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Corsie di marcia: cosa sono e perché sono cruciali per la sicurezza

Una parte della carreggiata destinata al transito di una sola fila di veicoli, normalmente delimitata dalla segnaletica orizzontale: è la corsia di marcia.

Ossia striscia longitudinale sulla strada dove i mezzi possono muoversi in fila, una dietro l’altra, per procedere nella stessa direzione. Parliamo dell’elemento chiave della strada, del fulcro della circolazione veicolare, il luogo fisico dove si concretizzano le dinamiche del traffico e dove le regole del Codice della Strada assumono la loro massima importanza.

Corsie pensate con intelligenza e tenute bene sono la soluzione per ridurre il numero di incidenti in Italia: 1,8 milioni di sinistri, con un risarcimento medio di 4.962 euro, quelli registrati dalle compagnie nel 2024. L’Istat (che elabora solo quelli con lesioni fisiche in base alle segnalazioni di Polizie e Carabinieri) parla di 166.525 incidenti nel 2023.

Sommario

Carreggiata e corsia, quale differenza

Secondo l’articolo 3 del Codice della Strada, la carreggiata è la parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli, composta da una o più corsie di marcia. La corsia è definita come una parte longitudinale della strada di larghezza sufficiente a permettere il transito di una sola fila di veicoli. Senza corsie, la carreggiata perderebbe la sua funzione organizzativa e direzionale, trasformandosi in uno spazio caotico.

La delimitazione delle corsie avviene tramite segnaletica orizzontale, strisce dipinte sul manto stradale. Possono essere continue o discontinue, bianche o gialle, a seconda della loro funzione e del contesto stradale. La larghezza standard di una corsia di marcia varia in base alla categoria della strada e alla sua funzione, ma solitamente si attesta tra i 2,75 e i 3,75 metri: obiettivo, conciliare scorrevolezza del traffico e sicurezza.

Due corsie per senso di marcia: caratteristiche

Una delle configurazioni più diffuse è quella con due corsie per senso di marcia. In questo assetto, la carreggiata è divisa longitudinalmente, spesso da uno spartitraffico centrale (barriera o semplice striscia doppia continua), che separa fisicamente o virtualmente i flussi di traffico opposti. In ogni semicarreggiata, sono presenti due corsie: una di marcia normale (o di destra) e una di sorpasso (o di sinistra). Numerosi i vantaggi.

  1. Questo “disegno” consente ai veicoli di mantenere velocità diverse, facilitando i sorpassi e riducendo la formazione di code dovute a veicoli più lenti. I mezzi che procedono a velocità più sostenuta possono utilizzare la corsia di sorpasso per superare quelli che viaggiano più lentamente nella corsia di destra, ottimizzando così il flusso complessivo.

  2. La separazione dei sensi di marcia elimina il rischio di collisioni frontali, che sono tra gli incidenti più gravi. Inoltre, la possibilità di sorpasso in sicurezza riduce la tentazione di manovre azzardate.

  3. Un numero maggiore di corsie aumenta la capacità della strada di gestire volumi elevati di traffico, rendendola ideale per le arterie principali e le autostrade.

Ma la strada perfetta e senza sinistri non esiste: chi guida deve utilizzare la corsia di sinistra esclusivamente per il sorpasso e rientrare il prima possibile nella corsia di destra, come imposto dal Codice della Strada. La mancata osservanza di questa regola può causare intralcio alla circolazione e aumentare il rischio di incidenti.

Strada a due corsie a doppio senso di marcia: compromesso

La strada a due corsie a doppio senso di marcia è una configurazione molto comune sulle strade extraurbane secondarie e in alcune aree urbane a bassa densità di traffico. La carreggiata è unica e ospita due corsie totali, una per ogni senso di marcia, separate da una striscia longitudinale (continua o discontinua) o da nessun segno orizzontale specifico, lasciando ai conducenti la responsabilità di gestire lo spazio. Richiede meno spazio e minori investimenti. Si adatta bene a contesti dove il volume di traffico non è eccessivo e dove le velocità sono moderate.

