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Focus: Acquisto
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Incentivi auto 2024: elettriche, ibride e benzina, tabella con rottamazione e ISEE

Dopo il rinnovamento, lampo, dell’ultima tranche dei vecchi incentivi 2023, i nuovi incentivi 2024 sono pronti a entrare in azione con una serie di novità importanti.

Queste riguardano sia gli importi (si arriva a quasi 14.000 euro a fronte dell’acquisto di un’elettrica rottamando il vecchio usato) sia la novità rappresentata dall’indice ISEE, visto che quest’ultimo diventa determinante per ricevere uno sconto maggiore di fronte all’acquisto di una sostituta della propria auto, sia nuova sia d’occasione.

L’unica conferma arriva dalle tre fasce con cui le auto soggette agli incentivi vengono divise; la divisione avviene sulla base delle emissioni dichiarate di anidride carbonica: fanno parte della prima fascia (0-20 g/km CO2) le auto elettriche, della seconda (21-60 g/km CO2) le auto ibride plug-in mentre nella terza fascia (61-135 g/km CO2) rientrano le auto full hybrid e financo le mild hybrid, così come alcune termiche.

La novità rappresentata dell’ISEE si applica, invece, a chi dichiara un reddito inferiore ai 30.000 euro. Altra grande novità è rappresentata dall’introduzione dei nuovi incentivi 2024 alle auto usate, come accennato, e al dettaglio non di poco conto che permette la rottamazione di auto omologate Euro 5, quindi fino a pochi anni fa (2009-2014). Su quest’ultima novità c’è, però, un vincolo: l’Euro 5 sarà rottamabile solo di fronte all’acquisto di un’auto appartenente alle prime due fasce e solo per chi passerà “l’esame” ISEE, quindi dimostrerà di avere un reddito sotto i 30.000 euro.

Aumenta la quantità di fondi che il Governo stanzia per gli incentivi 2024: dai 570 milioni del 2023, con riapertura delle casse lo scorso 23 gennaio, si passa ai 793 milioni di euro. L’obiettivo è, in primis, svecchiare il parco circolante italiano, agli ultimi posti per età delle vetture se confrontato con gli altri paesi europei, e promuovere l’acquisto delle auto elettriche.

Proprio per questo motivo i maggiori sconti si hanno per questa categoria di vetture, appartenenti alla prima delle tre fasce sopra citate. Per la precisione si parla di 240 milioni di euro per le elettriche (rispetto ai 205 milioni del 2023), 150 milioni per le ibride plug-in (meno 95 milioni sul 2023) e 403 milioni alle auto termiche, full e mild hybrid (con quasi un raddoppio rispetto al 2023, 283 sono i milioni in più destinati a questa importante categoria che oggi rappresenta la quota maggiore sul mercato italiano).

Altro dettaglio non di poco conto riguarda il tetto massimo di spesa concesso per accedere agli incentivi: varia tra elettriche e termiche/mild hybrid/full hybrid (42.700 euro con IVA) e le già penalizzate ibride plug-in (54.900 euro con IVA), infine si distingue la differenziazione tra persone fisiche e giuridiche (car sharing, aziende, società di noleggio concessionari).

Scopriamo tutto sugli incentivi auto, in arrivo nel mese di marzo 2024.

Sommario

Come funzionano gli incentivi 2024 per auto elettriche

La domanda è d’obbligo. Sono le più agevolate dai nuovi incentivi 2024, quindi come funzionano gli sconti per l’acquisto di una nuova auto elettrica? Si è partiti, nell'anno 2021, da uno sconto che poteva toccare i 10.000 euro sempre a fronte della rottamazione di un vecchio usato. Oggi si è arrivati a 13.750 euro, con la variabile ISEE che prevede una maggiorazione del 25% degli importi rispetto a chi non presenta l’ISEE.

A prescindere dalla motorizzazione, il cittadino non deve preoccuparsi di sbrigare pratiche e compilare fogli: sarà il rivenditore autorizzato ad occuparsi di tutta la parte burocratica una volta verificata l’esistenza dei requisiti richiesti. Beneficiando di 35 milioni in più rispetto al 2023, e con uno sconto massimo che in poche settimane è balzato da 5.000 a 13.750 euro, oggi chi compra un’auto elettrica sa che può approfittare di un importante incentivo 2024 per cambiare veicolo.

