traffico e di ogni altra circostanza di qualsiasi natura.

FAQ

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