Tuttavia, acquistare un’auto non è come comprare un maglione in un negozio: oltre a dover pattuire con il venditore le modalità di pagamento, dovrete anche provvedere alla registrazione della vettura tra i veicoli ammessi alla circolazione. In questa guida vedremo qual è l’iter da seguire per immatricolare una macchina.
Iniziamo con il dire che di solito non è l’acquirente a doversi sorbire l’iter burocratico: il concessionario, con l’ausilio di apposite agenzie esterne che si occupano di pratiche per veicoli a motore, completa il tutto. L’utente dovrà solo limitarsi a fornire una serie di documenti che tra poco vedremo, ma il massimo dello sforzo è fare qualche fotocopia. Così, il mezzo si immatricola all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (ministero Infrastrutture) e viene iscritto al Pubblico Registro Automobilistico (PRA ACI, Automobile Club d’Italia).
Tuttavia, in casi sporadici in cui non c’è l’ausilio di un concessionario, deve essere l’utente finale a richiedere direttamente l’immatricolazione: si pensi all’acquisto di auto d’epoca a cui era stata fatta la cancellazione al PRA per evitare di pagare bollo (tassa di proprietà regionale) e assicurazione RCA.