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Lotus elettrica

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Lotus elettrica: storia, modelli, versioni e prezzi

Famosa per le sue automobili leggere, agilissime e poco potenti ma dotate di prestazioni e piacere di guida capaci di battere gran parte delle Supercar, Lotus non è certamente il primo brand che viene in mente quando si pensa alle automobili elettriche. Nonostante questo, la prima Lotus elettrica della storia è arrivata nel 2021, con il debutto della prima EV prodotta dalla Casa di Hethel, la Hypercar Evija. Dotata di una potenza nominale di oltre 2.000 CV e capace di scattare da 0 a 300 km/h in meno di 9 secondi, la Evija è una supersportiva prodotta in meno di 150 esemplari e dal prezzo stellare, superiore al milione di euro. Leggi di più

In realtà, una Lotus era già stata convertita per essere spinta da un powertrain elettrico in passato. Stiamo parlando della mitica Elise, prodotta tra il 1996 e il 2021. La leggerissima e iconica sportiva britannica diventa la base per tantissime vetture sportive, alcune spinte da motori elettrici. La prima ad utilizzare la base Elise per produrre un’auto elettrica fu la Zytec, che tra il 1998 e il 2003 realizzò una sportiva con 204 CV e circa 190 km di autonomia. Ad utilizzare la Elise come base ci fu anche la Dodge, che nel 2009 utilizzò una Lotus Europa (versione “addomesticata” della Elise) per realizzare un’elettrica da 270 CV e 320 km di autonomia, rimasta allo stato di prototipo.

La più famosa Lotus elettrica di sempre è però la Tesla Roadster, prodotta tra il 2009 e il 2012 dall’allora appena nata Casa fondata da Elon Musk. Sulla piattaforma in alluminio della Elise, Tesla montò un motore da 252 CV (diventati 292 sulle versioni successive), alimentate da una batteria da 53 kWh, per un’autonomia di 393 km nel ciclo EPA. Oggi, dopo una storia di Lotus sulle elettriche che ha visto la Casa di Hethel principale fornitore di un telaio così apprezzato, nel 2023 è arrivata la prima Lotus elettrica di grande produzione, il SUV di lusso Eletre, seguito nel 2024 dalla super-berlina Emeya. Scopriamo allora modelli, versioni e prezzi delle Lotus elettriche.

Lotus elettrica: modelli e versioni

Come anticipato in apertura, i modelli di elettrica Lotus sono tre:

  • Lotus Evija
  • Lotus Eletre
  • Lotus Emeya

Di questi tre modelli, quelli di grande produzione sono principalmente due. La Evija, infatti, è prodotta a Hethel in pochissimi numeri, assemblata a mano nello storico stabilimento inglese del brand. Sia la Emeya che la Eletre, invece, sono prodotte in Cina, nello stabilimento Geely di Wuhan, nella provincia dell’Hubei. Per chi non lo sapesse, infatti, dal 2017 Lotus è di proprietà del colosso cinese, proprietario, tra gli altri, dei marchi Volvo, Polestar e Lynk&Co, nonché di metà della Casa tedesca smart e azionista di maggioranza del Gruppo Mercedes-Benz.

Iniziamo allora dalla hypercar di Casa, la Evija. Lunga 4,46 metri, larga 2 metri e alta solo 1,12 metri, la hypercar di Hethel è una vettura dallo stile estremamente sportivo e aerodinamico, con soluzioni tecniche uniche. Il frontale è basso e sportivo, con dei fari full LED molto sottili e un abitacolo striminzito. Lateralmente, lascia senza fiato l’apertura delle porte a farfalla, ma soprattutto l’enorme presa d’aria che parte davanti al passaruota posteriore e trova sfogo in due enormi fori nel posteriore, intorno ai quali si sviluppano i gruppi ottici a LED. All’interno, la Evija è molto spartana, con un quadro strumenti digitale posizionato sopra un piccolo volante che ricorda nella forma quello delle auto da corsa. Particolare il “ponte” sospeso con i comandi rapidi per climatizzazione e comandi dell’auto, mentre i due sedili a guscio sono incastonati al centro di una scocca in fibra di carbonio.

Sotto la scocca, la Lotus Evija nasconde una “vasca” in fibra di carbonio, alla quale è imbullonata una batteria da 70 kWh sviluppata in collaborazione con la Williams Advanced Engineering. I motori che spingono la Evija sono ben quattro, uno per ogni ruota, e hanno una potenza di 510 CV ciascuno. Il risultato è una potenza complessiva di ben 2.040 CV, con 1.704 Nm di coppia. Nonostante la carrozzeria e il telaio in carbonio, il peso dell’auto è di poco sotto alle 1,9 tonnellate: per questo, ci sono enormi freni con dischi carboceramici da 510 mm all’anteriore e 530 mm al posteriore. Le prestazioni sono da vera Hypercar: 0-100 km/h in meno di 3 secondi, 0-300 km/h in 9,1 secondi e velocità massima autolimitata a 349 km/h. L’autonomia? Secondo Lotus, con una carica la Evija può percorrere circa 350 km.

Dopo la più incredibile Lotus elettrica dei modelli oggi in produzione, parliamo dell’auto creata per aumentare le quote di mercato globali della Casa, la Eletre. Lanciata nel 2022 e arrivata sulle strade europee nel 2023, la Eletre è un SUV da oltre 5 metri di lunghezza con uno stile davvero aggressivo e possente. Realizzata sulla piattaforma EPA (Electric Premium Architecture) del Gruppo Geely, il progetto 132 è forse la Lotus meno Lotus di sempre. Il peso, infatti, è di oltre 2.500 kg, e la filosofia “Less is More” del suo leggendario fondatore Colin Chapman è ormai un lontano ricordo. Al contrario degli altri modelli Lotus, Eletre punta ad una clientela totalmente diversa, capace di apprezzare il suo stile così personale. Oltre ad un disegno molto caratterizzato, fuori si fanno notare la meticolosa cura aerodinamica, che porta il Cx a 0,26, e i radar a scomparsa per i raffinati sistemi di guida autonoma.

