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Mini Clubman Cooper D, Mini formato wagon

La Mini con carrozzeria station wagon e dotata del curioso portellone a doppia anta rappresenta un modo di concepire le auto in via d'estinzione ma ancora attuale: pratica, scattante e con bassi consumi grazie al suo brillante turbodiesel da 150 cv.

Presentata ormai nel lontano 2015, la Mini Clubman è stata sottoposta a un restyling nel 2019, utile per mantenere al passo con i tempi e competitiva un’auto che (purtroppo) appartiene a una specie in via d’estinzione. Il mondo dell’auto infatti sta cambiando in maniera radicale e, fra Suv di tutte le dimensioni e l’onda green, a fare le spese di questa profonda metamorfosi non sono solo le sportive di fascia media ma anche auto più tradizionali ed estremamente valide, come appunto la Mini Clubman, pronta a ricordarci quanto possa essere gustosa e divertente un’auto fatta come si deve, con a cuore sì la quotidianità ma anche e soprattutto il piacere di guida.

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Efficienza Diesel e sportività

Abbiamo provato la versione Cooper D, dotata di un 2 litri turbodiesel da 150 cv e 350 Nm di coppia, sempre pronto e reattivo anche grazie al superbo cambio automatico a otto rapporti. Il motore è proprio una delle grandi sorprese di questa vettura, che dimostra quanta strada abbiano fatto i moderni Diesel: il quattro cilindri è silenzioso e rotondo, capace di girare sommesso poco sopra il minimo in autostrada, di riprendere bene quando ce n’è bisogno o, se proprio lo si desidera, di salire di giri allegro lungo una strada tutta curve, il tutto con consumi sempre contenuti (abbiamo registrato un consumo medio di 16,6 km/l). Inutile dire che motori come questo, che fanno gli interessi dell’utente sia per consumi che per versatilità, faranno sentire la loro mancanza.

Nonostante infatti un’impostazione da familiare, la Clubman oggetto della prova mantiene quasi inalterato il feeling sportivo tipico della Mini per lo più grazie a un telaio rigido e reattivo, a uno sterzo molto diretto e consistente e a un assetto piatto che regala il tipico feeling da kart proprio di questo tipo di auto, senza mai risultare scomodo come invece avviene sulle Mini più spinte. In questo modo la Mini Clubman permette tanto di andare a passeggio in città quanto di cavarsi qualche voglia lungo una bella strada di montagna, situazione in cui la vettura si esalta.

Personalità Mini

Degno di nota anche l’abitacolo che, tipicamente Mini, è concentrato sulla guida, con i sedili bassi, le gambe distese e il volante verticale, comodo, ben ri nito e ricco di dettagli che richiamano il mondo delle auto di lusso, su tutto gli splendidi sedili in pelle color tabacco con le impunture bianche a contrasto. Nonostante le dimensioni generose della Clubman (l’auto è lunga 4,25 metri), l’abitacolo è però un po’ stretto e avvolgente e, se si indossa già un giaccone invernale, ci si sente un po’ costretti. A parte questo, lo spazio a bordo non manca e anche quattro adulti possono viaggiare in comodità (un quinto rischia di rimanere un po’ sacrificato) grazie anche all’ampio bagagliaio dalla caratteristica apertura a doppia anta, una peculiarità che, se da un lato limita un po’ la visibilità verso il retro dell’auto, dall’altro dona alla Mini Clubman un’interessante e mai scontata personalità e una nota di carattere unica. Non mancano infine le dotazioni elettroniche, con diversi sistemi ADAS per alleggerire il carico nella guida autostradale.

Alla fine dei conti, per quanto questa Mini Clubman rappresenti un modo di intendere e fare le auto che purtroppo sta scomparendo (vuoi per il tipo di carrozzeria, vuoi per il motore Diesel), è in- negabile che sia una vettura di sostanza. Come dice anche il suo prezzo, “vittima” della lunga - e tentatrice - lista optional: 45.670 euro il costo della vettura in prova, non proprio pochi, anche considerando che l’auto, per quanto moderna, è figlia di un progetto che risale al 2015.

Le immagini in foto si riferiscono al modello MINI Cooper S Clubman Untold Edition

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