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Focus: Patente di guida
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Certificato anamnestico patente: cos’è, quanto costa e chi lo fa

Il certificato anamnestico patente è un documento rilasciato da un medico autorizzato che attesta l’idoneità psicofisica di un individuo a guidare: necessario per conseguire la licenza, ossia ottenerla per la prima volta, viene utilizzato per valutare se il richiedente possa porsi al volante.

Ossia se non abbia condizioni mediche che compromettano la sua capacità di condurre un mezzo. Il medico valuta la presenza di patologie come diabete, epilessia, disturbi cardiaci, patologie mentali, neurologiche o endocrine, che potrebbero compromettere la capacità di guidare. In particolare, attesta il non abuso di sostanze alcoliche e il non uso di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Sommario

Certificato anamnestico patente: a cosa serve

Il certificato anamnestico è essenziale per garantire la sicurezza stradale, in quanto attesta che il conducente è in grado di controllare il veicolo e reagire a situazioni impreviste. La parola chiave è anamnesi, ossia la raccolta particolareggiata delle notizie che riguardano il paziente.

Anzitutto anamnesi familiare, riguardante gli ascendenti, le loro malattie e le cause di morte dei deceduti. Ma anche fisiologica, concernente la nascita, lo sviluppo, le abitudini di vita e il lavoro del paziente. Quindi quella patologica prossima, sullo stato di salute più recente e i motivi per cui il malato si rivolge al medico. Infine, l’anamnesi patologica remota, riguardante la storia delle malattie del paziente.

Questo documento segnala pure fatti e comportamenti che potrebbero portare a conseguenze significative a livello giuridico e amministrativo a carico dello stesso individuo o della collettività.

Certificato anamnestico patente: quanto costa, a chi rivolgersi e cosa dice la legge

Il costo del certificato anamnestico patente varia in base al medico che lo rilascia e può includere anche una marca da bollo. Ci si può rivolgere al medico di base, a un medico specialista o a un medico legale delle ASL. Indicativamente, attorno a 75 euro. Medico di base: grosso modo da 50 a 100 euro (prestazione non coperta dal Servizio Sanitario). ASL: da 40 a 80 euro (a seconda della Regione).

In ogni caso, ha una validità di tre mesi. Sul documento necessario per il rilascio della patente di guida, dovrà essere riportata una dicitura di questo tipo: “Certificato anamnestico preliminare per il successivo accertamento delle condizioni psicofisiche per il conseguimento della patente di guida, ai sensi dell'art. 119, comma 3, del D. Lgs. n. 285/92 come modificato dalla Legge n. 120/2010”. Con nome e cognome; luogo e data di nascita; codice fiscale; luogo e indirizzo di residenza.

Cosa dice la legge sul certificato anamnestico

Il certificato anamnestico è stato reintrodotto il 13 agosto 2010, mentre per il rinnovo della patente è sufficiente compilare un’autocertificazione sul proprio stato di salute.

Ecco cosa dice il comma 2-ter della Legge 29 numero 120 di luglio 2010: “Ai fini dell'accertamento dei requisiti psichici e fisici per il primo rilascio della patente di guida di qualunque categoria, ovvero di certificato di abilitazione professionale di tipo KA o KB, l’interessato deve esibire apposita certificazione da cui risulti il non abuso di sostanze alcoliche e il non uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, rilasciata sulla base di accertamenti clinico-tossicologici le cui modalità sono individuate con decreto del ministero della Salute, di concerto con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, sentito il Dipartimento per le politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei ministri”.

Quali sono i dati che il certificato anamnestico riporta

Dati e generalità del paziente. Oggetto della certificazione, ossia perché il certificato anamnestico deve essere rilasciato. Presenza (attuale e pregressa) o assenza di condizioni morbose che possono costituire un pericolo e/o possono rendere l'individuo incapace di svolgere l'attività per cui il certificato anamnestico è richiesto. Nel dettaglio, ecco le condizioni morbose.

