Patente internazionale: cos’è
La patente internazionale, anche denominata permesso internazionale di guida, è un documento: consente a chiunque sia già titolare della patente italiana di circolare all’estero, in particolar modo in quegli Stati dove la prima non è riconosciuta o non è ritenuta sufficiente. Se detieni la patente conseguita in Italia, potrai guidare in ogni Paese dell’Unione Europea, più varie nazioni territorialmente abbastanza vicine a noi. Ma in numerosi Paesi extracomunitari la patente italiana non basta.
In altre parole, il permesso internazionale di guida è necessario per guidare in quei Paesi che non siano firmatari delle medesime Convenzioni internazionali ratificate dall’Italia: è rilasciato dall’Ufficio provinciale della Direzione generale della Motorizzazione Civile del luogo di residenza del richiedente, previa esibizione della patente in corso di validità.
Comunque, la patente internazionale non è una licenza di guida speciale: è una traduzione ufficiale e giurata del documento di guida italiano già esistente. Non serve sostenere nuovamente gli esami di teoria e di guida già affrontati con successo per la patente italiana.
Non sostituisce la patente nazionale, ma deve essere sempre esibita insieme ad essa quando guidi in paesi al di fuori dell'Unione Europea. In sostanza, è una traduzione multilingue della tua patente, che facilita il riconoscimento della tua abilitazione alla guida da parte delle autorità straniere in paesi dove la tua patente italiana potrebbe non essere facilmente comprensibile. La patente internazionale non è valida nel Paese in cui è stata rilasciata (in questo caso, l'Italia): deve sempre essere accompagnata dalla patente di guida nazionale originale, così da facilitare la comunicazione con le autorità locali grazie alla traduzione multilingue dei tuoi dati di guida.
Esistono due modelli di patente internazionale: il modello “Convenzione di Ginevra 1949” ha validità di un anno; il modello “Convenzione di Vienna 1968” è valido tre anni. La validità di questi modelli è sempre strettamente cololegata alla patente italiana di cui si è titolari.
In vari Paesi sono ritenuti accettabili entrambi i modelli, mentre in altri viene considerato solo uno dei due.
È possibile usufruire del modello Vienna nei seguenti Paesi: Argentina, Cile, Bahamas, Bielorussia, Brasile, Ecuador, Filippine, Indonesia, Messico, Iran, Mongolia, Sud Africa, Thailandia, Uruguay e Venezuela.
È possibile usufruire del modello Ginevra nei seguenti Paesi: Argentina, Australia, Cambogia, Perù, Marocco, Canada, Cuba, Egitto, India, Giordania, Nuova Zelanda, Singapore, USA, Sud Africa, Sri Lanka, Thailandia, Turchia e Venezuela.
Per ottenere ulteriori informazioni in merito alla destinazione straniera in cui si intende guidare, vi suggeriamo di fare sempre riferimento alle autorità consolari del Paese in questione, prima di programmare qualsiasi spostamento. In alternativa, potreste consultare il sito www.viaggiaresicuri.it del ministero degli Affari esteri.