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Patente per quad: quali servono, esempi e regole per guidare legale

Quad, che passione. Ci riferiamo a un tipo di veicolo a motore con quattro ruote, anche se in inglese il suo nome completo è All-Terrain Vehicle (ATV), che ne descrive bene la natura: è progettato per affrontare una grande varietà di terreni, non solo l’asfalto.

Stabili e capaci di affrontare percorsi difficili, si guidano con un manubrio simile a quello delle motociclette, offrendo un’esperienza più dinamica e immersiva. Il conducente (e talvolta un passeggero) si siede a cavalcioni, come su una moto, ma con una maggiore stabilità laterale.

Molti quad sono equipaggiati con pneumatici tassellati, sospensioni robuste e trazione integrale (o la possibilità di inserirla) per affrontare fango, sabbia, rocce e sentieri sterrati. Vengono usati per una moltitudine di scopi: dal divertimento puro e l’esplorazione fuoristrada, al lavoro in agricoltura o silvicoltura, fino ai servizi di emergenza.

Ma quale patente serve? Per guidare un quad in Italia, la patente necessaria dipende dalla tipologia specifica del veicolo, che si divide in quadricicli leggeri e quadricicli non leggeri. Vediamo le regole, molto complicate, con l’aiuto di Valerio Platia, insegnante di autoscuola ed esperto di Confarca (Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici).

Sommario

Patente AM per il quad: in che situazione

Per i quadricicli leggeri (categoria L6e), che hanno queste caratteristiche.

  1. Massa a vuoto non superiore a 425 kg (escluse le batterie per i veicoli elettrici).

  2. Velocità massima non superiore a 45 km/h.

  3. Cilindrata non superiore a 50 cm³ (per i motori a benzina) o potenza massima netta non superiore a 4 kW (per altri motori a combustione interna o elettrici).

È sufficiente la patente AM, che si può conseguire a partire dai 14 anni. Tuttavia, per trasportare un passeggero, il conducente deve aver compiuto 16 anni e il veicolo deve essere omologato per il trasporto di passeggeri.

Patente B1 per il quad: in che situazione

Per i quadricicli non leggeri (categoria L7e), che hanno le seguenti caratteristiche.

  1. Massa a vuoto non superiore a 450 kg (per trasporto persone) o 600 kg (per trasporto merci), esclusa la massa delle batterie per i veicoli elettrici.

  2. Potenza massima netta del motore fino a 15 kW.

  3. Velocità massima che può arrivare fino a 80 km/h (fuori dai centri urbani).

È necessaria la patente B1, che si può conseguire a partire dai 16 anni. Questa patente consente anche di trasportare un passeggero se il mezzo è omologato.

Patente B per il quad

Se possiedi già la patente B (quella per le auto, puoi guidare la maggior parte dei quadricicli, inclusi quelli non leggeri, a condizione che la loro potenza non superi i 15 kW.

In sintesi

  1. Quadricicli leggeri (fino a 45 km/h e 4 kW): patente AM (dai 14 anni, con limitazioni per il passeggero fino ai 16) o B che contiene la AM.

  2. Quadricicli non leggeri (fino a 15 kW e 80 km/h): patente B1 (dai 16 anni) o patente B (dai 18 anni).

È importante verificare sempre il “libretto” di circolazione del quad per capire a quale categoria appartiene e, di conseguenza, quale patente è richiesta. Inoltre, ricorda che i miniquad non omologati per la circolazione stradale possono essere utilizzati esclusivamente in aree private.

Da ricordare

La patente B1 consente la guida dei quadricicli fino a 400 kg (550 kg se adibiti al trasporto di merci) e con potenza fino a 15 kW. La patente B assorbe la categoria B1 e permette di condurre gli stessi quadricicli, cioè quelli aventi le caratteristiche sopra indicate. La potenza massima dei quadricicli pesanti (classificazione internazionale L7e) non può superare i 15 kW e, pertanto, quelli eventualmente di potenza superiore non possono essere omologati, almeno per la circolazione su strade pubbliche. Le patenti A1, A2 e A rilasciate fino al 18 gennaio 2013 permettono la guida dei quadricicli sopra indicati, mentre per le medesime categorie di patenti rilasciate dal 19 gennaio 2013 ne è permessa la guida solo dei quadricicli leggeri.

