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Immatricolazione auto nuova: documenti, costi e cosa sapere

Il motore arrancava, la carrozzeria cigolava continuamente, e sono stati tantissimi i soldi spesi dal meccanico in riparazioni. I segnali erano inequivocabili: la vecchia auto pareva ormai prossima alla rottamazione, e di conseguenza era necessario acquistarne una nuova.

Tuttavia, acquistare un’auto non è come comprare un maglione in un negozio: oltre a dover pattuire con il venditore le modalità di pagamento, dovrete anche provvedere alla registrazione della vettura tra i veicoli ammessi alla circolazione. In questa guida vedremo qual è l’iter da seguire per immatricolare una macchina.

Iniziamo con il dire che di solito non è l’acquirente a doversi sorbire l’iter burocratico: il concessionario, con l’ausilio di apposite agenzie esterne che si occupano di pratiche per veicoli a motore, completa il tutto. L’utente dovrà solo limitarsi a fornire una serie di documenti che tra poco vedremo, ma il massimo dello sforzo è fare qualche fotocopia. Così, il mezzo si immatricola all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (ministero Infrastrutture) e viene iscritto al Pubblico Registro Automobilistico (PRA ACI, Automobile Club d’Italia).

Tuttavia, in casi sporadici in cui non c’è l’ausilio di un concessionario, deve essere l’utente finale a richiedere direttamente l’immatricolazione: si pensi all’acquisto di auto d’epoca a cui era stata fatta la cancellazione al PRA per evitare di pagare bollo (tassa di proprietà regionale) e assicurazione RCA.

Sommario

Documenti da raccogliere

Si deve effettuare immatricolazione all’UMC e iscrizione al PRA di un veicolo nuovo tramite lo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) per il rilascio del Documento Unico di Circolazione e di Proprietà del veicolo (DU). Occorre anzitutto la fotocopia del codice fiscale (tessera sanitaria o carta di identità elettronica) dell’acquirente. Poi la fotocopia di un documento di identità dell’acquirente in corso di validità.

Se il documento è redatto in lingua straniera, deve essere allegata una traduzione in lingua italiana (tranne i casi in cui esistono esenzioni stabilite da leggi o accordi internazionali) certificata conforme al testo straniero dalla competente rappresentanza diplomatica o consolare, o da un traduttore ufficiale. In caso di presentazione da parte di soggetto delegato, servono delega e copia del documento d’identità del delegante.

Quindi, l’istanza unificata per l’immatricolazione e l’iscrizione sottoscritta dall’acquirente. E ancora, la dichiarazione di conformità o certificato di conformità europeo con omologazione italiana o certificato di conformità europeo accompagnato dalla dichiarazione di immatricolazione rilasciati dalla Casa auto. Invece, se l’acquirente è un cittadino extracomunitario residente in Italia, serve la copia del permesso di soggiorno in corso di validità.

Fase di consegna

Occorre consegnare i documenti allo Sportello Automatico dell’Automobilista. E aggiungere il modulo NP2C o quello NP2D (nel caso ci sia tra gli allegati anche un atto di vendita). Questi due moduli possono essere scaricati direttamente dal sito della Motorizzazione Civile o ritirati negli uffici dello Sportello Telematico dell’Automobilista. Non è finita qui: si deve aggiungere la dichiarazione di conformità del mezzo e, nel caso la transazione lo preveda, la ricevuta che attesti il pagamento delle tasse per la vettura.

Quali sono i costi per immatricolare l'auto?

Non c’è un costo fisso: incidono mille fattori, fra cui la Provincia di residenza. Le componenti “fisse” (che possono ovviamente cambiare in base a disposizioni di nuovi Leggi Finanziarie) sono quelle che riguardano gli emolumenti dell’ACI (Automobile Club Italia), di circa 27 euro, l’imposta di bollo per l’iscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) di circa 32 euro. E 16 euro per il ritiro del Documento Unico. Poi 10 euro per i diritti di Motorizzazione. Quindi l’Imposta Provinciale di Trascrizione e il costo delle targhe. Per saperne di più, in un arcipelago di normative locali che mutano di continuo, la soluzione è informarsi presso il sito web della Provincia di residenza.

