Passa al contenuto principale
exemption d’immatriculation
Focus: Amministrazione
Focus: Amministrazione

Auto da immatricolare: norme e ricerca dell’anno di nascita dalla targa

Auto da immatricolare: le norme sono complesse, ma per fortuna ci pensano o la concessionaria o un’agenzia (privata o ACI).

In modo da giungere al Documento Unico di Circolazione e proprietà (DU, che comprende Carta di Circolazione e Certificato di Proprietà) e alla coppia di targhe (avanti e dietro). Va detto comunque che si tratta di un momento chiave, in quanto l’acquisto della vettura nuova o usata viene registrato presso le autorità competenti, così che il proprietario abbia il diritto di circolare legalmente sulle strade pubbliche.

E in modo che nessuno possa avanzare pretese su quella macchina. Con l’immatricolazione si passa dallo status di oggetto fatto di ferro e gomma a bene con proprietario certificato giuridicamente.

Sommario

Auto da immatricolare: cosa vuol dire

Anzitutto, immatricolare un’auto significa completare la procedura amministrativa attraverso la quale una vettura viene ufficialmente registrata presso le autorità competenti: Motorizzazione Civile del ministero delle Infrastrutture; Pubblico Registro Automobilistico (PRA) tenuto dall’ACI, Automobile Club d’Italia.

L’immatricolazione trasforma un’auto da un bene fisico a un veicolo legalmente autorizzato a circolare su strada. Questo processo attribuisce al veicolo una targa univoca e lo identifica con un proprietario specifico. Si sa così tutto del mezzo: dati tecnici, storia amministrativa, eventuali passaggi di proprietà, gravami come ipoteche o fermi amministrativi, anno d’immatricolazione.

Auto da immatricolare: i punti chiave

  1. L’auto viene inserita negli archivi della Motorizzazione Civile e del Pubblico Registro Automobilistico: è la registrazione.

  2. Alla vettura viene attribuito un numero di targa unico che lo identifica in modo inequivocabile.

  3. Rilascio del Documento Unico di Circolazione e proprietà (DU).

  4. Dopo l’immatricolazione e l’ottenimento della targa e dei documenti, l’auto è legalmente autorizzata a circolare sulle strade pubbliche.

Immatricolare un’auto è l’atto per dare un’identità legale al veicolo e permettergli di circolare nel rispetto delle normative vigenti. Senza l’immatricolazione, una macchina non può essere utilizzata sulla pubblica via. Si certifica che l’auto ha un’identità e un proprietario, garantisce la conformità agli standard di sicurezza e ambientali, assicura l’assoggettamento del proprietario alle normative fiscali e assicurative. È un battesimo: senza, sarebbe un oggetto inerte dal punto di vista legale, impossibilitato a muoversi.

Immatricolare un’auto nuova: la concessionaria fa tutto

Quando si compra un’auto nuova in una concessionaria, questa si fa carico della maggior parte delle pratiche burocratiche, agevolando la vita dell’acquirente. Vengono raccolti i documenti necessari, come la prova d’acquisto, il certificato di conformità rilasciato dalla Casa madre che attesta il rispetto delle normative europee, e i dati anagrafici dell’intestatario. Il venditore presenta il tutto alla Motorizzazione Civile (ministero delle Infrastrutture) per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), gestito dall’Automobile Club d'Italia (ACI). Contestualmente, vengono richieste e rilasciate le targhe.

Più in dettaglio, il professionista si avvale di un’agenzia di pratiche auto abilitata STA (Sportello Telematico Automobilista). L’operatore STA presenta all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile una richiesta di immatricolazione a cui sono allegati i documenti del futuro proprietario e del mezzo: dichiarazione di conformità del veicolo che il costruttore rilascia, in genere a pagamento avvenuto, a garanzia che la vettura sia conforme all’omologazione.

Se la documentazione è completa, la Motorizzazione rilascia il Documento Unico e la coppia di targhe. In base al periodo, questa potrebbe già essere nelle mani dell’agenzia di pratiche auto, che le acquista dalla Motorizzazione a stock.

