Filtro antiparticolato: cos’è e come funziona il FAP
Redazione AutoScout24 · 07/08/2024 · Lo leggi in 8 minuti
Se ne sente spesso parlare, soprattutto negli ultimi anni, ma non tutti gli automobilisti saprebbero dire cos’è il filtro antiparticolato.
Nato agli inizi del nuovo millennio, il FAP filtro antiparticolato viene utilizzato inizialmente dal Gruppo PSA. Quest’ultimo nel 2000 installò per la prima volta sulle proprie vetture un filtro capace di trattenere le particelle inquinanti presenti nei gas di scarico (PM10); la tecnologia sfruttava la l’ossido di cerio e venne usata per la prima volta su una Peugeot 607 con la denominazione commerciale "FAP".
Conosciuto anche come DPF (Diesel Particulate Filter) o FAP (Filtro Anti Particolato), il filtro antiparticolato è un componente del motore diesel che consente di ridurre le emissioni inquinanti. Infatti, sebbene siano più vantaggiose delle auto a benzina sotto molti punti di vista, le automobili diesel producono polveri sottili PM10, ovvero polveri con particelle più piccole di 10 millesimi di millimetro. A cosa serve dunque il filtro antiparticolato? Serve proprio a filtrare queste polveri così dannose e pericolose per la salute. Il DPF agisce come una camera di combustione, all’interno della quale le polveri vengono filtrate da un catalizzatore, raccolte e infine bruciate: questo processo avviene ogni circa 300 chilometri percorsi, in base alla quantità di polveri che si sono accumulate nel filtro stesso.
Filtro antiparticolato: cos’è e come funziona il FAP
Quando si parla di DPF o di FAP, cos’è e come funziona dono senza dubbio le domande più comuni. Per capire che cos’è il DPF bisogna analizzare nel dettaglio il suo funzionamento. Quando un’automobile diesel percorre strade urbane, mantenendo una velocità inferiore ai 50 km/h, il filtro antiparticolato trattiene le polveri sottili; una volta superata la velocità di 70 km/h, il sistema avvia la pulizia del filtro e il processo di rigenerazione. Quest’ultimo viene gestito da un software che valuta l’effettiva necessità di rigenerare il filtro; solo se la quantità di polveri è elevata, avviene la combustione e la pulizia del filtro. A questo scopo, però, è necessario raggiungere alte temperature: questo è il motivo per cui la rigenerazione può essere effettuata solo a velocità sostenute.
L’obiettivo principale di questo dispositivo è il rispetto dei limiti di emissione nei Diesel, attraverso la diminuzione del PM10 (10 millesimi di millimetro) di origine carboniosa emesso dai motori, le polveri sottili considerate particolarmente pericolose, in quanto contengono sostanze fortemente tossiche come gli idrocarburi policiclici aromatici.
Secondo gli studi effettuati, il Filtro antiparticolato ha dimostrato a oggi una notevole efficacia nella cattura del particolato emesso dai motori Diesel. Le misurazioni dell’Istituto Sperimentale per i Combustibili, dicono che le polveri vengono abbattute di 7 volte in massa e di 10.000 volte in numero, con il filtro che cattura particelle delle dimensioni di 10 nanometri.
Sebbene ci siano diverse tipologie di filtri in commercio, il funzionamento di base è il medesimo per tutti. Il sistema di scarico raccoglie i gas combusti nel collettore di scarico e poi li convoglia verso la marmitta catalitica, passando per il filtro antiparticolato vero e proprio, procedendo verso il vaso d’espansione, il silenziatore e l’uscita. Un software di diagnosi e gestione monitora continuamente il filtro per assicurare un corretto funzionamento e una altrettanto corretta manutenzione dello stesso. Questo è a sua volta abbinato a un pre-catalizzatore che ha lo scopo di filtrare fisicamente le polveri sottili. Alcune vetture Diesel sono dotate anche di un terzo elemento, che consiste nell’aggiunta di un additivo al carburante. Quest’ultimo permette al sistema di ridurre la temperatura necessaria per effettuare il sistema di rigenerazione, ma la maggiore diffusione di sistemi senza additivo ha dimostrato la non reale necessità di questo passaggio ulteriore, che appesantisce il veicolo a causa del serbatoio e del sistema di iniezione e, oltre ad essere meno economico da produrre perché avente più pezzi, costringe il consumatore agli interventi di rabbocco occasionali.
