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Maserati Grecale Trofeo, la rivoluzione dei Suv sportivi

La vettura da 530 cv della Casa del Tridente pronta a dare del filo da torcere ai tedeschi nel segmento: consuma anche meno.

Maserati Grecale, nell’edizione Trofeo provvista del motore V6 Nettuno di derivazione MC20, è un progetto che per la Casa modenese è di cruciale importanza perché la lancia nel combattutissimo settore dei Suv medio-grandi, dove darà del filo da torcere alle tedesche.

Motore V6 Nettuno ed elettronica

L’edizione Trofeo è il top della gamma Grecale. E ha lo stesso motore della MC20, anche se più addolcito e “urbanizzato”. Infatti, si è passati dalla lubrificazione a carter secco a quella a carter umido. Ma il grande lavoro di adattamento ha toccato le corde di elettronica e sovralimentazione. Così si è passati dai 630 cavalli della sportiva MC20 ai 530 della Grecale Trofeo. E dai 730 Nm di coppia motrice ai 620. Numeri abbinati al cambio automatico a 8 rapporti di origine ZF, che sull’asse posteriore collabora con un differenziale a slittamento limitato a controllo elettronico. Mentre il passaggio di coppia tra i due assi avviene attraverso un transfer case. L’albero di trasmissione è in carbonio, ma a rendere unico il Suv nel suo genere è il sistema VDCM (Vehicle Dynamic Control Module). L’apparato elettronico gestionale che sovrintende la dinamica del veicolo, scritto “stringa per stringa” dagli uomini Maserati. Un lavoro certosino, che ha avuto la finalità di esaltare una base già perfettamente tarata. Sì, perché l’elettronica non è stata impiegata per “correggere” potenziali difetti su strada. Ed è anche per questo motivo che l’auto non impiega sistemi come retrotreno autosterzante e barre antirollio attive.

28 MaseratiGrecaleTrofeo

Un salotto buono

Ovviamente Grecale non è solo V6 ed elettronica, ma vuole essere anche sinonimo di comfort. L’apparato MIA (Maserati Intelligent Assistant) è stato sviluppato partendo da Android Automotive. Non richiede un bagaglio nozionistico spiccato per un uso immediato. Rapidi e funzionali i comandi vocali. L’hardware visibile si mostra attraverso un display da 12,3”, sotto cui è collocato un secondo schermo sempre touch da 8,8 pollici. Da segnalare che alcuni comandi non sono immediati da trovare (come le luci) e potrebbero essere fonte di distrazione da parte del conducente. A bordo, in quattro si viaggia comodissimi, meno con un quinto passeggero. Con una spesa di 2.562 euro, ci si può dotare del sistema audio high premium Sonus Faber formato da 21 altoparlanti, che vanta una potenza di 1.285 Watt. Una particolarità dell’impianto è il subwoofer, piazzato nella parte sinistra del baule, precisamente tra la scocca e l’interno dell’auto. Una soluzione piuttosto singolare che preserva spazio nel bagagliaio e consente una migliore diffusione delle basse frequenze in abitacolo.

Maserati Grecale Trofeo, com’è alla guida

È un Suv. Sportivo, certo, ma non una supercar vera e propria. Premesso questo, partiamo subito col dire che lo sterzo di Grecale Trofeo è specifico per questo modello. Una scelta che sulla carta avrebbe potuto penalizzare il potenziale su strada, e che invece offre una nuova formula altrettanto costruttiva. Indubbiamente, se avete avuto modo di guidare un’Alfa Romeo Stelvio (con cui Grecale condivide la piattaforma) appare meno diretto nell’esecuzione, lasciando un intervallo maggiore tra l’atto di sterzare e la sterzata vera e propria. Ma è soltanto una breve illusione, che scompare appena inanellate una sequenza di curve. Il volante è piacevole al tatto, dimensionato in modo corretto. E bisogna anche sottolineare come il grado di durezza non sia mai eccessivo, dando quella piacevole sensazione che invece di un Suv di due tonnellate abbiate tra le mani una sportiva compatta (quasi). Le dimensioni certo non la rappresentano come tale, però tra le curve mostra un’agilità inaspettata. Anche se Trofeo non è fatta per correre in senso assoluto, piuttosto per appagare chi ama la guida brillante.

Il motore Nettuno è una garanzia anche nella versione depotenziata. Il tiro e la progressione dei 530 cavalli sono un dato di fatto. Non necessitate del limitatore per trarne il massimo beneficio, ma almeno su di giri non tende allo stallo. L’accoppiata con il cambio ZF è riuscita. Ovviamente - ma non è sempre così scontato - al passaggio dei modi di guida verso quello più sportivo, le differenze si fanno sempre più palpabili. L’assetto caratterizzato dalle molle pneumatiche avvantaggia il comfort di marcia, e anche nella configurazione più sportiva permette di affrontare qualunque genere di terreno in tranquillità.

Difficile innescare reazioni improvvise e repentine. Anche in fase di rilascio sono minimi se non nulli gli scuotimenti del retrotreno. Un limite compensato però da un modus operandi del sistema di trazione integrale che privilegia davvero l’asse posteriore. Certo, bisogna essere puntuali nel premere il gas, ma soprattutto non bisogna avere remore nel farlo. Così, il passaggio da un potenziale sottosterzo a un più gratificante sovrasterzo è alla portata di acceleratore. Se schiacciate, il retrotreno vi aiuta a chiudere la curva agevolando l’uscita.

A fare la differenza è il tempo e il modo. Perché se siete troppo in ritardo e non affondate con decisione l’acceleratore, allora il rischio è di amplificare il sottosterzo. Manovre che comunque rimangono nei limiti della fattibilità da parte di ogni tipo di automobilista. Chiaro che con questi presupposti su strada sa essere piacevole e divertente. Ma bisogna trattenersi dal forzare la mano, perché il rischio è di permettere a peso e baricentro alto di prendere il sopravvento. Grecale, al di là della denominazione Trofeo, mostra quindi i presupposti per combattere ad armi pare con le “colleghe” tedesche anche sul fronte del comfort di marcia.

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