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Corsia d’emergenza: quando utilizzarla e le multe per chi la occupa abusivamente

Un elemento fondamentale della sicurezza stradale, talvolta utilizzato impropriamente dagli automobilisti: è la corsia d’emergenza.

Ossia una sezione della carreggiata, presente sulle autostrade e ogni tanto sulle strade extraurbane principali, dedicata a situazioni particolari, per stato di necessità. Si trova solitamente sulla destra della carreggiata, separata dalle altre corsie da una striscia continua e spesso di colore diverso o con una segnaletica orizzontale specifica.

La sua larghezza varia, ma è progettata per essere sufficientemente ampia da ospitare un veicolo in panne o un mezzo di soccorso. La pavimentazione, pur essendo parte integrante della sede stradale, può presentare caratteristiche diverse, come una maggiore resistenza per sopportare il peso di veicoli pesanti fermi per lunghi periodi.

Sommario

In quali casi utilizzare la corsia d’emergenza

  1. Sosta per stato di necessità. La situazione classica è l’auto in panne. Se un veicolo subisce un guasto meccanico, una foratura o qualsiasi altro inconveniente che ne impedisca la prosecuzione sicura, il conducente può spostarsi immediatamente sulla corsia d’emergenza. Questo permette di liberare le corsie di scorrimento, evitando intralci e riducendo il rischio di tamponamenti. Analogamente al guasto meccanico, la foratura di un pneumatico rientra tra le cause che giustificano la sosta sulla corsia d'emergenza per la sostituzione o l’attesa del soccorso. Situazione simile se il guidatore o un passeggero hanno un malore.

Sulle carreggiate, sulle rampe e sugli svincoli è vietato sostare o solo fermarsi, fuorché in situazioni d'emergenza dovute a malessere degli occupanti del veicolo o ad inefficienza del veicolo medesimo: in tali casi, il veicolo deve essere portato nel più breve tempo possibile sulla corsia per la sosta di emergenza o, mancando questa, sulla prima piazzola nel senso di marcia, evitando comunque qualsiasi ingombro delle corsie di scorrimento.

  1. Transito di veicoli di soccorso. In caso di sinistri o incendi, la corsia d’emergenza diventa una via privilegiata per ambulanze, mezzi dei Vigili del Fuoco, pattuglie di Polizia e veicoli di soccorso.

  2. Uso da parte della Polizia Stradale o altri organi di controllo. Per fermare veicoli, effettuare controlli o gestire situazioni di traffico particolari.

  3. Evacuazione. In scenari eccezionali, come incidenti che coinvolgono molti veicoli o situazioni di pericolo diffuso, la corsia d’emergenza può essere utilizzata come via di fuga o per facilitare lo sgombero delle persone.

Durata massima della sosta

La sosta d'emergenza non deve eccedere il tempo strettamente necessario per superare l'emergenza stessa e non deve, comunque, protrarsi oltre le tre ore. Decorso tale termine il veicolo può essere rimosso coattivamente. Attenzione: le spese del carro attrezzi sono a carico del trasgressore; si vola in un attimo a somme altissime.

Qualora la natura del guasto renda impossibile spostare il veicolo sulla corsia per la sosta di emergenza o sulla piazzola d'emergenza, oppure allorché il veicolo sia costretto a fermarsi su tratti privi di tali appositi spazi, deve essere collocato, posteriormente al veicolo e alla distanza di almeno 100 metri dallo stesso, l'apposito segnale mobile. Lo stesso obbligo incombe al conducente durante la sosta sulla banchina di emergenza, di notte o in ogni altro caso di limitata visibilità, qualora siano inefficienti le luci di posizione.

Perché tre ore? Per evitare che la corsia d'emergenza diventi un parcheggio di lunga sosta e per garantire la massima disponibilità per le vere necessità.

I divieti: cosa dice il Codice della Strada

In Italia, l’utilizzo della corsia d'emergenza è disciplinato dall’articolo 176 del Codice della Strada: “Comportamento sulle autostrade e sulle strade extraurbane principali”.

