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GPL e metano: differenze, vantaggi e futuro dei carburanti alternativi

GPL e metano continuano a essere soluzioni economiche e meno inquinanti rispetto alla benzina, ma il 2025 porta nuove sfide e opportunità (ma anche qualche rischio). Ecco cosa sapere su costi, sicurezza e prospettive future di questi carburanti alternativi.

Negli anni 1990 e nei primi 2000, enti governativi e associazioni ambientaliste promuovevano attivamente le auto a gas GPL e metano, come soluzioni come alternative concrete e meno inquinanti ai tradizionali carburanti fossili come benzina e diesel. Questa spinta fu supportata da un’ondata di incentivi statali, che rendevano l’acquisto di vetture alimentate a gas economicamente vantaggioso.

Il risultato fu una diffusione capillare di tali tecnologie, con l'Italia e altri Paesi europei che divennero epicentri per la circolazione di veicoli bifuel. I bonus, spesso sotto forma di contributi all'acquisto o esenzioni fiscali, accelerarono la transizione di una parte considerevole del parco auto verso soluzioni considerate più ecologiche per l’epoca.

Oggi, il panorama è cambiato. I gruppi di potere green hanno spostato il loro focus, e con esso le politiche e gli incentivi, verso le auto elettriche. Tuttavia, nonostante gli sforzi imponenti e le ingenti risorse investite, l’adozione delle full electric stenta a decollare con la stessa rapidità e diffusione che caratterizzò a suo tempo GPL e metano. Morale: GPL e metano sono ancora opzioni valide nel 2025 sia nel nuovo sia nell’usato. Il GPL prevale nettamente, per le ragioni che leggerete in basso.

SOMMARIO

Cos’è il GPL

Il GPL, acronimo di Gas di Petrolio Liquefatto (o Liquefied Petroleum Gas in inglese), è una miscela di idrocarburi leggeri, principalmente propano e butano, ottenuta come sottoprodotto della raffinazione del petrolio greggio o estratta da giacimenti di gas naturale. A temperatura ambiente e pressione atmosferica, si presenta in forma gassosa. Tuttavia, la sua caratteristica distintiva e il suo vantaggio principale risiedono nella capacità di essere liquefatto a pressioni relativamente basse, il che ne facilita lo stoccaggio e il trasporto in serbatoi specifici.

Questa proprietà di passare dallo stato gassoso a quello liquido e viceversa con facilità è ciò che lo rende un carburante versatile. Nei veicoli, il GPL viene stoccato in un serbatoio allo stato liquido. Quando richiamato per l’alimentazione, un riduttore di pressione lo trasforma nuovamente in gas, che viene poi miscelato con l’aria e immesso nelle camere di combustione.

Dal punto di vista ambientale, il GPL è considerato un combustibile più pulito rispetto a benzina e diesel. Produce emissioni significativamente inferiori di particolato (PM10), ossidi di azoto (NOx) e idrocarburi incombusti. Anidride carbonica (CO2)? Le emissioni per chilometro sono generalmente inferiori a quelle dei carburanti tradizionali, contribuendo meno all'effetto serra diretto rispetto alla benzina.

I veicoli a GPL sono bifuel, il che significa che possono funzionare sia a benzina che a GPL. Questa flessibilità offre al guidatore la possibilità di passare da un carburante all'altro a seconda delle necessità o della disponibilità del distributore, eliminando l’ansia da autonomia.

Cos’è il metano

Il metano, noto come CH4​, è il componente principale del gas naturale, costituendone il 70-90%. Si tratta dell’idrocarburo più semplice, composto da un atomo di carbonio legato a quattro atomi di idrogeno. A differenza del GPL, il metano rimane allo stato gassoso anche a pressioni elevate a temperatura ambiente. Per essere stoccato nei veicoli, deve essere compresso a pressioni elevate (tipicamente 200 bar) in serbatoi rinforzati, motivo per cui è spesso chiamato GNC (Gas Naturale Compresso) o CNG (Compressed Natural Gas). Esiste anche il GNL (Gas Naturale Liquefatto), che richiede temperature basse per essere mantenuto allo stato liquido, utilizzato più per il trasporto pesante o navale.

Come il GPL, il metano è un combustibile fossile. La sua combustione è efficiente e produce emissioni molto basse di inquinanti atmosferici. Rispetto a benzina e diesel, il metano emette una quantità significativamente inferiore di ossidi di azoto, particolato e idrocarburi incombusti. I veicoli a metano sono bifuel. Tuttavia, l’installazione di un impianto a metano è più complessa e costosa, a causa della necessità di serbatoi molto più robusti e di sistemi di compressione più sofisticati. L’autonomia a metano è spesso inferiore rispetto all’autonomia a GPL o benzina, e la rete di distribuzione dei distributori di metano è meno capillare.

Differenze fra GPL e metano

  1. Stato fisico e stoccaggio. Il GPL è stoccato allo stato liquido a pressioni relativamente basse (circa 5-10 bar a temperatura ambiente), richiedendo serbatoi meno robusti, spesso toroidali o cilindrici, che possono essere installati nel vano ruota di scorta o nel bagagliaio. Il metano, invece, è conservato allo stato gassoso e deve essere compresso a pressioni molto elevate (circa 200 bar), il che richiede bombole in acciaio o composito estremamente robuste e pesanti.