Il governo si è reso conto che ha più senso incentivare l’acquisto di auto comunque pulite, dicesi Euro 6d, per evitare di terminare i fondi anzitempo quando quelli per elettriche e ibride plug-in sono ben lontani dall’esaurirsi. Il passato, ancora una volta, insegna, ma ciononostante per le elettriche sono aumentati i fondi di 35 milioni, e verranno così distribuiti.

Innanzitutto per l’acquisto con incentivi di un’auto elettrica di prima fascia lo sconto minimo varia tra i 6.000 euro (7.500 se ISEE < 30.000 euro) anche senza rottamare l’usato. Proporzionalmente si sale a 10.000-12.500 euro rottamando un Euro 3 e si tocca il massimo con 11.000-13.750 euro rottamando le auto più vetuste in circolazione, quindi Euro 0-1-2. Il caso particolare sopra citato è quello relativo alla rottamazione degli Euro 5, valido solo per chi ha i requisiti ISEE. In questo caso lo sconto arriva a 8.000 euro.

Rimane ovviamente il vincolo che sopra abbiamo riportato con IVA ma che, senza IVA, ammonta a 35.000 euro. Non è un caso che i listini delle case siano stati ritoccati più volte per rientrare in questo limite. Basti pensare a Tesla Model Y, l’auto più venduta nel mondo del 2023, che nella versione a trazione posteriore, già dotata di un’autonomia e di prestazioni assolutamente di rilievo, costa 42.690 euro. 10 euro, non è certo un caso, del limite di 42.700 euro.

Tesla-Model Y-2021-1600-01

La situazione che non si vuole ripetere è quella di un mancato sfruttamento dei fondi riservati alle auto elettriche come capitato nel 2023. In questo senso si sta iniziando a parlare di leasing sociale, una mossa già adottata dal governo francese. Il caso di Citroen è emblematico: la Casa francese arriva sul mercato con la nuova C3 elettrica, la prima elettrica “economica” di Stellantis dalla cui base nasce anche la nuova FIAT Panda.

Con un finanziamento in 36 mesi di 49 euro/mese per l’allestimento base, contando l’importante anticipo di 6.300 euro, la Casa francese ha anticipato la reale introduzione dei nuovi incentivi decidendo di sbaragliare le carte: mai si era vista in Italia un’elettrica proposta con un canone mensile così vantaggioso. Il vento sta cambiando? Sicuramente ci si è resi conto che il prezzo è l’ostacolo n.1 per colpa del quale il pubblico vede con diffidenza le auto elettriche. L’extra-bonus per i redditi più bassi era già stato introdotto nel 2022 e poi non rinnovato nel 2023.

Rimane un importante vincolo. Non tutti i veicoli rottamabili sono ammessi, infatti va certificata la proprietà valente da almeno 12 mesi sia del beneficiario o di un familiare convivente.

Ricapitolando gli sconti degli incentivi 2024 per auto elettriche:

Fascia 0-20 g/km CO2 Fascia 0-20 g/km CO2 ISEE <30.000 euro
No rottamazione 6.000 euro 7.500 euro
Rottamazione Euro 0-1-2 11.000 euro 13.750 euro
Rottamazione Euro 3 10.000 euro 12.500 euro
Rottamazione Euro 4 9.000 euro 11.250 euro
Rottamazione Euro 5 - 8.000 euro
Soglia di prezzo 42.700 euro IVA inclusa 42.700 euro IVA inclusa

Incentivi 2024 auto elettriche: alcuni esempi

Partiamo da una vettura che il pubblico italiano probabilmente non conosce ancora a sufficienza, la cinese BYD Dolphin. Si tratta di una berlina compatta simile, per concezione, alla Volkswagen ID.3. Lunga 4,29 metri, ha uno schermo orientabile sia in orizzontale sia in verticale grazie alla semplice pressione di un tasto sul volante e monta un singolo motore elettrico anteriore da 204 CV. Con un prezzo IVA inclusa di 32.990 euro, con lo sconto massimo questo scende a 19.240 euro, mentre rottamando un Euro 4 senza ISEE scende a 23.990 euro.

