Negli anni 1990 e nei primi 2000, enti governativi e associazioni ambientaliste promuovevano attivamente le auto a gas GPL e metano, come soluzioni come alternative concrete e meno inquinanti ai tradizionali carburanti fossili come benzina e diesel. Questa spinta fu supportata da un’ondata di incentivi statali, che rendevano l’acquisto di vetture alimentate a gas economicamente vantaggioso.
Il risultato fu una diffusione capillare di tali tecnologie, con l'Italia e altri Paesi europei che divennero epicentri per la circolazione di veicoli bifuel. I bonus, spesso sotto forma di contributi all'acquisto o esenzioni fiscali, accelerarono la transizione di una parte considerevole del parco auto verso soluzioni considerate più ecologiche per l’epoca.
Oggi, il panorama è cambiato. I gruppi di potere green hanno spostato il loro focus, e con esso le politiche e gli incentivi, verso le auto elettriche. Tuttavia, nonostante gli sforzi imponenti e le ingenti risorse investite, l’adozione delle full electric stenta a decollare con la stessa rapidità e diffusione che caratterizzò a suo tempo GPL e metano. Morale: GPL e metano sono ancora opzioni valide nel 2025 sia nel nuovo sia nell’usato. Il GPL prevale nettamente, per le ragioni che leggerete in basso.