Quanto costa far immatricolare un’auto nuova

Il costo dell’immatricolazione dell’auto nuova è incluso nel prezzo chiavi in mano dell’auto: difficile leggerlo nel preventivo e le contratto di acquisto. È nella “messa su strada”, che comprende varie operazioni necessarie a mettere l’auto in grado di circolare in sicurezza. I costi amministrativi di immatricolazione ammontano a 101,2 euro: quattro imposte di bollo da 16 euro, emolumento PRA di 27 euro e 10,2 euro di diritti Motorizzazione. Più i costi di acquisto delle targhe: 41,78 per le targhe di formato A rettangolari, e 41,37 per le quadrotte dei fuoristrada (i prezzi variano secondo le Regioni). Più la tariffa dell’agenzia di pratiche auto.

Poi, c’è l’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione), variabile in base a Provincia e potenza dell’auto. L’ACI la incassa per conto degli Enti locali: 150,81 euro per le auto di potenza fino a 53 kW, più 3,5119 euro/kW per quelle di potenza superiore.

Immatricolare un’auto usata: in concessionaria e da privato

È ancora il venditore a occuparsi di tutto, proprio come nel caso di acquisto di un’auto nuova. Si tenga presente che una km zero è un usato, in quanto il primo proprietario è la concessionaria.

Auto usata comprata da un privato

Ci si rivolge a un’agenzia di pratiche auto o a una delegazione ACI: dovranno essere presenti compratore e venditore, così da firmare tutti i documenti. Per prassi, a pagare la pratica è l’acquirente, con costi molto variabili a seconda anche della potenza dell’auto. Immatricolare un usato comprato da un privato prevede l’autenticazione della firma sul contratto di vendita, il passaggio di proprietà al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e la registrazione. Il passaggio di proprietà può essere effettuato presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). Ecco i passi.

  1. Autenticazione firma presso l’ACI, un ufficio anagrafe comunale o uno Sportello Telematico dell'Automobilista.

  2. L'acquirente deve richiedere il passaggio di proprietà al PRA entro 60 giorni dall’autentica. Il passaggio può essere effettuato presso uno STA, l’ufficio PRA o, per le auto immatricolate dopo il 1° ottobre 2021, attraverso il modulo NP2D digitale. L’aggiornamento dei registri avviene in automatico.

I costi? Molto variabili. Comprendono bolli, diritti della Motorizzazione, emolumenti ACI, l’Imposta Provinciale di Trascrizione (IPT) e l’onorario dell’agenzia di pratiche auto.

Immatricolare un’auto usata proveniente dall’estero tramite concessionaria

Per un veicolo usato proveniente dall'estero tramite concessionaria, la procedura può essere più complessa e richiedere ulteriori verifiche tecniche e documentali: obiettivo, accertarne la regolarità e la conformità alle normative italiane. In questi casi, potrebbe essere necessario un collaudo presso la Motorizzazione per accertare le caratteristiche tecniche del veicolo.

Immatricolazione autocarro

Perché immatricolare un veicolo come autocarro? Perché classificandolo nella categoria N1 del Codice della Strada, ci sono potenziali vantaggi dal punto di vista fiscale e normativo rispetto all'immatricolazione come autovettura (categoria M1). Affinché il mezzo sia immatricolabile autocarro, deve rispondere a specifici requisiti tecnici e di allestimento, volti a dimostrare la sua prevalente destinazione al trasporto di merci o di persone e cose a uso professionale: il numero di posti, la presenza di un vano di carico separato e di determinate dimensioni, il rapporto tra la massa complessiva e la portata utile, la tipologia di motore.

