Corsia di accelerazione: cosa fare
Premesso che la corsia di accelerazione è creata con dimensioni adatte a consentire un’accelerazione sicura, e con segnaletica specifica, comunque l’automobilista deve farne un utilizzo corretto per garantire la fluidità del traffico. Non si può certo pensare di spingere a tutto infischiandosene degli altri (anche se talvolta questi comportamenti purtroppo si verificano in autostrada). Ecco allora cosa fare
In corsia di accelerazione, raggiungere la velocità del flusso di traffico. Come unirsi a una corrente d'acqua: se ci si immette troppo piano, si è un ostacolo al flusso. Adeguare la propria velocità a quella degli altri veicoli in transito sulla corsia principale permette un inserimento armonioso e senza intoppi.
Osservare attentamente il traffico prima di inserirsi, assicurandosi che non ci siano veicoli da intralciare. Comunque, è sempre bene immaginare di essere invisibili agli altri. Viene in aiuto lo specchietto retrovisore, ma anche un sano “allungamento” del collo verso sinistra può essere spesso prezioso, quasi come agli incroci a raso in città.
Quando si ha conferma di una situazione sicura, inserirsi nella corsia di scorrimento, rispettando le precedenze.
Inserire l’indicatore di direzione a sinistra solo quando in linea col veicolo dietro il quale ci si sta immettendo. Attivare la freccia con il giusto tempismo, ovvero solo quando si è effettivamente in procinto di spostarsi e in linea con il veicolo dietro il quale ci si immette, comunica le proprie intenzioni agli altri automobilisti, evitando fraintendimenti e pericoli.
Al termine della corsia di accelerazione, non fermarsi, ma proseguire sulla corsia d’emergenza se necessario (sì, è lecito), fino a quando non ci si può immettere nella circolazione. Nella corsia di accelerazione è vietato il sorpasso, qualora ci fosse un mezzo davanti.
In una situazione ideale, con una giornata di Sole primaverile e traffico scarso, impegnare la corsia di accelerazione è un gioco da ragazzi. Durante l’esodo estivo, col traffico da bollino nero, le cose cambiano parecchio: massima allerta. Fondamentale la lettura dinamica del traffico: valutare la presenza di veicoli, la loro velocità, la distanza, e le intenzioni altrui. E anticipare le mosse degli altri conducenti.