Auto aziendali a uso promiscuo: stretta fiscale dal 1° luglio 2025

La nuova interpretazione dell’Agenzia delle Entrate penalizza i veicoli assegnati dopo giugno 2025, anche se ordinati nel 2024.

Con la risposta all’interpello n. 192/2025, l’Agenzia delle Entrate chiarisce un importante aspetto fiscale che riguarda le auto aziendali ad uso promiscuo: a partire dal 1° luglio 2025, per i veicoli assegnati ai dipendenti dopo tale data non sarà più applicabile il regime agevolato, anche se l’ordine e il contratto di concessione sono stati perfezionati nel 2024.

Fine della tutela per i veicoli “prenotati” entro il 2024

In base alla normativa in vigore fino a fine 2024, i fringe benefit derivanti dall’uso promiscuo dell’auto aziendale godevano di una tassazione agevolata rispetto al “valore normale” del bene. Questo sistema si basava su due elementi: il costo chilometrico definito annualmente dall’ACI per 15.000 km convenzionali, e un coefficiente fiscale differenziato in base alle emissioni di CO₂.

Tuttavia, la data di effettiva assegnazione del veicolo diventa ora dirimente: anche se il datore di lavoro ha stipulato il contratto di concessione nel 2024 e ordinato l’auto entro il 31 dicembre, se la consegna al dipendente avverrà dopo il 30 giugno 2025, si applicherà la tassazione ordinaria basata sul valore normale ai sensi dell’art. 9 del Tuir (tipicamente il canone di leasing o noleggio al netto delle trattenute chilometriche).

I tre regimi fiscali a confronto

Dal 2025, la normativa fiscale distingue chiaramente tre regimi applicabili alle auto aziendali in uso promiscuo:

  1. Nuovo regime (in vigore dal 1° gennaio 2025) Si applica ai veicoli immatricolati, concessi e consegnati nel 2025:
  • 10% per veicoli elettrici a batteria

  • 20% per veicoli elettrici plug-in ibridi

  • 50% per tutte le altre alimentazioni (metano, GPL, idrogeno, benzina, diesel, ibridi HEV)

  1. Regime transitorio (valido fino al 30 giugno 2025) Valido per veicoli concessi tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2024, oppure ordinati entro il 31 dicembre 2024 ma assegnati entro il 30 giugno 2025:
  • 25% per emissioni fino a 60 g/km

  • 30% per 61–160 g/km

  • 50% per 161–190 g/km

  • 60% oltre i 190 g/km

  1. Regime ordinario (valore normale)

Riguarda tutte le situazioni non coperte dai due regimi precedenti. L’imponibile si calcola in base al valore di mercato, tipicamente il costo del leasing o del noleggio, e non può più usufruire di coefficienti agevolati.

Conseguenze per le aziende e i dipendenti

Il chiarimento dell’Agenzia introduce maggior rigore interpretativo e comporta una maggiorazione fiscale per tutti i casi in cui la consegna dell’auto aziendale slitta oltre il primo semestre del 2025. Ciò impone una maggiore attenzione da parte delle aziende nella programmazione delle assegnazioni e delle tempistiche di consegna, soprattutto in fase di rinnovo delle flotte.

In conclusione, la nuova disciplina mira a semplificare e rendere più omogenea la tassazione dei benefit, ma allo stesso tempo potrebbe disincentivare, almeno temporaneamente, l’assegnazione delle auto aziendali, specie in quelle realtà dove il fringe benefit rappresentava un’importante leva di welfare aziendale.

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