I vantaggi fiscali? La deducibilità dei costi di acquisto e di gestione per le aziende e i professionisti, e una diversa tassazione in termini di bollo auto e assicurazione. Tuttavia, ci sono anche limitazioni nell’utilizzo privato del veicolo e restrizioni di circolazione in alcune giornate o su determinate tratte stradali. La decisione di immatricolare un veicolo come autocarro deve quindi essere valutata in base alle proprie esigenze e all'effettivo utilizzo del mezzo. Infine, si tenga presente che fra norme complesse e stratificate, circolari e sentenze, in Italia nessuno può avere l’assoluta certezza sulle corrette modalità d’uso di un autocarro.

Come verificare l’immatricolazione auto

C’è solo un modo: con una visura al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Che può essere richiesta online tramite il sito dell’ACI o recandosi presso un ufficio provinciale ACI o un’agenzia di pratiche auto autorizzata. Dà un quadro dettagliato della vita amministrativa del veicolo. Tutto a pagamento, con costi molto variabili in base a più fattori.

Viceversa, i servizi online offerti da portali specializzati o da compagnie assicurative, che permettono di ottenere alcune informazioni di base inserendo il numero di targa, non danno informazioni ufficiali. È un po’ come i siti che danno info sul bollo auto (tassa regionale di proprietà della vettura): solo un’indicazione, nulla più.

Dalla targa all’anno di immatricolazione

Solo la visura al PRA dice tutto: il Documento Unico riporta la data di prima immatricolazione del veicolo. In Italia, la targa automobilistica non contiene l’indicazione dell’anno di prima immatricolazione. Le targhe italiane seguono un sistema alfanumerico progressivo: analizzando la sequenza alfanumerica di una targa, non è possibile dedurre in modo certo l’anno di immatricolazione. Se ne trae solo un’indicazione.

Le targhe introdotte nel 1994 avevano un formato di due lettere, tre numeri e due lettere (es. AA 123 BB). Dal 2010 c’è un nuovo formato con due lettere, tre numeri e due lettere, ma la sequenza delle lettere e dei numeri ha continuato in modo progressivo. Per farsi un’idea approssimativa, a esempio, una targa con le prime due lettere AA sarà antecedente a una con le prime due lettere CZ. Alcuni servizi online o app per la verifica dei veicoli, pur non fornendo direttamente l’anno d’immatricolazione dalla sola targa in modo ufficiale, possono incrociare i dati della targa con i propri database e fornire un intervallo di anni probabile in cui il veicolo è stato immatricolato.

FAQ

Immatricolare un’auto significa completare la procedura amministrativa attraverso la quale una vettura viene ufficialmente registrata presso le autorità competenti: Motorizzazione Civile del ministero delle Infrastrutture; Pubblico Registro Automobilistico (PRA) tenuto dall’ACI, Automobile Club d’Italia.

Quando si compra un’auto nuova in una concessionaria, questa si fa carico della maggior parte delle pratiche burocratiche, agevolando la vita dell’acquirente. Vengono raccolti i documenti necessari, come la prova d’acquisto, il certificato di conformità rilasciato dalla Casa madre che attesta il rispetto delle normative europee, e i dati anagrafici dell’intestatario. Il venditore presenta il tutto alla Motorizzazione Civile (ministero delle Infrastrutture) per l’iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA), gestito dall’Automobile Club d'Italia (ACI). Contestualmente, vengono richieste e rilasciate le targhe.

Ci si rivolge a un’agenzia di pratiche auto o a una delegazione ACI: dovranno essere presenti compratore e venditore, così da firmare tutti i documenti. Per prassi, a pagare la pratica è l’acquirente, con costi molto variabili a seconda anche della potenza dell’auto. Immatricolare un usato comprato da un privato prevede l’autenticazione della firma sul contratto di vendita, il passaggio di proprietà al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e la registrazione. Il passaggio di proprietà può essere effettuato presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA).

Condividi l'articolo

Tutti gli articoli

International Driving License

Recupero punti patente: come si fa e come si verifica

Consigli · Burocrazia auto
All documents handover

Carta di Circolazione: come si chiama adesso, cosa cambia, duplicato

Consigli · Burocrazia auto
Check

Libretto di circolazione: che cos’è nel 2025, come si legge, duplicato

Consigli · Burocrazia auto
Mostra di più