Per quello che riguarda le tempistiche, solitamente nei tre giorni lavorativi (da calcolare a partire dalla consegna dei documenti allo Sportello Automatico dell’Automobilista) l’iter è completato. In queste 72 ore, gli organi competenti producono targhe, carta di circolazione e ratificano l’iscrizione al PRA.

Qualche esempio pratico

Poiché quando si parla di cifre precise il tutto è sempre più chiaro, si potrebbe portare un esempio del genere: supponiamo che ci sia da immatricolare la classica utilitaria, o comunque un veicolo che non superi la potenza di 53 KW. In questo caso, la spesa totale per l’immatricolazione può variare da un minimo di 300 euro fino a un massimo di 350 euro. Si tratta quindi di una spesa importante, ma che resta irrisoria se confrontata con le sanzioni in cui incorre qualcuno che viene sorpreso a circolare con un veicolo non immatricolato.

Sanzioni

Se le forze dell’ordine pescano un automobilista incauto alla guida di un mezzo non immatricolato, per il malcapitato iniziano i guai. Nella migliore delle ipotesi, la sanzione è di 87 euro (articolo 100 del Codice della Strada), senza contare che l’auto viene ovviamente messa sotto sequestro. Per risolvere la questione, l’automobilista dovrà seguire l’intero iter di immatricolazione. Al tempo stesso, se in fase di immatricolazione si scopre che il veicolo è stato per oltre 60 giorni in giro senza i dovuti permessi, l’Imposta Provinciale di Trascrizione viene maggiorata di un minimo del 30%.

L’alternativa: ACI e agenzie di pratiche auto

L’iter per immatricolare una vettura viene il più delle volte eseguito dai concessionari in fase di vendita. Tuttavia, se l’acquisto della vettura non ha visto coinvolto un professionista, non deve per forza essere l’utente finale a doversi sobbarcare il tutto. La soluzione è rivolgersi a una filiale ACI o a un’agenzia di pratiche auto: in regime di libero mercato, il costo della pratica è molto variabile. Tuttavia, si avrà la certezza che la pratica viene svolta con la massima precisione.

Documento Unico: cos’è

Da oltre cinque anni, ossia dal 1° gennaio 2020, è prevista la progressiva introduzione del Documento Unico di Circolazione e di Proprietà del veicolo (DU), in sostituzione della Carta di Circolazione e del Certificato di Proprietà del veicolo (CDP cartaceo o CDPD digitale). Il DU è costituito dall’attuale modello di Carta di Circolazione nel quale sono annotati anche i dati relativi alla situazione giuridico patrimoniale del veicolo presenti nel Pubblico Registro Automobilistico: viene rilasciato dal ministero delle Infrastrutture. È il documento necessario per la circolazione del mezzo che il conducente deve sempre portare a bordo del mezzo per poter circolare.

Dal 1° ottobre 2021, data di entrata a regime dei nuovi processi del DU, per tutte le operazioni che comportano il rilascio dei documenti di circolazione verrà sempre rilasciato il DU al posto della Carta di Circolazione e del CDPD.

FAQ

Di solito, è il concessionario che pensa a tutto appoggiando a un’agenzia di pratiche auto. A ogni modo, se manca l’aiuto del professionista, allora è il cittadino che si rivolge a un’agenzia o a un ufficio ACI.

Occorre consegnare i documenti allo Sportello Automatico dell’Automobilista. E aggiungere il modulo NP2C o quello NP2D (nel caso ci sia tra gli allegati anche un atto di vendita).

Per un’auto piccola di 53 KW, la spesa totale per l’immatricolazione può variare da un minimo di 300 euro fino a un massimo di 350 euro. Ma il costo varia in base a numerosi fattori, dalla potenza del mezzo alla Provincia di residenza.

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