  1. È vietato utilizzare la corsia d’emergenza per la circolazione dei veicoli, fatta eccezione per specifici casi. Pertanto non si può sorpassare, anche se il traffico è rallentato o fermo.

  2. In generale, è vietato accedere o uscire da un'autostrada tramite la corsia di emergenza, tranne in casi specifici come il traffico intenso con imminente uscita, a partire da 500 metri prima dello svincolo, o in situazioni di necessità. Non è quindi un lasciapassare per superare la coda.

  3. Divieto di sosta o fermata, salvo i casi di forza maggiore. No agli stop per riposare, telefonare, consultare il navigatore, consumare pasti o bevande, aspettare qualcuno. È importante notare che, in caso di sosta non giustificata, oltre alla multa e ai punti, il veicolo può essere rimosso forzatamente dalle autorità con spese a carico del proprietario.

Quale multa

La multa per circolazione su corsia d’emergenza è di 430 euro, con taglio di 10 punti della patente, e sospensione della stessa da due a sei mesi. Rammentiamo che c’è una rapidissima diffusione di telecamere e sensori sulle autostrade per monitorare l'uso della corsia d’emergenza e rilevare le violazioni. I dati raccolti dalle telecamere vengono usati non solo per le multe, ma anche per gestire meglio il flusso veicolare, a esempio attivando pannelli a messaggio variabile o informando gli operatori.

Possono esserci strane motivazioni psicologiche che spingono alcuni automobilisti a usare impropriamente la corsia d'emergenza: fretta, disattenzione, non conoscenza delle regole, mancata percezione del rischio.

Qualche consiglio

  1. Una volta fermo, se possibile, porta i passeggeri fuori dal veicolo: posizionatevi dietro il guardrail, in una zona sicura, lontano dal traffico. Contatta il soccorso stradale.

  2. In alcune autostrade o tratti stradali più datati, la larghezza della corsia d'emergenza potrebbe essere ridotta o, in casi rari, addirittura assente, rendendo più difficile la gestione delle emergenze. Massima attenzione.

  3. In caso di scarsa visibilità (nebbia, pioggia intensa, notte) o in prossimità di curve, un veicolo fermo sulla corsia d'emergenza può comunque rappresentare un rischio.

  4. Un kit rapido a base di schiuma o un compressore portatile può salvarti da una foratura minore, permettendoti di raggiungere un gommista. Se hai un ruotino, verifica regolarmente la pressione.

  5. Preziosi in un viaggio - e in una sosta per necessità in corsia d’emergenza - i cavi batteria, la torcia con pile di ricambio, i guanti da lavoro, un piccolo set di attrezzi, ma anche acqua e snack energetici. Nonché un caricabatterie portatile per smartphone (power bank): così da chiamare i soccorsi.

  6. Una diagnosi precoce può segnalare un problema prima che diventi un guasto serio, permettendoti di intervenire con la manutenzione preventiva e, di conseguenza, di evitare una pericolosa sosta in corsia d'emergenza.

In uscita dalla corsia d’emergenza autostradale: pericolo

L’uscita dalla corsia d’emergenza, magari in condizioni di elevato traffico e scarsa visibilità, è spesso difficile: prima di rientrare, accendere la freccia con largo anticipo, verificare con estrema attenzione gli specchietti retrovisori e l’angolo cieco, accelerare in modo progressivo e deciso. Occhio ai mezzi pesanti, che hanno spazi di frenata maggiori e potrebbero non vedere un veicolo in immissione improvvisa.

Pit stop non ammesso

Cassazione Civile, Sezione VI - 2, ordinanza numero 19573 del 17/06/2022: espletare i propri bisogni fisiologici sul guardrail posto a delimitazione della corsia di emergenza di un tratto dell’autostrada senza porre in atto le cautele possibili per evitare di essere visto da terzi, configura l'illecito di atti contrari alla pubblica decenza previsto dall’articolo 726 del Codice Penale.

FAQ

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