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Focus: Diritto auto
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Patente digitale italiana: i pro e i contro

La patente digitale italiana da portare con sé nello smartphone è realtà dal 23 ottobre 2024 ma, prima di addentrarci nelle informazioni chiave, è necessario fare un minimo di ordine.

Premesso che la patente autorizzare a guidare veicoli a motore, ce ne sono di tre tipi nel nostro Paese. Una, rarissima e in via d’estinzione, cartacea, vecchia, coi bollini dei rinnovi.

Una seconda, per circa 40 milioni di persone, plastificata tipo bancomat, modello rosa molto comoda e moderna.

Una terza, digitale appunto, per gli smartphone, valida solo nei nostri confini, che affianca quella fisica di formato card. Ha lo stesso valore legale della patente fisica e può essere mostrata anche alle Forze dell’ordine. Come ottenerla? Quali i pro e i contro?

Sommario

La patente digitale italiana

Ribadito che la licenza virtuale per telefonini vale unicamente in Italia, si è seguito un calendario di abilitazione per il rilascio della patente digitale. Dal 23 ottobre 2024, 50.000 cittadini; dal 6 novembre, 250.000; dal 30 novembre, 1.000.000; dal 4 dicembre per tutti gli utenti dell’app IO per smartphone gratuita. Sviluppata e gestita dalla società pubblica PagoPA, integra i servizi pubblici rendendo semplice e veloce l’esperienza dei connazionali con l’amministrazione.

Pertanto, oggi tutti i cittadini possono aggiungere la propria patente nell’app IO dentro il Portafoglio digitale. A zero spese. Detto anche digital wallet, è un sistema online che permette di archiviare e gestire informazioni personali online, come dati di pagamento, login e password, e documenti digitali, quale la patente. In Italia, l’IT Wallet è il portafoglio digitale nazionale integrato che consente di conservare documenti digitali come patente, tessera sanitaria e Carta Europea della Disabilità.

È sufficiente scaricare gratuitamente il documento dall’app IO, attivando la funzionalità IT Wallet tramite SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale) o CIE (Carta Identità Elettronica). In futuro, dovrebbe arrivare l’ecosistema di portafoglio digitale italiano con l’lT Wallet pubblico, più vari wallet dei provider. Nel 2026, Bruxelles promette che esordirà la patente digitale dell’Unione Europea. Cosa diversa dalla patente digitale italiana.

A cosa serve la patente digitale italiana

I conducenti dei veicoli durante la circolazione sul territorio nazionale possono esibire la patente digitale italiana al posto della patente card rosa. Questo non esime, tuttavia, l’organo di controllo (Polizia e Carabinieri) dalla verifica dell’esistenza e della validità del titolo abilitativo che deve essere svolta, come di consueto, attraverso la consultazione dell’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida. In più, bva consultata la banca dati interforze, al fine di verificare la sussistenza di eventuali provvedimenti ostativi che incidono sull’efficacia della patente.

Se il guidatore commette un’infrazione così grave da imporre il ritiro della patente su strada (esempio, guida dopo aver assunto droghe e causato un sinistro), deve consegnare la patente plastificata rosa. Se non l’ha con sé, e conduce il mezzo con patente digitale, le Forze dell’ordine non ritirano lo smartphone: otterranno la patente card appena disponibile.

Vantaggi della patente digitale italiana

  1. Con Documenti su IO, la sicurezza e la protezione dei dati dei cittadini sono sempre garantiti e l’identità è verificata grazie all’autenticazione con CIE o SPID, queste le promesse. Inoltre, si tratta di uno strumento non obbligatorio; i cittadini sono liberi di continuare a usare esclusivamente i documenti fisici. Quindi, si può scegliere se proseguire con la solita moderna patente card rosa.

