Fra cui sanzioni, ganasce fiscali (fermo amministrativo della macchina), blocco di altri beni e aggressione del conto corrente. Per cui, è bene sapere come pagare il bollo auto, quando farlo e come.
Fra cui sanzioni, ganasce fiscali (fermo amministrativo della macchina), blocco di altri beni e aggressione del conto corrente. Per cui, è bene sapere come pagare il bollo auto, quando farlo e come.
Innanzitutto, è soggetto al pagamento del bollo chi, al momento della scadenza del termine utile per il versamento, risulta essere intestatario del veicolo presso il Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Diversamente, nel caso di un veicolo in leasing, in usufrutto o acquistato con riserva di proprietà, l'onere del pagamento ricade su chi, alla data di scadenza, è registrato al PRA come utilizzatore, usufruttuario o acquirente con patto di riservato dominio del veicolo.
Di conseguenza, se il bollo scade il 31 dicembre 2025, il pagamento successivo sarà a carico di chi risulterà proprietario a partire dal 1° gennaio 2026. Un'eccezione è rappresentata dalla Lombardia, dove fa fede il primo giorno utile anziché l'ultimo.
Il versamento della tassa automobilistica per il 2025 può essere effettuato tramite i seguenti canali di riscossione:
pagoBollo online (il servizio web dell'ACI Bollonet);
i siti web ufficiali delle Regioni che offrono il servizio online;
le sedi ACI;
i punti vendita Mooney;
Poste Italiane, sia allo sportello che attraverso gli altri canali disponibili;
i punti vendita Lottomatica;
le agenzie di pratiche auto autorizzate presenti sul territorio;
le banche e altri operatori aderenti al sistema PSP tramite i loro canali (home banking, sportelli bancari, app per smartphone e tablet, esercizi commerciali);
l’app IO, accedendo direttamente all'avviso presente nella notifica inviata dalla propria Regione/Provincia Autonoma (se il servizio di notifica scadenza è attivo), inquadrando un QR code o inserendo manualmente i dati richiesti.
Il costo dell'operazione varia a seconda della modalità di pagamento e del punto di servizio scelto.
Risposta affermativa: il bollo è dovuto in ogni caso, anche se l'auto rimane parcheggiata in garage. Infatti, non si tratta di una tassa di circolazione, bensì di un'imposta legata al possesso del veicolo. In ogni modo, solo la Regione ha la facoltà di effettuare verifiche sulla regolarità dei pagamenti del bollo. Sul web circola una notizia infondata riguardo alla tassa auto: secondo questa fake news, il Tutor (il sistema di rilevamento della velocità media) e le Forze dell’ordine sarebbero abilitati a controllare il pagamento del bollo. Falso: è inutile tenere la ricevuta di pagamento in auto.
Per calcolare l'importo, è necessario considerare la potenza effettiva del veicolo, espressa in kilowatt (kW) e indicata sulla carta di circolazione alla voce P.2. Se il valore dei kW presenta decimali, questi non vengono presi in considerazione. A esempio: se i kW sono 70,3, l'importo da pagare si riferirà a 70 kW. Un altro fattore determinante sono le normative europee relative alle emissioni inquinanti (la classe ambientale): da Euro 0 a Euro 6. Fanno eccezione le auto elettriche, a metano, a GPL e a idrogeno.
Ogni Regione applica una tariffa specifica. Il sito dell'ACI mette a disposizione un strumento di calcolo del bollo affidabile e sicuro: è sufficiente inserire la targa e altri dati richiesti. Numerosi altri siti forniscono indicazioni generiche (attenzione: chi paga in modo errato dovrà versare nuovamente l'importo dovuto, con l'aggiunta di sanzioni e interessi).
Se si desidera semplicemente conoscere l’ammontare del bollo auto, magari per un veicolo che si intende acquistare, si presenta la necessità di calcolare l’importo anche se il mezzo non è ancora immatricolato. Per una stima, si può fare riferimento alla tabella seguente, ricordando che per convertire i cavalli vapore (CV) in kilowatt (kW) è sufficiente dividere il valore per 1,35962.
Il costo del bollo auto può variare a seconda della Regione. Il calcolo fornito è quindi da considerarsi indicativo e non un valore preciso.
Il bollo della vostra auto ha una periodicità annuale, non ci sono alternative. Entro quando si paga il bollo auto? La data limite per il pagamento è fissata entro il mese successivo a quello di immatricolazione del veicolo. Quindi, si paga entro il mese seguente alla prima immatricolazione e, negli anni successivi, entro il mese seguente al compimento dei 365 giorni dall'immatricolazione. In altre parole, per quanto riguarda le scadenze del bollo auto 2025, al momento in cui si scrive, la situazione è la seguente:
Mesi | Termine per il pagamento |
---|---|
Scadenza bollo maggio 2025 | 30 giugno 2025 |
Scadenza bollo giugno 2025 | 31 luglio 2025 |
Scadenza bollo luglio 2025 | 31 agosto 2025 |
Scadenza bollo agosto 2025 | 30 settembre 2025 |
Scadenza bollo settembre 2025 | 31 ottobre 2025 |
Scadenza bollo ottobre 2024 | 30 novembre 2024 |
Scadenza bollo novembre 2025 | 31 dicembre 2025 |
Scadenza bollo dicembre 2025 | 31 gennaio 2026 |
Ogni Regione può prevedere piccole differenze, pertanto, per avere la certezza sulla scadenza del proprio bollo auto, è consigliabile effettuare una ricerca online specifica.
Avrò effettuato il pagamento del bollo? È normale, tra le numerose imposte dovute allo Stato, avere un dubbio sull'effettivo versamento del tributo. Per verificare, in caso di dimenticanza, come controllare se il bollo auto è stato pagato, la procedura è semplice. La verifica del bollo auto consente a tutti gli automobilisti di evitare sorprese sgradite come la notifica di una cartella esattoriale.
Ci sono due possibilità: recarsi di persona presso le agenzie automobilistiche o gli uffici ACI, oppure effettuare il controllo online, sul sito web dell'ACI. L'Agenzia delle Entrate non offre più questo servizio di verifica dei pagamenti effettuati. Molto utile la funzione “Ricorda la scadenza” disponibile sul portale ACI, accessibile tramite SPID, che permette di associare il proprio numero di telefono per ricevere un SMS alcuni giorni prima della scadenza.
Cosa accade se il bollo non viene saldato? È prevista una sanzione economica che varia in base al ritardo. Tuttavia, esiste un periodo di tolleranza che concede un breve margine di tempo per regolarizzare la situazione senza incorrere in sanzioni. In particolare, la tolleranza permette di pagare entro l'ultimo giorno del mese successivo alla scadenza, ovvero il mese successivo a quello di immatricolazione del veicolo. Se tale giorno cade di domenica o in un giorno festivo, il pagamento può essere effettuato il giorno seguente. Se il pagamento non avviene entro il periodo di tolleranza, scattano le sanzioni.
Le maggiorazioni per il bollo non pagato sono le seguenti: Da 1 a 14 giorni di ritardo: si applica una sanzione dello 0,1% in più per ogni giorno di ritardo Da 15 a 30 giorni di ritardo: la sanzione è dell'1,5% in più Da 31 a 90 giorni di ritardo: la sanzione giornaliera è dell'1,67% Da 91 a 365 giorni di ritardo: la sanzione raggiunge il 3,75% in più Oltre 365 giorni di ritardo: si applica una multa pari al 30% dell'importo del bollo, più un interesse dell’1% per ogni semestre di ritardo.