  2. Densità energetica. Il GPL ha una densità energetica volumetrica superiore rispetto al metano. Questo significa che, a parità di volume di serbatoio, il GPL contiene più energia, il che si traduce in una maggiore autonomia per litro o kg stoccato. Per contro, il metano, sebbene abbia un potere calorifico per unità di massa più elevato, data la sua minore densità volumetrica a pressione operativa, richiede serbatoi più grandi e pesanti per garantire un’autonomia comparabile.

  3. Rifornimento. Il processo di rifornimento è simile, ma la pompa del GPL si aggancia facilmente e il riempimento è più rapido. Per il metano, il processo può essere leggermente più lento a causa dell'alta pressione e della necessità di un attacco specifico e di una maggiore attenzione alla sicurezza.

  4. Costi di installazione e manutenzione. Un impianto GPL ha un costo di installazione generalmente inferiore rispetto a un impianto a metano. I serbatoi del metano richiedono revisioni periodiche più stringenti e costose rispetto al serbatoio GPL.

  5. Performance e consumi. Generalmente, un veicolo a metano può subire una lieve perdita di potenza rispetto all'alimentazione a benzina, più marcata rispetto al GPL. Questo è dovuto alla minore densità energetica volumetrica del metano e alle caratteristiche del processo di combustione. Per quanto riguarda i consumi, il metano è spesso più economico per chilometro percorso grazie al suo costo unitario inferiore, anche se le prestazioni possono risentirne leggermente. Il GPL offre un compromesso migliore tra costo del carburante e mantenimento delle prestazioni rispetto alla benzina.

GPL e metano sono pericolosi?

La normativa europea e italiana in materia di sicurezza per gli impianti a gas è estremamente stringente. I serbatoi e le bombole sono costruiti con materiali altamente resistenti e devono superare rigorosi test di stress, impatto e incendio. Sono dotati di molteplici sistemi di sicurezza che intervengono in caso di anomalie.

  1. Valvole di sicurezza. In caso di aumento eccessivo della pressione (ad esempio, per un'esposizione al calore), le valvole di sicurezza rilasciano il gas in modo controllato, prevenendo esplosioni.

  2. Sistemi di intercettazione del flusso. In caso di rottura di un condotto o di incidente, valvole elettromagnetiche bloccano immediatamente l'erogazione del gas dal serbatoio.

  3. Protezione anti-riempimento eccessivo. Evitano che il serbatoio venga riempito oltre l’80% della sua capacità per il GPL, lasciando un volume vuoto per l'espansione del liquido. Per il metano, la pressione di riempimento è costantemente monitorata.

  4. Posizionamento dei serbatoi. I serbatoi sono posizionati in punti protetti del veicolo, spesso sotto il pianale o nel vano ruota di scorta, per minimizzare i rischi in caso di collisione. Le auto a gas devono superare gli stessi severi test di crash delle auto a benzina, dimostrando l’integrità del sistema di alimentazione in caso di impatto.

Cosa conviene: GPL o metano?

La scelta tra GPL e metano nel 2025 dipende da una serie di fattori specifici relativi alle esigenze individuali del guidatore, al tipo di utilizzo del veicolo e alla disponibilità infrastrutturale.

  1. Costo del carburante. Storicamente, il metano ha quasi sempre goduto di un costo per chilogrammo inferiore rispetto al GPL per litro, rendendolo l’opzione più economica per il pieno. Tuttavia, il prezzo dei carburanti è volatile e influenzato da dinamiche geopolitiche ed economiche. Nel 2025, è probabile che il metano mantenga un vantaggio di costo diretto per unità di energia, ma la sua convenienza va sempre valutata in relazione ai consumi specifici del veicolo e all'autonomia garantita.

  2. Costi. L’installazione di un impianto GPL è generalmente più economica, sia in fase di acquisto di un'auto nuova che per una conversione aftermarket. Anche la manutenzione dei serbatoi è meno onerosa: il serbatoio GPL va sostituito ogni 10 anni (costo di circa 500-700 euro), mentre le bombole del metano richiedono una revisione (collaudo) ogni 4 o 5 anni (costo di circa 200-400 euro, a seconda del numero e tipo di bombole), più costosa e complessa.

  3. Rete di distribuzione. Il GPL offre generalmente un’autonomia maggiore rispetto al metano, a parità di spazio occupato dai serbatoi, grazie alla sua maggiore densità energetica volumetrica. La rete di distributori GPL è molto più capillare in tutta Europa e in Italia, il che rende il rifornimento più semplice e meno problematico, specialmente in aree meno densamente popolate o durante lunghi viaggi.

  4. Prestazioni del veicolo. Le auto a GPL di solito mantengono prestazioni più vicine a quelle a benzina, con una perdita di potenza minima o impercettibile. Le auto a metano, a causa delle caratteristiche del gas e della sua minore densità volumetrica, possono manifestare una lieve riduzione delle prestazioni, in particolare in termini di ripresa e accelerazione, sebbene i motori moderni siano ottimizzati per mitigare questo effetto.

Auto elettrica ibrida a GPL o metano

Attualmente, non esistono sul mercato auto. L’ibrido più comune sul mercato combina un motore termico (solitamente a benzina) con un motore elettrico e una batteria. La domanda si riferisce, più precisamente, a veicoli ibridi (benzina-elettrico) convertiti a GPL o metano, oppure a veicoli ibridi nativi progettati per funzionare anche a gas.

FAQ

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