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Focus: Diritto auto
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Revoca della patente: cosa prevede il Codice della Strada e quando scatta davvero

La revoca della patente è la cancellazione della stessa, che avviene in due casi. Primo: se il titolare guida in stato di forte ebbrezza o sotto stupefacenti e causa incidenti, la revoca è stabilita dal Prefetto.

Dovrà aspettare o due o tre anni per riaverla. Inoltre, quando la riotterrà sarà considerato neopatentato, coi limiti di alcol, potenza e velocità molto più bassi dei guidatori esperti. Secondo: quando invece il titolare perde definitivamente i requisiti psicofisici prescritti o sostituisce la propria patente con un’altra estera (articolo 130 del Codice della Strada), la Motorizzazione impone la revoca: nel momento in cui il titolare li riacquista può chiedere una nuova patente che riporterà la data di abilitazione di quella precedente. Ci sono novità che riguarda guida e droga e quindi anche la revoca della licenza: lo stabilisce il nuovo Codice della Strada introdotto il 14 dicembre 2024.

Sommario

Patente: sospensione, ritiro e revoca

  1. La sospensione della patente è una sanzione accessoria disposta dagli Uffici di Motorizzazione Civile (UMC), dal Prefetto o dall’autorità giudiziaria, che impedisce momentaneamente ai titolari di utilizzare la licenza per guidare (articolo 218 del Codice della Strada). I conducenti rischiano la sospensione della patente quando hanno violato determinate norme di comportamento. La sospensione può anche essere disposta direttamente dal Dipartimento dei Trasporti quando, in occasione dell’accertamento sanitario per la conferma di validità o per la revisione della patente, risulta la perdita temporanea dei requisiti fisici e/o psichici richiesti.

  2. Quando il Codice della Strada prevede la sospensione della patente, questa è ritirata dalle Forze dell’ordine che accertano la violazione: Polizia Locale, Polizia Stradale, Carabinieri. Del ritiro è fatta menzione nel verbale di contestazione della violazione. L’agente accertatore rilascia il permesso provvisorio di guida limitatamente al periodo necessario a condurre il veicolo nel luogo di custodia indicato dall’interessato, con annotazione sul verbale. Quindi, il ritiro della patente è spesso una misura cautelare immediata, disposta sul posto dagli agenti a seguito di una violazione in attesa di un provvedimento definitivo (che potrebbe essere la sospensione o, nei casi più gravi, la revoca).

  3. La revoca della patente è di gran lunga più grave: si cancella il documento se il titolare guida in stato di forte ebbrezza o sotto stupefacenti e causa incidenti (provvede il Prefetto); o se il titolare perde definitivamente i requisiti psicofisici prescritti o sostituisce la propria patente con un’altra estera (provvede la Motorizzazione).

Quando il Prefetto revoca la patente: alcol

Il Codice della Strada (articolo 186) prevede che, Se il conducente viene sorpreso alla guida in stato di alterazione alcolica e, in aggiunta a questo, provoca un incidente stradale, scatta la revoca della patente. Per i guidatori esperti (ossia con più di tre anni di patente), il limite è di mezzo grammo di alcol ogni litro di sangue. Ecco le soglie che determinano la gravità della sanzione.

  1. Tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro e fino a 1,5 g/l. In questo intervallo, la guida in stato di ebbrezza è considerata reato. Se a questa condotta si aggiunge il fatto di aver causato un sinistro, le pene (ammenda e arresto) previste sono raddoppiate e la revoca della patente diventa una conseguenza obbligatoria.

  2. Tasso superiore a 1,5 g/l. Se si provoca un incidente, le sanzioni penali sono raddoppiate e la revoca della patente è disposta d’ufficio. Si aggiunge alla sospensione come misura più grave.

Quando il Prefetto revoca la patente: droga col nuovo Codice della Strada 2024

  1. Chi guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l’ammenda da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da sei mesi a un anno. All’accertamento del reato consegue la sospensione della patente da uno a due anni. La licenza è sempre revocata quando il reato è commesso da un neopatentato (chi ha la patente da meno di tre anni) oppure da un qualunque guidatore in caso di recidiva nel triennio (ossia se in tre anni fa la stessa infrazione). Con la sentenza di condanna ovvero di applicazione della pena a richiesta delle parti, anche se è stata applicata la sospensione condizionale della pena, è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, salvo che il veicolo stesso appartenga a persona estranea al reato.

Occhio alla revoca: sino al 13 dicembre 2024, era il Codice della Strada parlava di “stato di alterazione psico-fisica” da dimostrare. Ora, è “dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope”. Una grande differenza, visto che viene meno la dimostrazione che il soggetto fosse proprio in quel momento alterato da droghe.

  1. Al conducente che - dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope - provoca un incidente la patente è sempre revocata per tre anni.