Fa ancora meglio un’auto già molto apprezzata dagli italiani, tanto da essersi posizionata in vetta delle classifiche tra le auto elettriche. Parliamo della Jeep Avenger elettrica da 156 CV. Parte da 39.400 euro l’allestimento Longitude, che diventano 25.650 euro in caso di rottamazione Euro 0-1-2 e ISEE inferiore a 30.000 euro. Iniziano a essere numerose le elettriche incentivabili, ma la già citata Citroen C3 elettrica (parte da 23.900 euro) sarebbe sicuramente interessante con uno sconto che porterebbe il prezzo a 10.150 euro.

citroen-e-c3-goedkope-ev-2023-2

Come funzionano gli incentivi 2024 per auto ibride e benzina

Veniamo, ora, all’esempio sul come funzionano gli incentivi 2024 per auto ibride e benzina. Con queste si intendono, per chi si fosse perso un passaggio, le auto appartenenti alla seconda e terza fascia. In altre parole, le ibride plug-in per le quali è stata creata una sorta di categoria ad hoc, e per le quali il limite di spesa è più alto, e le vetture cosiddette mild hybrid, full hybrid e benzina.

L’importante, è non superare i 135 g/km di CO2. Ovviamente vanno quindi differenziate le auto ibride plug-in e le altre ibride/termiche della terza fascia. L’importante innesto di fondi per la terza fascia non è corrisposto a un aumento sostanziale dello sconto effettivo come è avvenuto per le elettriche.

Oggi con gli incentivi 2024 si può arrivare a risparmiare 3.000 euro, a scendere 2.500 e 1.500 euro, solo rottamando l’usato (Euro 0-1-2-3-4). Un incentivo comunque importante per vetture di ultimissima generazione, già omologate Euro 6D ed Euro 6D-Temp, che hanno il vantaggio di costare molto meno se paragonate ad auto elettriche dello stesso segmento. Non è il caso delle ibride plug-in, con un tetto massimo di 54.900 euro con IVA, che nel totale dell’immatricolato 2023 hanno registrato in Italia una quota del 4,4%, già in calo rispetto al 5,1% del 2022 (dati UNRAE).

Insomma, per fare un esempio prima di riassumere tutto nella consueta tabella un’auto ibrida plug-in che rispetta questi canoni è la Alfa Romeo Tonale, C-SUV da 4,53 metri della Casa italiana che viene prodotto a Pomigliano d’Arco. Nella sua gamma di motorizzazioni c’è spazio per il Diesel e per due tipologie di ibrido. In questo caso ci interessa valutare l’entità dell’incentivo 2024 sulla Tonale PHEV, o plug-in Hybrid, dotata di una power unit da 280 CV e capace di percorrere decine di chilometri con la sola modalità elettrica.

Il suo listino parte da 51.700 euro, che possono diventare 46.700 euro per chi non ha auto da rottamare e ha il famoso ISEE inferiore a 30.000 euro. Diverso il caso di rottamazione, visto che chi lascia un Euro 0-1-2 può godere di uno sconto fino a 10.000 euro (ISEE < 30.000 euro) o 8.000 euro. Si scende a 7.500-6.000 euro (Euro 3) e 6.875-5.500 euro (Euro 4). In questa tabella avete tutti i riferimenti per gli incentivi 2024 delle auto ibride plug-in.

Fascia 21-60 g/km CO2 Fascia 21-60 g/km CO2 ISEE <30.000 euro
No rottamazione 4.000 euro 5.000 euro
Rottamazione Euro 0-1-2 8.000 euro 10.000 euro
Rottamazione Euro 3 6.000 euro 7.500 euro
Rottamazione Euro 4 5.500 euro 6.875 euro
Rottamazione Euro 5 - 5.000 euro
Soglia di prezzo 54.900 euro IVA inclusa 54.900 euro IVA inclusa

Infine, ecco gli sconti grazie agli incentivi 2024 per le auto a benzina, incluse le mild hybrid e le full hybrid che dichiarano emissioni comprese tra 61 e i 135 g/km CO2. Le cifre si riducono proporzionalmente al crescere delle emissioni, visto che l’obiettivo principe è sempre quello del rinnovamento del parco circolante con auto che emettano meno emissioni possibili. In questo orizzonte torna utile l’esempio di Jeep Avenger, una delle poche macchine oggi in concessionaria che vengono vendute sia con motorizzazioni elettriche sia con motorizzazioni termiche e/o ibride. Abbiamo detto che l’Avenger elettrica, vincitrice del titolo di Car of the Year 2023, arriva a costare 25.650 euro.

