Come ben sappiamo, il bollo, o meglio la tassa di possesso automobilistica, è un’imposta obbligatoria dovuta ogni anno per il possesso di un veicolo targato e registrato alle autorità competenti, nel caso delle automobili il PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Giusto o sbagliato che sia, il bollo auto va pagato ogni anno, ed varia da vettura a vettura in base alla potenza in kW del motore principale dell’auto, della classe Euro di emissioni rispettata dal modello e dalla Regione o Provincia di residenza. Sfatiamo subito il mito che vuole ancora il bollo auto commisurato alla cilindrata dell’automobile, o meglio dai Cavalli Fiscali ottenuti da diverse fasce di cilindrata. Dal 1° gennaio 1998, questa vetusta modalità di calcolo (con l’arrivo dei motori turbo, infatti, la cilindrata non era più sinonimo di “lusso”, anche se va detto che, oggettivamente, neanche la potenza lo sia) è stata sostituita dal calcolo del bollo auto a partire dalla potenza espressa in kW del motore.
Il bollo auto è una tassa a scadenza annuale, che non viene rinnovata automaticamente. Per pagare il bollo auto è necessario effettuare in prima persona il pagamento, tramite metodi approvati, ufficiali e regolamentati, e mai automatizzati. Questo perché l’importo del bollo auto può variare secondo diversi parametri nel corso della vita di un’automobile come l’età, la normativa Euro e le diverse disposizioni di Regioni e Province. Senza scendere troppo nei dettagli (per sapere tutto sul calcolo del bollo auto abbiamo realizzato un articolo dedicato), infatti, ci sono alcune tipologie di auto con agevolazioni ed esenzioni come modelli alimentati a GPL o metano, dotati dell’omologazione “monofuel” a gas (ovvero con un serbatoio di benzina inferiore ai 15 litri), per ibride, elettriche e automobili storiche con più di 30 anni. A pesare sul pagamento del bollo auto di vetture sportive c’è infine il discusso Superbollo.
Da anni in procinto di essere cancellato, il Superbollo è una tassa aggiuntiva che colpisce le automobili con una potenza superiore ai 185 kW/252 CV. Sopra questa soglia, è necessario pagare un sovrapprezzo pari a 20 euro per ogni kW superiore ai 185 kW. Iil Superbollo, però, diminuisce con l’età della vettura, riducendosi al 60% dopo x anni, al 30% dopo 15 fino a scomparire superati i 20 anni d’età. Anche la scadenza del bollo auto non è la stessa per tutti, e varia a seconda del pagamento del bollo dell’anno precedente. Per questo è sempre necessario effettuare una verifica e controllo del pagamento del bollo auto, per evitare di incappare in salate sanzioni (anche in questo caso, abbiamo realizzato un articolo dedicato alla scadenza del bollo auto). Quali sono quindi i metodi per pagare e di verifica e controllo del pagamento del bollo auto? Scopriamo insieme i modi per non rischiare di avere brutte sorprese.