Focus: Auto elettriche e ibride
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Batterie auto elettriche: costo e durata nel 2025

Le batterie auto elettriche sono sempre più protagoniste, anche per una questione di numeri: limitatamente all’Italia, circolavano 304.000 full electric a inizio giugno 2025, con una quota mercato in aumento al 5% sul totale venduto.

Considerando il bando termico 2035 UE, con le vetture a benzina e Diesel che non potranno più essere vendute nel Vecchio Continente, gli accumulatori rivestiranno un ruolo di maggiore importanza negli anni.

Inoltre, se davvero si desidera la transizione verde, occorre che le batterie siano al contempo efficienti e non molto care, così che il costo di produzione non faccia lievitare troppo il listino delle macchine a corrente. Non ultimo, rammentiamo che il governo italiano ha rimarcato il proprio obiettivo a Bruxelles, ossia 4,3 milioni di full electric circolanti nel 2030.

Sommario

La batteria di un'auto elettrica spiegata in sintesi

Una batteria di un’auto elettrica è un accumulatore composto da decine di celle interconnesse che permettono al veicolo di immagazzinare energia durante la ricarica e di fornirla a un motore elettrico per il movimento del mezzo. La tecnologia dominante rimane quella delle batterie agli ioni di litio con elettrolita liquido: è efficiente per contenere un’elevata quantità di kWh, ma presenta ancora sfide.

Gli accumulatori infatti sono voluminosi e pesanti, creando problemi di integrazione nel mezzo e di gestione della potenza. Inoltre, la loro capacità decade progressivamente a causa dell’usura dell’elettrolita liquido, che perde efficienza a ogni ciclo di carica e scarica, e si degrada più rapidamente con surriscaldamenti, temperature troppo basse o l’uso frequente del pieno rapido.

Batterie auto elettriche: i fattori che incidono sul costo

Anzitutto, a pesare sul loro costo è l’intero processo produttivo. Gli accumulatori delle full electric richiedono minerali specifici come litio, manganese, cobalto e nichel, tutti non così comuni in natura e la cui estrazione non è né facile né economica. Le principali riserve di questi materiali sono spesso situate in luoghi remoti, rendendo il loro trasporto per la produzione delle batterie un’operazione costosa. Inoltre, la fabbricazione dei battery pack incide pesantemente sul prezzo. Per garantire il corretto funzionamento, ogni pacco deve essere assemblato in un ambiente sterile, privo di qualsiasi particella di sporco o polvere, simile a quanto accade nelle fabbriche di semiconduttori. Non ultimo, incide la tecnologia necessaria per garantire un’autonomia sufficiente, una resistenza massima possibile ai sinistri, una durata nel tempo dopo numerosissimi cicli di ricarica, una bassa infiammabilità.

Con le tecnologie attuali, per ottenere una capacità in kWh sufficientemente elevata, il peso e le dimensioni delle batterie sono ancora considerevoli. Per esempio, un pacco batteria da 80 kWh pesa 650 kg. È evidente che maggiori sono le dimensioni, superiore la quantità di materiali utilizzati e, di conseguenza, il costo unitario delle batterie.

Quanto costano le batterie delle auto elettriche nel 2025?

Il prezzo dipende dalla capacità, dalla tecnologia, dalle dimensioni e dalla potenza (voltaggio) della batteria. Una batteria a 400 V, la più diffusa e semplice, costa meno rispetto a quelle a 800 V, che consentono una ricarica più rapida e una maggiore efficienza. Nel 2025, la piccola batteria da 17,6 kWh della smart EQ fortwo si aggira intorno ai 9.000 euro. Un accumulatore di una Tesla Model S Performance, pur non essendo l'ultimo modello, può superare i 25.000 euro.

BMW permette ai clienti della i3 di effettuare un upgrade della batteria, montando l’ultima versione da 120 Ah (42,2 kWh), più del doppio della capacità rispetto alla prima i3 (60 Ah/18,8 kWh). Il prezzo per l’acquisto della batteria più grande è di circa 7.000 euro, a fronte di una batteria completamente nuova e con autonomia raddoppiata. Per una batteria a 800 V di Hyundai Ioniq 5, i prezzi partono da circa 18.000 euro.