Curiosamente, è un prezzo ancora più alto dell’allestimento base con motore 1.2 turbo benzina tre cilindri da 101 CV (parte da 24.300 euro, emissioni 123 g/km) ma non della versione mild hybrid (monta un cambio automatico sullo stesso turbo benzina con motore elettrico integrato, le emissioni scendono a 111 g/km) che parte da 26.000 euro. Se ne deduce che lo sconto può far scendere il prezzo della compatta Jeep da 4,08 metri a un massimo di 21.300 euro, 23.000 euro per la nuova mild hybrid introdotta nel corso del 2024 nel listino ufficiale della Casa americana di proprietà di Stellantis. L’esempio si può tranquillamente estendere a un’auto molto popolare come la Renault Clio.

Jeep-Avenger-Elektro-Front-Side

Quest’ultima, a differenza di Jeep Avenger, non è elettrica bensì viene offerta con tre tipologie di motori, tra cui un 1.6 E-Tech full hybrid (termico + elettrico) che, con 94 g/km CO2 rientra pienamente nelle scontistiche grazie agli incentivi 2024. La versione base Evolution parte da 22.250 euro, che è facile scontare di 3.000 euro per arrivare a 19.250 euro rottamando un Euro 0-1-2. La discriminante è sempre la fascia di emissioni, quindi anche l’interessante versione GPL della popolarissima compatta francese può essere incentivata. Dichiara 122 g/km CO2 e, con un prezzo di partenza di 18.750 euro, lo sconto può scendere a 15.750 euro.

Ricapitoliamo la scontistica degli incentivi 2024 riservata alle auto della terza fascia di emissioni. Importante notare che non c’è nessun vantaggio ulteriore per chi dichiara un ISEE inferiore ai “famosi” 30.000 euro.

Fascia 61-135 g/km CO2
No rottamazione -
Rottamazione Euro 0-1-2 3.000 euro
Rottamazione Euro 3 2.000 euro
Rottamazione Euro 4 1.500 euro
Rottamazione Euro 5 -
Sogli di prezzo 42.700 euro IVA inclusa

Come e quanto incidono la rottamazione e l’ISEE

Tirando le somme, appare chiaro come siano tre gli aspetti da considerare nella valutazione dei nuovi incentivi 2024: fascia di emissione, dichiarata dal costruttore, presenza o meno della rottamazione, indice ISEE. Nei casi di rottamazione, poi, l’auto va posseduta da almeno 12 mesi. Fascia di emissione significa che il bonus può essere erogato anche ad auto che sono tutto meno che ibride o elettriche, visto che anche alcune auto Diesel o a doppia alimentazione (basti pensare al GPL) sono incentivabili.

La rottamazione rappresenta un bel vantaggio per chi cambia auto. Abbiamo visto nelle varie tabelle la differenza e il conseguente delta che sia crea nell’incentivo. Basti pensare al primo caso, quello delle elettriche. Non rottamando, non si va oltre i 7.500 euro. Rottamando, alle stesse condizioni, un Euro 0-1-2 lo sconto va vicino al raddoppio, con 13.750 euro che è già quasi tre volte lo sconto dell’incentivo 2023 poi prorogato nella prima parte del 2024.

In questo frangente si inserisce anche l’altra novità degli incentivi 2024, la possibilità di acquistare un’auto usata con il bonus. Non tutte, certo, bensì quelle già omologate come Euro 6 (emissioni max 160 g/km CO2) e un prezzo che non deve superare i 25.000 euro. Il contributo, seppur ridotto rispetto alle tre tipologie fin qui riassunte, è di 2.000 euro. Ovviamente il tutto è legato ancora una volta alla rottamazione, fino a Euro 4.

Sono 20 i milioni stanziati per l’incentivo sull’usato, ma è facile dedurre da una semplice operazione matematica che trattasi di un “privilegio” riservato a…10.000 persone. Ai 793 milioni vanno sommati quindi questi 20 milioni per le auto usate, 50 milioni per le aziende di noleggio auto, 35 milioni per ciclomotori e motocicli, 53 milioni per i veicoli commerciali leggeri per un totale, facendo due calcoli, pari a 950 milioni di euro. Certo, si tratta di un contributo che non ha eguali se confrontato con gli incentivi 2023 (+330 milioni).

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