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Fendinebbia: guida completa a simboli, spie e uso corretto

Chi guida con una certa frequenza sa bene che le condizioni meteorologiche possono cambiare all’improvviso. Una giornata limpida può trasformarsi rapidamente in un tratto di strada avvolto dalla nebbia o colpito da una pioggia battente.

In situazioni del genere, ogni dettaglio dell’equipaggiamento dell’auto conta, e i fendinebbia possono davvero fare la differenza. Tuttavia, non sempre è chiaro quando e come utilizzarli correttamente. In questo articolo facciamo chiarezza, fornendo tutte le informazioni utili per capire a cosa servono i fendinebbia, come si riconoscono i simboli associati e quale normativa ne regola l’impiego.

Sommario

Cosa sono i fendinebbia e a cosa servono

I fendinebbia sono luci aggiuntive montate nella parte inferiore del veicolo, progettate per offrire un supporto luminoso efficace in condizioni di scarsa visibilità. La loro funzione principale è quella di garantire una visione nitida della strada immediatamente antistante al veicolo in presenza di condizioni atmosferiche avverse. In caso di nebbia fitta, ad esempio, i fari tradizionali rischiano di riflettere la luce contro le particelle sospese nell’aria, causando un effetto "muro bianco". I fendinebbia, grazie al loro fascio di luce ampio e basso, proiettato verso il terreno, limitano questo effetto e migliorano la visibilità, aiutando chi guida a orientarsi meglio e a individuare per tempo eventuali ostacoli. Oltre alla nebbia, queste luci risultano efficaci anche con pioggia battente e neve, condizioni in cui la visibilità può variare rapidamente lungo il tragitto.

Differenza tra fendinebbia anteriori e posteriori

I fendinebbia anteriori e posteriori svolgono funzioni distinte e complementari. Quelli anteriori sono progettati per illuminare il tratto di strada davanti al veicolo, offrendo maggiore visibilità nelle immediate vicinanze. Sono particolarmente utili su strade extraurbane, tracciati collinari, curve strette o in zone boschive dove la nebbia può concentrarsi in tratti irregolari. I fendinebbia posteriori, invece, non servono a vedere meglio, ma a farsi vedere. La loro luce rossa, molto intensa, serve a segnalare con chiarezza la presenza del veicolo a chi segue, in modo da evitare tamponamenti. Per questo motivo, il loro utilizzo è consentito soltanto in condizioni di nebbia densa con visibilità inferiore a 50 metri. Usarli in modo improprio può risultare fastidioso per chi sta dietro e, nei casi più gravi, provocare abbagliamento e pericoli.

Come si accendono i fendinebbia

L’attivazione dei fendinebbia varia da veicolo a veicolo, ma generalmente avviene tramite un comando specifico posizionato sul cruscotto o integrato nella leva dei fari. In molte vetture, l’uso dei fendinebbia è subordinato all’attivazione delle luci anabbaglianti. Questo significa che, prima di accenderli, è necessario avere le luci di posizione già operative. I simboli utilizzati sono standardizzati: il simbolo dei fendinebbia anteriori rappresenta una lampadina con fasci curvi orientati verso il basso, a indicare la direzione del fascio luminoso; il simbolo dei fendinebbia posteriori mostra fasci orizzontali accompagnati da una linea verticale. È importante conoscere la posizione del comando nella propria auto e verificare, magari consultando il manuale del veicolo, il corretto funzionamento di questi dispositivi, soprattutto prima di affrontare lunghi viaggi o percorsi in zone soggette a fenomeni atmosferici intensi.

Simboli e colore delle spie fendinebbia

Quando i fendinebbia vengono attivati, sul cruscotto dell’auto si accendono delle spie luminose che segnalano il loro stato. Questi indicatori visivi sono fondamentali per assicurarsi che i dispositivi siano accesi solo quando necessario. La spia verde è associata ai fendinebbia anteriori ed è considerata una luce di supporto alla guida. La spia rossa, invece, identifica l’attivazione del fendinebbia posteriore e indica una maggiore intensità luminosa, da usare con cautela. È buona norma spegnere le luci non appena le condizioni atmosferiche lo permettono, per evitare inutili consumi di energia e il rischio di creare disagio agli altri automobilisti. Una corretta interpretazione delle spie è anche utile per intervenire tempestivamente in caso di malfunzionamenti o dimenticanze.

Cosa fare se la spia rimane accesa

Se la spia dei fendinebbia resta accesa anche dopo averli disattivati, è bene verificare che il comando non sia stato lasciato attivo per errore. Se il problema persiste, potrebbe trattarsi di un malfunzionamento dell’impianto elettrico. In questo caso è consigliabile rivolgersi a un’officina di fiducia per un controllo tecnico. Un impianto di illuminazione efficiente è fondamentale non solo per la sicurezza, ma anche per il superamento della revisione periodica del veicolo.

Conclusione

In alcuni casi può accadere che, anche dopo aver disattivato i fendinebbia, la spia sul cruscotto continui a rimanere accesa. Questo può indicare un semplice errore momentaneo del sistema oppure un guasto al comando o all’impianto elettrico. Come primo passo, è opportuno verificare se il comando non sia stato lasciato attivo accidentalmente. In assenza di problemi visibili, è possibile provare a spegnere e riavviare l’auto. Se la spia resta comunque attiva, è consigliabile rivolgersi a un’officina specializzata per una diagnosi completa. Ignorare un segnale del genere potrebbe comportare non solo una diminuzione dell’efficienza dell’impianto di illuminazione, ma anche problemi alla batteria o altre anomalie tecniche. Inoltre, un impianto non conforme può essere causa di esito negativo in sede di revisione.

FAQ

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