Esistono diverse tipologie di quad

I quad si distinguono per dimensione, potenza e finalità d’uso

  1. Sportivi. Progettati per prestazioni elevate, velocità e maneggevolezza, spesso usati per gare o percorsi impegnativi.

  2. Utility (UTV - Utility Task Vehicle o Side-by-Side). Questi sono più grandi, spesso con sedili affiancati, cassoni di carico e maggiore capacità di traino. Sono ideali per lavori pesanti o per il trasporto di persone e attrezzature. Anche se non sono quad in senso stretto (perché non si guida a cavalcioni), vengono spesso associati a questa categoria per l'uso e le capacità.

  3. Per bambini. Versioni più piccole e meno potenti, pensate per l'avvicinamento al mondo del fuoristrada in sicurezza.

  4. Omologati per la strada. Molti quad possono essere immatricolati e guidati su strada, rispettando le normative del Codice della Strada.

Esempi di quad per categoria

Per dare un'idea più concreta, ecco alcuni esempi di modelli comuni che rientrano nelle diverse categorie di quad.

  1. Quadricicli leggeri (L6e - Patente AM). Spesso si tratta di modelli più piccoli e accessibili, ideali per un primo approccio al mondo dei quad. Esempi potrebbero includere alcuni quad di piccola cilindrata progettati per un uso ricreativo leggero, spesso da marchi come Kymco (alcuni modelli entry-level) o Dinli. Non sono pensati per grandi prestazioni, ma per la mobilità su terreni semplici o per i più giovani (dai 14 anni).

  2. Quadricicli non leggeri (L7e - Patente B1 o B). Qui la varietà è molto maggiore. Troveremo quad più potenti e robusti, adatti a un uso più intensivo, sia ricreativo che lavorativo.

a) Sportivi: Modelli come il Yamaha Raptor 700, il Suzuki Quadsport Z400 o l'Honda TRX450R sono esempi classici di quad sportivi, pensati per alte prestazioni, salti e manovre agili.

b) Utility (ATV/UTV - Side-by-Side): Can-Am Outlander, al Polaris Sportsman (ATV) o al Polaris RZR e al Can-Am Maverick (UTV, con sedili affiancati). Sono veicoli robusti, spesso con trazione integrale, ideali per il trasporto di carichi, l'agricoltura, la silvicoltura o esplorazioni su terreni impegnativi.

c) Quad per bambini: sono versioni mini, spesso elettriche o con motori a scoppio di piccola cilindrata, come il Kymco MXU 50 in versione ridotta o vari modelli di mini-quad elettrici disponibili sul mercato, pensati per un uso controllato in aree private.

Quanto costa un quad

  1. Quadricicli leggeri (L6e): il prezzo di un quad nuovo in questa categoria può variare indicativamente da 2.500 a 5.000 euro. Sul mercato dell'usato si possono trovare opzioni a partire da 1.000-1.500 euro.

  2. Quadricicli non leggeri (L7e - Sportivi/Utility). Per un quad nuovo di questa categoria, i prezzi partono solitamente da 6.000 euro e possono superare i 15.000 euro per modelli più performanti o utility professionali. L'usato offre un'ampia forbice, da 3.000 a 10.000 euro o più, a seconda del modello, dell'anno e delle condizioni.

  3. Quad per bambini: tra 500 e 2.000 euro.

Un appello alla responsabilità

Il quad offre un'esperienza di guida unica, ma richiede responsabilità e rispetto delle regole. Indossare sempre il casco (obbligatorio anche per i passeggeri), utilizzare abbigliamento protettivo, rispettare i limiti di velocità e le normative locali sull'ambiente sono pratiche essenziali per garantire la propria sicurezza e quella degli altri, preservando al contempo i territori naturali.

Che sia per lavoro, per sport o semplicemente per il piacere di esplorare, il quad continua a sedurre con la sua promessa di avventura e versatilità. Un veicolo che incarna perfettamente lo spirito di chi ama spingersi oltre i sentieri battuti, alla scoperta di nuove emozioni a quattro ruote.

FAQ

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