  2. Per attivare Documenti su IO, è richiesta una seconda autenticazione in app con SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale) o CIE (Carta Identità Elettronica), così da associare la patente all’identità del soggetto. IO condivide i dati con Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per identificare il soggetto e solo per il tempo necessario a consentire l’aggiunta della versione digitale dei documenti al Portafoglio.

  3. I dati dei documenti sono forniti dall’ente che rilascia anche il documento fisico e che ne certifica l’autenticità. In particolare per la patente il ministero delle Infrastrutture (Direzione generale per la Motorizzazione). Invece, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per la Carta Europea della Disabilità. E infine il ministero dell’Economia (Ragioneria Generale dello Stato) per tessera sanitaria e tessera europea di assicurazione malattia.

  4. In futuro, eventuali rinnovi o modifiche potrebbero essere gestiti più facilmente in formato digitale, evitando la necessità di ricevere e conservare bollini o nuove versioni fisiche.

Svantaggi della patente digitale italiana

  1. Per le Forze dell’ordine, quando devono ritirare la patente dopo un’infrazione grave, un problema in più: la patente digitale italiana non è ritirabile, in quanto Polizia e Carabinieri non possono certo sequestrare lo smartphone.

  2. Le Polizia Locali non possono accedere al database interforze del ministero dell'Interno, neppure per visualizzare se all’automobilista occorra sospendere o revocare la patente. Possibile consultare solo l’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida. L’attività di controllo è così incompleta.

  3. In occasione del ritiro su strada o al comando della patente fisica, le Forze dell’ordine dovranno immediatamente aggiornare il database interforze in modo da impedire al titolare di usare la patente digitale.

  4. L’utilizzo della patente digitale è strettamente legato al funzionamento dello smartphone. In caso di batteria scarica, malfunzionamento del dispositivo, problemi con l’app IO, pessima connessione web, l’automobilista potrebbe trovarsi nella condizione di non poter esibire la patente. Male, specie in situazioni di stress (infrazioni, incidenti, posti di blocco particolari). Suggeriamo di portare sempre con sé la patente card fisica rosa.

  5. Sebbene i sistemi di sicurezza siano progettati per proteggere i dati, con procedure di autenticazione, esiste sempre un minimo rischio di vulnerabilità informatiche o accessi non autorizzati.

Patente digitale europea

La patente digitale europea è una cosa completamente diversa dalla patente digitale italiana: quest’ultima vale solo in Italia e già esiste; quella ideata da Bruxelles dovrebbe arrivare nel 2026 e valere in tutta la comunità UE.

Il Parlamento europeo segue un iter burocratico lunghissimo e molto articolato. Qualora il Regolamento sia approvato, gli Stati disporranno fino a 10 anni per adeguarsi. Quindi, se l’UE dà l’ok alla patente digitale europea nel 2026, Italia e altri Stati hanno tempo sino al 2036 per adeguarsi: nel frattempo vale, ma solo nel nostro Paese, la patente digitale italiana.

FAQ

È la patente virtuale facoltativa, che si può scaricare gratuitamente dall’app IO, attivando la funzionalità IT Wallet SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale) o CIE (Carta Identità Elettronica). Ha lo stesso valore legale della patente fisica e può essere mostrata anche alle Forze dell’ordine.

Sì. Polizia e Carabinieri, quando devono ritirare la patente dopo un’infrazione grave, affrontano un problema in più: la patente digitale italiana non è ritirabile, in quanto Polizia e Carabinieri non possono certo sequestrare lo smartphone. Inoltre, le Polizia Locali non possono accedere al database interforze del ministero dell'Interno, neppure per visualizzare se all’automobilista occorra sospendere o revocare la patente: possibile consultare solo l’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida.

No. La patente digitale europea è una cosa completamente diversa dalla patente digitale italiana: quest’ultima vale solo in Italia e già esiste; quella ideata da Bruxelles dovrebbe arrivare nel 2026 e valere in tutta la comunità UE. Qualora il Regolamento sia approvato, gli Stati disporranno fino a 10 anni per adeguarsi.

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