Batterie auto elettriche: quanto durano

La tecnologia agli ioni di litio, predominante nel 2025, offre grandi capacità, elevate potenze di ricarica e assenza di perdita di carica inattiva, un aspetto chiave per un’auto che trascorre molto tempo ferma. Tuttavia, oltre a peso, dimensioni e prezzo, anche l’affidabilità e la costanza delle prestazioni rimangono un’incognita importante. I pacchi batteria sviluppati con le tecnologie attuali subiscono un certo decadimento periodico, che può essere rallentato o accelerato a seconda dell’utilizzo, del tipo di ricariche effettuate e delle condizioni ambientali. A parte eventuali problemi ad anodo, catodo o singole celle, il principale fattore è l'usura dell’elettrolita liquido. Quest’ultimo, infatti, ha sia un suo decadimento fisiologico sia una progressiva perdita di prestazioni a ogni ciclo di carica e scarica. Inoltre, alcuni comportamenti di utilizzo e ricarica possono rallentare o accelerare questa usura, influenzando la vita utile della batteria.

L’utilizzo dell'auto elettrica a temperature superiori ai 30 gradi può surriscaldare la batteria che, nonostante i sistemi di raffreddamento (ad aria, a liquido o per dispersione termica) presenti sulla maggior parte dei modelli, può perdere parte della sua efficienza. Come per PC e smartphone, utilizzare l’accumulatore sotto il 15% o mantenerla al 100% per lunghi periodi può causare uno stress eccessivo alle singole celle, che finiscono per surriscaldarsi e perdere efficienza. Ciò che può ridurre drasticamente la vita utile della batteria è la ricarica, dalla potenza al livello di carica.

La ricarica dovrebbe avvenire quando la batteria si trova nella giusta finestra di temperatura: se è troppo fredda o troppo calda, la ricarica sarà lenta e, soprattutto nel caso di ricariche ad alta potenza in corrente continua, stresserà la parte liquida della batteria, riducendone la durata. Allo stesso modo, è consigliabile non usare la batteria quando la percentuale di carica è superiore all'80-85% o inferiore al 10-15%: in queste percentuali, infatti, la batteria è particolarmente sollecitata, riducendone la durata.

Le garanzie e la vita utile delle batterie

La stragrande maggioranza delle Case auto considera un’usura della batteria fino al 30% come normale durante il periodo coperto dalla garanzia per batteria e motore elettrico, che solitamente si estende tra gli 8 e i 10 anni.

Solo in caso di usura superiore al 30% in 8-10 anni, ovvero una capacità residua inferiore al 70%, il proprietario può richiedere la sostituzione della batteria in garanzia. Diversamente, è necessario sostituire la batteria a proprie spese o accettare un'autonomia ridotta del 30% rispetto alla capacità totale. Questo significa che, sebbene la batteria possa continuare a funzionare, la sua efficienza diminuirà nel tempo.

Dominio cinese nel 2025

Il litio abbonda in Australia e Sud America, il cobalto in Congo; ma la Cina ha investito nell’acquisizione di quote significative in miniere e progetti di estrazione in tutto il mondo. Per poi sviluppare una capacità di raffinazione e lavorazione delle materie prime che è di gran lunga superiore a quella di qualsiasi altro Paese.

La maggior parte del litio estratto a livello globale viene spedita in Cina per essere trasformata in materiali catodici e anodici. Questo controllo sulla raffinazione le conferisce una leva enorme sull'intera industria. Il secondo e più evidente pilastro del dominio cinese è la produzione di celle. Aziende come Contemporary Amperex Technology Co. Limited (CATL) e BYD (Build Your Dreams) sono giganti globali, fornendo batterie a un'ampia gamma di case automobilistiche internazionali, oltre a quelle cinesi. CATL, in particolare, è il più grande produttore di batterie per veicoli elettrici al mondo per capacità installata, superando di gran lunga i suoi concorrenti coreani (LG Energy Solution, Samsung SDI) e giapponesi (Panasonic).

In più, il Dragone è dominante in fatto di terre rare: la chiave per la produzione dei motori elettrici che equipaggiano la stragrande maggioranza dei veicoli elettrici moderni. Neodimio, disprosio e terbio sono gli ingredienti per la produzione di magneti permanenti, utilizzati nei motori sincronii: il tipo di propulsore elettrico più comune nelle full electric grazie caratteristiche come efficienza, compattezza e potenza.

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