Tuttavia, essendo i due sensi di marcia non fisicamente separati, il rischio di collisioni frontali è maggiore rispetto alle strade a carreggiate separate. I sorpassi, in particolare, devono essere eseguiti con estrema cautela e solo in presenza delle condizioni di sicurezza necessarie (visibilità, assenza di veicoli in senso opposto, segnaletica che lo consenta). Inoltre, la capacità di assorbimento del traffico è limitata. Un veicolo lento può causare lunghe code se non vi sono opportunità per il sorpasso.

La necessità di monitorare costantemente il traffico in senso opposto e di valutare attentamente le condizioni per il sorpasso può aumentare il carico cognitivo sui conducenti: maggiore lo stress.

Per mitigare i rischi, su queste strade limiti di velocità più bassi, divieti di sorpasso in tratti pericolosi (curve, dossi), e segnaletica verticale che avvisa della presenza di intersezioni o curve.

Strada a doppio senso con tre corsie

La strada a doppio senso di marcia con tre corsie rappresenta una configurazione meno comune: le due corsie laterali sono utilizzate come corsie di marcia direzionali (una per senso di marcia), mentre la corsia centrale ha una funzione condivisa o reversibile. La corsia centrale può essere utilizzata alternativamente per il sorpasso da entrambi i sensi di marcia. In questo scenario, la segnaletica orizzontale (spesso con frecce direzionali variabili o semafori) indica quale direzione può utilizzare la corsia centrale in un dato momento.

In contesti urbani, la corsia centrale può essere dedicata esclusivamente alle svolte a sinistra dai due sensi di marcia, consentendo ai veicoli di uscire dal flusso principale senza bloccarlo.

La direzione della corsia centrale può essere variata in base al volume di traffico predominante (ad esempio, al mattino in un senso, al pomeriggio nell'altro). Questo richiede un sofisticato sistema di segnalazione luminosa.

Le collisioni frontali o laterali durante le manovre di sorpasso sono un rischio significativo, poiché due veicoli provenienti da direzioni opposte potrebbero tentare di occupare la stessa corsia contemporaneamente. La gestione della corsia centrale può generare confusione.

La segnaletica è vitale

Quale che sia la scelta delle corsie da parte del gestore della strada, è necessaria un’elevata e costante manutenzione, cosa che in Italia spesso manca: asfaltatura, segnaletica orizzontale e verticale, pulizia. Opportuni limiti di velocità ragionevoli, con divieti di sosta nei luoghi adatti e senza eccessi. La presenza di ostacoli, la scarsa visibilità, la condizione del manto stradale su una corsia possono compromettere la sicurezza dell'intera carreggiata.

Importanti anche le banchine, le fasce laterali della strada, adiacenti alla carreggiata. Non fanno parte della carreggiata, ma sono importanti per la sicurezza. Possono essere utilizzate per la sosta di emergenza, per il transito di pedoni o ciclisti (se non sono presenti percorsi dedicati) o semplicemente come area di recupero in caso di uscita involontaria dalla corsia di marcia. Fondamentali pure le piazzole o le aree di sosta, pur non essendo corsie di marcia, sono essenziali per consentire ai veicoli di fermarsi in sicurezza senza intralciare il flusso del traffico sulle corsie.

Corsie troppo strette possono aumentare il rischio di collisioni laterali o di uscita di strada, specialmente per i veicoli di grandi dimensioni. Corsie troppo larghe, d'altra parte, potrebbero incoraggiare velocità eccessive.

Corsie dinamiche e intelligenti

In alcune città e su tratti autostradali specifici, si stanno implementando corsie che possono cambiare la loro funzione o direzione in tempo reale in base al volume di traffico. Questo è possibile grazie a sistemi di segnalazione luminosa avanzati e sensori che monitorano il flusso veicolare. A esempio, una corsia di emergenza può essere aperta al traffico in orari di punta.

L’aumento del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile sta portando alla creazione di sempre più corsie dedicate a mezzi specifici (autobus, tram, biciclette, veicoli elettrici). Queste corsie contribuiscono a decongestionare il traffico generale e a promuovere alternative all'auto privata.

Il futuro della guida autonoma avrà un impatto significativo sulla concezione delle corsie. Le corsie potrebbero diventare "smart", comunicando direttamente con i veicoli autonomi per ottimizzare il flusso, la distanza tra i veicoli e la sicurezza, potenzialmente riducendo la necessità di una segnaletica orizzontale tradizionale così marcata.

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