Pressione pneumatici moto: dove è scritta
I proprietari delle moto sanno che sulla parte laterale degli pneumatici sono riportati lettere e numeri: questi hanno un significato ben preciso. Il codice alfanumerico permette di riconoscere la tipologia di pneumatico, che potrà essere a carcassa diagonale, a carcassa radiale cinturato o a carcassa diagonale cinturato, mentre i simboli indicano la dimensione della gomma e, soprattutto, il rapporto della sezione trasversale. La sigla riporta un simbolo che determina la portata lorda: consiste nella pressione e nel peso lordo massimo, che vengono misurati nel momento in cui le gomme sono fredde.
Se parliamo di uno pneumatico rinforzato, questa caratteristica verrà segnalata: ci riferiamo a una particolare tipologia di gomma in grado di garantire una capacità di portata maggiore. Inoltre, è indicato il simbolo di velocità: determina la velocità massima che gli pneumatici sono capaci di tollerare. In relazione a questo dato, le gomme sono divise in più categorie di velocità. Infine, possono trovarsi simboli aggiuntivi che variano da Paese a Paese, facendo riferimento alle disposizioni in vigore delle diverse legislazioni.
Per avere gomme perfette, non basta acquistare le migliori, ma bisogna anche fare in modo di mantenerle in ottime condizioni. Una pressione non adeguata può realmente arrecare danni non indifferenti agli pneumatici, mettendo in pericolo la sicurezza stradale e facendo consumare più carburante.
Con la corretta pressione, lo pneumatico si usura più lentamente: i produttori dei veicoli devono riportarla sul libretto d’uso e istruzioni del mezzo oppure sul forcellone posteriore, sul telaio, vicino al cannotto di sterzo, nel vano portaoggetti (se presente), nel tappo del serbatoio. Potrebbero esserci pressioni diverse raccomandate per lo pneumatico anteriore e quello posteriore. E può variare a seconda se viaggi da solo o con un passeggero o bagaglio.
Prima di salire in sella alla propria moto, è necessario verificare che la pressione sia giusta, così da garantirsi una guida sicura e disinvolta. Un controllo del genere, però, andrebbe effettuato con una certa cadenza, anche per far sì che la durata delle gomme sia maggiore.
Vari fattori in gioco per le gomme delle moto
Per capire ogni quanto controllare la pressione degli pneumatici della moto, è necessario considerare soprattutto l’uso che se ne fa abitualmente. Per esempio, se tendete a guidare frequentemente, dovreste considerare di controllare la pressione almeno una volta ogni 14 giorni, così da non correre grossi rischi. Anche la superficie sulla quale si marcia, così come il carico a bordo, risulta determinante in tal senso. Se il mezzo è destinato a un uso quotidiano, magari trasportandovi giornalmente da casa vostra al posto di lavoro, sarebbe opportuno un controllo costante.
Per questo motivo c’è chi monitora la questione della pressione una volta a settimana. Lo stesso discorso si applica per chi monta pneumatici off-road sulla propria moto. Un controllo va fatto anche prima un lungo viaggio. Queste regole valgono anche per coloro che tendono ad abbandonare la propria moto per tutto l’inverno, per poi ricominciare a utilizzarla nella stagione estiva.
Prima di procedere al gonfiaggio, bisogna sapere il livello della pressione al loro interno. A tal scopo, dovrete servirvi di un manometro di qualità connesso a un compressore, inserendone l’estremità all’interno della valvola dello pneumatico a freddo. Successivamente, si confronta il valore ottenuto con quello riportato nel libretto delle istruzioni. Quindi, se risulta necessario, procedere al gonfiaggio. È possibile acquistare sia online sia in negozio piccoli compressori portatili, che saranno più lenti nel processo, ma che risultano più comodi in termini di trasporto. In commercio, ci sono quelli con porta USB, quelli ricaricabili con display e quelli collegabili all’accendisigari.
In ogni caso, l’ideale è recarsi periodicamente da un gommista professionista evitando soggetti non specializzati.