  1. Patologie dell'apparato cardiocircolatorio.
  2. Patologie dell'apparato respiratorio.
  3. Patologie emopoietiche e del sangue (a esempio leucemia, linfomi sindromi emofiliche ecc.).
  4. Patologie del sistema nervoso (come l'epilessia).
  5. Disturbi psichiatrici ed eventuali trattamenti - pregressi o in corso - all'interno di strutture psichiatriche e/o con psicofarmaci.
  6. Patologie endocrine.
  7. Diabete.
  8. Patologie dei reni e delle vie urinarie (a esempio insufficienza renale).
  9. Disturbi e alterazioni dell'apparato uditivo.
  10. Patologie dell'apparato visivo.
  11. Alterazioni anatomiche o funzionali dell'apparato osteoarticolare.
  12. Patologie oncologiche.
  13. Malattie contagiose.
  14. Presenza di protesi, specificandone la tipologia.
  15. Presenza d’invalidità civile, specificandone il tipo e la percentuale.
  16. Esecuzione di trapianto d’organo (deve essere indicata la data dell’esecuzione del trapianto e lo stato di salute dell'individuo al momento della redazione del certificato anamnestico).
  17. Presenza pregressa di condizioni di dipendenza da sostanze soggette ad abuso (alcol, sostanze stupefacenti e/o psicotrope) e l'eventuale trattamento presso Sert (Servizi per le tossicodipendenza).
  18. I dati del medico.

Cos’è l’idoneità psicofisica

Quando si parla di idoneità psicofisica, non ci si riferisce solo all’assenza di malattie conclamate. Il medico valutare un quadro più ampio.

  1. Funzioni cognitive: capacità di attenzione, concentrazione, memoria, ragionamento e processo decisionale. Anche lievi deficit in queste aree possono compromettere la sicurezza alla guida.

  2. Capacità percettive: acuità visiva e uditiva, campo visivo, percezione dei colori e delle distanze. Alterazioni significative, anche se parzialmente compensate da ausili (come occhiali o lenti a contatto), devono essere ponderate.

  3. Funzioni motorie: forza muscolare, coordinazione, tempi di reazione. Limitazioni fisiche, anche temporanee, possono influire sulla capacità di controllare il veicolo in modo efficace.

  4. Stabilità emotiva e comportamentale: presenza di disturbi dell'umore, ansia, impulsività o aggressività che potrebbero portare a comportamenti rischiosi alla guida.

  5. Effetti collaterali di farmaci: assunzione di farmaci che possono causare sonnolenza, vertigini, confusione o alterazioni dei riflessi. Il medico deve essere informato di qualsiasi terapia farmacologica in corso.

Se emergono malattie, niente patente?

In particolare, il certificato anamnestico può indicare malattie come diabete mellito, epilessia, guai all’apparato cardiocircolatorio, disturbi del sistema neurologico, gravi alterazioni anatomiche o funzionali all’apparato osteo-articolare, pesanti patologie dell’apparato visivo e uditivo. La presenza di una di queste patologie non preclude automaticamente il conseguimento della patente, ma potrebbe richiedere controlli periodici aggiuntivi o scadenze diverse da quelle standard.

La normativa prevede che il richiedente possa essere sottoposto a controlli periodici aggiuntivi da parte della Commissione Medica Locale (CML), al fine di monitorare l'evoluzione della condizione medica e garantire la persistente idoneità alla guida nel tempo. La decisione finale sull'idoneità spetta sempre alla Commissione, che valuterà attentamente la specifica situazione clinica del richiedente e le eventuali misure compensative adottate.

E per il rinnovo della patente?

Il certificato anamnestico serve per il conseguimento, per il primo rilascio, per gli esordienti quindi, per chi diverrà neopatentato. Invece, per il rinnovo della patente, basta compilare un’autocertificazione sul proprio stato di salute: questa non è un certificato medico, ma una dichiarazione personale.

Attesta sotto la propria responsabilità fatti, stati o qualità personali: un modo per sostituire un certificato ufficiale senza la necessità di presentare un documento originale.

FAQ

È un documento rilasciato da un medico autorizzato che attesta l’idoneità psicofisica di un individuo a guidare: necessario per conseguire la licenza, ossia ottenerla per la prima volta, viene utilizzato per valutare se il richiedente possa porsi al volante in sicurezza.

Il costo del certificato anamnestico patente varia in base al medico che lo rilascia e può includere anche una marca da bollo. Ci si può rivolgere al medico di base, a un medico specialista o a un medico legale delle ASL. Indicativamente, attorno a 75 euro. Medico di base: grosso modo da 50 a 100 euro (prestazione non coperta dal Servizio Sanitario). ASL: da 40 a 80 euro (a seconda della Regione).

Sì. La presenza di una patologia non preclude automaticamente il conseguimento della patente, ma potrebbe richiedere controlli periodici aggiuntivi o scadenze diverse da quelle standard. La normativa prevede che il richiedente possa essere sottoposto a controlli periodici aggiuntivi da parte della Commissione Medica Locale (CML).

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