La patente digitale italiana
Ribadito che la licenza virtuale per telefonini vale unicamente in Italia, si è seguito un calendario di abilitazione per il rilascio della patente digitale. Dal 23 ottobre 2024, 50.000 cittadini; dal 6 novembre, 250.000; dal 30 novembre, 1.000.000; dal 4 dicembre per tutti gli utenti dell’app IO per smartphone gratuita. Sviluppata e gestita dalla società pubblica PagoPA, integra i servizi pubblici rendendo semplice e veloce l’esperienza dei connazionali con l’amministrazione.
Pertanto, oggi tutti i cittadini possono aggiungere la propria patente nell’app IO dentro il Portafoglio digitale. A zero spese. Detto anche digital wallet, è un sistema online che permette di archiviare e gestire informazioni personali online, come dati di pagamento, login e password, e documenti digitali, quale la patente. In Italia, l’IT Wallet è il portafoglio digitale nazionale integrato che consente di conservare documenti digitali come patente, tessera sanitaria e Carta Europea della Disabilità.
È sufficiente scaricare gratuitamente il documento dall’app IO, attivando la funzionalità IT Wallet tramite SPID (Sistema Pubblico Identità Digitale) o CIE (Carta Identità Elettronica). In futuro, dovrebbe arrivare l’ecosistema di portafoglio digitale italiano con l’lT Wallet pubblico, più vari wallet dei provider. Nel 2026, Bruxelles promette che esordirà la patente digitale dell’Unione Europea. Cosa diversa dalla patente digitale italiana.
A cosa serve la patente digitale italiana
I conducenti dei veicoli durante la circolazione sul territorio nazionale possono esibire la patente digitale italiana al posto della patente card rosa. Questo non esime, tuttavia, l’organo di controllo (Polizia e Carabinieri) dalla verifica dell’esistenza e della validità del titolo abilitativo che deve essere svolta, come di consueto, attraverso la consultazione dell’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida. In più, bva consultata la banca dati interforze, al fine di verificare la sussistenza di eventuali provvedimenti ostativi che incidono sull’efficacia della patente.
Se il guidatore commette un’infrazione così grave da imporre il ritiro della patente su strada (esempio, guida dopo aver assunto droghe e causato un sinistro), deve consegnare la patente plastificata rosa. Se non l’ha con sé, e conduce il mezzo con patente digitale, le Forze dell’ordine non ritirano lo smartphone: otterranno la patente card appena disponibile.