Una tendenza degli ultimi anni è quella di avvicinare il filtro antiparticolato al motore, invece che posizionarlo sottoscocca come i primi esemplari, aumentandone così le temperature di esercizio, il tempo di warm up e l’efficienza.
Filtro antiparticolato (FAP) perché utilizzarlo?
Chiedersi relativamente al FAP dell’auto cos’è e perché viene utilizzato significa mostrarsi responsabili nei confronti dell’ambiente. Dopo aver approfondito che cos’è il FAP, perciò, è fondamentale capire quale sia la sua importanza. A questo scopo, basti ricordare che il filtro antiparticolato è stato introdotto dalle case automobilistiche a partire dai primi anni del Duemila ed è diventato obbligatorio con la direttiva Euro 5 del 2008. La scelta condivisa a livello internazionale dalle case automobilistiche di tutti i Paesi consente di capire cos’è il DPF e quanto sia effettivamente indispensabile per proteggere l’ambiente e per prevenire gravi rischi per la salute.
Per questa ragione è importante prestare attenzione alla spia del FAP, poiché avvisa il conducente della auto Diesel quando è il momento di pulire il filtro intasato o di cambiarlo, o ancora, se c’è qualche anomalia nel sistema. Rimane fondamentale il consiglio di effettuare viaggi di medio lunga distanza ogni tanto, in modo da non far otturare il filtro, che durante i viaggi brevi non ha il tempo di lavorare sempre nella maniera migliore. Per il cambio o la riparazione di eventuali problemi, invece, ci sono le officine autorizzate, che sono ormai ampiamente in grado di ripulire, sostituire, smontare e rimontare il FAP filtro antiparticolato.
È, quindi, un sistema soggetto certamente a usura, come tante altre parti dell’automobile, però la durata è piuttosto buona nel tempo. Si parla di un range che va da 120.000 a 250.000 km, durante il quale il guidatore probabilmente si troverà a dover andare in officina per eseguire una pulizia, una rigenerazione forzata o una sostituzione, nel caso il danno o l’usura siano irrimediabili. Per quanto riguarda il prezzo del FAP Filtro antiparticolato, si parte da cifre intorno ai 300 euro, ma la media per l’acquisto di questa componente si attesta tra i 500 e i 600 euro.
Filtro Antiparticolato: problemi
Questi studi sopracitati sono stati largamente contestati, in quanto le misurazioni non comprendono la fase di rigenerazione del filtro, che è la parte più critica. Altri studi attestano una maggiore produzione di nanopolvere durante la fase di rigenerazione, anche se questa non è superiore a quella che avviene nei veicoli senza filtro antiparticolato. Le stesse analisi affermano, inoltre, che le polveri nocive prodotte dai gas di scarico siano maggiormente volatili rispetto a quello che si crede, con i filtri che non riescono a trattenerle e risultando così del tutto inutili ai fini per i quali sono stati concepiti.
Un altro dei problemi principali legati al FAP, secondo questi studi, è che le polveri vengono ridotte talmente tanto nelle dimensioni da questi sistemi da essere più facili da aspirare e più difficili da monitorare.
La problematica della rigenerazione, invece, è di tutt’altra tipologia. Essendo fisicamente un filtro, questo si intasa nel tempo. Alcuni di questi sono “usa e getta” e quindi vanno regolarmente sostituiti, altri, la maggior parte, sono progettati per la rigenerazione del filtro antiparticolato. Durante questo processo interviene il computer di monitoraggio che effettua una diagnosi del sistema per rilevare il grado di otturazione e, se necessario, avvia la pulizia che si ottiene iniettando una maggiore quantità di carburante al fine di aumentare la temperatura e quindi bruciare il PM10 raccolto.
FAP Filtro antiparticolato: quando cambiarlo e prezzo
La spia del FAP in questo senso è fondamentale, poiché avvisa il conducente dell'auto Diesel quando è il momento di pulire il filtro intasato o di cambiarlo, o ancora, se c’è qualche anomalia nel sistema. Rimane fondamentale il consiglio di effettuare viaggi di medio lunga distanza ogni tanto, in modo da non far otturare il filtro, che durante i viaggi brevi non ha il tempo di lavorare sempre nella maniera migliore. Per il cambio o la riparazione di eventuali problemi, invece, ci sono le officine autorizzate, che sono ormai ampiamente in grado di ripulire, sostituire, smontare e rimontare il FAP filtro antiparticolato.
