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Nuovo Codice della Strada: cosa cambia per multe, alcol e neopatentati

Il 14 dicembre 2024, sono entrate in vigore inedite regole della circolazione: siccome si era a fine anno, si parla di nuovo Codice della Strada.

Target del legislatore, ridurre gli incidenti che, nel 2023 (dato più recente disponibile a giugno 2025), sono stati 166.525 (+0,4% sul 2022), con 3.039 morti (-3,8%) e 224.634 feriti (+0,5%). Si è agito specie sulla distrazione, con lo smartphone che la fa da padrone: non quantificabili i sinistri dovuti a un uso scorretto del telefonino, sebbene si stimi che siano davvero numerosi.

Le norme volute in particolare del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini funzioneranno? Dipende da numerosi fattori, inclusi i controlli effettivi da parte delle Forze dell’ordine su strada, atteso che autovelox e telecamere da remoto hanno fatto flop: per due decenni, l’Italia non ha centrato l’obiettivo UE di dimezzare i decessi da incidenti. Fra le mille novità, ecco le principali.

Sommario

Nuovo Codice della Strada 2025: multe molto più dure per lo smartphone

È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante o di usare cuffie sonore. Verbale di 250 euro, taglio di cinque punti della patente, sospensione della stessa da 15 giorni a due mesi. Con la recidiva (due di queste infrazioni in due anni), 350 euro, meno 10 punti e sospensione della patente da uno a tre mesi. Lo dice l’articolo 173 del Codice della Strada.

Insomma, la patente “parte” subito: ritiro immediato alla prima infrazione. Una differenza enorme rispetto a prima. Fino al 13 dicembre 2024, multa di 165 euro e cinque punti. Nessuna sospensione della patente che scattava solo alla recidiva.

Neopatentati: due modifiche

Ai titolari di patente di guida di categoria B, per i primi tre anni dal rilascio, non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 75 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1, anche elettrici o ibridi plug-in, ai fini di cui al primo periodo, si applica l’ulteriore limite di potenza massima pari a 105 kW. Le limitazioni non si applicano ai veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate ai sensi dell’articolo 188, purché la persona invalida sia presente sul veicolo. Le limitazioni non si applicano, inoltre, se a fianco del conducente si trova, in funzione di istruttore, persona di età non superiore a sessantacinque anni, munita di patente valida per la stessa categoria, conseguita da almeno 10 anni, ovvero valida per la categoria superiore (articolo 117 del Codice della Strada.

Sino al 13 dicembre 2024, c’era solo un anno come status di neopatentato. Ma si potevano guidare auto meno potenti. Insomma, col periodo di tre anni c’è una stretta, tuttavia con una potenza superiore le maglie si allargano.

Il titolare di patente di guida italiana che vìola le disposizioni sulla potenza delle auto guidando una macchina vietata, paga una multa di 165 euro, con sospensione della patente da due a otto mesi. Un neopatentato che causa un incidente al volante di un’auto troppo potente e vietata, subisce la rivalsa RCA: la compagnia risarcisce la vittima, ma poi ha il diritto di ottenere il rimborso dal colpevole.

Rammentiamo che, ai titolari di patente di guida di categoria B conseguita sino al 13 dicembre 2024 (vecchio Codice della Strada), per il primo anno dal rilascio non è consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1, ai fini di cui al precedente periodo si applica un ulteriore limite di potenza massima pari a 70 kW. Per le autovetture elettriche o ibride plug-in, il limite di potenza specifica è di 65 kW/t compreso il peso della batteria.

Guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti e alcol

Sino al 13 dicembre 2024, l’articolo 187 del Codice della Strada puniva chi guidava in stato di alterazione psico-fisica. Oggi, punisce chi guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope. Differenza abissale. Ieri serviva la prova inconfutabile che in quel preciso istante il guidatore fosse drogato; oggi basta la positività. Multa di 1.500 euro, arresto da sei mesi a un anno. All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente è raddoppiata. La patente è revocata in caso di recidiva nel triennio.

Con la sentenza di condanna o di applicazione della pena a richiesta delle parti, anche se è stata applicata la sospensione condizionale della pena, è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, salvo che il veicolo stesso appartenga a persona estranea al reato.

Inoltre, se il conducente - dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope - provoca un incidente stradale, le pene sono raddoppiate.

Guida sotto l’influenza di alcol (articolo 186)

Per i guidatori esperti, ossia con oltre tre anni di patente, il limite massimo di alcol nel sangue è di mezzo grammo. Superandolo, scattano le multe.

a) Multa di 543 euro qualora sia stato accertato un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l). All'accertamento della violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi.

b) 800 euro e arresto fino a sei mesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). Più la sospensione della patente da sei mesi a un anno.

c) 1.500 euro, arresto da sei mesi a un anno, qualora sia stato accertato un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). Più la sospensione della patente da uno a due anni.

Nei confronti del conducente condannato per i reati di cui alla lettera b), quindi oltre 0,8 grammi e meno di 1,5 grammi, e alla lettera c), quindi oltre 1,5 grammi, è sempre disposto che sulla patente rilasciata in Italia siano apposti i codici unionali “Limitazione dell’uso - Codice 68. Niente alcol” e “Limitazione dell’uso – Codice 69. Limitata alla guida di veicoli dotati di un dispositivo di tipo alcolock conformemente alla norma EN 50436”, di cui all’allegato I alla direttiva 2006/126/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006. Per un periodo di almeno due anni nel primo caso e di tre anni nell’altro.

Alcolock: cos’è

Attenzione però: si attende tuttora un decreto del ministero delle Infrastrutture che definisca come l’alcolock debba essere. Ci riferiamo al dispositivo che rende impossibile avviare il motore se individua anche una minima traccia di alcol nell’organismo del conducente, il quale deve soffiare preventivamente nello strumento.

Per chiarezza. Se prendo una multa pesante per almeno 0,8 grammi di alcol, allora - quando arriverà il decreto di alcolock, dovrà installarlo a mie spese in auto. Invece, sono fake che la soglia di alcol sia scesa, che le multe siano più dure come importi e che tutti debbano installare l’alcolock.

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