All’interno del più pratico dei modelli Lotus, la Eletre, la qualità costruttiva e la tecnologia la fanno da padrona, con un disegno molto particolare e una cura nella scelta dei materiali, degli accostamenti e del trattamento delle superfici da vera auto di lusso. A spiccare è ovviamente l’enorme schermo OLED al centro della plancia da 15,1 pollici per comandare l’infotainment, mentre al suo fianco ci sono due schermi speculari alti solo 3 centimetri, uno che funge da quadro strumenti digitale e uno dedicato al passeggero. Completa l’ambiente un Head-Up Display sul parabrezza con una superficie pari a 29 pollici, mentre lo spazio è tanto sia per i passeggeri (quattro o cinque a seconda della configurazione del divano posteriore), che nel bagagliaio, con 688 litri a cui si aggiungono i 48 del bagagliaio anteriore.

A livello meccanico, sono tre le versioni dell’elettrica Lotus: la Eletre “base”, la Eletre S e la potentissima Eletre R. A spingere tutte e tre ci pensa una batteria da 107 kWh netti, caricabile ad una potenza di ben 430 kW grazie all’architettura a 800 V, e tutte le versioni sono dotate di un doppio motore, uno per ogni asse, per la trazione integrale. La Eletre “base” ha una potenza di 612 CV e 710 Nm, la stessa della versione S. Le prestazioni, infatti, sono invariate (0-100 km/h in 4,5 secondi e 258 km/h di velocità massima): a cambiare è l’assetto, più sportivo sulla S, e la dimensione dei cerchi, che riducono l’autonomia dai 600 km nel ciclo misto WLTP della Eletre base ai 530 della Eletre S. Al top delle versioni della Lotus Eletre c’è la R, che porta la potenza a 918 CV e 985 Nm. Le prestazioni sono stellari (0-100 km/h in 2,95 secondi e 265 km/h), mentre l’autonomia scende a 450 km nel ciclo WLTP.

LOTUS ELETRE S SOLAR YELLOW DYNAMIC 7 Kopie

Alla gamma di modelli elettrici di Lotus si aggiunge l’ultima arrivata, la Emeya. Berlina da oltre 5,10 metri, è strettamente imparentata con la Eletre, con la quale condivide la piattaforma e gran parte delle motorizzazioni Anche lo stile si ispira a quello della Eletre, con un frontale molto aggressivo e una coda in stile Fastback, che ospita anche un grande portellone completo di lunotto in coda. Prodotta nella stessa fabbrica di Wuhan, in Cina, la Emeya condivide con il SUV della Casa inglese anche l’abitacolo, con il grande schermo OLED al centro e una cura costruttiva eccellente. Rispetto alla sorellona, però, la Emeya può contare su un enorme Head-Up Display da 55”, che permette, ad esempio, di “disegnare” delle linee blu sulla neve per identificare meglio la strada in condizioni di guida estrema.

A livello meccanico, la Emeya è realizzata sulla stessa piattaforma EPA del Gruppo Geely della Eletre, con la quale condivide anche batteria e powertrain. Sono quindi presenti le versioni S ed R, con potenza rispettivamente di 612 e ben 918 CV. Quest’ultima può spingere l’enorme berlina della Casa inglese (il peso supera i 2.300 kg) da 0 a 100 km/h in 2,78 secondi, fino a raggiungere i 250 km/h autolimitati, velocità alla quale genera fino a 215 kg di carico aerodinamico. La batteria, invece, è da 102 kWh, per un’autonomia che, per le versioni base ed S della berlina, si attesta intorno ai 600 km nel ciclo WLTP.

Lotus elettrica: i prezzi

Vista il rinnovato posizionamento del marchio Lotus, non ci deve stupire vedere la Casa di Hethel ormai più vicina a Mercedes-Benz o BMW rispetto a sportive come Porsche o Alpine. Se infatti la stessa Emira, ultima Lotus termica, parte da ben 95.000 euro, anche le nuove EV del brand inglese hanno listini decisamente generosi. Partiamo dai prezzi dell’elettrica Lotus che per prima è arrivata sul mercato italiano, ovvero il SUV Eletre. Per portarsi a casa una versione base, con doppio motore da 612 CV, servono almeno 98.000 euro, che diventano quasi 125.000 per la variante S. Questa, sebbene non offra più potenza, prevede di serie un impianto audio da 2.710 W, gli interni in pelle Nappa, le barre sul tetto, i cerchi più grandi, finiture migliori e un look leggermente più sportivo.

Ancora più costosa la R, che con i suoi 918 CV si posiziona al top del listino prezzi dell’elettrica Lotus. I prezzi della Lotus Eletre R, un SUV da 2.640 kg capace di scattare da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi, partono da ben 155.000 euro, ai quali si possono ancora aggiungere optional come i freni carboceramici (da quasi 12.000 euro), il kit aerodinamico in carbonio da più di 4.000 euro o i cerchi da 23 pollici da oltre 5.500 euro. Il prezzo della Lotus Emeya è in linea con quello della Eletre, con una versione base che parte da circa 100.000 euro, una S da 125.000 e una potente R da 918 CV proposta a 150.000 euro. Stellare, infine, il prezzo della Lotus Evija. I 130 esemplari previsti da Lotus, la cui produzione è iniziata nella seconda metà del 2023, sono proposti ai clienti ad una cifra di oltre 2 milioni di sterline, ovvero a più di 2,3 milioni di euro, personalizzazioni escluse.