È, quindi, un sistema soggetto certamente a usura, come tante altre parti dell’automobile, però la durata è piuttosto buona nel tempo. Si parla di un range che va da 120.000 a 250.000 km, durante il quale il guidatore probabilmente si troverà a dover andare in officina per eseguire una pulizia, una rigenerazione forzata o una sostituzione, nel caso il danno o l’usura siano irrimediabili.
Per quanto riguarda il prezzo del FAP Filtro antiparticolato, si parte da cifre intorno ai 300 euro, ma la media per l’acquisto di questa componente si attesta tra i 500 e i 600 euro.
FAQ
FAP e l’acronimo di filtro antiparticolato, ovvero un dispositivo che permette di filtrare le polveri sottili pericolose per l’uomo e per l’ambiente.
Sostituire il FAP (Filtro antiparticolato) costa in media tra i 500 e i 600 euro, i modelli più economici si riescono a trovare anche intorno ai 300 euro.
Chi dovesse rimuovere il filtro antiparticolato (FAP) andrebbe incontro a una multa che va da 422 a 1.697 euro, con ritiro della carta di circolazione e obbligo di ripristino del filtro antiparticolato. Infine in alcuni casi questa pratica potrebbe portare anche conseguenze dal punto di vista penale.
Nel momento in cui il filtro dovesse raggiungere un livello molto alto di intasamento, la centralina della vettura metterebbe in protezione in motore evitando l’erogazione piena della potenza. Pertanto se si dovesse accendere la spia del FAP (filtro antiparticolato) è assolutamente necessario portare la vettura in officina.
Utilizziamo i cookie. Per consentirvi di trovare ciò di cui avete bisogno.
Per offrire all’utente la migliore esperienza possibile con le nostre offerte, utilizziamo cookie propri e di fornitori terzi nonché altre tecnologie (di seguito menzionati nel loro insieme come “cookie”) allo scopo di salvare e accedere in seguito a informazioni sul dispositivo utilizzato e a dati personali (tra cui gli indirizzi IP).
Questo consente di presentare annunci pubblicitari personalizzati in base agli specifici interessi dell’utente, di ottimizzare l’offerta e di analizzarne la fruizione. Cliccare sul pulsante in basso a destra per prestare il consenso all’impiego di cookie soggetti ad autorizzazione e al relativo trattamento dei dati personali oppure sul pulsante in basso a sinistra per selezionare i cookie in dettaglio o per opporsi al trattamento dei dati personali nella misura in cui ha luogo in base a legittimi interessi. Se non si intende prestare il consenso, cliccare .
Cookie, identificatori del dispositivo o analoghi identificatori online (ad es. identificatori basati sull’accesso, identificatori assegnati casualmente, identificatori basati sulla rete) insieme ad altre informazioni (ad es. tipo di browser e informazioni sul browser, lingua, dimensioni dello schermo, tecnologie supportate, ecc.) possono essere archiviati sul o letti dal dispositivo dell’utente per riconoscerlo ogni volta che l’utente si connette a un’app o a un sito web, per una o più finalità qui presentate.
L’utente può modificare le sue preferenze o revocare il consenso prestato in qualsiasi momento visitando la sezione Privacy Manager della nostra informativa.
Scopi
Dati di geolocalizzazione precisi e identificazione attraverso la scansione del dispositivo
Pubblicità e contenuti personalizzati, misurazione delle prestazioni dei contenuti e degli annunci, ricerche sul pubblico, sviluppo di servizi
Cookie indispensabili
Detti cookie sono necessari per garantire il perfetto funzionamento del sito web e non salvano dati che consentono di identificare la persona. Essi vengono solitamente utilizzati in seguito ad attività dell’utente per consentire il salvataggio e il mantenimento delle credenziali di accesso o delle impostazioni della privacy. Questi cookie di norma non possono essere disattivati; tuttavia, determinati browser potrebbero bloccarli o segnalarli all’utente. Segnaliamo che bloccare detti cookie compromette il corretto funzionamento del sito web.
Funzionali
Questi cookie vengono impostati dal sito web per consentire una migliore esperienza utente attraverso funzionalità estese come la personalizzazione della nostra offerta (ad esempio per continuare le ricerche effettuate durante una precedente visita alla nostra offerta o per ricevere offerte nella tua zona). Alcuni cookie vengono utilizzati per memorizzare le informazioni fornite quando si richiede un finanziamento nei cookie per 30 giorni e riutilizzarle automaticamente per soddisfare nuove richieste di finanziamento entro questo periodo. Senza l'impostazione di tali cookie, tali funzionalità estese non possono essere utilizzate in tutto o in parte.