Rifiuto degli accertamenti: revoca della patente

Il rifiuto ingiustificato di sottoporsi agli accertamenti per verificare lo stato di ebbrezza o l’assunzione di sostanze stupefacenti è equiparato dalla legge alle condotte più gravi: anche in assenza di un incidente, scatta la revoca della patente, oltre alle sanzioni penali (arresto e ammenda) e alla confisca del veicolo. La logica è che il rifiuto ostacola l’accertamento della pericolosità.

Revoca per recidive gravi

La revoca può essere disposta anche in caso di reiterazione di violazioni gravi in un breve lasso di tempo. Ad esempio, se il titolare di patente viene condannato per almeno due volte, nell'arco di un triennio, per alcune delle violazioni più gravi del Codice della Strada (come il superamento dei limiti di velocità di oltre 60 km/h), il Prefetto può disporre la revoca della patente per mancanza dei requisiti di idoneità morale alla guida. Questo dimostra una persistente e consapevole non osservanza delle norme di sicurezza.

Omicidio e lesioni stradali

La legge sull’omicidio stradale e sulle lesioni personali stradali gravi o gravissime (articoli 589-bis e 590-bis del Codice Penale) prevedono la revoca della patente se il reato è commesso in stato di ebbrezza qualificata o sotto l’effetto di stupefacenti, o in caso di gravi violazioni del Codice della Strada come eccesso di velocità elevatissimo e guida contromano) che causano incidenti con esiti così tragici. In questi casi, la revoca non è solo una sanzione amministrativa, ma una misura di prevenzione e di deterrenza dovuta alla gravità del danno causato.

I passi sino alla revoca

Dopo l’accertamento della violazione delle Forze dell’ordine, la patente viene ritirata cautelarmente dagli agenti: la palla passa al Prefetto. In questa fase, il titolare della patente ha il diritto di presentare memorie difensive e documenti entro un termine prestabilito (generalmente 30 giorni dalla notifica del verbale). Se il Prefetto ritiene fondata la contestazione e sussistono i presupposti di legge, emette il provvedimento di revoca.

La revoca della Motorizzazione Civile

La seconda tipologia di revoca è quella disposta dalla Motorizzazione Civile per perdita definitiva dei requisiti psicofisici prescritti: capacità visive, uditive, motorie, neurologiche e psichiche adeguate. Se un medico monocratico (ad esempio, quello della ASL) o la Commissione Medica Locale (CML) accertano che il titolare della patente ha perso definitivamente uno o più di questi requisiti, la Motorizzazione è obbligata a disporre la revoca.

Inoltre, se un cittadino italiano, o un cittadino straniero residente in Italia, in possesso di una patente italiana, la converte o la sostituisce con una patente rilasciata da uno Stato estero, la patente italiana viene automaticamente revocata.

Tipologia di Sanzione Cos'è Chi la dispone Quando scatta Conseguenze Novità Codice della Strada 2024
Revoca della Patente Cancellazione definitiva del documento di guida. Prefetto o Motorizzazione Civile - Guida in stato di forte ebbrezza o sotto stupefacenti con incidente.
- Rifiuto ingiustificato degli accertamenti (alcol/droga).
- Recidive gravi (es. 2 condanne in 3 anni per eccesso velocità oltre 60 km/h).
- Omicidio stradale o lesioni personali stradali gravi/gravissime.
- Perdita definitiva requisiti psicofisici (Motorizzazione).
- Sostituzione patente italiana con una estera (Motorizzazione).
- Attesa di 2 o 3 anni per riottenere la patente (se disposta dal Prefetto).
- Se riottenuta dopo revoca del Prefetto, si è considerati neopatentati (limiti di alcol, potenza, velocità).
- Se riottenuta dopo revoca della Motorizzazione per perdita requisiti, si riacquista la patente con la data di abilitazione precedente.
Guida sotto stupefacenti: Revoca sempre per neopatentati o in caso di recidiva nel triennio.
Se si provoca un incidente, la revoca è per 3 anni.
Non serve più dimostrare lo "stato di alterazione psico-fisica", basta l'assunzione di droghe.
Sospensione della Patente Impedimento temporaneo all'uso della patente. UMC, Prefetto o Autorità Giudiziaria Violazione di specifiche norme di comportamento del Codice della Strada. Impossibilità di guidare per un periodo definito. Nessuna novità specifica nel testo fornito.
Ritiro della Patente Misura cautelare immediata da parte delle Forze dell'ordine. Forze dell'ordine (Polizia Locale, Polizia Stradale, Carabinieri) Subito dopo l'accertamento di una violazione che prevede la sospensione. La patente viene consegnata alle Forze dell'ordine; rilasciato permesso provvisorio per portare il veicolo in un luogo di custodia. Nessuna novità specifica nel testo fornito.

FAQ

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